Noi Giovani - n. 5 - maggio 1917

NOI GIOVANI OGNUNO AL SUO POSTO! I ministri francesi dell'agricoltura e .della pub– blica istruzione hanno lanciato un vibrante ap– pello (clic la « Vie au grand air » riproduce) a « to~te la jeunesse scolaire1>invitandola a organiz– zare in o~ni città o villaggio, squadre di studenti che vadano a coltivare quelle terre che i loro padri 0 fratelli difendono co·n tanto valore. l\lan– cano gli uomini giovani e le don'ne e i vecchi ri– masti, n m possono, o troppo deboli Ò troppo oc– cupati, sostituirli completamente nel lavoro dei campi, dai quali proprio ora si attende il più pre– zioso aiuto. !\'on sarà davvero difi1cile ai giovani studenti trovare qnalchc 01a disponibile per u~ire dalle polverose vie cittadine alla ·sana e op~rosa vita dei campi, e certamente i nostri compagni fran– cesi saranno fieri di questo appello; esso rivela che il governo confida anche nelle loro forze per giungere alla vittoria : esso ammonisce che non solamente alla fronte ·o nelle retrovie si puo ser– vire la J>atria, ma che a pochi passi della città, senza esporre neroicamenle » la vita, anche i ragazzi possono contribuire al successo della.lotta contro il barbaro Pemico. l\Jentre i giornali reca– no Ja notizia che i « boches i, nella loro ritirata .. ,·olontaria hanno distrutto metodicamente per– fino gli alberi da frutta,. la Francia, ix:~ tutta ri– Sposta, chiama ai campi tutte le forze rimaste, anche le più deboli: infatti anche i più giovani studenti. potranno dedicarsi ai lavori agricoli leggeri, mentre i compagni più anziani manovre– ranno attentamente le macchine industriose e guideranno i placidì animali. Tutti riceveranno un grande beneficio da questa vita all'aria aperta che li inizierà al lavoro e che costituira' un otti– ma ginnastica naturale: le passeggiate e gli s,taghi abituali saranno facilmente dimenticati nell'assorbimento delle nuove e Più &!rie man– siont.' Cdà prima cieJlaguerra la robusta gi.Jventù inglese si svaga va col lavoro dei campi ; ora una tragica necessità vi chiama anche i giO\·ani fran– cesi: domani, forse, anche la gioventù italiana, non inferiore alle altre, si adunerà nei campi de– serti in laboriose .scampagnate. I c,mtadini abi• tuati fino da piccoli a dure fatiche e che a due o tre anni trotterellano già sulle gambucce dietro i genitori, aiutandoli in quel che possono e im– parando ben presto quanto sudore costi il far fruttare la terra, sono soliti considerare i fìgli dei « signori f) che· si dedicano ai lavori mentali (più·faticosi talvolta di quelli materiali) come svo- gliati fammlloni ;se Ycrrà il momento, daremo loro Ja piu solenne smentita mostrando che anche noi siamo cap..'lcidi qualcosa di buono. I soldati alla fronte si tranquillizzeranno allora sulla sorte dei poderi abbandonati e ~nscranno che gli stu– d,.,nti non sono solamente capaci di schiamazzare nelle vie mentre essi esp0ngono la vita di fronte al nrmic0 : i giovani si irrol...ustiranno col lavaro: nessuno potrà lamentarsi della propria forzata inutilit.\ in cosi :':ravi momenti, poid1~ tutti sa– ranno al loro pn3to1. Rex. --• c--------------.>c-- Studenti e Russia mperiale Gli studenti, come del resto tutta la società russa, avevano in sè qualche cosa di enigmatico, di strano. Questi studenti tanto dissimili dai loro colleghi occidentali, 'luesti studenti eccitabili, furiosi, sempre pronti a ostacolare in qualsiasi modo il governo, che interrompe,.;an,:, le loro lezioni al grido di « Abbasso l'assolutismo », per tenere dei comizi rivoluzionari, avevano richia– mato più ,·alte la nostra attenzione sulla lontana Russia. E d'altra parteqnestogoverno autocrate, che nelle università di legge sopprimeva la cat– tedra di economia politica, cl_le licenziava i professori più stimati dagli studenti, perchè « pe– ricolosi al bene dello Stato)), ci aveva fatto medi– tare seriamente pjù d'una volta. Per capire questo strano stato di cose, bisogna intanto incominciare a- capire le condizioni d~gli studenti in Russia. )lcntre che in Italia, come del resto in tutto il mondo civile, gli studenti portano la nota gaia nella società, in Russia non avveniva ccisì. A )fosca, a Pietrogrado, nei grandi centri uni– versitari, C nello stesso tempo nihilisti,. erano migliaia e migliaia di studenti, che, per amore allo studio, avevano abbandonato ancor ragazzi la famiglia e vivevano in mezzo alla più squallida miseria, soffrendo talvolta perfino la fame. Il governo non faceva nulla per aiutarli, per soccor– rerli. Esistevano società studentesche di mutuo soccorso, 11 Associazioni regionali)>, il cui scopo era il soccorrere i soci più poveri, il fondare trat· torie a buon mercato, biblioteche circolanti; ma il governo si era fatto un dovere di dichiarare queste associazioni t( Soàelti segrete punibili 11. a termini di legge >). · Eppure, nonostante gli stenti, la miseria e la

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