Pagine di quotidiani e riviste dedicate a Giacomo Matteotti - 1924

clere limiti 1ì<'.s·copi. 1,,, <;bo,;_·ccoli qu('sli tnrnlgi1m.nti .: dunque nel buio anche come : nt.iciaazic;;1c: e u,m<: mito: fare pc:r fan., e :,;e no s1 muore d'inc.<lia. R:cow .~ci.imo \olu1t.iui che qut·sto ì.. il fa-.cismo classirn, :-;e si può dire: al <li qua dei problemi Le.orici e riclolta la politica alla brC\it:'t della lotta cruenta. E' pur \'Lro che anche queste prL\'isioi i sfi:111,rno e si risolYollo 111un:, calma app::.rc11k e in un disagio ogni g10mo mag-giore. 24 giugno : l discor3Ì L'aula <lll Sul'lto. :'.lt:s-;oliHi entra prima ddl'inizio dcli, '-Ulula, pu non p10\'<icarc un applausu, \·oluto dal se1ntorc:. Tawu i, che. sarebbe st..1.tosegulto cb ;,,illii. 11 l'rc:sicknle commc:111ora :'.\falleotti ,.;c111:a .: st1 ,no e sinlomalico - ne&-;u11:c•1 \'iolin1t1 • al Co\crno e lo applau. <lono. Si alza :'.\IussoJ;ni e prnHuHcia poche p.1.role, indegne. ~on si sa se g;li brnciallo la ling-ua, 0 se, con !111111esd1iHissimo trucco, \'Uol mellere in 1ilic\'O la scarsa imp:>rtanza cldla commemornione. Il fatto st..1. che l'accoglie un perfetto sih.n;,,io. Il senatore ::\IalYcai legge la 1·isposta nl cliscorso ciel In Corona. E' u 11 ckcnmcnto che: non ci si sal'<.'bbe a~pellato tan~o fiero. Legge eo11 \'Oce m011oloua e con lono quasi di eon\'ersazi011e, da principio; ma si lcn11a su i brani sa. tienti e li sollolinea co11molta efficacia.. Riscuote applau-.i quasi generali. Si direbbe che ~'ostentato ossequio alJa ì\louarchia e la palese m,·oca- :,,,ìonc ciel suo regime sia, quasi co11i'Ci:imente, una richicsb di protezione e insieme un ammonimento coutro uomini e sist~mi che non la ric;pett-1110 nelJa sua essenza. Po:, siamo al dramma: alla 1;11110\·ata « pir~a cli posi7,icne » dcli..: due parli a,:·er~~, alla na(- fcnnaz:onc dei necessari antagomsim. Dopo aver a.<;collati i due ciiscorsi, di ::\Iusso1ini e cli Albertini, non si p,uò negare che si pro,·a come un senso cli aridità e <li secchcua, <li perfetta stasi e d'inutile 1;petizione. Pochi, credo, s'affideranno ccn candore al « nuo\·o • Mussolini. Molti invero sentono che egli può, se riesce, sfruttare tante L ' 'o-e.nza condizioni fa\'orevoli al suo gcYeruo. es1"' di rimanere al suo posto in quest'ora, e disincagliare la \'Ccchia galern dai bassifond1, clo~·e l'ha impanhnata, perchè se no sarebbe « I ultimo degli uomini», com\U1que \'acla interpretata, snona carne w1 accento di dignità 1tmaJ1.'.l(e fn molto applaudita). Di rimedi concreti ne ha indicati poc-hi : non si n1ol comP'romeltere. Ha azzardato, come al solito, tutte le speranze e tutte le paw·e. ~cn c'era nel Senato il tono e l'ambiente d~i f ·u ·11 · n1a per quanto incerta, al Yecch10 ac1 1 USI ; ., , duce approd.:isa tutta la nosb.lgia dei conser. ,·atori. Albertini non potern. far altro che negare, con fredde ra<Tioni logiche, la fiducia, e tentò d'aYYampare i~ presumibile sdegno pel clehlto, tanto <la