Pagine di quotidiani e riviste dedicate a Giacomo Matteotti - 1925-1974

----------------------,------------__!L'A VVENinE DEL LAVORATORE labattaglia contro il caro-vita (Lettera aperta al signor X bottegaio benpensante amico dell'ordine e finanziatore del fascismo), • Egregio Cavaliere, ne anch'io. Se stanno male loro, ahiPerchè Lei sarà Cavaliere, mi me. sono guai per il mio cassetlo. immagino. Oh. si! I tempi. i si~lemi Infalli. guardi mo' che cosa succl'- poliiici. !]li uomini pa:.sano; ma /'a- de. orri. (;li operai, si capisce. non mure per la croce cova sempre nel \0110 mollo soclcl1sfalli del lrallamentcnero cuore dei Proscloc;mi vendi- lo che si fa ioro . . \on parlano {orte. tori di formaggio di fecolu, di zuc- perche -~crn1w bene che. a parlar forchcro con òur,te, cli òw-ro con mar- le, si corre il rischio rii andw·c· in garina. di uino con /'acqua ... e cli al- prigione o o domicilio coallo. .1/n lri generi. I:: poiche la croce e il so- hanno certi musi! Le donne. che sogno di ogni ben Halo bottegaio, l:,llu no più facili ct f(lr ballar la lingua, aurà ben lrova(o qualche ciepulalo fro I drnli. quctlchr parola la dicono. sbarba/elio che ha perornlo la di Lei L'altro giorno una cli esse mi dice: causa e le ho. procuralo il bel cion- Ch'el mc daga do elli de ree/o/o. pùblica. - He:pùblica e quella robu Dunque. egr<'gio Cavaliere, come eh<' si fa con gli auan;:;i della fabbriva'! ca;:;ionc elci su/ami. lo la guardo: è Io La vedo. dopo questa mia cio- ll/1(1 donna chC' f li la spe~a per una mC1nda. come se EllCI mi facesse bai- famiglia cli .\C'i persone. Quella capiIure daiwnli IC1 5ua tonda. llnta e ire- ~cc. (' mi f à: 11:olan/e per5ona. Ella muta di_colpo - El capirù, cl mc ~ior .. \do.-..s -thc la sua fi~ionomia eia sorridente a se- gii'è cl fa~à-mo. \·egn bona la repùriu; Ella si guarda ullcnlamcnle ctl- blica. /r,rno per c1,s1curarsi chC' nessuno la E qui non (··era dubbi: lu clonn(I ,\enla e vaclu a soffiacc qualche in- ilon porlu11c1più della rcpi'tblica miu. form(l;;ione contro cli Lei (non si sa Bé. dunque: gli operai bronlol(lmai! ...). Ii mi clirà (mi par di sentire no. E la brontolala deue essere urrila .,ua voce sofl'ccaia): ,·ala mollo in 'Il, e deve aver preoc- - La va male. caro signore! c11puLo..... qur>lli che comandano. E dopo wi so<piro pwuo f<i ango- Pullo .sia che ora p.'oPono disposiscia: Valeva dwiqne la pena ... ? Ma :ioni per le quali si impone a noi sì:. perc/1<.'>nascondere che abbiamo boiiegai di nba.,sare i pre;:;:i. Ribasf atlo qualche cosa anche noi, onesti .\are! S; {a presto a dirlo. Se si /11bollegui. per abuCèlle, e ti bolsce11i- ce•:.-;ero gli a/rari di una uo(la, CLllche ,\n,o:> .1bbiumo clulo danaro; abbia- anche. lo cosa po/rf'/Jbr andare sennw dato carri e ben;:ina (ben;:;ina =a guai. Ma ora! ... p, 1 ~1iaggiare e benzina per brucia- ... .Ha! Ricordo che nel luglio d<'l n): cibhiamo claio unchc ,uw mano, '!O yli operai mi inPasero lo bollega qualche Polla ... Capirà: 11011 si polr- e mi obbligarono r1 ribassare i pre:- ,,,1 più andare auanti! Cera rocca- :i. Fu una grancli1wtu: ma durò cosionc·, grane/e come ww porla. per me ww grandinata. S, poli> .minio rifar danaro. per alzare i pre;:;: 1 (la 1,rernlerc gli affari e rifarsi presto gellie guadagnava, e spendeva, e vo- del clunPo. J,a p1a::a e sempre cosi: leva spendere); nossignori. chè li w1 in col/eru alla snella e poi. /1111/0 mettono ~u una