Ed era impos~ibile non avvedersene: quelli che aveva110 parlato della sua come di « un'arte rivoluzionaria>>, che lo avevano esaltato per ingaggiarlo e farlo prigioniero di una formula politica prima che artistica, ricorsero sconcertati alla denuncia di <<involuzione »: che è la consueta risorsa di certa critica, quando si vede sfuggire di mano un suo idolo improvvisato. Tra le proclamate « evoluzioni sociali >>e le inspiegabili <<involuzioni borghesi», le sol~ cose di Eduardo che erano e rimangono vitali lo sono a dispetto appunto delle sue cocenti pretese e delle sue ambiziose ricerche·; quando, cioè, la <<trovata >>di marca pirandellia11a re.. sta un fattore parentetico, isolabile nel testo e nella rappresentazione, o interpretabile in chiave umoristica, e giova solo a liberare una vena ricca e spigliata, profondamente teatrale, che diventa, essa, la protagonista del tutto. Ma, ad onta di queste inevitabili delusioni, il dado era tratto. Sulle orme di De Filippo, e dietro la suggestione esercitata dal suo nuovo (come dire?) intellettualismo folcloristico, la vecchia poetica del « paese del Sole » cominciò ad emanare inediti e consapevoli germi <<sociali». Si trattava di ~ un'esplorazione contenutistica», che dell'eredità della letteratura napoletana, in prosa e in verso, accoglieva e dilatava quella parte che più poteva prestarsi ad essere utilizzata per una postuma ricerca di un « discorso reaiistico >>d, i <<un'ansia di verità»: <<Mastriani, e poi Verga, la Serao, Russo, Padula, Misasi, ed altri>>, « che, nella narrativa, sono dei 'contenutisti', ispirano le loro opere alla realtà della vita del Mezzogiorno >>,oltre a Raffaele Viviani, ed alle sue commedie piene di <<potente denuncia ed impetuosa passione umana » (5 ). E di ciascuno di questi capostipiti i critici <<organici >>presero a scegliere ed additare ai « giovani scrittori >>le opere più significative nel senso accennato, più coscienziosamente «documentarie>>, quasi che ogni opera non sia documentaria o meno per sue intrinseche ragioni di qualità: della Serao si assunsero Il ventre di Napoli e Il paese di Cuccagna a preferenza del piccolo borghese Addio amore/; parallela1nente, nella leva degli antenati, il Russo venne preposto al Di Giacomo, tJerchè più epidermicamente popolaresco; a Scarpetta, portavoce della borghesia «mezzacalzetta>>f,u preferito il plebeo Viviani. Fortificata da que- , ste riesumazioni vernacole, la letteratura meridionale vive ormai all'ombra della politica, di quella « problematica storica e sociale » che vivifica le pagine dei padri del realismo: << È un fatto che il verismo italiano - che ( 5 ) PAoLo R1cc1, cit. Bibloteca Gino Bianco
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