Nord e Sud - anno II - n. 6 - maggio 1955

gliere l'attenzione dalla questione sorta in seno alla commissione per le imposte: da una crisi, in certi limiti politica, facendola passare per una questione personale, di carattere economico. Resta, però, il fatto dei risentibili rapporti fra il Sindaco, la sua clientela e la commissione comunale per le imposte di famiglia, a documentare le contraddizioni della vita pubblica meridionale e la difficoltà del reclutamento politico, tale da non risparmiare nemmeno i sorvegliatissimi comunisti. Zinca. - Zinca è una frazione di Casabona, distante da essa 7 Km. e di una trentina di metri più alta; vi sono asserragliati, in un nucleo di ancor più misere casupole, un migliaio di contadini, per la maggior parte quotisti dell'Opera Sila, o braccianti, o piccoli fittavoli. Ha la sua scuola e la sua parrocchia, retta da un giovane sacerdote, e le sue brave « crisi politiche ». La stampa parla di undici casi di defezione dai partiti di estrema sinistra; ma è un generoso calcolo; se si tolgono i componenti mi11ori delle famiglie dei <<neofiti», i casi di defezione possono ridursi ad un paio: le più importanti sono quelli dei Dima e quello di Perri Gennaro Stefano, ex presidente della cooperativa <<La Proletaria>>. I Dima sono tre fratelli: due, Antonio e Giuseppe, •Contadini, piccoli fittavoli, ed oggi quotisti;; il terzo, Raffaele, gloria della famiglia, ha intrapreso gli studi. Non ha puntato sulla più facile carriera, quella magistrale; ha avuto maggiori ambizioni, ha conseguito la licenza liceale, si è iscritto alla Facoltà di chimica dell'Università di Bari: ma l'appoggio della famiglia gli è cominciato a venir meno, ed allora ha pensato di prendere una scorciatoia, passando alla Facoltà giuridica di Messina. Non riuscendo però a sopportare i costosi oneri degli stt1di, neanche per un periodo più breve di tempo, ha poi deciso di tentare il concorso per segretario comunale: una volta vinto il quale, potrebbe anche riprendere gli studi. Ma vincere ii concorso non è tutto, trovare il posto è più difficile: passa un anno, due, e .finalmente trova una supplenza da avven.tizio a Petilia Policastro. La scorrettezza amministrativa, compiuta da quella amministrazione 11ell'assumere fuori pianta stabile un altro maestro, non essendo la prima, richiama l'attenzione dell'autorità tutoria; Dima Raffaele torna a casa) senza aver avuto ricompensa alcuna per i tre mesi di lavoro prestato. La conclusione che egli sembra trarne, al ritorno in paese, è di lasciare il partito comuBiblotecaGino Bianco

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