Noi Giovani - n. 3 - marzo 1917

6 NOI GIOVANI / PAOLO. -- Andiamo pute ! Ma prima mi spÌP,– gherai .. 0LG~ (a[Jctt1'osa). - Subito, Paolin ! (aon uria di mistero). Sai cos'è successo? PAOLO (inc-urios,to). -·- Cosa' Ou~A. (lentame11te) - :Mi son ricordata che r.'è • la guerra e che al fronte. c'ù.chi muore per noi! CALA l.,\ TELA fi./ (' //e /uuenis. -------------■-- VISIONE Come una dolce visione serena Tu m'apparisti, o fanciulla. repente Laggiù fra i campi di molle verbena Tutti fioriti nel Maggio ridente. · Tutti fioriti nel rosso tramonto Che facea d'oro gli olivi d'argento E che m'empiva di dolce sgoment~ TI Core· e l'anima.. solo.. con te. Ti s})lendean gli occhi di un vago mistero ì\Ie1{tre dicevi parole pensose Laggiù, lontani dal mondo .... le rose Cresccan selvagge d'intorno ai tuoi piè. E tu parlavi. Sembrava la vo_cc Che udivo un sogno lontano, sublime .Mentre guardava le azz'tlrre collini'! Tntto era Pll' fascino ... ora non più. Tut.to è sparito : r incrinto sereno S'è dileguatç nel diafano cielo; Solo è rimasto st).}Ì'anima un velo, Triste rimpianto. ]\fa l'ora fuggì. CONDIZIONI D'ABBONAMENTO Per abbonamenti semplici L. 1,00 semestrali. Per abbonamenti sbstenitori L.- 2,50 semestrali: N.B. Gli abbonati hanno diritto ai numeri doppi e straordinari. Inviare l' importo alla Direz{one provvieoria di-N~i Giovani in Via Giambologna_2, Firenze. La Dire~ione, MICHELE IL MINATORE NOVELLA No,,1,-lradui. daU-inal- di -Mrs.C,aik 1u1,ice di I John Halifax • Tutto il suo guadagno non sarebbe bastato ad alimentare la famigliola neM1chese si _fosserocon– teÒtati d'acqua e pan nero; e Michele; pensando al futuro, era pieno di angoscie, ccsa ben nuova per lui, poichè, oltre al fatto che i ragazzi si oc– c'upano in generale Solo del presente, la famiglia· del mina tote era sempre vissuta di giorno in giorno senza sapere e senza pensare d'ond~ snebbe ve– nuto il cibo per la settimana seguente. Ln quel momento Kaisa si sveg1iò. Dapprima sembrò spaventat8., ma poi. a poco a poco si ri– cordò dell'avvenuto e cercò ansiosamente collO Sguardo il padre che dormiva tranquillamente ; poi pose un dito sulle labb1a per far capirè di aver fame e scrutò l' interno della capanna. Michele ·scosse la testa -- Povera bimba - pensò... _ non avrai più da lavorare per preparare la colazione ad~sso ! - e cercò di fade capire che bisognava atteri.dere il ritorno di Giorgio. Kaisa acconsenti col suo sorriso tranquillO e si mise a sedere in un cantuccio, ma la sua fame aveva feso_più tristi le meditazioni del fratello il quale .cominciò a pensare che forse verrebbe un giorno in cui la piccola Kai~a domandere bhe in– v.ano un tozzo di pane ; e allora g1i tornò im– provvisamente alla mente nna preghiera insegna– tagli nei tempi lontani della· Sua fanciullezza d::illa madre carissima. e che allora diceva ogni mattina senza comprenderne i-I vero significatn . H Dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano ! 1> Pensate, o lettori, .se ~i foste trovati voi nel caso di questo r~gazzo quattordicenne <; in quello cli t'nigliaia di altri ragazzi che la mattina non sanno se troveranno in tufto il giorno un tozzo di pane per sfamarsi, pensate con quale fede e con !JUale sincérità. direste allora questa preghiera ! Nessuna meraviglia .dunque che quando Michele se la ri– cordò ne fu profondamente colpito, s' inginocchiò e "ripetè colle lacrime agli occhi ·mille e mille volte l'invocazione u o Dio, dacci_ogni giorno il nostro pane quotidiano >) ! · Questa preghiera confortò un poco il ragazzo, ~ quando poi venne il dottore che migliorò al– quanto collo sue cure la condizione di Dcak e dopochè la moglie di Kosluth eblÌe offerto ai ra– gazzi una èolazione ordinaria, ma abbondante, Michel(! ripres~ la giovialità consueta. Deak si addormentò tranquilla111e11tee !a mo-

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