IL MONDO · 18 febbraio 1950 . Pag. 12 Roma, giugno 1924. Un minuto dl ra.ccogllmento del deputati soclallstt sul luo,ro ove fu rapito Matteotti. Nel ,:ruppo sl notano Rom\ta e Priolo. genere e l'Europa tutta quanta sarà meno scema di loro. Romn, domenica 7-6-lll25 « Chiarissimo Sig. Generale Ora rimane solo la questione se, , •< in un giorno in cui si ardi perimpedito materialmente l accesso sino sequestrare la parola alta e rianche ai corridoi, dobbiamo o no spettosa rivolta al Re da 59 deputati tenere la nostra riunione altrove, (fra qaelli eletti, e non fra i nominati e di ciò decideremo fra stasera e dal Presidente del Consiglio) e intidomani. Io sono decisamente pel mar, ai giornali di Roma il ricatto si e Treves è con me; Amendola, di una nuova immediata confisca se Facchinetti sono contrarii; sembra al fatto del sequestro e all'esistenza loro che la manifestazione è ormai stessa del' documento si fosse comunque accennato - cosi enorme il fatta, e ogni ulteriore no str o atto, machbetiano tremore che agita visino. A Donati Farinacci ha intimato il bando dall'Italia. Le fantasie più nere immaginano possibile il hnciaggio. Tuttavia non è uomo da dispensare le sue medaglie fuggendo. Quanto a me nessun pericolo. Userò tutte le precauzioni per, ubbidirti. Ma non mi bastonano, ora tutti mi conoscono (Gonzales dice che andare con me è come portare in ispalla la bandiera rossa) e per le vie potrei incontrare la seccatura di qualche dileggio. Provvederò ad evitarlo sciupando in automobile il mio patrimonio! ANNA A FILIPPO fuori della Ca:mera, da un lato b1lmente le insonnie degli uomini che sembrerebbe una concessione, dal- in nome del Re ci sgovemano - è l'altro si presterebbe a quegli sber- evidente che nessun'altra parola del leffi o peggio, e a quelle profana- genere potrebbe circolare. Perciò la zioni che volevamo evitare. Nella "Associazione Italiana per il ConCremona ~uova il guappo annuo- trollo democratico·•, al cui Comitato, eia infatti che ogni commemora· in maggioranza ultra ortodosso, io 10-6-1925 - Milano d . 11 C pure - per ultimo - appartengo, Ore 17 zione ci sarà impe ita a a amera rinuncia per ora a tentare di pubblie fuorti. Per me la questione di- care le pagine, di cui Le accludo la Mio carissimo, ragionando capiventa ormai unicamente strategi- bozza. sco che non vi siano grandi proco-militare; si tratta cioè di orga· « Tuttavia, e appunto per ciò, ap- babilità che oggi avvengano spianizzare bene la riunione contro i punto perchè tali divieti oltraggiano cevoli incidenti. Eppure, finchè possibili impedimenti preventivi e insieme il popolo e il Sovrano, con- non avrò la tua lettera di oggi, o contro i possibili assalti. Già, ere- siderati ugualmente minorenni; non forse anche stasera un tuo teledo poco che fascisti e squadristi come deputato (eletto, non nomi- gramma, non so deviare il pensod . nato) nè come uomo di parte, ma fi d li d t f oserebbero molto, dopo la d1- semplicemente come itahano, che siero dall'idea ssa e a a a u· sfazione che credono di avere ot• sente profQ.nda l'umiliazione, pel suo nebre, e che possa essere causa di tenuta, nè che al Governo con- paese, di questo rinculo nei secoli. nuovi fatti luttuosi. Non credo che ven~a acconsentire a nuovi mas- nel giorno che si fi.n~e di celebrare le vostre passeggiate per deporre sacri. Perchè è anche ben certo, · uno Statuto, di cui si irride il dei fiori siano riuscite: da stanotper me, che nessuno dei nos_tri esi- cadavere con la sagra beffarda che te furono sbarrate le vie d'accesso terebbe, che dovremo fare m mo- passa per le vi<: di Ro~ innef al