cooperaiiua cli {ac- più che manca cli organi::o:ione. eia c. non c'è Cristi. non <i e più pa- torna buona come prima e più cli Ora invece l'afl'are è c/1fTerente. Si fa quello che si può per sfuggire alla pressione. Non manca mezzo; e quando si è in buoni rapporli coi f o- .,cisii (magari con qualche regalo, Ull po' salalo, che si fa scivolare nel1e mani di quelli che devono sorvegl,are) si riesce anche a sallarne fuori bene>. Ma non si è tranquilli. La morale è che i pacl.roni conti1111w10 11guadagnare e che. perché ,.,ss1 pos.,ano guadagnare. la povera yente cle11evecleni ridurre i propri fì1wclc1gn.i.. e noi bottegai dobbiamo suppor/urne le corneguen::e. Ah, che mondo! .1/J. che mondo! . Il .Suo cliscor•o, egreg ·o Cuvu/;ere, io l'ho s<'nlito come se Lei me l'aPcssc' prnprio dello. r:he 11uole cii<' /e dico? (.ap,~co il cii Lei Jolore e... penso che quando si deve far lullo 1wr la 1wzio1w. i padroni stanno be11c... (' gli a/lri pagano le .\pese. Del re.-,lo. Ella ha e/etio bene: quando ;.,i è ;11 buoni rapporti coi fasci~Li... Ecco la maniern di 1Lscirne per il rollo dC'lla cuffia. Sono i •uoi colleghi non in buoni rapporti coi [a.,ci.,ti che non si possono salvare; q11elli bi.,ognu proprio che rib,assino. < onuenqo o non convrnga. !~ solo 1·/w .' garri no un po' o solo che qualcuno li /rag-go in qualche tranello (ci J,<'n~i /,ci. .\e uurJ/e eliminare qu,,/r-he coHcorrente!). c'è lct prigione ,, lo chi11,11rn del negozio. J.r1.•.ci u111/11re: il mondo e brullo; ma conlro la po11ern genie c'è \emJ,r<' me::o <li sp1111/ar/u. ['ngo. unga /fl nw!fl. \'<',/rà che lutto nndrà bene•: .\110 (ì9lin aurà la bello aulomob:/e; .\liti {ìy/'o oncirò " S . .1/argheritn e a .llerono e quo/che uo/la le porlerù II rwa - mngari in qualche cosa rii fJià ini:ialo - 1111 brl giouonollo. .\'on ricchissime. magari: ma con q11olc/1<'tifo/o. e con 11110 uor,lio mali , d, manc,iorsi alla sue/tu /r1 dole riel/a moç,"lie. (.'on lu c111u/e Lr1 srt/11/0 cli.\linlamC'nle. C\' [T.\LL\:\"O. droni della propria I oba. La Coope- prima. rntwu ci imponeva i pre;:;:i. Raga::;:;i. ------=========================------ sa, .<.c·n:anessuna esperienza in afl'ari. :,!C' col tempo. si sa. maturano ancbrt /e nespole: non ci uuol poi /anlo a divenlor bravi venditori. Ora. bisr,gnava finirla primo che queste cooperative facessero le ossa dure. E /'abbiamo (ìnita. Liberi, (ìnalmenle! Si può dunque trattare il cliente come ci pare e piace. E arricchire a uapore! C'ern. giusto. mio figlio che 11611 uoleva più apc-rne del/ti uecchia automobile e ne ve /l'vc1 una n11011c1 fialnmante; c'era mia {ìglia che non s'acconlenlava più d'anelar c/'l'.,iate nrl solito paesello elci/a Brian:a, ma voleva anelare et! mare. a S. ,l/argherila, e poi al monic. a .\[erano ... La ragazza è abituala bene. e vuol fare un buon matrimonio. Capirà, tu/lo questo costa assai. Bisogna guadagnare mollo, ora. Ecl ecco che vif'ne la crisi. Tulli i momenti si sente questa parola crisi. Dapprima non ci {eci caso. Io non ,,Jno mollo i::.lruilo; fuori dei miei salami e de' miei baralloli, io non capisco nienlc. Cr,s,? E' roba che si mangia? Ma poi ho ben visto che co- .,.e! Guai. caro signore! Fabbriche che lavorano solo qualche giorno della selli mana; fabbriche che chwdono; 5alari che vanno in giù; lralte11ute spaventose s~i salari (pre~t~to del Littorio; conlnbul1; sollo cn:::10ni e il diavolo che se li porli). Gli operai guadagnano poco e spendono poco. Si vrnde meno ... e mal.le v_olle bi.,oyna fur credito. Far credilo e w1 rischio - e io proprio mi ci riduco di mala uoglia: ci si rimette .,empre. e non è possibile orn calcare sui pre:::;:;i per f lii" pagare Cl tani1. con qualche uanlaggio magari, il danno di quel qualcuno che taglia la corda. Ma che Pilo/e mai? \'edcr la gC'nle patire non f Cl bene. E_p.oi, si pe!