Nord e Sud - anno II - n. 2 - gennaio 1955

accusa gli esecutori del!la legge, finiscono in realtà per mettere in dubbio la validità della politica sociale del Governo. E' vero infatti che il progresso comunista, rispetto al 18 aprile 1948, è del 7,8% nell'Italia meridionale contro il 3,4 de!ll'Ita:lia settentrionale ed il 4,2 dell'Italia centra1 le; mentre la flessione del partito di maggioranza tocca il 17:,6% nel Meridione e si riduce al 5,7% ndl Settentrione. Ma se, dall'Italia meridionale complessivamente considerata, passiamo ad una analisi dei risultati provincia per provincia, almeno limitatamente a quelle che formano oggetto del presente studio, le conclusioni che dovremo trarre saranno molto diverse. In provincia di Foggia, per esempio, il progresso comunista è sollo dello 0,3 ~lo nei comuni ove la riforma ha operato, mentre si eleva a[ 6,2% • • • • nei rimanenti con1un1. In provincia di Bari il progresso comunista è dello o,8% della riforma contro il 9% nei rimanenti comuni, mentre d.c. sale rispettivamente dal 5,1% all 15,4% ! . . net comuni la flessione Così si dica della provincia di Potenza e di quella di Matera, nella quale ultima, di fronte ad una flessione d.c. del 10,9% nei comuni ove la rifor1na non ha ancora operato, troviamo un progresso dello o,6% nei comuni ove ha operato. Nel Salento e nel Molise, ove la riforma è quantitativamente circoscritta e ancora nellla fase iniziale, i dati elettorali non hanno l'evidente chiarezza di quelli sopra riportati. Comunque, la s~tuazione complessiva del1 le otto province della Puglia, della Lucania e del Basso Molise vede il progresso socialcomunista ridotto al 2,7% nei comuni della riforma contro jl 7,9% nei rimanenti, mentre la flessione cl.e. è rispettivamente del 6,1 e del 10,3% · Si vuo·le una conferma assolutamente non sospetta di quanto siamo andati dicendo? Ebbene, una circolare riservata della Direzione del Partito Comunista - Sezione Centrale Agraria - del 28 giugno u.s. così fra l'ailtro si esprime: « Non si può dire che l'azione degli Enti di Riforma non abbia avuto qualche influenza, tramite i noti sistemi di intimidazione e di corruzione (sic!), come è confermato da un primo sommario esame dei risultati elettorali in talune zone». E allora? Evidentemente molto e più si deve fare. Sopratutto se la riforma potrà operare in un ambiente sempre meno avvelenato dalla [68] Bibloteca Gino Bianco

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