Giacomo Matteotti - Articoli da "La Giustizia"

Merco!edl 31 Ottobre 1923 Anno XXXVIII • N. 259 ABBONAMENTI ITALJA ESTERO UN ANNO .• , , L. '50,- L:, 1OO,- UN SEMESTRE • • ,., 2e:,- cso,- UN TRIMESTRE , , .,, 1.2,~o 9"t ee:.- UN MESE • • • , ,, ~,- (abbonam,ntoln provù Non si di\ corso alle variazioni di Indirizzo per gli ABBONATI se esse non sono accompagnate da L. I.- Una copia ceoL VENTI (arretrata cent. QUARANTA) all'Estero H dopplo La Giustizia TARIFFE PER LE INSERZIONI Per ogni mlllimetro di altezza su UNA colonna: AVVlSI COMMERCIALI e NECROLOGICI L. 2.50 - FINANZIAR{ 1- 3,- ECHI DI CRONACA, DI SPETTACOLI e CINEMA~ TOORAPI per llnea contata L. 8.- ANNUNCI ECONOMICI L. 0.50 per parola, Conto corrente con la Posta Telefoni deJJa '"Giu5tlzia ,, DIREZIONE, REDAZIONE ed M1MINISTRAZIONE: 21~ INTERCOMUNALE: filo diretto Oil Ulficl de) Giornale • MIiano (20) Via Krnmer 19 • sono aperti nei giorni non festivi dalle 9 alle 12; !lalle 14alle W e dalle 20 alle 24. quotidianodel Partito SocialistaUnitarioItaliano CASELLA POSTALE: N. 977 - MILANO ~o men.ti E' giunta la notizia che la Conferen· 1 reietti della scuola di Stato. Conseza Internazionale del Lavoro ha di• guenza: i reietti non abbienti condanscusso la contestazione della Confede· nati a. restare sul l,istrico. Il Popolo, rB.1lioneGenerale del Lavoro sul diritto che qualche. volta si è dichiarato per del comm. R~"'SOili a raP'presentare i democratici crisUani, si accomodi a come delegat-0 itali,ano la parte ope- tal democrazia che fa dell'istruzione un raia. La soluzione - come si attendeva privilegio del oenso, nel confessato - è stata questa: Il comm. Rossoni è ·proposito di èonsolidare nello stesso ce· staio cmivalidato con 67 voti contro 17, to il censo e l'istruzione per dargli tutavendo le delegazioni operaie votato ta la direzione politica della società. compatte contro la designazione del 11 Popolo che sente la. vergogna del· Rossoni. la causa assunta si trincera dietro a Or dunque il comm. Rossoni, come due argomenti di disperaziorn~..Primo, delegato operaio non è stato ricorro· che esso è per la hbertà dell rnsegnasciuto che dai delegati' govemativi e rnent-0 e perciò per l'esame d1 Stato. dai delegati delle organizzazioni padro- Quesl-0 argomento è cafonesco .. L'Esa· nali. Gli operai, unanimi, non l'hanno ~e .d1 S:ta,to non è un provved1m~mt? riconosciuto. Ohe cosa dunque r&ppre· di ]!berta, appunto perchè è una hm1· senta il comm. Rossoni alla Conferen· !azione portala dallo Stato all'ins<r za di Ginevra? &onfessato dagli operai gnamento pdvato, in quanl? gli pre· italiani della Confederazione del La· scrive e gh impone 1 modelli. Sappia· voro, scon!>essa\o dagli operai esteri mo che il luoqo camune è contro quedelle diver,e organizzazioni di mestie· sto_ concetto; .ma della _verità d1 esso re, egli sta alla Conferenza a dimostra- n01 c1 app;,lhamo _a chrnnque 1mpar· re che gli operai italiani non vi sono z.1almente.conosca 1l ~aloredei_vocaborappresentati. Ciò è contro la ragione h e delle ule<ie sapp1_ar_estarv1fedele, del Trattato che ha stabilit-0 l'Ufficio re.sistendo aHe confus10m che ne fanno Internazionale del Lavoro con un Con- i partiti. siglio compost-o di delegati operai, di Il vero è che la scuola privala vodelegati industriali e di funzionari go- leva panlà d1 trattamento con la scuoverna\ivi. Il trucco delle corporazioni la pubblica; l'esame di Slat-0 glie l'asmiste, dove poi i rappresentanti dell'In· sicura; ma .glie l'assicura in _quanto du,1!,ria e della Agricoltura non si la· la scuola pnvata adott, lo spmto e la scia,no prendere, perchè -quella è una materia. dell"inseg,namento. di Stato, gabbia da essi montata per mettervi contro quello che sarebbe 1_1su~ pro· dentro i la.voratori e non per esserne pno, della. sua rag10ne e d<è1sum fim. essi imprigionati, è