·(f_ela clientela... Questa cns1 passera una buona volla. Dopo ... Invece la crisi non passa. Anziche passare s·aggrava. corpo d1 bacco.! Adesso i padroni prendono per il collo anche il gouerno. Volete ch<' teniamo aperte le fabbriche? Fate ribassare i salari,. Ed ecco che i sa/uri ribassano. Commedie. amico mio! Chiamano gli operai, e un bel giouanotto in cam1cio nera /'o loro 1111 gran discorso: l<t na;;ionr. la. pr?c/1!- ;:;ione la necessitò clC'i sacrifici, 11 cluc·e 'che comanda ... La co11clusio11e è che gli operai non clicol1(? 11ie11le (sfido io!) e il giouanollo ìnv1a 1;1-nlelegrummo lli due<' c1 nome ffeg/1 operai ... iicii di sirillgere lo cini11ra allorno ul1a pancia. Poi invia un comunicalo ai padroni per annunciar<' che i wlari .\ono diminuiti. Le fabbriclw non lc.worw10 con questo piu cli 1,rima. ma i g1wdogni dei pa1roni sono assiCtil'Clli. se non 11<'1/a 1111, uret cli una volla. cerio in ww onest:i pi opor:::ion<'. l,01 o sono solui! Chi noi1 si salva mai e l'operaio ... Perchi' sorride? (.'rede forse, .\1f!IWre. che io non !'OCJ(i<! b':ne. ag/1 operai? Ma sono , mie, cl1enl1, sn Copiri,: ,·r· .,tanno /wn,, loro. \IO lwIl Comitadtio concentrazione antifascista denunzia al mondo civile la continuazione e l'aggravarsi della barbara tirannide fascista per volontà del suo capo Benito Mussolini Negli uffìci del giornale ~ La Libertà si riuniva in qucc;li giorni il Comilalo della Conccnlraz:onc .\nlifascisla, sollo la presidenza di Filippo Turali e con la partecipazione dcìlt- pe1·sonalilà più rapprcsenlaliYc clcll'emiarazione politica italiana. Il t :om!tal~, dopo a\·er esaminato e cliscusso il 1·rccnlc discor:;o del capo del goH'rno ilaliano, appro\·ant al·· l'unanimità la seguente mozione: • L.> Conccnlrazionc .\ntilasc.ista, del lungo discorso dello dal capo del governo italiano agli avanzi fascis!i della Carnera, Yiolenlemcnle mnl1lala della rappresentanza de.!l'Oppo- ~izion.c, scnlc il bi~ogno di prendere' allo con infìnita sod!c:lisfazionc del solenne riconoscimento che, malgrado lulli.i 111ezzi più cffrrra!i cli \!Olenza e i più subdoli cli coi rnzionc ac\opcrali dal fascismo. malgradc~ tulle le pe!'sceuz;oni più alroc•. gh omicidi, gli imprigionamenti. I<'. deportazioni in massa. il pro:!clanalo italiano e a.9 ente e contrc,no al regime. Le• parole lcsluali del capo elci capo sono le seguenti e sono esprcs.- sivc: , I sindacali Yanno bene. :\'on hioogna però farsi illusioni rccessi,·e per quel che concerne il cosidello prolelarialo urbano: è in gra~: park ancora lontano, e, se non p1u con1 rario comr una volta. as enle . II cllucc si a1~rende alla conslalazionc inrlullahilr cli una • genPrazionc irridlH'ih;lc r rimellc lr sue speranze nelle fultll:e. &encrazioni captale. deformale. 