J 204 I. GRA~DI A\'\.E): I1fENTI GIUDIZIARI La cattura ·i:ocambolesca. , Il dott. Torella, recatos.i assieme ad un folto gruppo di agenti, ad operare la cattura, ritenne prudente non entrare direttan1ente per la porta nei locale. Ma aperta con grimaldelli la porta della casa attigua si era introdotto assieme -con gli agenti nel cortile; di lì, con l'aiuto di una scala, passati sotto il porticato dello stallaz,zo, aveva potuto raggiungere la c~n1era· dove dormiva il Viola, -che ha una :finestra verso l'interno di fronte alla quale si posero due agenti con le rivo1te11e in pugno.· Gli altri andarono a bussare alla porta ottenendo che· il Viola aprisse : entrarono impugnando le pistole, accesero la luce elettrica e si gettarono sull'individuo che era sdraiato sul letto immobi1izzandolo. D'altra parte il Viola - che subito confessò l'esser suo - non oppose resistenza. L'arrestato veniva subito tradotto alla Questura ~ / / di S. Fedele e rinchiuso nelle guardine. Perquisito venne trovato in possesso di alcune ,centinaia di lire e di due lettere pronte per essere spedite ai. giornali. In ess·e dopo .la sm;~ntita· alla_ notizia che egli foss~ stato disertore, era. contenuta una breve autodifesa. Egli si dichiarava _innocente per quanto riguardava il delitto di 'Rom.a. Ammetteva di essere stato nella Capitale nei giorni Ìn cui _sipreparava .e sì commetteva ,il delitto, sotto il nome di G·i~seppe Vi11a, di con la quale· convivev_a e alcuni am_ici che lo favorivano. Infine,· cambiando sempre di nome, era passato da un albergo all'altro della periferia. Quanto all'accusa di aver partecipato al rapin1ento e allo scempio dell'on. Matteotti, egli ha continuato a proclamar~i ,innocente, confer_n1ando quanto aveva dichiarato nelle lettere dirette ai giornali. Dop~ du~ giorni, il Viola, accompagnato da buona s-corta veniva fatto partire per ~orna. L'ordine di cattura del Viola era pervenuto alla questura di Milano, assieme con qu~_l]o·di Albino Vòlpi e del rag. Putato. 'fra i ric.ercati per l'uccisione dell' on. Matteotti il Viola era la figura meno nota e' soltanto alcuni giorrni dalla notizia della sua complicità nel delitto Matteotti si riuscì a sc~prire alcuni suoi precedenti. Risultò tra l'altro ··che era stato -condannato dal T,ribunale miliitare di Alessandria a 5 anni e 6 mesi di re-elusione per diserzione. Poi venne amnistiato. Un tempo aveva fatto il commerciante in pellami e calzature, buscandosi una denuncia per bancarotta fraudolenta. J\ Regina Cmli. Stefano, e di· avere parlato anche con il Dumini e. U.na doverosa riservatezza continuava intorno .a.1con il Volpi, ma negava che i due amici lo avessero l'istruttoria per l'assassinio dell'on Matteotti ed ·ai messo al corrente di quanto si andav~no tramando. vari sviluppi di essa, ma era ormai opinione_ geneAggiungeva che la sua andata a Roma dipendeya da rale che la S~zione di accusa fosse propensa a ri~olun'importante missione_ poli~ica ~ ~g~( _era _s_ta!o i_n-_.. legar~_ il del~tto _:~on_,lep_rec,~_en_taiggr~ssioni comcari,cato di prendere abilmentè contatto con una · pinte ai danni di alti-i· deputati e ,rimaste impunite. dianna, suddita russa ed emi~sa,ria del_ governo so- · Rimaneva· poi da, esaminare ~ da decidere ~e si povietistico, per cercare di ottenere da lei notizie sulla tevà ·formulare, contro gli accusa.ti, l'imputazione di . , . . . . \ propaganda bol,scevica in Italia. In ·seguito poi al associazione a delinquere. servizio del Governo - diçeva sempre nelle sue let- La procura del Re intanto aveva impartito dispo- , tere - avrebbe, dovu-tR lui stesso recarsi 1in Russia sizioni per,chè si procedesse per le violenze subìte per esercitarvi lo spionaggio nell'attività di quei co- dall' on. Mazzolani. Circa la devastaZJione del vilmunisti ai danni del nostro paese. lino dell' on. Nitti il pro.cedimento istruttorio contro T·radotto in questura il V1iola è stato interrogato ignoti era sempre in ,corso. Per l'aggressione dell' on. dal vice questore c.av. Lapolla. Il risultato dei primi Àmendo1a dopo una breve istruttoria era stata emesinterrogatori è noto con poca precisione. Pare che sa una ordinanza con la quale si chiudeva l'istrutegli abbia di,chiarato che quando temette di essere toria per mancanza di indizi. arrestato, nimase quattro giorni e quattro notti chiu- Per il fatto dell' on. J\!Iisuri pure si era avuta una so in una cantina, presso un a'mico del quale, natu- ordinanza di non luogo a procedere ·per i.ntervenuta. ralmente, non volle fare il nome. Si era poi tenuto amnistia. Ora gli incartamenti riguardanti tutti que-- nascosto alla Cagnola, nei Cascinali di S. Siro, a sti processi, compreso quello riguardante l' aggresMusocco, a Rho, vedendo anche talvolta una donna sione patita da11'on. Cesare Forni, venivano richiaBibliotecaGinoBianco I
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