ricl1u·lo a preme5,.c:a delle sue argomeutazioni. Si capirà quanto 1;u~cisse megl-io nel pr:m.c suo còmpito. Il suo <liscor,;c è sta.to chiaro e terso, e fin troppo; gli accenti della comm°: zione, ai qua.li tah·clta ha mirato, son sembrati fiochi e un po' falsi. L'aula e le tribune, molto 'partecipi, l'han seguito quasi con tensione,_ ~ hanno merita.mente urlato il senatore Corradini che tentò cli interromperlo. Come prima, dunque, pare peggio cli prima. F,' quasi on·io che 1o &degno immediato e pruramen-te ·sentimentale fayoreggi l 'accomoclantismo; se muore il mito del D11ce, sorge un mito <lella Patria ferita da f..alvare e dello str2.I1iero - o del comunista _ in agguato. A quest'ombra non €: più possibile la logica e sii ries~ _pere-i? a persu'.ldere che il timoniere M11ssol111i è il solo uomo capace a condurre, in qual porto?, la naYe sbaleè>trata. Certo•; fuo1; dei caJcoli dei sapienti, come riser\'a e risorsa ~i so~10 le masse, quelle fasciste, percosse, come <l~se il 1?1'0Duce, che non gli obbediranno oYe s'1mpegn1 a fondo nella normalizzazione che è antifascismo, e le altre. Ha torto il senatore Albe11:ini <li 1101:-n~ tener conto, di deprecare quasi certi contatti, ù1 straniarsi da que.c;ta facoltà; esse sono, mo_lto più che i lettori del Carri ere, le b110ne pecline del suo giuoco. Ci cleY'essere - ma cer.~ ~~ Roma non ci se n'accorge - una \·o~ontà . difesa e cl 'insurrezione che legittima ~l_i sch~i / dei partiti e fonda una matu.ri_tà politica.; ;tu, iiwec-e, si fa un gran parlare cli \·olontà dell_or: 1. e di buon senso innati che sono seg111 cl1 eme 1· tal' . t' totale disinteresse. E, com 'è giusto, e 1 i vu u si compiace il tiranno <lebole. U. 1'1. Dl L. L. CAPPELLI - Eòitore BibliotedciaStudSi ociadliirettadaR.MONDOLFO € uscito: PIERO GOBETTI ùA RIVOhUZIONE ùll3 QAI.tE Saggio sulla lotta politica in Italia L. 10Si spedisce il volume franco ~i port~ a chi ne fa richiesta alla nostra redazione ~,a ~X Settembre, 60 Torino, mediante vaglra d1 L. 1-0. L:\ lUVOLT'.7,JONJ<. u1,n:,RALJ~ IL PROBLEMA SARDO ' 11 I. Le riforme e l'opera legislativa l,'opua clt:I c:0H'1110 11011 Jlll<> ri , lv n· il pr<>- liknl'! •,trclo 1:-cquesto nc:i suoi le rm1111c_1:·011rm1ic i si 1ia:-;•umc nella ncccs!-it;ì cli crcrc. l'·zKn<la agricola c. di poter impi<g:nc il capitale: 111,>bilc• in essa. ~cnza c-apilalc mobile 11011 c'0 ;1g1ic<Jll111 a moderna e l'opera ~!elio Sl.ato 11011 puù c.<;. sere 111Hc..,-,,;unmcxlo opt:ra di <'apiblist..1.. T11lt:l\ia l'ope1a dcli, Stato pol.rcbbc prcp<1rarc 1){'1eciti Iali la soluzione ciel problem1. secondo Lrc principnli c!irezioni : 1. Carcntenclo la siuucua pubblica; 2. Creando le strade e le. altrc op<.rc pub. blk.!1c indipc11s:1bili; 3. Aiut..1.ndo l'op<:ra di bonifica e la lotta contro la malari:l. La clelinqucllza,:. rimasta unn dcli<: piaghe più o-ra\·i e cconomic,11nentc clanHose. Essa dipcn<le ,., ( iH gnn parte dalle speciali condizioni psicologiche afTcmiat.esi durante