Pagine di quotidiani e riviste dedicate a Giacomo Matteotti - 1924

202 . I GRANDI AVVENIMENTI GIUDIZIARI ' cusa precisa e determinata, come mancano indicazioni di qualsiasi ac-cusatore. Non si saprebbe su che cosa e in contraddittorio di chi emettere un giudizio. Sulle generiche incompatibilità morali e politiche del richiedente sembra si sia implicitamente pronunciato il Governo ritene'ndo « opportune - •~ome lo stesso Pinzi ri,corderà - le sue dimissioni. » Il Comitato della ·maggioranza., alla quale il deputato finzi appartiene ed al quale egli fece ricorso, dichiarò pubblicamente di volersene disinteressare. Non si vedrebbe con che veste e per I Le ;ri.e,erch,e del cadav,ere n,e,Lla zona di lago di Vico~ ~ ' quale superiore interesse pubblico dovrebbero sul1' argomento le opposizioni mostrarsi più zelanti del Governo e della maggioranza, e, si potrebbe·, aggiungere, della stessa persona interessata,. la quale per 15 mesi (come· egli dichiarava) pur essendo al governo e fino a che non si fu scatenata la più vasta bufera alla quale ègli allude, 'non credette opportuno di occupaTsene. In ogni caso al deputato Aldo Pinzi quando intenda e possa precisare le accuse e specificare gli ac<:usatori, è sempre aperto il ricorso , · -Bibliote"cGaino Bianco ai gi~dici naturali di ogni cittadino: all'autorità giudiziaria orctinaria; 2° - che le accuse, quali che siano, di affarismo per fini personali e ·con abuso del potere onde era investito e de1le quali il deputato fascista particolarmente si duole, involgono la responsabilità dell'uom.q di governo per atti di governo, intorno alla quale le indagini non potr~bbero riferirsi evidenten1ente alla sua persona. La materia quindi è anche eminentemente politica, e dovrebbe, ·se mai, anzichè di ·una -Corte d'onore formare obbietto di un·a inchiesta parlamentare ,con tutti i poteri, le garanzie e le conseguenze proprie a ~ale forma di in- . chiesta, la quale le opposizioni avrebbero indubbiamente domandato con obbiettivi ben altrimenti larghi di quelli -che interessano il deputato Pinzi, ov:e non si fossero trovate costrette ad àppartarsi dai, lavori parlamentari nell'occasione e per i motivi ( che, a Lei signor presidente, furono a suo tempo da me specificati ,come Ella stessa rammenta nella ·su.a di ieri. Mi tenga, signor Presidente, con la dovuta osservanza. Firmato: FILIPPO TURATI. Nel frattempo dal -canto suo il Presidente della 2amera aveva avuto modo di conoscere il pensiero <li akune personalità politiche della maggioranza attorno .al -caso Fnzi; e l' on. $alandra aveva fra le ' . altre dichiarato che a suo avviso non era il ~aso di costituire una ,Corte d'onore. Così l'on. Rocco, appena ri,cevuta la lettera dell' on. Turati, scriveva a sua volta all'on. ·Pinzi nei termini, seguenti: ' «, O:q.. CQ1lega, EU~. mi 4a pdJie_sto di: voler sottoporre alla Camera, attraverso il mandato da affidarsi ad una Corte d'onore che sia l'·espressione dei vari e diversi gruppi politici che compongono !~Assemblea., tutta· la sua condotta passata e presente di cittadino e di uomo politico. Prima di decidere su tale richiesta ho ritenuto necessario interpellare i vari gruppi politici di opposizione sulla loro eventuale partecipazione alla Corte d'onore che, secondo il desiderio espressomi a.vrei dovuto costituire. Dal1' on. Turati ri-ce:70.in risposta la lettera di cui le accludo copia. A prescindere pertanto da.Il'applicabilità dell'art. So bis del r~golamento, questa lettera mi mette nella impossibilità di adempiere al mandato .nei terminiin cui Ella stessa lo aveva posto. Mi creda devotissimo Firmato : ALFREDO Rocco.

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