MOVIMENTO L'AUTONOMIA UNITARIO OPERAIA, D'AZIONE PER LA REPUBBLICA SOCIALISTA, UN JUSTICE NUOVO ET LIBERTÉ UMANESIMO ABBONAMENTI FRANCIA E COLONIE .• 25 FR. 12,50 ALTRI PAESI •... 50 FR. 25 F. ABBONAMENTO SOSTENITORE: 100 FRANCHI PARIGI. ANNO I. 8 GIUGNO Un Numero: 0,50 1934 N•4 DIREZIONE E AMMINISTRAZIONE 21, RUE DU VAL-DE-GRACE - PARIS (5") TELEFONO: ODÉON 98-47 Nientceommemorazioni losp ritdoilatteott dev'esserneegliattinostrdi i ognigiorno ■ • Unalettera 1 i<tato di gw•rra. \hlH,11110 1111 UNABATTAGLIAPERDUTA 10GIUG1N9O24 hclraccarczzarc. nel no•tro -pirito. il •ogno thc •arà la realtà ,li do· Ogni anno, nel mese di giu- d1· RomaiR·nolland mani: la •oci,tà -cnza cb--i. ln ,i, a necc-•ità di un rag1Uuppamcn•, dei tempi ,orpa••ati. dei tempi olo di tutte le forze della comuni• ratorii senza ri-d1io ! Oui che tà contro nli dementi •catcnati. per tutti noi ~ 11nc-tionc di , ita racqua o il fuoco! In tali mo• o di morte. rantifa-ei-wo dc,·c co- Cl siamo riletto in questi giorni I! 1 E come anebbero potuto farto? menti. non <·i cnri~mo più di -al- lituir-i in un e;ereito internazio- ciiscorso che Turali pronuncio' li 2i Per condurre la lotta con stile ordue que•t·ora. la lotta ùcllc da--i i11gno, l'Italia si schiera in campi OJ)posti per celebrare due a '' G. e L.'' '~)::it~t/ ~thi:~~~h:;~~t'l";~~t~t aV\enimenti di,er~i. Da una re. nel pi~ •Jcro fon Io del no-tro , a"nardar,. l:i no-tra Jibc-r:à: è nalc. 3\·cntc i !Uoi capi e i suoi giugno 1924 in memoria di Matteot- Censivo nel paese, avrebbero dovu'.o ,.c;c.,.irio chr (·ia-r:rno prcnd.i il Con•i1di. i ,uoi rc!(olamcnti di fcr- t. da,•anti all'assemblea dei deputa- I essere in posizione di mlnoranza e • 110 po-lo e- a--olnt <'•.itt.uncnll' rn. la -ua di-ciplina. Siamo entra- ti di opposizione. Nell'atmosfera di di illegalità: ora roppo:S!z:one er:i. }>arte tti commemora sfrontata• Avevamo chiesto a Romain Rol- cuerc. nella parte p'ù di,iua del- il comiiito (·hr .,ji •lato •••·C!!ll:t· ii nelfora dclrazionc. finrhè la• generale e.saltazione d~ quei giorni la legalità, la vecchia legalità. menE . e • · bi · · r !! di;corso ebbe vast!.ss1ma e::o e fu tre !l go,erno era l'illegalità. I! to. , quc-to. co~•p 11,,. l'er _<1a·•c 1'.· z,_onc 1 non ~ > 1 "1 fr~g~rnnto ~.' ~co- giudicato un capolavoro di umanità governo, non !"opposizione. era r.- mente lo Statuto. daff31Jra •i rie- land in occa.!ione del x· anniver- l"uomo. il no<ro bene più c:iro: ;\ oca )latteolli. sartd dell'assiuJinio di Matteotti un, la libertà. ,cl combattimento rh:: )latteotti... suo scritto per e Giustizia e' Li-1 ci è irnpo-to. noi ,lobhiamo co· 1:0 " per 11•·11: r qne-t ordme n• P1 e•~ 1101 ~ F-r~ruo. ,-og.na '1: di stlle. ro!uzionarlo. Il governo era un ''.0rcao nel <·ombaaimcnto. che deb- an~r 1 abncl!azione d, •ottomctter- j O • 1 · freddi quas• urtat' gruppo dec~o. senza .scrupo:1, che Ricordandolo, noi ,,on e, 0 _ bertà > combattente in Italia. Egli stringere noi •IC••i alla di•·iplin:1 chiamo @olo il martire: ,.). cl ha inviato la lettera che pubb!i· cli un c-crc'to. Che •e IJU<'•la pa• < • I I . d 11·1 . I d" gg1 afcta . -• •. hono <'··"=c. in a•llicipo. 