Noi Giovani - n. 4 - aprile 1917

NOI GIOVANI è\ .\ns decreti del nuovo Governo si sovrappongono ai decreti, le nuove leggi calpestano completamente e vecchie. Fin1andia deve avete la sua Camera, deve avere il suo Governo, la sua autonomia. Niente pitt esiliati politici. niente più prigionieri poli– tiai_l)licnte più pena di morte. E fin qui sta bene. )la ceco che ora si cade quasi nell'assurdo. È da~o il suffragio universale e di conseguenza il voto alle donne. Chè l'errore non è di dare il -Hù'Voto alle donne, perchè questo non è che la ullon'scg:uenza del suffragio universale... ma bensì è stato cli dare questo ultimo. Ed ecco dunque che si delinea l'eccesso che si -,c11trova in tutte le Rivoluzioni e l'eccesso è molto·, -1, molto pericobso. Si sente in questi atti il bisogno n del nno,·o c..;ovcrno di accontentar tutti, anche I• le donne che sono in gran quantità tendenti al ,.1 nihHismo. .. Nessun~ viene dunque dimenticato. 11 Per la velocità con cui sono decise queste ri- forme radicali, cnnrmi, sembra quasi di esser 1 • • tornati alla Costituente Francese che a tamburo -l1d.1battente 1 émetteva i decreti, sedendo in pc1ma– • n ncnza~ Si sente in questa seconda fase del movi~ mento russo un pulsàre violento, w1a specie di 1;, ésplosione di tntti quei sentimenti, di tutte quel1e .·,1rfolet- 1oatpcstatc, derise, oppresse. ro spero che la i ·• 1 Russia s.ia solida ; eh 'essa sia veramente elastica., J,j,,;.,èl1'tcss8. }~ossa fare questo salto immenso senza troppo risentirne. -·,:'! Aver paura di questa corsa vertiginosa non vuol l,;•>dirc •esser codini. Si, queste riforme sono belle. '~ltc. nobili, meravigliose. ì\fa datele piano, a ,. · JX)CO a poco. Il convalescente che si fa uscirn · I per la prima volta non si fa camminare per delle 1 • ore, hon lo si tiene troppo fuori. Non si ritorna ilana vita norm~le subito, d'un colpo : ma piano e con e'normi cautele, che le ricadute sono ancora ·,:'peggiori del male. .t,I Cosi, in grande. perii popolo russo; da un'atmo- sfera satura di anidride carbonica è passato d'un ili èol-po ad un'atmosfera enormemente ricca d'os– -·,. 1 Fsigcnb•.,Dalla, teocrazia assoluta, opprimente, ~ f, 1,passatd improvvisamente alla libertà più pura. rur f¼l•scossadev'essere indubbiamente profonda; chè -•"'<leradiai 1 di tut malo non si estirpano d'un sol col– ·i ''f)d·! n\a eon più colpi. Se- la Russia sopporterà bene •11h1a·,,scossa,non lo sapremo ora, ma fra parecchi mesi. "1· Io spero 1-ch'cssa sia, tra i popo1i rivoluzionari, l .q,,.ello ,che arrivato all'ccces,;o abbia saputo abil- mente retrocedere un poco, 1 imettendo la Nazione su di una base veramente più solida e duratura. Allora solo la rivoluzione russa sarà verament•~ un fatto compiuto. 25 marzo 1917. I. PIACERI DELLO SPORT C'è l'abitudine di pensare e di credere che l'anima e il corpo siano duc'"'cosc separatc,lontanc l'una dall'altra, senza m11la di comune. Cosl si distingue generalmente la teoria dalla pratica, il morale dal materiale ; e si scindono l'uomo e la vita umana in due parti divuse, quasi in con– trasto fra loro. Si parla e si pensa in un modo, si opera spesso in un m'Jdo contrario ; pcrchè tutto quello che teoricamente sembra giusto e voro, non si applica in pratica, ritenendolo ridi– colo t~ dannos:.>. lo non ,·edo davvero qual bisogne ci sia di tutte queste distinzioni. Anima e corpo sono, per mc, indissolubilmente legati, e non si deve d;– sprezzarc o coltivare piuttosto l'una che l'altro. ~on vcòo come si pos~1. mantener pura l'anima quando non sia puro il .corpo ; ma non penso nemmeno che si debba giungere a quell'asceti– smo medioevale, eh~ vuo]c uccidere i1 corpo a profitto dcll'anirna. Xon esistono due mondi diversi, teoria e pra~ .tica, ideale e reale: la vita è e deve essere sempre un complesso di ambedue. Non vogliairio divenir dei mistici, che passino la loro vita ilr un sogno continuo, lontani dalle cose di questo mondo: ma nemmeno vogliamo essere dei materialisti, che non ,·cdono altro che l'utile, il piacere cd il benessere. Un giusto equilibrio è necessario. Sa~ per \'Ìvcr~ ne1la vita reale, ma con lv sguardo fisso ali' ideale, ecco quello che possiamo, che dobbiamo ,·olere. ~icntc di ')uanto la natura cì ha dato, è- da disprezzarsi : dobbiamo ammirare l'opera della creazione tanto nella nostra anima, quanto n I nostro organismo materiale. Dobbiamo nutrire ri spetto per il nostro çorpo ; volerlo robusto. bello e sano, come dobbiamo volere bcJla e sana la nostra anima : tanto più che, esercitando e purifi– cando l'uno; si rinforza e purifica l'altra. Per es– ~ri liberi e sani nello spirito, bisogna esser ro– busti nel corpo : un uomo debole e fiacco, difficil– mente può a,verc, un'anima forte,

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