Nord e Sud - anno II - n. 5 - aprile 1955

incapacità di giungere a un vero giudizio politico. Mi limito a una sola domanda: cred,e o no l'amico Auteri che il Convegno Sardo sia una manifestazione importante? e non è il pròdotto più conseguente dell'azione dell'U.N.U.R.I.? (nella quale rientrano anche a pieno diritto il paginone fotografico sulla squallida Casa dello Studente di Palermo contrapposta alle moderne realizzazioni di Firenze e di Pavia; e le estrose imprese giornalistiche di Lino J annuzzi, che vanno giudicate in ogni caso per il loro reale contenuto?). 3) A Bari cattolici e neofascisti non costituiscono forse la maggioranza dell'O.R.? A Palermo si può davvero parlare di fermezza nella fede democratica, o non si è verificato invece per anni solo il più vieto trasformismo basato sul compromesso fra tutti i gruppi e sul disinteresse per le questioni di fondo? E, altrimenti, come si spiega l'azione decisa di protesta condotta recentemente dai goliardi per far riunire il Consiglio dell'Opera Universitaria (il massimo organo assistenziale dell'Università) che da anni non te• neva più regolari riunioni? l\1a poi, a Messina, a Napoli, a CataJ!lia stessa, quali sono le prove di sincera fede dem·ocratica? Io le ignoro e me ne preoccupo e mi viene il dubbio che ci sia un equivoco e che si parli sì di « ideali di democrazia )}, ma intanto si razzoli male. I gruppi universitari cattolici del Sud vanno a destra? E questo non significa necessariamente e troppo semplicemente un'aperta collusione con i neofascisti. È una domanda, a cui si devon dare risposte sierie e concrete. Nessuno più di me ne vorrebbe di assolutamente negative, ma che siano davvero persuasive. Prendo atto, per ora, del sincero sdegno che Auteri mostra per un'ipotesi del genere. B. V. • Bibloteca Gino Bianco

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