1fi•..u-•i •• al e Cj!g• e nternaziona e I Poss'bil,. cho il 27 giugno 1924 rop- mes.."l>.;icon un colpo di mano ot • . . • . chia~o QUI _sotto. E' un d_oc~men· rola troppo militar<' urla il no•lro pront.unen:r e •tabiliti. Di fron- c_ombattimcn:o. che Ei -aranno dc- pos~lon~ potesse tenere un Jinguag- 1 centro della vecchia legalità. !:i. te alrer:r~niualo n"mic-o. l'antif11- l1b~ratamentc accettate. gio simile? fcomponeva a pezzo a pezzo. Qurltri martiri, innumerevoli e u- to d1 alto interesse perche. invece istinto, pcn-iarno ai combattim<'·tti mili, ha offe.-ti l'antifaseismo al- 1 ~i a_ttenersi a ~uella ge,_,eT}<:ftàc_he più alti contro b natura. alri,tin- •,·i-lf'o ha troppo co11•r=,·ato la \ ostro Poi cl siamo riletto I! Patto delle la legalità non era che on re..<idu!J •ua indisciplina dei tempi felici. ROMAINROLLAND Opposizioni. E' un_ d~umento g~l- sospeso ad un fllo. al filo della conla guerra ciYilc. Operai, conta• I e di prammatica in s1m1/1 circ:,- 1 • . . . l'I . "\I • ftanze, esprime nettamente delle < mi. uon11nt I ieri. · alteo th opinioni. Queste non coincidono non ha per noi solo un signifi- con le nostre per quanto ril:ato morale: egli è un simbolo I guarda i sistemi tattici della Ter:a politico. Internazionale nella lotta anti/a- ' .. li . 1 . scista. 1 sono, ne a storia < e1 popoli, dei fatti che abbre,iano ,erti• Romain Rolland accenna alla gio, redatto nel p1u 1rrepren.slb1le Unuità costituzionale che il ~ov;-ano possibilità di un'azione antifascista ginosamente il lungo processo da/l'interno delle organtz::aztoni sinnormale di secoli. dacali che il governo dirige. Nei E poco conta che il fascismo suoi consigli tattici. e Giustizia e nhhia tratto dal crimine momcn• Libertà > ha cercato, già da mo/!1 stile costituzionale. Apparentemen- aveva voluto che si rispetta.;;..~ lvlotc era rivolto al paese, ma effetti- :are, ma con le forme). L"oppos!- vamente al sovrano. Dopo aver ra- zione _si attaci:o• disperatamente :!. clamato le dimissioni di Ml15sollni, quel filo. Il glOrno che il filo ~ara l'abolizione della milizia, la flne dei- ta~iato, l'op~lone • ,quella opl'illegallsmo, concludeva afferman- posizio~e • -~ara llqu!