Nord e Sud - anno II - n. 4 - marzo 1955

della X Commissione della Camera - c'è da no.tare, stando al resoconto dell'Avanti!, che l'on. Dosi, relatore d'i 1naggioranza sul disegno di legge n. 346, ha reagi,to con evidente fastidio alla questione sollevata dall' on. F oa,. Non sarà mai deplorato abbastanza il fatto che sia stato affidato il compito di relatore per la legge sugli idrocarburi a persona notoriamente molto legata all'ambiente della grande industria lombarda; mentre si deve prendere atto del diverso atteggiamento assunto da altri due deputati democristiani della stessa çommissione, l'on. Lombardi. e l'on. Zerbi. L'on. Dosi aveva dichiarato che « il Governo, in base alla legge del 1927, può dare tutte le concessioni che crede >>. Gli ha replicato l' on. Lombardi affermando che « nel caso che il governo avesse fatto questa concessione, vi sarebbe stata materia per una inchiesta parlamentare >>• .,.4. sua volta l' on. Zerbi ha affermato che « nessuna persona sensata poteva ritenere che il Governo commettesse tale pazzia da accogliere la richiesta d'ella Gulf Oil Company >>. Sulla base di queste affermazioni, ci augunamo che l' on. Lombardi e r on. Zerbi facciano sentire nello stesso modo e per gli stessi fini la loro presenza ne,: lavori della X Commissione quando rÌ,- prenderà la discussione sul disegno di legge n. 346. NEL NUMERO precedente di Nord e Sud abbiamo richiamato l'attenzione su Basilicata, un settimanale che costituisce un interessante osservatorio politico nel cuore di una regi,one dove operano attivamente riforma agraria e piano di investimenti: pubblici. Citammo allora un gii:dizio molto grave sul fU'nzionamento dell'Ente di Riforma. Questa volta, ci corre l'obbligo di segnalare ddla stessa fonte un giudizio altrettanto grave sulla situazione del nuovo borgo La Martella, dì cui spesso hanno parlato le cronache ufficiali come del « primo serio tentativo di adeguare la nforma agraria e l' edili.zia rurale alla realtà della vita contadina >>. Ora sembra che, anche per conflitti fra l'U .N )R..R.A .-CASAS e l'Ente d'i Riforma (sul piano della concezione urbanistica e su qi:ello dei criteri di assistenza sociale), lo sviluppo del nuovo borgo è riniasto co1ne paralizzato e la nuova comunità è in crisi prima ancora di nascere. Tanto è vero che il 3 febbraio si è svolta, p-arroca in testa, una manifestazione di protesta degli assegnatari del villaggio materano: i quali hanno denunciato « la mancanza di servizi fondamentali >> e hanno manifesiato una « sfiducia verso tutti, che dal!' esame dei· fatti non pare ingiustificata>>. Ci ri'promettiamo di tornare sull'argomento a/, più presto. Ma qui ci preme mettere in rilievo, non tanto il merìto della questione sorta intorno « al presente e all'avvenire >> del villaggio materano, quanto la pronta reazione politica di Basilicata. In segui"to alla pubblicazi·one del «servizio» sul settimanale, il Centro Comunità di Matera ha organizzato un dibattito sull'argomento presied'uto e diretto dalla stessa redazione di B~silicata. Al dibattito sono stati invitati gli uffici ed enti interessati: l'Amministrazione Comunale di Matera, l'Ente di Riforma, l'U N.R.R.A.r-CASAS,. nonchè dirigenti e funzionari del Genio Civiie, dell'Ispettorato Provinciale delf A-- gricoltura, del Consorzio di' Bonifica. Ci sentiamo vivamente in1 teressati al successo di questa iniziativa e alla diffusione di iniziative analoghe. Dall'esempio di Matera~ si può ricavare l'indicazione della funzione che può essere assolta da minoran.ze BiblotecaGino Bianco

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