Nord e Sud - anno II - n. 4 - marzo 1955

5) Ogni Comune deve essere messo in grado di fornire all'aspirante all'espatrio notizie precise sulle compagnie di navigazione, sulle navi da esse armate per il trasporto emigranti e sulle tariffe praticate. Nella maggior parte dei Comuni del Mezzogiorno, ove vivono individui che a 60 anni non hanno ancora visto il mare, l'emigrante è alla mercè completa del rappresentante-vettore che lo prenota per qualsiasi carretta marittima, interessato com'è soltanto alla riscossione della percentuale dalla compagnia che rappresenta. Anche in questo campo è necessaria una revisione; non si può concedere il permesso di rappresentante-vettore a persone sfornite della minima preparazione culturale, e di quei requisiti civili che sono indispensabili al primo contatto con l'emigrante. 6) I servizi emigratori all'estero devono rientrare nella sfera d'azione del Commissariato Generale. I consoli si sono -dimostrati sino ad oggi, salvo rare eccezioni, inefficienti, se non addirittura assenti in questo campo: per il tipo della loro formazione diplomatica, essi sono inadatti al compito; e non è raro che considerino le questioni degli emigranti come tegole da scansare. Per questa ragione essi lascianp la noiosa incombenza ai cosiddetti << impiegati locali >>, gli unici_che tentano di fare quel poco che possono in favore delle nostre collettività all'estero, e che per tutta riconoscenza vengono dal Ministero degli Esteri boicottati ai fini della carriera. Nel suo discorso d'apertura alla Camera l'on. Scelba assunse un impegno nei confronti dell'emigrazione. Si attende che il Governo da lui presieduto a questo impegno faccia fronte. SALVATORE REA " ' BiblotecaGino Bianco

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