~a.a. . _.Es::i. do che la restaurazione dea·ordlne scontera c01;1per anni il passn :smo giu;ldico e politico e non è effet- , mostrato durante la marcia su Rotuablle se non per opera di un go- ma. I yerno alla cui composizione )e oppo- Abbiamo pre~ moli.o In ..lro Massizionl non po~ono che rimanere solini perehè mentre l fascistt marc.strance ciavano allegramente su Roma, se Come certifl~ato d'Impotenza non ne stava a Milano. ;\la che cos:\ . . . anni, di trar partito da questa po:;- tanco profitto o che molti d1men- sibilità; ma si è sempre preoccu· tichino. Cio' che conta è il crol- pata, e si preocciipa, di fare in ]o dei ,·cechi schemi mentali, che I modo che una tale. azione si svolga r an enimento ha prodotto. è il con uno spirito ed m un senso, non c'.è male. L'AY~ntino, a_cui i glo~a- stavano a fare i deputati della siDI chiedevano m quei giorni di rm- uistra. a Roma? Tra Il !t"lrare nel novare il mito della Palla~orda rl· corridoi attendendo Il decreto dl I vendicando di fronte alle massa il stato d"assedio e l'andare nel paese I pctcre. l'Aventino inv~ava d~I r~ a orgamzzare la resistenza, era mela dittatura del generali. C~nunuo I gllo andare nel paue. E a Roma, ad invocarla <Cmpre. ne\l ottobre, oltre Montecitorio c·era l?~ ~en- . . ' accomodanti e ri/ormisticamente @orgcre di una logica nuo,·a. conciliatori, ma nettamente riuolu- )(u~~olini con il delitto )latteolti zionari; dominati, cioè, da quella I nd dicembre ·24, dopo il 3 gennaio, zo. doye il popol~ si b~ con -:in mach1eYelilcL ol!l111u:,.:.-,...,. ntssUno O quar. Ee ne ~~ · ! fipilato la lotta 11olitic-a quanlo non rabbia fallo a « marcia su Roma "· intransigenza. cui Romain Rolland rende il suo autore~ole omaggio. Il significato ed il valore pratico di una parola d"ordine mutano se- , Que~la Cace,a cadere un mondo condo gli stat: d'animo con cui la politi;o equh oco e un parlamen• si interpreta e le finalità a cui t! tari,mo infingardo: quello col- tende. Su questo punto neri concor- I fino a che Mu~olinl, promulgate .~ quel -g1oml. Come neSl!Uno senti' \ leggi e:cezlonall, mise un bel gene• che l'opporre in Parlamento superrale, li Sanna. alla presldimza, del bi squarci oratoril alle parole ~-prezTrlbunale _speciale e si insedio al I zantl del e duce >, era fare il suo ministero aella Guerra. giuoco. diamo coi comunisti. pirn la ste@sa anima del paese. D . · I d"ff l Il Per quanto riguarda la libertà, i qm, a i erenza < e a rea- non vorremmo ci fosse un eqttivo- ' zione popolare. ::\'essuno si co. La libertà. per noi. non è un ccmmo@se per la disfatta di una bene astratto da salvaguardare, ma democrazia di cui Facta era l'e• un valore che si attua concretameneponenlc legale: ma fu tutto un te combattendo. Come scriveva :n u,1 articolo dei e Quaderni > ,ui tumulto profondo per il com• nostro giovane compagno dall'Ita· I In verlta !"opposizione era degna di perdere, di es.:,-ereseppellita. L'Aventino Più si studia la crisi Matteotti e battente politico a•sassinato. Ila, noi esercitiamo la libertà di E' cl,e )lattcotti non rappre- stampa