Come è facile vedere, ad Ischia il turismo nazionale prevale ancora di gran lunga sul turismo straniero. Per quanto riguarda quest'ultimo è da rilevare, però, lo straordinario aumento verificatosi dal 1953 al 1954 a Porto d'Ischia. Il numero delle presenze da un anno all'altro è aumentato di oltre il 150 %; aumento straordinario, se lo si raffronta a quello già notevolissimo di Positano, ch·e nello stesso periodo di tempo è stato del 30 %- Negli altri comuni dell'isola il fenomeno non si è verificato, o almeno non si è verificato in misura così notevole. La mancanza di dati più completi non ci permette altre considerazioni. Indubbiamente lo sviluppo maggiore dell'isola d'Ischia potrà venire da un più intenso e moderno sfruttamento delle sue risorse idrotermali. L'intervento della grande industria del Nord, e segnatam·ente di Rizzoli, che ha completamente ricostruito le antiche terme regina Isabella di Lacco Ameno ed ha recentemente comperate le terme Manzi, è già indicativo sotto questo riguardo. Altrettanto significativo è l'intervento della Cassa del Mezzogiorno per il restaur~ delle vecchie terme comunali a Porto d'Ischia e per i lavori di sondaggio circa la consistenza delle acque minerali nella stessa zona. Sondaggi che hanno dato esito positivo e che quindi suggerirebbero senz'altro un ampliamento o addirittura una costruzione ex novo delle terme comunali di Porto. Certo, anche l'isola d'Ischia presenta quelle che si possono chiamare le deficienze croniche di tutte le località turistiche della zona dei « due golfi>>. Benchè, dal 1952 al 1954, a quanto ci risulta, la capacità alberghiera di Porto d'Ischia, si sia raddoppiata, raggiungendo la quota di 1000 posti letto, manca ancora una vera e propria attrezzatura turistica: teatri, cinematografi, campi di gioco etc. etc. La vecchia pineta cli impianto borbonico, che ricorda i tempi in cui Ferdinando II e Maria Teresa regina << beavano di loro presenza>> l'isola, come dice una lapide posta all'ingresso del porto, sembra restringersi e diradarsi ogni anno di più. Ed a questo, prima che ad ogni altra cosa, bisogna porre rimedio. CoNS IDERAZIONI CONCLUSIVE. · A conclusione di questa inchiesta, della quale non ci nascondiamo la provvisorietà e, sotto tanti riguardi, l'incompletezza (11 ), sarà bene gettare uno sguardo al quadro generale che emerge dall'analisi precedente. ( 17) Basti dire che abbia1no dovuto lasciar fuori da questo nostro esame l'impor- [98] Bibloteca Gino Bianco '
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