Nord e Sud - anno II - n. 2 - gennaio 1955

Ma, poichè il numero medio di scuo1e varia a seconda che la popolazione sia più o meno agglomerata (si riscontra un maggior numero di scuole nel caso che la popolazione sia meno agglomerata), per accertare il grado di diffusione dell'istruzione soccorre il rilievo del1Ia frequenza a1le scuole a classi plurime, che han,no normalmente soltanto i primi tre corsi, costit11itecome sono, per !legge, da più classi funzionanti sotto un solo insegnante, per svolgerè, quasi sempre, programmi rudimentali, relativi al corso eilementare inferiore (fino alla 3a classe). La Basilicata, dopo le Marche, raggiunge con 252 scuole a classi plurime la p1ù elevata percentuale (60,6~~) sul totale delle scuole elementari statali. Detta situazione, però, è tutt'altro che privilegiata: teoricamente dovrebbe soddisfare le necessità della popolazione sparsa; in realtà, comprende, invece, casi di vere e _propriefrazioni, munite solo di queste scuole, invece che di quelile complete di tutti i corsi e funzio:nanti con un maestro per ciascuna classe. Alla definizione della povertà della scuola in Basilicata soccorrono questi altri dati delle statistiche ufficiaili. Le scuole dotate di biblioteca rappresentano in Basilicata il 28,3 ~~ delle scuole esistenti, mentre la· media nazionale è del 41,r % con forti oscillazioni regionali, dai minimi dell'Italia meridionale fino al massiffio i,ndice di 73,6°/4 in Piemonte. Prive di impianto radio, sia semp!lice che centralizzato, è 1'80,7°/4 delle scuole. Due scuole hanno un apparecchio per proiezioni fisse e soltanto una scuola possiede [a macchina cinematografica. Attraverso le note statistiche ufficia1i (oltre che per l'anno 1945-46, come si djrà) non è dato riscontrare il :numero di aule da costruire in tutta Italia (3 ). Lo studio statistico citato ha rilevato la cifra di 40.614 aule di scuole statali da costruire. Questo dato è stato ottenuto sottraendo dal numero deLle aule (101.737) e delle classi (172.383) i dati corrispondenti alle scuole a dlassi plurime (13.799 aule, 43.831 classi); in totale, quindi, abbiamo 128.552 classi in 87.938 aule. La deficienza è, pertanto, di 40.614. Per le singole regioni e ripartizioni geografiche i calcoli non sono eseguiti e parrebbe superfluo eseguirli, in quanto il semplice rapporto comparativo tra le classi e le aule basta per constatare che il numero delle classi è sempre superiore a quello delle aule; ciò significa che più classi ( 3) Questa deficienza è stata ora eliminata, grazie alla inchiesta Sacchetto, predisposta dal Ministro Segni nel 1952-53 (N. ,d. R.). [80] Bibloteca Gino Bianco

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