Lungo Tevere A. da B.; alla do di trovarci con sicurezza e se, gia nd0 ad Amengo Dummi e al a Quartarella si potrà penetrarvi sua preannunciata liberazione - e h · · · t per dan nata ipotesi, fossimo assa· . d • meno e e meno; riun,one priva a mentre a1 eputati non servi s1 conliti nella nostra sede, dovremo tendono le aule del parlamento pei dell'Aventino f11 scartata, e fecero difenderci con tutti i mezzi e aver- riti della loro umana pietà e per malissimo gli oppositori, perchè li preordinati. Ma, ripeto, non le loro consultazioni e dichiarazioni cosi si è impedito di stampare i credo affatto alla tragedia. Poco politiche - io stir:r10d. ~ compie:e un due discorsi, farsi sequestrare e poi mi importerebbe an::he se, in- semplice dovere d1 c1v1smo mviando legittimarne cosi la diffusione vece di 100, dovessimo essere 40 a Lei, Sig. Generale, di mia perso- clandestina nei giorni prossimi. o 50. Per me è essenziale che te· nale e privata iniziativa, queSt e boz- Qui tutto doveva ridursi ai 5 mize vietate, affinchè Ella le porfia alla li · d 1 1 niamo (nei limiti del possibile) • nuti de a sospensione e avoro persona cui erano intenz1ona mente l'impegno preso davanti al paese dirette, e alla quale (suppongo) po- nelle fabbriche, ma non ne so aoe si faccia un atto di vita, che, trebbe interessare di conoscere; co- cora l'esito perchè dovevano atanche silurato dalla Censura, tro- me certo interessa alla miglior parte tuarla dalle 16.20 alle 16.30. Staverà mille modi di farsi conoscere. del popolo italiano che un documen- mattina però a tutte le porte della Gonzales ha sbozzato un bellissimo to il quale si richiama ad altr~ pa- città furono appese corone rosse, discorso, che mi ha letto stamane, gine storiche e che potrebbe, ~n u~ grande profusione di garofani rose che riusci a commuovere persino giorno non lontano, anche se 1 suoi si sulla tomba di Oldani, come estensori siano meno illustri degli an- · · ull t b d 1 fi 1· 1 me' Che P ure a quest'ora dovr_ei .,_ . ieri s a om a e povero g 10o tichi, diventare storico esso s...,sso, sia l f · essere corazzato contro le emoz10- conosciuto dal Sovrano. Del quale di Zanardi a Bo ogna; ermi e perni: breve, contenuto, senza frasi ricordo che non disdegnò, in altra quisizioni a var:~ person~. ':'rre~to e senza tsti<?, ogni ri~a una ~osa. occasione, richiedere ed udire - seb- di qualche operaio per d1stribuz10La delibfraz1one Labr,ola la nto::- bene, purtroppo, invana?'lente - la ne di volantini ed è tutto quel cheremo fra oggi e domani ma an- libera parola, allora facilmente pre- che si sappia fino ad ora. Nel nuch'essa soddisfa. O nella stessa riu- saga, di chi oggi ~- ~rive. . mero unico che doveva uscire a ·nione O il giorno appresso tratte- 11 Gradisca, ch1anss1mo Sig. Ge- Roma, e le cui bozze s'incaricò remo, spero, le questioni politiche, tlèrale, la -espressione dei sensi della farne pervenire qui Baldesi, non prima la discesa nell'aula (dato, il mia maggiore osservanza ,,. si è visto alcuna bozza. Il manifeche è sempre dubitab:le, che ria- "di Lei devt.mo sto qui lo stamparono in foglietto Filippo Turati "· e fu distribuito con altri. prano davvero soprattutto con 1 e· l questo spauracJhio che pare turbi FILIPPO AD ANNA Hai visto che i povero ava - moltissimo il duce), discesa che lari ebbe un'altra aggressione a diventa sempre più inevitabile, Roma, martedl 9-0-1925 Ferrara, uscendo dal Tribunale? tanto che persino le resistenze di Ore 19,20 E per colmo di _infamia Balbo 1~ Amendola sono indebolite. Agg:un- Mia carissima, non ho che dieci deplora ~el Corriere Padar:o,. e gh gi che è