1cl1ol17.zale nel 4eclulamenlo forzalo dei Balilla e dcllr Avanguardie. fl r-iconoscimcnto della , ;rricluc1bilità del proklarialo è lanto più c;ianifìcaliYo in quanto accompagna i ~inici Yanli della frrncia con cui ~ c;laLa rolla e di spersa ogni forma d• c,pposi,,ionr legale . r_ -,cguc la verbosa follia con cui 1! .d,ucc proclama la propria onni&eenw. insoffrrcnle ed inaccesc;ibilf' ad alcu~ principio di critica r di conl1-acld1zione. La ì.onccnlrazionr poi denunzia al mondo ciYile e Liberale la nuo,·a \·iolcnta clichiarazionr di guerra del duce al suffragio U11i\·ersalc. fondamento della SO\Tanili1 in tulle lC' nazioni: 1·ikrn la supin.i ac·quic;.,crnza elci supremi depositari giu_rati della Co~lilui'ionr nrl preannuncialo c?moleto ahhnttimrnlo drlla nwdrsuna ~01t la crra1)011e di 1111aCarnrra non più clella dal suffragi.o 11ni\·ersale 1~1a rrnanazionr delle <·lrn1<secorporaz1011i f::isci-:lr•. r11i il prolet,1rialo è. con lnllo il suo spir.lo. ass<.>nlr e - contrario . Prende atto i11fì11edPlla soppre!r sione- cli fatto del polc•re regio. conlrnuta ne!l'usurpazionc del diritto cli amnistia di ca,i il duce n.ega la concessione, e nella dichiarazione del duce che reslcrà dli sua YOlonlà al potere • da dirci a quindici anni ancora,, poichè il suo >'llCCCSsorc non è ancora nato . Da ultimo la Concentrazione dc- \·c· mellere in eYidenza. nel dis-:-:orso drl duce , la ri\·ollanlc deri. ionr della ro!itica di Locarno, cui l'llalia fa~c:sta aYcva partecipalo, e l'imphgno di colossali a1·mamenli. cosi fatali alla stremala rconomia italiana, come alla pace inlern:nionalc. La clillalura fascista, comr lulli i regimi di Yiolenz::i e di lirannia, tende falalmcnlc alla guerra. chr è nel suo istinto li rissa e di hrulalilù, ~'\IH! gli fornisce un moliYo per imporre al popolo una clisriplina <li schiaYilù r gli può offrire il clin·rsiYo necessario quando non lo possa più contenere e il popolo sia per cro111p::-rc in una riYolla <.'hc sarà la ri,·oluzionr. La C:oncenlrazionc rapprescntanlc della •,era Italia dr! popolo, r:fuoiala all'estero, Yedc nelle clichiara- ;ioni temerarie del duce J?ienamenle legillimala la sua ragionr cli rsserc come insopprimibile organo deU'Oppo~izionc italiana al regime clcll\1surpazionc c dcll'11np('rialismo fascisti. contro i quali oppone 1'1111prcscindibilr dirillo della ~oYranilà popolare e la com·i11la Yolonlà dj pace del popolo ilah1110 Lacommemorazione di6.Matteotti a Zurigo Compagni! Operai! Sono trascorsi Ire anni dal giorno 1r, cui un branco di sicari assassinavano mlmenle. ferocemente, il più intrepido. il più 111sla11cabiledegli anldascisll, il 110slro compagno Matleolli. Ricco, volle andare Ira i poveri, alle cui organiz=azior.icoopera/!vislic/iq diede la massima parie del suo palrin:-omo. Figlio della c{a5se d1 ~randi pr1Jpnetari sfrul/alori, volle schierarsi al fi~'lCO degli sfruttati, prenderne le difese. Esso era uno dei nostri mig!•ori 11,1r, dei nostri pi1ì inlelli[;ent1, p11ì audaci più al/ivi. più entusiasti. più puri; ed i fascisti che lo perseguitarono. che /ci sequestrarono, che lo percossero, c/,P g/, diedero la caccia come a bramata selvaggina, e che lo videro rPmpr~ al wo posto di combattimen/.l. ~1ov.