Così sono state << sorrette >> aziende tutt'altro che sane o sanabili, co~ il risultato pratico che, a finanziamento espletato, o addirittura in corso, una troppo larga percentuale di tali aziende ha chiuso i battenti; e con il risultato anche, nel rimanente dei casi, che il Bancf), impigliato ormai nella rete del .finanziamento, continua, indeterminatamente, a « sorreggere » aziende vacillanti, per non perdere le somme erogate. Posta quindi la necessaria distinzione fra lo «stimolare» ed il << sorreggere » l'iniziativa privata, come abbiamo consentito con l'ordine di priorità indicato dall'on. Campilli agli Istituti di credito, così consentiamo con l'iniziativa presa dal Ministero dell'Industria ai fini di un più organico coordinamento dei piani di industrializzazione - ammesso e non concesso che già ne esistano - e dell'azione svolta, o meglio da svolgere, ad oper~ dei privati, del Governo, dei vari enti pubblici. Tale iniziativa è rappresentata ·per ora da una circolare inviata dall' on. Cortese alle Camere di Commercio dell'Italia meridionàle. Considerata chiusa la fase della ricostruzione e del rammodernamento degli impianti, le cui esigenze han-· no fino ad ora prevalso, la circolare dell' on. Cortese si può così riassumere: I) Studiare ed elaborare un programma di massima del possibile processo di industrializzazione di ciascuna provincia che sia basato sulle reali situazioni, possibilità ed esigenze locali; cioè studiare e precisare quali iniziative indus~riali si rendano possibili mediante l'utilizzo delle risorse locali~ intese queste sia in senso naturale (materie prime, pro-duzioni agricole suscettibili di trasformazione industriale, ecc.), sia in senso economico (caratteristiche della doIIJ.anda del mercato locale e di quelli vicini e loro ·possi-. bilità di assorbimento~ posizione geografica della provincia e sistema dei trasporti, ai fini, ~d esempio, dell'esp•ortazione), sia infine in senso finanziario (capitali investibili in iniziative industriali, loro reperi1nento e loro possibile integrazione con capitali non locali). 2) Raccogliere, studiare e valutare tutti i progetti di nuove iniziative industriali che siano promosse dai privati, e sollecitare, in pari tempo, l'interesse di questi ultimi a quelle concrete iniziative che si siano manifestate necessarie o opportune - comunque possibili - in relazione agli studi e ai programmi di cui al punt~ I); studio questo che ovviamente 1110nimporta un riesame tecnico dei singoli progetti ma solo una valutazione delle poss.ibilità di riuscita, sul piano . strettamente economico, delle singole iniziative. Gli elementi di studio,. le proposte, i programmi ed i progetti così raccolti dovranno essere trasmessi dalle Camere di' Commercio al Ministero dell'Industria, il quale si propone di intervenire in proposito secondo alcuni orientamenti di massima già [8] Biblioteca Gino Bianco
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