con la stampa clandestina· l!cnta,a, come Facta. un mondo con l'organi.::a:tone rivolu:ionaria I esercitiamo la lfbertà di riunone e sorpassato: egli era raHenire. di propaganda e con le lstitu;i;io11i Il grande capo socialista ci ri• che conquisteremo attraverso la ri· corda che il fa•cismo non è solo volu:ionc a/fermeremo gli aspetti I un aspetto della reazione di eia•• 1 posit_ivi e cre~to7! del1!' nostra liee ma che è lo stcoso delitto as- berta. L1bcrta rivoluz1011ana. più ci si convince ct:e, se ebba un Le e!ezloni dell'aprile 1924 a,evalmmenso valore dal lato morale, non no in parte corretto questo stato fu e non pote,·a rappresentare una di cose. L"op~izione diventava per crisi po!itica decisiva per rantifa- la prima volta opposizione. mino• scismo. Fu una crisi di trapasso ,. ranza; come minoranza, avrebbe podi liquidazione che scarnifico· _:L tuto darsi una p•ico1ogia virile di fasciemo rivelandone I metodi bn- attacco. Ma aYeva troppi er nelle I g,mteschi e la sostanla di clas.,e e I sue file, era troppo appesantita d;i. obbligandolo a preclpltue _la ditta- uomini che avevano gustato le gio!e tura, ma fu anche una cr1S1che :m- ce! potere e de!Ja popolarità, che sl I se In luce la tr~gica debolezza delle erano fatti In tutt"altra atmosferJ.. " Se mi 'd opposizioni ufficiali. Gli oratori più celebri usi al socucci e- L"illusione dall'Aventino nposav:i. cesso In un Parlamento In cui .si sulla mancata coscienza della' gra- trovavano come in famiglia, non ,aranno gli ,·ita della s:onf!tta subita dalJ,, for- resistevano all'ambiente nuovo e o- • I · • r • • d" S Ringraziam-0 Romain Rolland de! sunto a1 a•l1gt < 1 1s11tuto I la• suo atto di simpatia e di solid!i· ze operaie tra il 1921-22, non solo stile creato dal fasclstL Erano d• - agrari del Poleiine in It~.lia ma In tutta Europa. Man- pressi. stanchi. preoccupati: non acata c~cienza non solo nei capi. ma I vtvano la psicologia dell"attacco, m:i. o la banda della nelle masse, e di tutti I partiti, co- della ntlrata. Tornando ai colie~l lo. Egli è, •i, condanna di un rietà. Preaiden:sa » munista compreso. dopo dure battaglie parlamentar:, , . . I si sorprendevano di trovare I g:'.lU n oppos1z1one ,ani (ahimè. I rari giovanil In .,taregime di sfrullamento sociale, ma è anche condanna dell'arbitrio dispoti<"o, Di fronte alla storia, egli non è il caduto: è il giudice. Egli 11a seppellito per sempre la mo• narchia con tutti i 5uoi soHegni di ca•ta e di clas~c. Egli segna fipizio di un'altra èr:i. e Xon è uo articoio che ,·i mando fmc ne manca il tempo). ma un -aiuto cordiale a~i antifa•ci•ti italiani di e Giu,tizia e Lih<'rlà >. Io simpatizzo con la loro in,rao• ,igenza. che ,i rifiuta ad oµi com• promc;50 col nemico. :\011 mi reputo qualificato per dar loro dei UN CARATTERE l in maggioranza te di eccitazione. l\htteotti eia un Fmo al giugno del 1924 i parti- !solato. Quando . t~rm_ino' la .,i;,;, ti di pposizione erano vil;suti su I improvvisato. requ1S1tona alla C:iuna si~uazione falsa. Iperbolica, co- mera. un suo compagno (Ba!