•1:e ,mpavido, serer.o e be.1/r·. lo f.ann,., assn.,si• nato. Commemorando Malleolli si Lvmme- ,r,orano tutte le vittime del fasci~mc. poichè nel suo nome lulfe si compendiar.o e sr identificano: da Giuseppe di Vagn•J a Cammeo. da Lavagnini a Berul/i, da Bo/dori a Piccinini, da Attilio Oldani n Pi/ali a mille altri cad11/1 vittiml! d1 1otecaGino Bianco quella grande associazione a delinquere chiamata comunemente fascismo. Compagni! o pera i! Nel nome sacro di Giacomo Matleolt1 verranno comrr,2mora/i i nostri martiri la sera di sabalo 11 corr., r.ella sala grande del la Volkshaus. Parleranno due oratori uno in /in.g:rn tedesca, ed un profugo italiano. Verranno cantati in coro da lui/i g{ intervenuti: L'Internazionale e Bandfor,; Rossa. P. ~-. - Nell'inlenlo di raccogliere qualche cosa pro fondo Malleotli, I Comitale orgar,izzalore, invece riel! a'ltipatica questua alla fiue delld '.:On•:l'emorazione, ha stabililo un prezzo di ingresso di cenL 50 I! Gruppo !!iov,1r1' ~ sor:ialisla. Il Partito socia!: -la ,li Zurigo. La Sezione so-:ia 1'sta italiana. Commenti al discorso dal Duce La Franldurter Zei/ung del 2 giugno: 11 g1ande discorso, pronunciato da Mussolini alla riapertura della Camera, è stalo rii;rodott'o alla letlc:·a nei gior• nali italiani; c. al lel!gerio, è più diverterLte che non ne, sunti dati dal telegrafo. Come disse espre~samenlc l'on. Mu~- solini, il d:scorso doveva essere d1vulenle e, ad un tempo. eccitante. Ma fo,- se il piacere che egli procura ai lelt Hi non è complelamenle di suo guslo. S1 pensa u:i poco ai famosi brillanti di Schmocks (Schmocks è in Germania il tipo del giornalista da strapazzo). li discorso è s~alo l::er.c:;ì celebralo dalla stampa fascisl:i. come il <• Va.ngelo della nazione ; è stato bensì chiamalo ~anlesco . J\ia qualche orano, che sembra profondo ,di pensieri, tj soltanto ua bnlla11/e Falso. I brillanti di Mussolini sono nv0lti ~peoi,drnenle contro la democrazia. Jl dittatore è pienamente m errore, ~e crede di aver faltv .ndisrettire con le -sce parole la democrazia estera. Sec.,ndo Mussolini l'errore della democraLia è questo: !a democrazia si crea un ltpn d'uomo e poi crede che quest'uomo esista realmenlei ir.d: lulte le delusioni. le tragedie e i massacri della storia. Qui Mussolini ha modificalo il suo sc~llore prediletto Machiavelli, il quale difendeva il suo libro sul Pr·ncip~ ,, affermando che i suoi malvagi insegnamenti erano resi necessari dalla natura corrotta della geierazione <l'ailora; che, se gli uomini fossero morali, egli avrebbe potuto impartire insegna merli morili anche all'uomo politico. La democrazia non si crea un tipo d'uomo utopistico. Anzi, essa lien conlo delle inevitabili debolezze e dei difctlt · umani. Ma essa crede ollimislicam,m'.e alla capacità del cittadino di perfc::.10narsi e di sollevarsi; perciò essa cer::a di educarlo, pooendolo sempre di fr0n· te a nuovi e più elevali compiti. Il fascismo, invece, - come ha ripetutamente dichiaralo Mussolini - ritiene l'uomo fondamentalmente cattivo e vede :1el cittadino un imboscalo che oiso;lna Lrlltare con la coercizione. Per questa 1 :i.- gione tulla la legislazione fascista è fondala sulla coercizione per opera Jc-1 potere esecutivo, che a poco a poco .::uncenlra in sè tulle le competenze. Parlando dei tempi di Cesarz, lo s.urico Mommsen dice: , Secondo la slessa legge naturale. per cui il minimo organismo ha un valore infin;lamenle superiore alla più inge~n l· sa macchina, anche ogni Costituzione, persino la più impei;fclla, la quale lascia a una magforanza di cittadini la I iberla di autodec;sione, ha un valore rnfinilamenle superiore all'assolutismo più umano e più geniale; quella, in falli, è e,- pace di evoluzionare, vale a dire è viv,•; questo, invece, è quel che è, vale a dire è morto . li lascismo ama celebrare le opere d" lu, create, ncn riluggendo menomamenie