secoli: il sentimento dell'inclipe11clcm..a alimcnlal.c dalla p1slo1;zia, la difficoltà di stabili1·e un online nelle zone 111011tuose, la lotta lra pastorizia e agricoltura resa ancora più \·iolenla dallo spirito di ,·e11detta. Si capisce come contro tale stato di disordine i o-o,·erni passali abbiano escogitato sistemi clifen- ,-. . si \'Ì e p1'e\'cnti \'i che a noi sembrano anacrom. stici come gli incarica e il baracellato. Pc!' il periodo 18i9-1888 la Sardegna figura come capolista negli omicidi qualificati con 8,24 per rno.ooo abitanti; nelle grassazioni con 1,84; i furti sono '1.39,99per ogni 100.000 abitanti. ::-Jel quadriennio 1890.1893 la Sardegna ha il primato negli incendi. e inondazioni pirodotti delittuosamente con 93,10 su 100.000 abitanti e nelle usurpazioni e dannegiamenti con 432,28. Queste cifre sono venute notevolmente <limi. t nuenclo negli ultimi anni mentre restano spaventosamente diffusi i furti cli bestiame e l 'abigeato. Basti ricordare che nel 1917 si ebbero m tuttta l'isola 1236 abigeati per un valore di lire 797.592, nel r918 ,;e ne ebbero 1834 per'un rnlore cli lire r.517.704 oltre un numero considerevole rli danneggiamenti. Il male è più impressionm1t"" nella provincia di Sassari che in quella di Cagliai; per influenza della zona montuosa <lello Ozierese e del Xuorese e per mancanza di strade. Si può ritenere che le cifre esposte siano anzi aumentate negli ultimi anni probabilmente per effetto dell'awnento del valore del bestiame. li crescere di questa, forma cli cleliuquenza è tant0 più impressionante in, quanto ne Yicne minacciato uno dei principaJ-i 1x1.trimoni della economia isolana. Lo Stato italiano continuò la su.a trascuranza Se.<:olaree l'assenteismo dei go- ,·erni che lo precedettero rispetto a questo problema. La Sardegna ha nomfoalmente appena 1700 carabinier{ laddove la Corsica, di due terzi più piccola, ne ha~ p~ù di cento. Calcolando che 1400 militi possano dedicarsi al1-1.. polizia campestre ne risulta che ad ogni coppia di carabinieri toccherebbe la son·eglia111.a cli 34 chilo. metri quadrati! Dopo ciò non dov1·emo più stupirci di ~ntire le lagnanz.e dei sarei} sul ca.tti rn funzionamento della poli7,ia locnle. Lo' Stato liberale per, adempiere al suo clo\'ere precipuo di garantire la s~c11rezza pubblica donà iu Sardegna portnre la forza dei carabinieri a 3000 uomini almeno a cm·allo e costrufre caserme nei luoghi di passaggio obbligato per il bestiame. E' necessario inoltre che si <lia rapido corso mediante indngine telegrafica alle denuncie cli fu1to e che contro i clanneggiamenti si comminino pene p~ù se,·ere. Un secondo ìnclice delle cattive condizioni culturnli e spirituali del popolo sardo si può ritro. vare nella grande diffusione cleJI' analfabetis-mo. Xel 1901 sapernno leggere s11 100 abitanti a\·enti oltre sei anni 31,7; nel 19u, 42 dei quali il 48 % maschi e il 35% femmine. La lotta contro J'ru1al. fabetismo è stata. ora intrapresa coTa.ggiosamente