Nord e Sud - anno III - n. 15 - febbraio 1956

favore di tutta la collettività, creando uno spazio libero da adattarsi a mercatino, e m~gliorando anche la viabilità. Di fronte ad una chiesa quale S. Nicola a Nilo, in via S. Biagio dei Librai, ci si pone più che mai imperioso l'interrogativo sulla sua sorte: chiusa, sprangata, probabilmente danneggiata internamente, la chiesa si presenta in uno stato di desolante abbandono. Pare incredibile che a dodici anni di distanza dal 1943 ancora non sia stata nemmeno prospettata una sistemazione. Eppure la chiesa ha degli evidenti pregi artistici che ne impongono il restauro prima che la rovina diventi irreparabile; e basterebbe citare la sua scala esterna: una simpatica scenografica barocca, quotidianamente insudiciata e già parzialmente smantellata dagli ambulanti che vi si accampano. Per amore di verità bisogna dire che la Sovrintendenza è intervenuta tempo fa e, a detta del parroco della vicina chiesa dei SS. Filippo e Giacomo, dopo aver smontato la bella tela di Luca Giordano dall'altare maggiore ed averla deposta sul pavimento, ha chiuso la chiesa consegnandogli le chiavi. La mancanza di vetri, è inutile dirlo, sottoporrà a frequenti innaffiamenti le tele e le suppellettili le cui condizioni ci sono assolutamente ignote. La chiesa della Congrega dell'Ecce Homo di Porto, nella centralissima via Duomo, costituisce un caso unico: si presenta gravemente lesionata in facciata, con l'architrave del portale rotto in più punti (e certamentre altri danni vi saranno all'interno), e di conseguenza chiusa dal lontano 1917. La guerra ne ha compromesso maggiormente le precarie con-:- dizioni statiche, ed a ciò deve anche aver contribuito l'intenso traffico di mezzi che si svolge per via Duomo, tanto che non ci meraviglieremmo affatto se la facciata crollasse improvvisamente in seguito alla imminente riapertura della ripavimentata via Duomo. Un simile problema, a parte ogni considerazione estetica, va esaminato anche dal punto di vista della incolumità pubblica. Della chiesa di S. Maria Donnaromita, da molto tempo inspiegabil1nente chiusa, possiamo dire che erano in corso dei lavori di restauro improvvisamente interrotti con conseguente chiusura della chiesa: sarebbe auspicabile che i lavori venissero nuovamente ripresi, in modo da riporre in funzione la quieta chiesetta, che ha nella cupoletta maiolicata il suo 1notivo di maggior interesse. Altri esempi di come gli uffici competenti tutelino il patrimonio ar- [92] Biblioteca Gino Bianco

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