mall'ascrivc.re a proprio mccilo le opue dei Go.erni e dei periodi precedenti, come. ad esempio, il grande acqued,Jt.t0 pugLlese, che era soslanzialmenle giit 1:- iinito ne.I 1914, gli scavi della Via deL l'Abbondanza a Pompe,, che erano sl3li cominciali sollo Giolilli nel 1911, i ,nuovi tronchi ferro, iari tra Bologna, Firenze, Roma e Napoli, com:nciali ;,ià 15 anni ..... e :n ~enere lutto il migli·J· ramenlo delle e rovie. Ma a .Mussol;ni s1 potrebbe opp0m:. un dello di Tocquevil!es: Gli errori e le deb,,le;:ze dc· Governi democratici si scorgono facilmente, si po~sono indicare in opere aperte davanti a lutti, mentre l';n[luenza bene.fica della democ-1 ,.lzia si manifesta in modo impercettibile e dire, quasi nc:scoslo. I ~•101errori si , edono subito. ; 51101!.:c'lclic1 si coprono soltanto dopo a•.crli lungam~nte c0,npendial1 Ma questa e .ippur,lo la differenza se· 5lanziale tra democrazia e fascismo: che> la d-:moc1·azia pennette ogni critica ed opposizione. Il Governo democratico _.; 50bbarca alla fatica d, superare ogni ~!- trito: il fascismo. invece ha semplicl' rnenle sopprcs~o og'li critica cd oppo~izione, sia nel Parlamento. ~ia nella slarn· pa, sia nelle adt.nanze. Vero è che M%· solini dice che sollo il regime fascda 1 ·opposizioPe è di, entata superfua; ma chi deve rich:amar l'attenzione del Go- ,erno fa~cista su,:!li errori? Chi de ;e trattenerlo? Oppure. crede il Gover~c, fascista di essere infallibile? CORRIERE PARIGINO Lo spettro rosso. - Le " leggi sceller:1te in funzione ,,. Commemorazione. La poli~ica non e che un pe11peluo r1cc,.1ninci:..sme11loo, se più vi piace, un eterno r.ilorno. Che co~a è in,latti la mam,vra d<.<lgov1>rno dt Po:ncarè òc:iineantesi chiaramente ormai sul! orizzvnle ddL.t vita r,u.bbirca francese se n· n una r,,p;,liz.one d:::J!a ca.,q,agna del 16 n0v0rnbre 1920 (BI< eco nazionak) ; de!la manc,~ra di Clemenceau ahi' in<lom.1.n• del bìtcc:i del- :e sinistre e del minis ero Combes; e, vclen.do risahre ancora, dei cJlpi reaz1-0nari che seguirono la sconfitta d2l '70 e la Comune; o che ,precv.:i.:llcro il cdlpo di Stato del 2 dicembre? Gli allori son camb:a.Li ma la c-:nnmedia rima.ne la stessa, Si tral.a di coalizzare lulLi gli interessi, e,asi:-~rando lulte le r,aure allo ,copo di gettar-:: ila F rancia, S?aventa~a e:l inquiel:l, nelie braccia Jd!a reazione. A!la vigillia del cdpo di Stalo d~l '52, si agitava lo ,spellro r.;s.;::, ; ali' indomani della Comunz s' in,voca,va l'«ordi- ,1e morale. ; Olemenceau recil.ava il terrore del s.indacal"smo ri voluz1onario dal- ,·azione diretta, e <lello sci•Jv-r0 genera12; il 16 novembre si lerr0rizzò la Francia con iJ· imm:igine ~el b::.ì~c-vico CO'll i.I cc;.ltJ!lo tr:i i den~i. Oggi il governo d·unione nazionale d(!ll!unci:>.il reric:>lo con:ur::5\a 1 c•::mplotli comunisti. i! lradiimenl0 comu•ii.;la. Finora non 5iamo che ai discorsi mirisleri:di, ame domande d; :iulvrizzazicne a procede.re e,:l all]e istruttoria apu(e .n ,i, lù delle leggi scellerate. Ma ancora un p:cc,:,!o sferzo e si giun~er;,, al:1a c,·nvc.,cazione dell'.ll.i' I.a Corte. E quando l'ambiente sarà m•,)nt.a!o, la opinione pubblica lavorala. si t:rerà il colpo: lo scioglimento de~ 1a C:imera e ·,a C0'1VOcazicne dei comizi clet:orah. Durante la camp:i.gna si agi'erà il poricolo comuni,ta ma in realtà ,lo scap::> vero 5arà la lotta co..-i.lro il socialismo concentr..