dall'Associazione Xazion.ale per gli interessi del Mezzogiorno. Per l'attività dell'ispettore Zanini si sono fonclat'e in pochi mesi u6 scuole serali, 23 festi ,·e e rn diurne con llll totale, <li 6.300 iscritti. Ancor· più gra\·e appare la deficienza di scuole agrarie e minerarie, che diano al lavoro e alla produzione cliretti\·e a mano a mano adeguate ed organiche: ma. qui tutto si attende dalla inizialirn pri\·ata che sola si può commisurare alle esigenze \'aria.mente indi,·idu.ate e pirecisamente connesse con le intraprese economiche e con la fisionomia generale dell'attività sociale. 1 ln\'ece l'iniziati\'a del Gowrn0 è inclispeusabile, nel campo dei lavori pubblic-i. Siu qui le leggi speciali a nulla sono valse e si sono riso!~ in promesse 11011mantenute. L'esarn~ cl~lla leg1Slazione speciale per la Sardegna s1 nclurrebbe a notai-e senz.a variazioni questo tema. Per esempio la legisla7ioue piemontese si oc. cupò pochissimo cli opere stradali; e 1a seguente legislazione italiana trascurò il problema tanto nel '69 come nel '75. ::-;ron si conoscevan~ I~ condizioni dell' isola rispetto alle strade, po1che l'opera del Lamarmora fu c?n~~u~ e sfruttata soltanto all'estero; si a ,·eva 111 cl1sist1ma profou~ la regione, disistima che risale al tr~ttat~ d1 Utrecht e si crecfeva :infine che la legislaz.1on_e piemontese già avesse abolito le più gravi concl1zioni <li infe1;orità. Così la Sardegna venne es~lusa dalla legislazione speciale che ha il Mezzogiorno. l.'ii;ol:t i. la clrdm.i parte• <kl Hegno in 'JU'lllt0 ;1 sur,< rfid~ (SJnlcg-m,, kmq. 24.r.>9<1; Italb, pri1111 cldla g11u·ra, 28fi,r , r> a s1 vu.tnli, uneml,, Jnc5c11ti le cl ttc. r,mp r1,1,, i, :alle Sf,< ,. d1e s1 HJll<Jfatte 1ie1 la S,1rc , "na d:il 186.2a I r920 ,:; E.i confrontino con le , ifrc tot,di d<-1 I<.t:gllo· 1'011ti e <;tl·,ll]C <>pue idrauh<'he Holllfìche Op re nwrittime i 5. I 2().(-(J'J I 3. I ')(1JJ</J ') iOI -:/JO 17.1-- (J<YJ Strade ferrate, Tr.1111\'ic, Fc110\'ic (tirca) .\ 11 t<imribi i i 4. 927 Jj('J') ;5.0 .r.,r:,0 (Y/J ITJ\LJA l'onti e sfracle Op-:::re idraulic hc· llonifìch<.' Opere marittime Strade fc.rr., Tram\'ic, Ope:rl in Roma Opere in :'.\apoli Fc.-rro\'ie (circ,,) :\ utr·mobili I. l 16.424.20<) <)02.192.6<.,rJ 429. 163,<jO<) i I p .439.90') 2.~J4·i94-30<J 2~7.464.9<.JO r2.127.5o<1 i .ooo. 000. 000 La Sarclcin~ ha così avuto u11 totale di opere pllbbliche di 190.8~F-200 lire di ~rontt: a 13.533.491.100 dcli' Italia. Ossia meno d1 1,4 %, me.ntre anebbe don1to avere quasi un 10 %- La sperequazione sussiste anche se si fanno i cal. .:oli in base alla popolazione invece che alla snpe1-ficic. . L'ino-iustizia legislativa è spc-c1almente grave in rap-~orto al problema delle comunicazioni da cui dipende in certo senso tutto il problema sard~ dalJa s1curezz.a pubblica al miglioramento dei commerci e allo !;fruttamento minerario. ~el r9r~ la Sardegna a\·e\'a infatti soli 4572 chilometri cli strade rotabili. Xel r9r4 avern 189 metri