_ .. un laboratorio di falegnameria, che è stato installato all'interno, conttibuisce all'opera distruttrice. Oppure S. Aniello a Caponapoli, dove preziose sculture vengono da anni lentamente rovinate dall'azione d~gli agenti atmosferici per la mancanza assoluta della copertura; e per queste chiese proponiamo che sia incondizionatamente affrontato il problema del loro restauro. Intorno a S. Nicola c'è la possibilità di creare qualche piacevole ed utile largo, mentre S. Aniello già gode di una buona sistemazione. Un caso di particolare gravità ed urgenza è quello della chiesa di S. Maria della Rotonda, in via S. Chiara, danneggiata nel 1943, e di proprietà della Curia, che non si è mai curata di far eseguire il più piccolo lavoro: le macerie della volta giacciono in terra, sui resti di un bel pavimento di marmo. Le pareti della piccola navata sono ancora ricoperte di graziosi stucchi, di squisita fattura, che varrebbe la pena di restaurare. Proponimo che provvisoriamente s1 costruisca una copertura leggiera e ll:}- minosa per salvare dalle intemperie gli stucchi ed i resti della decorazione interna. Demolite le baracche intorno a S. Chiara per dare luogo ad una ariosa piazza con dei porticati e del verde, lo splendido portale-cancello in piperno di questa chiesetta potrebbe costituire un elemento di notevole pregio nella nuova sistemazione della zona. Attualmente, in un vano laterale della chiesa ha preso dimora un individuo, che, forni tosi abusivamente di chiave e catenaccio, si serve dell'edificio come proprio alloggio e ne dispone a suo piacimento. Il suolo della chiesetta sta per essere venduto, certamente per far posto a qualche nuova costruzione: se non sarà possibile salvare la chiesa, chiediamo almeno che venga risparmiato il bellissimo portale e valorizzato da una opportuna sistemazione. L'annoso problema della chiesa di S. Maria Maggiore alla Pietra.santa deve pure essere affrontato: attualmente questa immensa rovina ha trovato una singolare utilizzazione perchè nelle giornate di sole i Vigili del fuoco dell'attigua caserma stendono ad asciugare i loro idranti sulla cupola; se dovesse essere abbattuta, proponiamo che l'area rimanga libera, senza accogliere nuove costruzioni; ma in modo che si presti per una migliore soluzione urbanistica, che meglio valorizzi la Cappella Pontano, ed accolga un funzionale più dignitoso posteggio per i mezzi dei Vigili. Questo però sarebbe sempre un rimedio provvisorio, perchè è davvero assurdo che la caserma dei pompieri abbia s.ede tra i tortuosi vicoli della città antica. Le rovine della chiesa dell'Oratorio della Madonna Immacolata al [90] Biblioteca Gino Bianco (
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