-i.ndogli con' ro tulle !:: forze • nazionali e ,,repubbEcane . Men'.ra Poincarè e:l il 0 uo gov-.rno procedono con cautela e risu\'al.ezza su questa via, i giornaL1 reazicn:i ri e conservalnri non nasc<'ndono le r,r )iJric ·intenzioni. Il Ma/in dopo aver ric'.)dalo che Boulanger e Déroulède furono inviali all',\1ta Corte per eccesso di pall1Ì"lt:.;mo, si domanda che cosa si aspetti ad agire io egual modo contro i nemici e:l i distrullcri della patria! E c-.,nu'.uda con una minaccia di perJcllo sL:I:: foscis'a: Se ;1 ~'>'Verno si mcslrerà debole na!la repress:one, s' ~ncaricheranno i buoni citLadini di a,gire in sua ve-ce ricorrendo a quelle ,:11li ..vaçJnze dz!la lega li' à nece-s3arie Pei mornent.i in cui la palria è in pericolo». Ma il governo ocn chjede di meglio che di agire: e non per reprimere un _j)CT''.:Olo comur.ista ·che, purlr:>ppo, non c- ~le, ma per montare l'apfoiGne pubbE- .:a canlro il movimento prvle.tar-_, SJriallr.sl:i. e di sinistra, approlil'.are del lurbamen.lo di questa, sciogliere la Comera e r;J;elere il glucco elettorale del Blr.c~ù ~azi .nab, c-:isì b n riuscile J 16 no\·embre 1920. Ghe cosa~ono le leggi sct?i!erate ? Con questo nome ila democraz;a fr:i:-i;:;e.<;eha de'inilo le lcg~1 d'::ccezior.c vota e d .. l P.:.rlcmenlo frane" e nel 1693 e 1894 apr,::rcfi'.lando del terrore .-!i!>~lialt,,t:ili anarohici e che seno servib d:i a~lor:i ai Governi a co~j)ire l(li an,.rs2ri eh:: si volevano raggiungere. Destinale a reprime.re il movimcn~o an:irc!,;cn furono usale contro lulli i mlÌ; 1.'l.n(i r:v• h·zrnnarì. E' di esse che of~i p,;11::iré si serv:: fl..l' C .},pire l CC-!l'Un ,ti. C , u,:i. p;~c 1:t modirficaz.ione i:,crò: eh mentre I, .'eggi ge/lerafe in pas;alo r:sp:Lb.van:> •.'meuo un 1;>rincipio es<en1ia!2 di d·r· .lo p'.:- na~e, la so.spensio:ie d_lJ:i pe:n in ntlesa del giudizio di aptxlb e d, c:is.;n r.e, !'alluale Governo nega anchc qu 5l,> d'- rillo. Cvs1cchè quarvb l g td1c-' avrà deciso e I icc•no;ciulo 1'1nn c,mz:i dc11 i:n,i-:u- !alo, questi anà già •nla. a la pena' T1··t"::iò naluralm~nl · n< n fa nessuna 1mpr::ssione a noi ,l. lrani abiLual: dal fascismo a ben allrc f,>rmc d· ::.berrazi ne ,g u:liz,ari:i. ma aippare giustamente c:1Urme all'o.pinio•ne pubb!•ca della d:!lmocratica Francia, geksa cu-lcdc d.:: d,rilli dei!la Jibert;, 1r.di\·iduaL L'an: i,·crsario dclb Sema11 e Sanglante. della settimana cioe nc:1a quale la brr~h-~sia france e scc,nfi.,,c la Comune, passando sui cada.-.r d, tnmlamila c,~rai parii!mi, ha avuto quast'anno 1;11l :legna comm:-morazione. Svl,e colonne del Popu!air2, organo \,il Partito socialista, s(,,o slali pubhli- <'a!i i documenti ~s'r:illr claoli archivi del Mini~lero deg!i Este-i led~sco - al ~1 li al pubblico dQpo IJ 1:vdu1;1on:: - dai :iuah risi.l'Ila J'aocN<lo tra H Governo reazi,.:iar•) di Thicr~ e B•,mark per lo sohiacoiamcnlo della Comw1e proletaria parig:na. E' un a.pislorario interessantissimo che rivola come le borghes:e france,e e ~- dcsca, .u:cor.a ia armi l'una c::;:ilro l'altra, divise da solchi cli 0dio 2 di sangue, r:trcva,5ero lja cord1aiilii e io sp;ril0 di inlcsa alkrcnè si trattava di far scomparire lo !