imminente l'ordinanza che minuti alla levata. Quindi telegra- aggresson verranno cacc1atl dal proscioglie De Bono per insuffi- ficamente. La mia tesi per una • fas::io (!!!?). . . . cienza di indizii, un documento riunione domani coute qui coute Sequestn su tutta la linea: 1en (dicono) di drca 200 pagine (stra- non ha prevalso. La sostenevano il Corriere, Giustizia, Avanti! ed na mole per una assolutoria per solo io, Oro Nobili (debolme~te) e Uni~à;_ oggi d\ n~o_vo dei tre sovquel motivo!) sul quale, tosto c<: Lussu, sopravvenuto (eccez1onal- vers1v1. La Giu~tizia f~ sequ~stranosciuto nel testo, dovremo deli- mente). All'ultimo mo~ento A· ta pe! un _articolo d1 Labnola: berare, ragione per cui il Comitato mendola e De Gasperi s1 mostra- «La c1rcolaz1one e la mon~ta», ma dovrà rimanere varii giorni dopo rono disposti ad asseconda~i p~r in real~ _cre_d~per )a p~gm~ delle il 10 e esaminare la cosa con gli riguardo al morto e agli umtaru, sottoscnz10m m memona ~1 Matavv~ti di parte civile. Vedi bene per un motivo di solidarietà sen- teo~. e _anch'ogg~ ~aranno ~e ~ue che essere a Milano pel 14 mi era timentale, malgrado il dissenso po- pagme d_1so~toscnz!one dell eroica materialmente impossibile. litico. Ricusai. Anzi votai allora, ed amm1rab1le Molinella. Sentit.o il parere favorevole di contro me st esso. Del reS t o non FILIPPO AD ANNA Treves e dl. Gonzales, ho fatto an- era questione da decidersi ~i vo- . R' il peso degli argo- Roma, mercoledl 10 giugno 1925 che la birichinata, che non è poi t1. iconos::o Ore 6 1/2 del matt,no affatto nè soltanto una birichina- menti avversari. M.a' c'è della genta e ho mandato le bozze della te che p,ange all'idea che non si Mia carissima, ti scrivo dall' alle ttera aperta al generale Cittadi- faccia r..ulla. to ossia dal basso, dove mi hanno Fummo io e Gonzales dalla Ve- co'nfinato sotto il pretesto che ... ni pel re. Treves aveva acc9mpa- lia. Essa andrà alle 5 del mattino non si sa mai. Io so benissimo che gnato una breve accompagnatoria a deporre una corona di spine alla non ce n'era nessuna ragione. Ma diretta a S. M., Ola a quest.o non v 1 1 · · d ) l' lt ho aderito e stamane, in data di Quartarella. uo e essere so a, bisogna m u gere ag 1 u ra pru- • neppure accompagnata dal fratel- denti per non aver l'ar:a di fa~e ieri dl dello statuto, ho scritto e lo. Qualcuno di noi ci andrà pure il « cavaliere senza paura ». Il mio spedirò la lettera di cui ti .uni5C? alle 7 a deporre dei fiori. Ma ere- placido ospite don;ne, Silvestri la copia (riservatamente, 81 capi- do non potranno accostarsi. Il luo- dormirà ancora un paio d'ore se sce) e di cui avrò ricevuta dal- go è sempre presidiato e· domani non vado a s::uoterlo forte. Am1'Ufficio di Commissioni. Non è lo sarà particolarmente. Vidi Bo- mazzo un quarto d'ora mandangran cosa, m~ tutto se~e o può nomi. Egli prevedf? un crescendo doti il saluto del sole che sorge, servire specialmente 10 que st o di minacçe e di 'ferocie ancora anzi che è sorto già da un pezzo, mome~to tanto più che lo st esso per alcuni mesi. Poi la détente. in un cielo di azzurro partenopeo. Cittadini • se son veri i referti, era Non era possibile pubblicare A guardar dalla finestra, mi pare scandaliz~at.o del sequestro dell'io- nulla (discorso Gonzales, dichiara- tiri davvero aria di bastonate! dirizzo degli op_po~itori cos~ituzio- zione Labriola) senza la riunione. Mi spiace di non essermi _deciso nali, <lacchè egli 1 aveva ricevuto Sarebbero sequestrati, e questo si prima a scendere al Genio per e con ciò era consacrato come atto sa, ma non sarebbe serio. Servi- partire cogli