di strade per chil<>- metro qua.clrato mentre l'Emilia ne a\'eva 87~, Ja Sicilia 302, la Calabria 3041 e la stessa Basilicata 232. Il p-roblema delle stra<le i1: Sarde~n~ è poi ru,,o-<Tioratodalla penna11enza d1 guadi d1 r-DD · t torrenti che non si possono affrontare 111 cer e . epoche senza pe1;colo. . . . La costruzione delle huee ferroviarie fu affrontata in Sardegna assai tardi. X~I 18i1 la rete sarda comprendeva soltanto r51 chilome~ri, nel- ]' '86 431. Ma nel 1912 la rete sarda raggnmge_va chilometri 1033, pari a uu li 0 della rete ~10nale. La Sardegna a\·e\·a dunque per 100 chilo: met1; quadrati di superficie 4,288 chilometri c!1 ferrovin di fronte a 6,061 del regno mentre su 10.000 abitanti ne a\·eva II.697 chilometri m fronte a 4,931 ne1 Regno. Si può n?~re cli_passa o-o-io contro le esa,,.erazioni clegh tsolam che <o~ ' ,::, • hanno discusso il problema, come la magg10r parte delle sperequazioni legislatiYe a danno del- ! 'isola si riducono a un problema centrale di demografia. . . . Uno dei problemi che non s1 puo nsol\'ere senza l'intervento dello Stato è il problema idrau- / lico che, secondo l'Omocleo, sarebbe la b~ cli ogni a7-ione cli riforme in Sardegna. ~ grandi serbatoi del Tirso, del Flumendosa, cli_Ballas, del Tomo potrebbero contenere circa 900 milioni di mc:tri cubi d'acqua che basterebbero a produrr~ circa 500 milioni di' Kwt e irrigare 120.000 ettan cli terreno. • Secondo l'Omodeo sarebbe così possib'ile la cultura inteusi\·a e indusu;alizzata; si potrebbe moltiplicare il raccolto delle ~be fo~·aggere (· sYi!upp11·c cos_ì enormemente l'rndustna zootec. nica. Il pia 11o dell'Omodeo è ardito e grandio~o, ma noi siamo alquru.1to scetlici sul suo rend1111E:tl~ economico sembran<loc1 che il solo modo per cli. mostrarlo utile sia quello cli lasciarlo all'inizia. tirn pi-ivata chiedendo allo Stato noo. capitali ma appena qualche agc\'olazione ti;butai:ia. Jm·ece l'opera dello Stato oltreche per_ le scuole, le strade (e opere connesse) e la sicurezza pubblica, come si è eletto, appare nec~- saria per aiutare la bonifica agraria secondo chsposizioni analoghe a quelle de!!,: le?ge sull'Agro remane; a promuovere opere 1g1enichc come acquedotti e fogna:tiure; a dare incr~mento. a~le opere sanitarie senza le quali sarà 1mpos~1bile resistere alla malaria. La Sar<legna non ha bisogno di uno Stato ~aterno e socialista che metta in opera progetti e illusioni cli dubbia utilità per il reale progresso psicologico ed economico clell'isol~ anche se apparentemente seducenti. Essa chiede. a_llo. Stat? liberale soltanto cli garantirle le condmom polltiche e sociali obbiettive che permettano l'iniziatiYa indi\'iduale. Le 1;fonne durature sono quelle che si realiz.- . . 1· zano attra,·erso secoli di lavoro, per lo spinto c.1 iniziali\·a di tutto il popolo e per la costanza delle direttive seguite secondo le leirgi autonome dell'economia. BIBLIOGRAFIA 1\J...BERTO L.