-concio di rei.me proletari0. H paLriolLismo è ur.a gran bella co<l, ma gli in!eressi di classe s::mo una cosa ancor:t migliorz. In l1.ll1 i tempi, s::>llo tutti i climi. Le borghesie più irrtducibll.menlc n0miohc non e•;ilano a stringarsi la mano allorchè ,i lra'.la di r':?lprimere e ,c,;hcare gli ;;c.11't. dc: ;,r0lelarialo. Domando l'affissio li Pc-polo d'Ilal"a ha rag!one. E' impossib;'Je trovare nel dizionarfo itr:iliano Ln au,ett;vo alto a qu~Wicare come si meTi!a :i discorso u!fimo d'!l «duce•. Bene ha fa!fo qui--rJi il parfomenlo ifa- /:::: o a decretar.:u1 /'affissione. Per mio conio cpplaudo .-zn::he coi pi'!di ... perchè le mie mani, come il dizionario italiano. sono insufficenti alla storica bisogna. Doma;zdo /'alli,.s:one! P2rchè se in occasione di questo discorso - Pcrdalone pagando - centina.a d/ ~elivoli hanno solcato il cielo nella chiara mattinala d1 sole , (la frase è del Popolo d'llaLia), segno è che qualche cosa di grande deve essere capitato r.el/' imperiale nostro paese. Domando /'allission-z! Perchè se il duce ha dovuto consta/ure che in lta!ia le malall:e c~side'.le sociali seguono una recrudescenza da preoccupare; se ha dovuto arr.rr.eltere che in fallo di morti per alcoolismo si va da 664 nel 1922 a 1315 nel 1925 (sono cioè più che raddoppiati dalla marcia su Roma ad oggi}, io, citta,Fno -i' Italia, nQ'Tl posso fare altro che riconoscere l'alta sapienza e la capacità dei reggitori del mio paese. Se poi il •d:Ce» mi assicura che anche la morla1ità per pazzia è in aumento, ed è in aumento il numero de,i suici-0i, io, plaudendo, benedico la benefica ir.!luenza d2l fasoismo sul risanamento del paese. La quale influenza benefica si la sentire pure sii/le nalalità. le qud!i in mclte rngioni cl' .Italia sono già al disol'.o - ha detto il «duce, magnifico - de! 27 per mflle. Fortunatamente la Bas 'fica/a. le Puglie. le Cdlabrie e la Campc-;;ia tengorio buono e continuar.o a far fig:·;.i:. Ma siamo lontani dalla Bulgaria (come s: vede il duce la i suoi confronti Ira le rcg.oni e le naz,ioni più ... civi!i d'I- !r :·[. e a'• Europa) che fabbrica ragazzi al 40 per mille. U r:a g.oia da scoppiare mi ha poi proCLralo il duce Facendomi sicuro com~ 2 e 2 fcnn-0.... 5, che oramai non è più indispensab:le espandersi o csplod.?re. Meno mai:?! In Italia c'è.posto comodamente per 60 milioni di abitanti. L'aspar.- dersi o esploder2 del m2se scorso era una trappola per accalapp:are il fop.1Jlino frcrzcese, ma sul più bello la moiia non ha scattalo. Tralascio il resto, anche per non occuparmi del giusto accenno alla Qu2slura d: M'la,,o, che al ~duce non è mai piac· uta (sfido io!) e alla necessifà di andare c.dagio ca!le mu"'icipa!izzazioni. re5i:luo d-::1 vecchio s ci:i.lismo amministrativo, e colle cerimo'lie, i banch2il1 e le 1rc:-ii!estazioni ... abitud;ne moderna del 1,uoviss:mo r2gime anf.socia!ista. Tralascio il resto, lieto e soddisfallo dei b, ·ua li risu!'cti d12l regin;e ;/lustrati da! duce . e mi assoc'o a! par!amen'o per reclamare /'affissione de!/' in qual ificrd,0/e d1.ccorso. E pur dolente che il duce mc:g11animo - dimen!icf.'lndo il 5 12 - abt:a r.dollo a 10 o 15 anni la durate, de !a su!l pr:1:iosa pe,mi:.rienza al 1;overno d' fl<ilia, mi auguro che il suo successore - che non è an::ora nato - sorta presto dail'ulero di sua rr.adre .... perchè un Beni!o Il di 15 anni sarebbe 1111aco.!>a troppo seria. lo reclamo /'affissione. Come ci/todino italiano domando che il discorso del predc:ppi?se sia stampalo e appeso - col/'auhre - a fui/e le ca11/onale, a tu/- ii i crocevia dei paesi italiani. del mondo e dell'uriverso. Affissioneeee ! ! ! ! « ma li la ressa . -o-

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