~e.,11 !; me eerti falliti che continuanoa go-1 morto poche ~tt1m 1 a~e 0:n;e0 ~ 0 Un' E di fronte alla sfiducia dei ,inti e alla tremante saggezza dei rcali•ti, )latteotti rapprc•enta la fede che non si contamina. il disprezzo del compromesso che cerca rifugio nella ohhedienza alle leggi miberabili. Circolino sollome•si. in compa1?11ia dei preloriani, i rnri Rigola. O'.\rago• na. Caldara e Schia, i. imploran• do una patente di hottcgai uel mercato nazionale! Eooi di tanlo !'i a" icinano a Dumini di c1uanto •i allontanano da )latlcotti. \Jallcotti non è la ;,ottomis- ~ionc pa, ida o il , ociarc addornc•ticato e impotente. )latteot· ti è il grido della ribellione.-. E' l'ammonimento ai Ia,orato.-i che la loro lihera.t:ione non •i farà mc.-ndicando. ma combattendo: e t'hc c~'-a non ..a. rà già il pre1nio drgli adattamrnti pacifici, ma la conqui•ta alla ·.~'fl!••lc conci urrà so/o una -~~ !infji}ita di -ac~iIizi e di ma.-ttt;;. ~ .. \Jaucot!i è 1nuionc: è la ri• . 1 . y , oluz1or..•. ! P~rc-io· e~li non ~i ron1111cn1ora con,igli •ul terreno della lotta ila• Il più bello studio su Matteotti lo che valeva rìen_trano In un austa~o I offesi_ della sua scortesia e del:a sua liana. che non cono•co. ,1a. se• dobbiamo a Piero Gobetti R1vo!uzio- culto del silcnz:o, in una ferrea s1- supertonta. I ne L iberale. 1 luglio 1924I Da que!lo curezza di sè. In lui era fondamen- • ·. condo le infomiazioni date dal a ta'.c !a difficolta di comunicare Il . . < Corrc•pondancc Jntcrnatiooale > studio riportiamo d•!e paragr~JL· ,11 disagio di cspr:merii. proprio di tut- I Non o_>tentava pre.sunz1onl teorl~ del 26 ma~gio. mi ,embra che 83 • socialista persecutore di soc1a!ts.?; te le anL"lle rel!giose O etiche; che che: d1ch1arava can_dtdame~te d1 rebbe po«ibilc combattere cffica• li suo marxismo. I Ei traduceva in una indifferenza per n?n ~ver te~p_o per r!solvere 1 proccmente, dalrinterno •le••o delle Giacomo Matteotti e Piero Gobe!!i :e opinioni corrcn:i. audace ~ino ad b.emt. f~roh~I P~:~e dovevati5~ucrganizzazioni. la cla•-e fa,ci,ta in erqno della ~tessa tempra. Son a assa!ire le fame più in:oncusse. In ai~re 1 . lanci e rn e_re-~ con eItalia. Gli epi•odi se1n1alati di caso Mussolini li ha additati a!!e realta :•audac!a della su:i critica g); ammmlS t ra:t~;i soci3:115t1. ~ coj ,.. d:s5ol\·ent= era piuttosto indiffere_n- ~- si risparm!a, a ogni sfogg1on dn lotta cli cla••c nei -inda~ati fo-ri- sue bande. za e :mpassibi:ità verso le contm- cultura. Ma_ ti suo marxl=o o •ti. il loro moltiplicar•i c i loro ua ignaro d1 Hegel. ne aveva traEretico e oppo-itore nel part:to genze. relatil·i -uccc•-i. -ono tali da col1 1 . . t ,. 