Nord e Sud - anno II - n. 11 - ottobre 1955

mite. Le soluzioni che appaiono idonee a modificarne i termini valgono, dunque, anche per le altre comunità che insistono alle porte di Roma. Siamo venuti fin qui esaminando la questione analiticamente: per molti punti le conclusioni sono insite nelle premesse. Evidentemente la struttura urbanistica del centro abitato sta alla base del fenomeno e non si può pensare ad un'opera di riordinamento sociale, senza prevedere il contempora- . neo risanamento della borgata, attuato necessariamente attraverso la distruzione completa dell'agglomerato attuale. I Come premessa a tutta l'opera di ricostruzione va posta l'abolizione della legge contro l'urbanesimo del 1939: le condizioni delle borgate romane costituiscono una denunzia irreparabile di quelle norme e delle loro conseguenze. L'inurbamento è un fenomeno sociale d'origine complessa: in Italia la situazione economico-agraria, specie nelle regioni del Sud e nelle varie aree depresse del Paese, dà luogo ad un moto di evasione dalla campagna verso la città. Un grande centro come Roma è, per i suoi stessi caratteri «morali», e soprattutto per l'insufficienza delle sue strutture a1nministrative ed organizzative, il più idoneo dei centri di raccolta di tanti «spostati>>che, come scrisse sul n° 3 di questa stessa rivista L. Amirante, « fuggono la miseria meridionale>>. Se i governi si ostinano a ignorare le proteste provenienti da ogni parte, si continuerà a falsare la posizione giuridica di tanta gente, escludendola da un certo numero di diritti e togliendo alle istituzioni burocratiche locali i mezzi per soccorrere folti gruppi di popolazione. La scelta si pone, dunque, fra due estremi: da un canto, il caos crescente dei baraccamenti che si stringono attorno a Roma; dall'altro, l'avvìo di grandi correnti di emigranti interni verso quei centri che presentano maggiori disponibilità di lavoro; e, nello stesso tempo, la legalizzazione della presenza a Roma di un ingente numero di persone qui stabilitesi,,ma non rientranti, tuttavia, nel novero della popolazione residente in città. · Ciò premesso, la ricostruzione della periferia romana dovrà essere guidata da un efficientePiano Regolatore. Abbiamo già accennato al favore con cui sono da riguardare i progetti di decentramento di uffici del lavoro e di organi comunali. L'azione degli uffici di collocamento periferici si misurerà dalla capacità che essi avranno di indirizzare professionalmente un certo numero di giovani e di riqualificare, regolarizzandone la posizione, una aliquota di quegli anziani che oggi si consi1erano perduti come [97] Bibloteca Gino Bianco

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