« •.• nel nostro paese l'aumento della produzione industriale è dipeso da un miglioramento della produttività. Questo miglioramento è in funzione di un processo tecnologico d'ammodernamento delle attrezzature produttive, non ancora completato e destinato a proseguire. Salvo pochi settori, la capacità produttiv~ industriale non può ancora ritenersi completamente sfrut-· tata: anzi, il disagio nel settore tessile, specialmente cotoniero, desta gravi preoccupazioni. In questo quadro generale, quindi, appare molto difficile e problematico un accelerato processo di industrializzazione del Mezzo. giorno - fermi rimanendo gli attuali rapporti di forze - ad opera del- , l'iniziativa privata. La richiesta di nuovi capitali per investimenti destinati . all'ammodernamento degli impianti sarà certo ingentissima negli anni futuri da parte dell'industria italiana, dovendo essere questa sempre maggiormente posta su basi concorrenziali a motivo del crescente inserimento della nostra economia in quella internazionale. Ammodernamento non significa però creazione di impianti nuovi, o quanto men·o una creazione assai limitata. Appare quindi alquanto difficile che sorgano numerosi nuovi impianti ind11striali nel Mezzogiorn.o e nelle Isole ». Se, però, queste considerazioni fanno avvertiti dei limiti obiettivi che si pongono al concorso dell'iniziativa privata (complessi nazionali). all'industrializzazione del Mezzogiorno, esse non significano che questo concorso non si possa meglio esplicare; se non altro per quanto riguarda ampliamenti e nuovi settori. E perciò non si può che approvare l'ordine di priorità indicato dall'on. Campilli agli Istituti di credito: a) le iruziative di gruppi locali; b) le industrie capaci di fronteggic1rel'espan.sione del mercato di consumo e la domanda di beni strumentali; c) le industrie che si propongono di valorizzare le risorse naturali del Mezzogiorno; d) le industrie che utilizzano i processi innovatori della scienza e della tecnica e che possono dar vita a nuove attività capaci di integrare e completare il sistema industriale italiano. <<Stimolare» queste attività è buona politica; ma quando si parla di <<sorreggere», vien fatto di pensare ad attività speculative, o ad industrie che, dovute a iniziative precarie, non hanno l-qogo economico; e questa sarebbe cqttiva politica; anche se essa è purtroppo conforme a un costume di pressappochismo ormai radicato nel nostro paese. Non si dimentichi, per esempio, che circa il 95% dei finanziamenti concessi dal Banco di Napoli sulle tre leggi per l'industrializzazione del Mezzogiorno è stato assorbito da ricostruzioni ed ampliamenti; e molto spesso i finanziamenti sono stati sollecitati da forti pressioni politiche. Biblioteca Gino Bianco
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