'tari ur. l scurato Sore: e li bergsonismo. E" . ,r . • ![Tado soc a 1.Sta. poi ra ~.1 un. · :-.e! 1916. ,,1 Congre,so d~ Comu- sorcl!ana la :,ua intransigenza. La P'.rc. 8 10 •~on •?no •~ specle di guardiano del;a reltltudiPe nt rn~.al!s:. chl' lo rivelo' a tutto :I concezione riformista di un sindar_h t·ontrollar_r 1_ fa_tti " _d, trarn~, politica e de!!~ resistenza dei carat- .s 0 ,·1al1-mo it-1.•,•no. stupi" per la sua · '1 · ~ - · c:i!ismo graduale mvece non era rn•cgnamcnll -1c1'."·. . ' _attt'rro terl: sempre alle funzioni p.u ln;:-a- comp:eta mancan:a del scntlmcnto tanto teorica quanto suggeritagli •oltanto a rluc 111d1caz10111f!"nc- te e alle battaglie ptu com;iromes- c'e1:·opportun.ta cosi' inàispensabi!c dau·esper!enza di ogni giorno in un rali. se. Combatté tutta !a v!ta ii co.nfu-1 p~r i mcdiocr: e per le furbizie pie- paese ~ervi!e che è difficile scuotere In primo luo!!o. -tabili-co il sioni>mo dei b:occhi !a masson~ni, coìo-èo:-ghe.<:1 ~!atteot:i ebbe la ~enza cì 1= ~i abbandoni a lntempe1 I affarismo dei parttt: popolar:. E· b~,:a idea dr ~montare tutta 11 re· ,.·anze peno.•e. E"oli fu for.<e il solo principio <· 1t·. per c-<crr ,·rramrn· . · · d · 1· e • •· ra implacabi.c emico a'.'! ,r.gcn ! !Jz.one Calda.a come ciire . .,:o,: tocia!.sta italiano (preceduto nei dc1.- efficace-. oirni loua antifa-ci-ta s• ri:orda che l?iovan:ss:mo in un., dt un p:·cf~s.sor.? un:,·er,ilario di Co- c2nn.o (:iolittlano da Gaetano sa-1de,·c -upcrarc i qnadri rl,·lh na· riunlone sc~:~!.<ta • ,. nume d?! so- mu?'i soc:a!ist:. e di impor,: co:1 ·.cmim 1 · o~r !! quale il riformismo zionc. I 11uadri d1•lla na1io1w •O· ciali~mo loc.1lc .l .. ' dovuto 1r.te:- ''l!!t<l endenza che !! soc.alts:a m1-1 1,on fOò~ s:nonlmo di opportun:- 110 ,!li -11•,-i dd fa-,·i-1110. In romper:o: • · Tasi ' che t, ga :e :~:-ie<c •;cpu:o per trovare : Jaur. ~mo. Accetl:iva da Marx !'imperatitutt.1 rEurnp,1. i fa-ci-wi -ouo. prr branhc curtc! dc !l u.,ar.m tà do,·e:tc ~:il\ars: con rn d. ,:uotere i'. pro:etanato per ac---rnza. ,lt'i nazionali-mi <'-a,·c-r• Per la sua cnerg. \ ccc::;-.va. !n- u:. ord!r.l' dc: ::.orno à: eonc:!;iz 1?· prir11E il ,ogno di una vita libera e ha1i. L'intf•rnaLion::tli .. 11to ,·,._ 1n~r vadentt". JY'r 1• ~w'l ~p.r.to c:lt.c..) .o :ir Infa•L Caldaia avrv· foI1ci:1..~, coscicnt<': e pur con critiche non r--rnza. il loro 111-mi ·o mori.dr. acecttanmo sc:izl troppo cntu,.a- t,it !a .,ua co :·uz:on~. '•1 materi.' ortcdo;.-e non repud1ava n~ppure 1I F .... o ;,._ ,lunqur. ro-a no,lr.1. E" ~:no: 1: suo ò•'-prcz~o p~:- :i, qu.--:o òi r,tppo:-t. f.nanz. 4rl t:-a SL:~o " co!!~t:n·.sn10. ~1a la .SU:\ attenzione lii 110-trn forza, ,I no-tro ,·,·n,lar 1,,. ,·!