incremento. Da 196, quante erano in quell'anno, con 5077 alunni, sono aumentate nel 1947-48 a 290, con 8145 iscritti. Analogo incremento non hanno avuto, però, le attrezzature corrispondenti al maggior numero di scuole istituite, le qualli ultime conserva.no i1 l rapporto di 3,23 classi per scuola. Ma, come si sa, le scuole rurali trovano sede, solitamente, in un unico locale, nelle masserie o nei casolari, quasi sempre mancanti dei requisiti igienici e didattici, solo eccezionalmente forniti di alloggio per gli insegnanti, i quaili si vedono costretti, di frequente, ad abitare nel~a stessa aula scolastica. Dall'analisi del rapporto tra la popolazione agglomerata nei centri comunali e quella sparsa nelle campagne si hanno elementi per giudicare l'importanza che 'le scuole rura1li assumono in Basilicata. E' da identificare il campo di variabilità di quel rapporto da zo1 na a zona sia perchè è piuttosto vasto il territorio della regione caratterizzato dall'accentramento della popolazione negli abitati, com'è proprio ne!lle zone ad economia agricola estensiva, sia perchè - dove l'entità della popollazione sparsa è più rilevante - si riscontrano diverse forme di insediamento, per case sparse ravvicinate in « casali )) o frazioni e per case sparse distanziate fra loro. Nel primo caso, per il limitatissimo numero degli abitanti che vivono nelle campagne - oscillante in valori percentuali, rispetto a'lla popolazione agglomerata, tra ili 3 ~~ e il 9 % - [e scuole, anche se istituite, possono risultare praticamente inefficaci; a meno che - sulla base degli accurati rilevamenti svolti dal Gruppo Lucano di Studio sullle forme e sulle localizzazioni degli insediamenti umani - non si individuino alcune aggregazioni contadine, le qua[i - dotate delle condizioni minime di viabilità, di acqua potabile, di una chiesetta e di altre indispensabili attrezzature civili - possano dar vita alla scuola. La creazione della scuola in tali zone (che oggi si localizzano nella fascia orienta1 le del1 la Basilicata) va vista nel quadro della trasformazione del regime foindiario, prossimo a mutarsi, con il passaggio da forme di agricoltura estensiva a forme più progredite. 111 processo già avviato di trasformazione potrà conseguire gli effetti sperati se alla rivoluzione tecnica si accompagnerà con lo stesso ritmo la preparazione cultur.aile delle masse contadine. Nella zona occidentale, a più forte percentuale di popolazione sparsa (tra il 19,2% e il 35%), si tratta soprattutto di provvedere a interventi di edilizia scolastica, essendo necessario considerar1li di maggiore urgenza Bibloteca Gino Bianco
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