\.i\IARMORA: l'oyage e11 Sardaio11e ou Description statistique, physiquc et p0Ìitiq11e de celte 1/e. Pa.i;s, 1826. E consiclel'e\'olmenlc aumentato, Torino, Bocca, 1857. _ Jlincrario. Rocca, 186o. R\UDI DI VES::VIE: Co11sideraZ1011i politiche ed economiclle su.Ila Sardegna. Torino, 1848. S.\LARIS: 11ell'lnch1esta agraria del Jacini. CATTA~EO: Del/a Sardegna antica e moderna, in Opere raccolte dal Bertana, vol. III. ,BibliotecaGi o Bianco l. H .J~lJRAC (>: ( eii111 sulla C()Stttuz10Jll met 11,11cra ridia Sardegna. Torino, 1854. <i· 1 --1 J;\(J SI-,J.L : !<elo:.-zonr (sull'iudnstri:i ~-min'-r; ria 111fhrckgna). Rom:t, 18i1. \ , ~J•,LO c<,ssr·· !:isola dì Sardegna. Roma, • lll'v l,Y.10. r~r~\If•,LLJ: J<•fiori111r,1to drl/a Sarilcg,i,. T,,_ rmo, r,;f, l'.\ J .LO e,~\< 1L"R: in Scritt,, 1,ubbli ati ùa JJ 1.:~,1 chelH, B0l<,g11a, ,oi. J. F. .J .,~,5.~ : G/z ad,,,nprii•ii e l1 Imo figura tro1rnmi a in SarfJrgna. Rrim"l, I(;//2. J>.\ rs: !<dazione rtc/l'inchiesta sulle co1ufi-:1oni r.(rnw1,11c;lu, in Sardrgwi. Rom:i, r&fi. LEJ.Sl'i\;\<J • /,(I 1ue tio1JI' sarda, c:rJ:1da.ti ,,rig-i1nli e pr<-f: 1,ir 11~di L Einaudi, Turi a<>, 1922. :\'Il '..F(Jfl(J • /..a rfelin.quenza in Sardegna. Pakrmr,, 1' 'iì. C \RB(J' \%Zl Le opera-:1g11i stradali 1/t. S-zrdr,:na. Tr ri1'0, 18.,2. Ml JH,J · . Strade. Sass~ri, 1919. (J_,1<1J;ì,(J. li problema sardo in i'robtemr ttaia,, . Fr-bbra;<; 1923. G. :S. PARAVIA & C. Erlitr,rt - T,-ilJrai - Tipografi TORINO - MILANO - FIREN-ZE ROMA - NAPO-LI ?ALEBIIO Bibtioteca di filosofia e Pedagogia EDOARDO CAJRD ,l~OUSSEAlJ E AL,..I'RI SAGGI Introduzion& e 1'raduzio'1e di EP.:-.P-".<J C<J1,1<,~•,LA Da qualche decennio l'Inghilterra i: r.:-itrata. nella , i \·a corrente <lel pensiero :;peculat1,·o europ<.--ocon una rnlente schiera rlj critici _<leil'id~ Jjsmo, per opera dei quali le è passato 111 eredità quel do•1:inio dell'aria che Heine arg-:1-~te a\·ern un tempc ,:)_<;segnatoalla Guman;a. Ca.id appartiene a questo gruppo. I tre sagf!i, qui per la prima \'Olta tradotti, ri,·elano 1~ ?reoç:::upazioni di restau.raz.ioue morale e religiosa car.!t.. teristiche del nostro tempo. Caird riesce ad ogni lettore intelligente più assai che sem::,Jice <;C-:-Ìttore, una di quelle personalità che ccn<':sciute una \'Olta non ;,i cl.i,nenticano, e c;i rimpian~e cli non aYer -.v . l ·nr-r.11t,.ato prima sulla no-tra ùa mentale. PIER□ 60BETTI - Editore TORINO - Uia XX Settembre, 60 Sono uscite le novità a'i giugno- ·vr~CEXZO CE~TO IO E ME ALLA RICERCA DI CRISTO Con prefazione di Adriano L. 6 Tilgher NO,-ELLO PAPAFA,A ftlSSAZIONI GlBEBAL.:)f L. 13FRANCESCO ~ITTI ùll- TRAGEDDIAEI.th'EUROPA. GHE COSR F!iR.À h'!ll'dE~IG.R ? con ritratto e autngrafo L. 14.00 DEbbA STArnPA ,, il ben noto ufficio di ritagli da giornali e riviste tondato uel 1901, ha sede ESCLOSl\'AME::STE in Milano ( 12) Corso Porfa ~uova, 24. O.G.E.B. - c_')r;,n P11nci.pe Oùdone, :1,4- Torino. 1•,;; 11 n (:, ,sETTJ - U1re/t0rr-respcmsaòile ,,

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