Nord e Sud - anno II - n. 2 - gennaio 1955

non assurgono ai supremi fastigi, sia nell'amministrazione, che nellla magistratura, e, in generale, nel[e arti liberali. . . Ad impedirgli voli troppo rapidi è, anche, la sua innata serietà: l'abruzzese è estremamente serio nel valutare i diversi aspetti della vita; ma, proprio per ciò, gli è inibita la carriera po1itica. Al che egli reagisce, e ritiene di trovare un compenso, con il considerare la po~itica alla stregua di una attività poco serja, eccessivamente futile, propria di coloro che in qualsiasi altro campo fallirebbero, o che, per [o meno, non dimostrano una assoluta saldezza di mente. Le sue preferenze vanno alle carriere burocratiche e, in generale, a quelle attività dove tutto appare rigorosa-. mente prefissato, ed è possibille sapere oggi che cosa accadrà di qui a trentacjnque anni, al momento di andare in pensione, senza tema di arbitrii e colpi mancini commessi ai danni dei più ingenui, dei più deboli, degli indifesi. A differenza dei popoli nordici> i quatli in tema di richieste vòlte al potere centrale, la sanno ognora lunga, e quando c'è da avanzare domande di fondi e sussidi, si rivelano esperti e provetti in materia - tanti milio11i e rotti per questo ponte; tanti altri milioni e decimi per la strada o l'ospedale - i rapporti tra gli abruzzesi e i ministeri sono ognora tesi, e i nostri finiscono inevitabilme,nte con jl non ottenere nulla, perchè non conoscono l'arte del domandare. Invariabilmente, tra i!l Tronto e il Sangro vi dichiarano - e a ragione - che hanno bisogno di soldi, di molti soldi; ma che cosa vogliono fare con questo denaro, alla stregua di tutti .i poverì ignorano pur essi. E non riescono, perciò, a spuntarla con la burocrazia che è disposta a vendere persino la camicia dello Stato; purchè la pratica sia debitamente istruita, le pezze d'appoggio a posto, e chi postula abbia la furberia di fare espresso riferimento a[la ~egge a, comma d, alinea z, e non si limiti a dire che versa in situazione di bisogno, e che gli occorre del numerario. Del resto, l'abruzzese al compaesano, che è divenuto deputato o, magari, sottosegretario, non sa chie- . dere genericamente di più che un posto - e non si riesce a comprendere di quale posto si tratti: se al1laPresidenza del Consiglio o alle pompe funebri -; co1ne chi si ponesse al tavolo di una trattoria e reclamasse cli voler mangiare, senza i,ndicare partitamente quali cibi predilige: figuriamoci l'imbarazzo del cameriere. Bibloteca Gino Bianco

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