altri (Gonzales, Buozparlamentare. Spero che trovera~ ranno in altra.i occasione. zi, Priolo, Cosattini) per la Quarla mia lettera (Gonzales, lettaglt Giovedl si raduna in pieno il Co- tarella Ormai è tardi; saranno stamane la minuta, mi esortò di mitato delle Opposizioni. Si deli- partiti perchè volevano essere là mandarla subito, cosi com'era, bererà la questione della discesa e alle 7 pel ritorno della Velia. Ho senza parlarne ad altri ed atten- delle prossime udienze De Bono. c~uto al peccato della gola. Apdere altri consigli), spero che la Alcuni dei nostri partono domani pe1'ta levato, mi misi in volta per troverai nè cortigiana nè spaval- sera: credo anche Gonzales, che la cas.. a fiutare, come un polida, ma semplice e fiera. Gonzal~s ha faccende improroiza.bili. Altri ziotto, in cerca di una scatola o e Silvestri dicevano che, se la scn- rimarranno. Saranno tutti pronti dt un pacco di caffè. Ho dimentivesse altri che non fosse Turati, alla chiamata. cato d1 portare il termos. Il caffè « lo metterebbero dentro »! Ma di Capisco l'angoscia di ~i è lon- non l'h0 trovat.o; tutte le scatole tutto questo non ~r ~arola per tano dalla mischia. L'angoscia tua. vuote. Ma ho trovato in una scanora con nessuno; drmm1 soltanto, Ma credi, non ve n'è nrgione. Se sia un pacco di blen,ded thea, e, perchè a ciò tengo molto, la tua tu fossi qui saresti serena come col tè, •ui a posto. A Feltre il personale impressione. noi. Si limiteranno alle smargias- caffè no,1 deve essere molto in sate ... forse un pericolo corrono il onore. E poi conosci il padrone: Ecco la copia della lettera che 1m . 1 D · I h Turati irldirizzò al geo. Cittadini, Popolo e p~rson:i- ~nte 1 onati, non si accorge di quel o e e maniutant.e i camry generale del Re: ,-q_u~ndo uscirà l'..ordinanza De Bo- gia e di quello che beve, o almeno o non si accorge che se ne accorga. Ho rifatto il letto e la camera, che ieri sera trovammo in disordine con gran disappunto dell' ospite, per cui dovemmo mu~re. l~ lenzuola e le federe e farci 1 letti da noi ciò che avvenne in cinque minuti': la donna, che .aveva promesso, non era venuta. Non essendoci la Signora e il « Martino», si deve fare un po' di Robinson ' Crosuè, ciò che è divertente. Ho gettato via l'acqua sporca e ho rimesso l'acqua nella brocca. :rutto è pronto per tornare a coricarmi la notte pros'sima. E ho preso possesso dello studio del signor avvocato per scr:verti queste due righe. Alle nove passerò in via Pisanelli a lasciare la mia carta da visita, andandoci da via Flaminia, perchè il Lungo Tevere Arnaldo sarà certamente bloccato: lo era anche ieri. Anche i telefoni già ieri non funzionavano, salvo alcuni automatici. Verso le 10 passerò dal Mondo per le vie picdne. Poi vedrò se si arrivi in v.a della Guardiola. S'è detto di « tenere i contatti >1. Temo tuttavia che la giornata sarà noiosa, essendo chiu· sa la Camera. Ma, se tutto è tran· quillo come ne ho quasi la certezza,' ho portato al nostro ~omici].;0 di Piazza Campo Marzio alcuni lavori da fare. Se no passerò da Modigliani, e poi torne~ò quassù a scorrere 1e Prospettive economiche del Mortara, che veggo gui sul tavolino, insieme alla Riforma Monetaria di Keynes e a ... La cintura di castità del signor Pi· tgrilli. C•è da spassarsi e da istruirsi a piacere. Benedetto il carcere! Ma quest'aria di « scriverti dalla trinc-.ea » mi fa venir proprio da r;dere. Se la gente sapesse ridere saremmo a posto. Si eviterebbe la tragedia. Ma l'Italia ha pertluto il senso del riso, che basterebbe a sommergere questi cialtroni. La carnevalata di avant'ieri, i discorsi celebranti lo