Nord e Sud - anno I - n. 1 - dicembre 1954

Tutte queste cose il buon sindaco Doz.za avrebbe voluto paternamente raccontare ai congressisti. Peccato che egli avesse dimenticato di aderire con deliberazione di Giunta, come pure era stato invitato a fare, al Consiglio dei Comuni di Europa. Questa semplice, onesta professione di federalismo gli avrebbe schiuso la porta del Palazzo Ducale e gli avrebbe conferito il diritto di discutere in tutta purezza d'intenti con i suoi colleghi europei. Ma a quel tempo i comunisti additavano nel federalismo il bieco fautore della C.E.D. e del riarmo tedesco, mentre ora hanno avuto disposizione di tentare i federalisti al "dialogo'' sul piano Molotoff. L'inganno era troppo palese ed il buon Dozza dovette rimanersene in piazzetta a contemplare la laguna. L'episodio con/ erma come non vi sia porta alla quale i comunisti non bussino nella speranza che s'apra, e come abbiano sbagliato quanti hanno sottovalutato l'importanza di queste giornate veneziane. La presenza dell'insonne avversario acerbamente ammonisce e rende più che mai attuali ed opportune le parole dell'apostolo Luca: Filii huius saeculi prudentiores filiis lucis in generatione sua sunt. [102] Bibloteca Gino Bianco

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