•;.::r· e per 1~ ,1b.tudm: ci: sappi:-- C)mU 1 ul!'c,pertenza m1lane,c: c:a po; :ut'.a a un momento d"aziotazlo ".,? -:.! ,11::,1.1·:a: tantl fu:b1 r~, ).la" ot•' .. ~ una dc.:ò<'razioni: che J,e :n:crmcdio e rcal:stico formare ~ In hor ·"/!no. tinrr·., lo mcl• :-g•1, 1·cta··a tut:r : comun di tu" to jn c ..-o la 111ia fr,lr p1Ù r-crt.i. .·e ne ~~nLL\fiO um~!?:-.t.: !o ac.:u- Jr,1 .. :i. )O!"t,\V..1 ?'c.rp:r:en11 del pieIo rnrrci dli, h<·. ami,·i miri ,li :~~~no Id~...:;~°;z/ 1 ~~0 ,~~~•~ 0 d:t~: ~~-~l~.tr.·pu~;a ·d~! 3 ;~! ~;i 1 krt~ ;1 c~~ ·c111_-:.l!zia e- Lihi"rtà . d,, .. uri zione a,·cva .. con ~,1sC'J d! a,:t1 t ~ ·n .. 1'1'10 10 p.L o!, comun. deì Polc- ,o-tri giudizi •ulla l .R.:-...... ,oi ;.usci·;a a ,acr:flca:-c anchn . p.,l ~, < ., : r,•;cluz.on. f<'dc:a!:s:a a ,lara fi-•a. ~li -~lrvr c<-rrc nrzli at~• nv•t.-i I . • • ,t' t . I lt O!?Jll ll'.IOrll~f. •. tuic•lr •. ,,mprc <·01110,li 1111f.1!lo paciflct mo,:r:i.ndo com .. 1,> · ,1 • , ,. ·r 1 ;in.. o:o del:' crc.,:~m•n1 ,·hr troppo fat"ilm,.ntc ., di111,·11ti-cr:r.ca:-c ~e ,tcs o •e• ~! e :ac,I d~:iurr• à? J!! t«! Gl iL 1·.1.110:w~lant,• la •lii< r, idr 111a ' 11·1 Ancn,. d. CJ'l" •• ,,,>]' r r, · ,....,, o I r,a'""l'I'> r ., d.!f.de ~:'.l de. pl.t(·.1hil,-: ·o--ia. rhf la l R.....:-.. ~anza e !'C\ c:-',,l ., p e. F,o,,.. ·; 1r. B- n .r. • lod.,:,",an, Zi:tard. ,-hr 1.1 no-Ira Europa. l"h,. il 111011• nel:a <u , cr::·'\ e . • " "" !.1 C:-<'JO rr" >." ar,lo :-.:no :-11-z'lr, tra ~ soc!a:bu ! nu::er della nuova , ocie:a :I comune, !a ~=uo!a, la coopera:.va. la :c-;z-.1. Co5i' la r1vo:ul:o!":e-:,v,.-.~ne :n qu,lnto 1 }avora:or: :mp;,ra:-:o .. ;;c<i:rc !:.i co.;a pubc:,ra. non pe:- un decreto o per un-i .. rn!uz1one qu:ir:rntottesca. La ba- ..-:;C dt!l:i. conqu: ..,. a dr: :lo~cre e dcL.1 ,o:cnz.1 ostc:rica dr~!a n~1ova stor:l non :-,Hcbbe s~a~a v. · a!" ,~nza qu~- ., p:-e)J.!',.iz.on". dere di credito e a condurre Yita un digmtoso sUenz_ 0 _!:> • , pe ·• ,ussuosa fino a quando l'inizlativ:i. bruscamen;e: • St~che tu c, vuoi di uno qualunque del creditori de- tutti morti. termina ii crollo totale. L'opposi· Quando la crisi scoi:,pio", la d~- zione era stata battuta nelle strade pre.:slone era al colmo. La decis:oma. a causa del compromesso in!- ne d! ritirarsi dal lavori della Cazi3le cui Mussolini aveva dovuto pie- mera non fu un atto volontario d1garsl per salire al potere. aveva retto a portare la battaglia nel p:ieconservato a , palazzo > una situa- se, ma un atto necessario cli chi, zlone di privilegio. La Camera. e- non potendone più. si ritira. l\t;l letta nel 1921. era in maggioranz'.\ poichè la retorica vuole la sua par5nt!fascil;ta: la stampa. idem; in te, cosi' l'Aventino fu presentato altutti i corpi dello Stato U fasci.smo lt mas..<ecome !a deci;;ione energ!