Statuto, la patr:~ e il resto (tutte le cose che s1 stanno sputacchiando e distruggendo) dovevano ~ssere accol~i da una risata omerica, mugghiante come le onda tE; del mare sugli sc~- gli. Sarebbe più efficace ~ielle mitragliatrici. O, se no, po1chè non sanno ridere dovrebbero almeno, i nostri arnie.i, persuadersi che i briganti non si disarmano cogli ordini del g~orno. Il mio coinquilino Silvestri è stato artigliere, bombardiere, ecc. durante la guerra. Ma, anche lui, non è buono a nulla. E' tornato da Milano con una canna di bambou, buona a battere gli abiti per cavarne la polvere. Mi sono ingannato dicen- . doti .che Salvemini non aveva probabilmente nulla da temere. Era ciò che appariva dai giornali. Invece come sai fu ricevuto a Firenz~ e poi ar{estato qui davanti al ministero dell'Economia Nazionale, dove si recava per non so quale Comm:ssione. Hanno perquisito la casa. di. Sil~a e, c-.re~o. dei conti Bracci, d1 cui era ospite. Salvemini aveva fatto a tempo a telefonare del suo arresto pochi minuti prima. I poliz:otti hanno trovato un mucchio di carte bruciate, indizio di chi sa quali tremendi corpi di reato. Ricercavano anche, non so, le bozze su la « PoJ.,;tica coloniale ». Fu loro risposto che infatti il « professore », come storico, si occupava anche di que• stioni coloniali. Il Commissario capi la presa di bavero e non i~sistette. Modigliani si occupò subito della cosa anche a nostro nome. Procuram~o che fosse trasferito a· Firenze in un compartimento speciale che ci costerà 700 lire. Credo che parta stassera e, se sapremo il treno (pare quello alle .23 e minuti), andremo alla staz10ne a salutarlo. Sono piccole cose che, quando si hanno le. m~nett_e, fa,nno tanto piacere. T1 r,cord1? Del resto anche oggi, essere arrestati è... 'una liberazione. E potrebbe essere utile. Un processone coi fiocchi, fatto a Salvemini, ad Amendola, a Sforza, Gonzales, a me ecc. sarebbe una vera aubaine .' Poichè per ora non c'è altro da fare ci metterebbe la coscienza in p~::e. Te~o che, purtroppo, non ci contenteranno. Nel 'g8 il carcere mi accasciava, ora mi le· tificherebbe. Essere accoppati sa· rebbe più utile, ma è troppo tragico, e poi c'è l'Anna che mi aspetta e poi c'è un bellissimo sole di primavera. E' possibi.le che un po' di Bulgaria la inscenino anche in Italia, tanto per fare, ma. non troppo: l'Italia è sempre il paese del carnevale. Quanto al fantoccio, non c'è proprio da sperarne nulla. Chiedevo ieri ad lvanoe, che ha dei ripetuti contatti, se crede che, aprendosi la successione, ciò che non deve essere lontano, il fantoccio, profittando della .mischia fra i generali di Aléssandro (fra gli altri c'è Balbo, il quale M$icura che « il successore sarà lu~ », il processo colla Voce nel quale si credeva ai averlo stroncato lo creò invece governatore di una regione!), avrebbe saputo cogliere l'occasione per una buona sterzata. Mi rispose che non lo crede: seguirebbe sempre le indicazioni del partito al potere. Tutt'al più, forse, fra un Federzoni, e un Far:nacci, penderebbe a favçre del primo. Ma chi sa mai! Intanto, con queste ciance, sono le 7,30 e la casa non si risveglia. E' vergognoso c};lequesti miei amici dormano cosi saporitamente mentre stiamo per essere fucilati. Bisognerà fare del fracasso. Santa innocenza! Farsi incollare al muro addormentati, ma ti pare?! In attesa, ti abbraccio tenerissimamente, tuo FILIPPO A cura di ALESSANDRO SCBIA VI (5. La {me al prossinl-0 numero). interes,a. Vlt1lc, Abruzzi, 54 !Wil,a.._. - Tel. 270736 . co,ta. meno ~i quotidiani 32 pagine 30 lire
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