Nord e Sud - anno III - n. 15 - febbraio 1956

Borgo Loreto, e di S. Gaetano alla salita Piazzi, ai Miracoli, sono anch' es- · se divenute enormi cumuli di spazzatura, generosamente fornita dal vicinato, e libero asilo di animali randagi e di starnazzante pollame: in entrambi i casi proponiamo il completo ·abbattimento delle poche rovine . superstiti, di scarsissimo interesse, e la sistemazione delle aree a piazzette libere che possano accogliere dei ·mercatini o del verde, subordinatamente alle previsioni del piano regolatore. Il definitivo abbattimento è auspicabile anche per la chiesa dell'Areiconfraternita di S. Paolo al vico S. Petrillo, dove davvero ben poco rimane di quella chiesetta, e dove potrà invece sorgere una moderna costruzione, possibilmente migliore di quella adiacente. Più incerti si presentano i casi delle due chiese di S. Maria Ancillarum in piazza Donnaregina, e di S. Maria Antesaecula nella via omonima, dove, prima di azzardare proposte ed ipotesi, sarebbe conveniente un più approfondito studio e una più esatta valutazione, presentando entrambe le chiese innegabili pregi. Esiste poi ~n'altra categoria di chiese che, pur mostrando le medesime caratteristiche, si presentan.o in condizioni statiche lievemente migliori: nel loro caso, cioè, un eventuale restauro non comporterebbe una spesa eccessiva, e quindi l'incuria nei loro riguardi risulta tanto più imperdonabile quando si consideri che, con un minimo di spesa e di buona volontà, si poteva salvare dalla rovina buona parte del patrimonio artistico in esse contenuto. Forse ora è troppo tardi, ma ancora non si possono pronunziare giudizi definitivi fin quando non si sarà constatato l'effettivo stato di conservazione delle suppellettili, sculture, pitture, ecc. Ci riferiamo soprattutto alla chiesa di S. Maria della Candelora, nella via Banchi Nuovi, che è all'esterno sinistrata e lesionata, con il portale puntellato da due esili travicelli. Per avere qualche notizia in proposito ci siamo rivolti al parroco di S. Giovanni Maggiore che ci ha detto che tale stato di cose dura dal 1943,allorchè la chiesa venne sinistrata: il primo (ed unico) intervento del Genio Civile si ridusse al puntellamento descritto, e poi più nulla. Il parroco ci ha anche detto che molto tempo fa entrò nella chiesa e prese parte della suppellettile per salvarla dall'umidità trasportandola nella parrocchia di S. Giovanni; le chiavi sono, sì, in suo possesso, ma alla nostra richiesta di poter esaminare l'interno si è decisamente opposto. Questa chiesa può essere abbattuta, dato il suo scarso interesse artistico, dopo che si sia recuperato quanto è possibile dal suo interno, e l'area venir utilizzata in · .[91] · Bib ioteca Gino Bia .co I

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