~a era appena tollerato cii gente che passa aU-attacco. Di Questa situazione m~ioritaria questo equivoco morrà l'Aventino. doveva riuscire fatale all'opposizio- L"appello al re fu un altro riflesso dl r.e, mentre aHantaggia,·a slngol:ir- questo stato depres.sivo. Solo lui mente Mu;csolini che proprio da que- puo far traboccare le forze materia!'. sta de'.)olezza formale ri·a·,ava il I èal!a nostra parte - pensavano! dc• massimo di dinamismo. !\iussolini. putati aventiniani. Quanto al!e non avendo i valori legali, apparen- masse popolari. che si mostravano ti, badava ai sostanziali e sopratut- nei orimi giorni in stato di efferlo alla forza. alla giovinezza. alla i- ,·escenza. guai a chi avesse tentato niziatil•a. all":ittacco: le opposizio:ii. metterle in movimento! Solo i co- &.vendo con.•~rvato per conces,ion•! munisti e le minoranze giovani chicc'el d,ttatore •< avrei potuto fare di scro lo sciopero generale. Ma !e que;t"aula sorda e grigia ... > l !e po- opposizioni non vollero per non sizìon! legalLsi battevano suì terre:io spaventare la borghesia e li sO\Tlformale e morale, contestando la I no. Ai funera:i del tramvierc Olrnlid1tà giuridica dei decreti musso- danl a ~n:ano, avvenuto pochi !!:lor- !iniani. e rivendicando la rappre· 1 ni dopo il delitto Matteotti, Caldara ~cntanza d1 una Italia che rivev:i ~congiuro' la folla, tutt"altro che arr,,mal so!o nel:e loro mt'mori~. cita, di mantenersi calma. Scambiando i reali rapporti d1 forza . . .socia:e con i ve~chi risult:ilt eletto- Il 10 giugno, Matteotti era stJ.to ra!!. ndevano nel fasci.>mo un scm- assa,.;sinato. Ma il 27 giugno, Mu.splicc colpo dl mano contro il ~ur- solini aveva gia _Yinto. La co,a vefrag:o universale. una an-entun d! t amen te drana e che non se ~e s.a .,tile ,ud-americano dcstina:a , 1 accori.o prima come Farmacc., che conchiudersl fatalmente nel giro d. glraYa per ii paese e Ycdeva qua!chc mes~ e non ~; pr~occup:i- L"Ital!:i v1;.,,e cosi· sci mc.-,i m atl'ano d. ro•:cs:larc :! rapporto d. mosfera d"illu~ione e di rom:mtlc:.- ro.zc che ,we•:a ~rme<.,o aì ra,c!- ~mo oscillando tra la nbel.lonc moomo d! ~p:ii.Zlr<' !! movimento opc- ' ralistica c puritana e i complotti d! :aio e non si preparavano in nessun corridoio. Finchè il 3 gennaio Mu • ,Uai1c0Ui -icn_t!iéa Il•• puhblira . .._,,,,;aJI,-010. Libertà. - I I ,Jo ... intt>ro.~>110. d., qutndu, .,nni_ - liua ò1ff1co:~èi d. ro~c " .n pi_'lr": r. .. 1 Tu • 6J c,\p ,").,..~ &o< :e \- prcci,amenlc dopo 1a pa:c • ,~,ne cdi es~'èrc :-.c0no•c.u:o per q:.:"..' m.,,~c.o •<: . .1n:,:,n1c ,..!: :i'.tr: cr-1.0 I modo a resi~tere e a contrattaccare solml • forzato, a quanto pare, dal PIEROGOBETTl r.e:le piazze. I suoi più fedeli • porterà il dlb1tUto Biblioteca Gino Bianco
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