.. .. i, - ritica • oc1a .e RIVISTA QUINDICINALÈ DEL ..SOCIALISMO , . Nel Regno: Anno· L. 24 - Semestre L. 12 - Ali' Estero: Anno L. lt. 28 -. Semestre L. l'4 OÌREZ'IONE: Milano - Portici Galleria, 23 - AMMINISTRAZIONE: Via Omenoni, 4 • Milano Anno XXXIV - N. 13 fl Numero separato L., UNA Il MIiano, 1-16 Luglio 1924 SOMMARIÒ Politica e àttualltà• Il p-rQoessoper Matteotti e lo Stato-pa,rtito (OLAUDIQ TREVES). L'esaltazione del Martire ·Liberntore nelia « vera » Ga·1ner_a italiana. L' Assem,blea; L' o-raz-ione d,i Filippo Twrati; Il Patto delle Opposizioni. · Un uomo d'eccezione (Prof. GtoVANNT,,ZIBORÌ>I)., . ~-: ). \:,. Di,stecta membra (G. MATTEOTTI). .·, , Filosofia, Lette,ratura, Fattl,Soclall. Le giorna,t,e sindaçaJii di Vienna ;(iRINALDO RIGOLA). , Le· cobpe della f,ilosofia, l. (·Prdf. ,.GrlJSEPm RENSI)., Valore morale' del socialismo .(Prof. · ALFREDO PouGI). Dalle Riivist·e (P.rof. ANGELO 'l'REVES), Pubblioazion,i pervenut-e in dono. IlpmrnpiieoMr alleoloflftlato-»arlito. . . Qùes-to popolo di Itwliia, •non oii!ssimile da quello <lii Roma, così ·pagano, così s,ensuale, oosì -indifferente alle ;passioni d.~tenettive della politica, dall'a,tròc-e assassinio d~l _no~tro_1M_a~~ teotti fu· giittato in una vera cr1s1 :di mu1t1c1smo che i -o-iornaaisti notarono e, nella foetta ' .t:, • del loro lavoro quotìdiano, non. •spiegar~m?· Epprupe era così •semplice·! ·Quanto più :afaena . la mente dallo ,sprQfondiarsi neUe gare •1deolog'iche-dei partiti, e famtio ,più l'offesa, improv- visa e 3/trooe, vicina ,e orrenda, .al ~m~ne sen~o del vivere,. qua.si oome un raggio rovente . 1 p,enetrò, uloerò, a,r,~e i cuori. L'iinesp11i0abil1•tàmi<steuiosadel misfa·tto ap1~endoil va.reo àUa ,i-ntÙfaionedi organizza~ioni politiche occulte e d'incoercibUe potenza, aggiunse _terro!,e al ter-rore. Timor fecit Deos. Una onda di pa-8- . ,sione ,sensitiva di giustizia ,si ,sollevò dal iprofondo delle ooscienz.è, .si invocò la Nemesi 1egì3i1e e la N,emesi di-V'iillpaer dl -bisogno di ris•tiabiHre la quiete di tutti e di oia!scunò. Il caiq..av•ercehe no.n ,si tròvava e che non si trova, ,per dargli ,pietosa -sepoltura, opprimeva ,ed op.prime, nel ri- .,,. coro.o degli a:ntichi !'liti deprecatori non potuti assolv,e.ve,le animie,,come lllilia sciagura ,sosp,esa sullla paJtr,ia ed una-tremenda minaccia ·su ·tutti inoombenite per opera delle forze ignote che tessono il destino. Così fu ·che le vtle ,eae piazw di Jta,lia e qu.el Lungo Tevere, in gpecial modo, do_ ve H criimine fu 1 iniziato ,con l'aggressione, videro ,scene 1mso.spettate di commozione ipopola-: re,· assistettero a processioni che spargevano lagrime e fio~i e ,si :buttavano ln ginooohio dn un ardore nuovo d,i pregihiera, ie di isupJ?lfoazione, di spavento e di pietà. I , Tanta ,pubblira commozione dov,eva naturaJlmente fissarsi tSoipraun oggetto ,sensibile ed im-. mediato, come avviene -sempre 1tntutti i mov,imenti di carattere ·religioso, L'ogg,etto ver-so euri ,si oonverse la ,solJlevazioniepopolare fu l'istruttoria, •penale. Scovrire la salma, rioercare . e punire ,i colipevoli div,entò 1)oto ohe legò ,e lega! i cuori. 1Sopratm:tto scovrire la salma. Dove non c'è .seipoltura, ii.vi noo è più: paoe. nè per i vivi nè per glii estinti. Così le voci antic.hlss1me del.ila .std:npeohe parlano in .noi. Un ;popolo intero .si · esasperò durante giorni ~e giorni chiedendo ad _ognuno e ad ogill'i i,sta,nte se era stalà trovato . . B alla ri,s,po.sta se:m,pr,e uguale, 1-ebra,c,cia cadevano ·ed ·un'ombra d-i disperazione cupa ,balenava negl,i ·occhi. · Il prooe~lso, con tu,tti i ,su-0iinvilThppamen:ti formali e -,sostanziaai, di merito e di competen~a, assorbì la vigHe tènisioJloed· -ello ,spirito pubblico. ·Spontaneamente, giornalJi e. priva.ti ciftadini furono aittirati iall'attrfvità febbrille della r,ic,erca. Alla sensia-zione che gli alti organi di poHZiia erano inf•edeli, fu :risposto subito con l'esibirsi ded volontari sostituiti. Non s,enza profondo sgomento· si, videro l,e fughe ,e i ritorni ch,e S!:}mbravan.oconoerta,ti dei più cospicui inddziati; isi intuirono soliidarietà d,elinears,i 1per attraversare 11,'veie- aill'is,truttoria. Una cr.i,si •nellliacrisi :scoppiò -soJHevandola questione. della ca,paci.tà deg1i orga.ni di gius·tizia a c_ompiere la loro funzione in un determinato r;egime. Questa erri.si subordinata sta à1Ssl1m'{l,,nduon'importanza storica. Vale la pena di arrestar.si a dennirla :per le ,inca,lcolabili conseg1uen~e che-ne possono promanare. Un ,episodio, apparentement.e futile, v-e.nne a metterlla in pdena 1lu,0e. I l'albouristi inglesi nel loro nobile messag.gio tdi cordog1io ai soci.àl_isti i1aliani la.sciarono •Séorrere una frase ch·e esprimeva difftid,enza •ed augurio insieme 1per l'ind,ipendenza dell'ordine giudizi•a,rio italiano. I tre .più alti ,mag1strati raccolseFo la fra,se e rtisposero con fierezza raffermando le sioure guarentigi,e del diritto itaJl.iano affidato ailla co.soien~adei magistraJti ,italiani. Ne.ss1mo co.ntra.stò; molti applaudirono aWinattesa protesta. Mentre opportunamente. il pr~e~so .per l'assassinio di Matteotti ,e:i;a; avocato alla Sezi!:>nedi accusa ,ed all'i•struttorfa -erano .aippli-, caiti ma,g'i,st;rat,i di salda reputaZ?ione, ,in articoili di giorualH e di riviste - anche scritt,e da ma,gist:ooti - .~i rtlprendeva a discutere dei fini del potere giudiziario, deilla .sua rnd·iipendenza in teoria ed in .pratica. E con molta Hber:tà si osservava che itl sistema vigente ,in Italia m<:!t- •
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