stato a Ginevra sve- Si tratta, insomma, di. un b~so oom 11,toin pieno. Il Rossoni vi è stato rite- -promesS-Otra due_ tra.chmenh - dello nuto un emissario dei -padroni e del Go· Stato e della Ohiesa - a,d essere sè verno, ma rappresentante dei lavorato- stessi._Una _mano lava l'altra. Ma noi ri, in cospetto di tutta la organizzazio- non sw.mo 11volgo_che vuol essere m· ne operaia europea, no! perchè unam- g~nnato: lo r1cord1 il Popolo quando memente le delegazioni operaie l'hanno CI prende a partito. boccial-0. L'altro argomento è la con/essionalilà Il fatto ha. la sua importanza, politi- della scuola. Come - sembra dire il ca e sinda<>ale. Politicamente il Go· Popolo - come potremmo noi, proprio verno i\allano può vantare un succes- noi, metterci contro il ritorno alla S-Odiplomatico perchè tra i rappresen- scuola confessionale? Qui il Popolo da· vanti al volgo potrebbe trovare più ragione. Ma al Po11olo - democratiw - noi domandiamo: Co\al con/essionolità per cui sp.asimate implica n cessariamente che la scuola sia mere naria, cioo un privilegio dei ricchi? se ciò non direte perchè la stessa Chiesa è stata madre della scuola gratuita, con qual viso voi <( democratici » per omaggio della confes~ionalità vi met· tete a sostenere la riforma Gentile che non )la altro scopo che di rendere la scuola oocessibile soltanto alla poten· zialità di pochi eletti o a:bbienti? E se voi anche nella questione della « confessionalilà » foste un po' più sjnoeri, un po' meno opportunisti, come non vedreste che la confessionalità della scuola pubblica farà concorrenza vittoriosa alla confessionalità della scuola privata., senza avere di questa la competenza specifica e la di sciplina autorizzata? Confessionalità spuria adunque, confessi.onalità cli contrabbando che vi d-0vrebbe fare un pochettino schifo se aveste il culto alto ed austero della vostra confessionalità. Invece questa non vi è che un pretesto per la resa al Ministro della P. I. del fascismo. Un \al dono dello spirituali· smo ateo del Ministro Gentile agli oc· chi dì religiosi sinceri e di sinceri de~ mocratici non dovr~bbe maii, a parer nostro, bastare a cc,mpe!lsare il danno e la vergogna della riduzione fino alla soppressione della scuola pubblica, gratuita .... o, quanio meno, modicamente tassata! Elgli è che il vecchio {(clerica.lismo >> -0he rinasce in voi prefe'1isce il parere all'essere religioso e_democratico. E così so.s\iene la Riforma Gen\il'e, che noi combatteremo per l'intere,se della grande maggioranza de'- la piccola e media gente fino all't,lL;mo sospiro. E così sia. Ma al Popolò proi: biamo di dire che l'opposizione alla Riforma Gentile sia dei ... massoni. E' nostra! E della democ,razial E' di tutti queìli che gemono n<il vedere dopo tante mira!bolanti promesse fatte al popolo durante la guerra che gli si rubi· no anche le scuole..... in pace! tanti ll"d•ronali e quelli governativi ---=================---- una maggioranza si è fa.\ta per non mettere alla porta il suo Rossoni. Ma lo stesso stupendo successo diplomatico ha svelato le ccmddzioni politiche in cui versa. la classe overaia in Italia, com- ·pì·essa ed impossibilitata a far valere Perparlarde'altro: il "rimpasto,, ROMA, 30. }a sua organizzazione di classe. L'inci- ra~i~as&:u}.d~:~;t:f"liu'I'Z'1ni;te~~~fi d1ic:!!~: dente, assai più di tutti i foglietti di pasto ministeriale. Non sappiamo chi ha propaganda Òegli esuli all'estero, che dato la parola d'ordine a questi giornali possqno essere wspettati di poca sere- dal m.omento che la capitale ogyi era nità. ed obbiettività., servirà a dare al ancora vedova di rappresentanti del Gomondo operaio europe<> _la verace idea vernd autorizzati a smentire o confermadella. li'bertà che godono i lavoratori re; mq è un {alto che le fantasie si sono ~jndacati in Italia. molto sbrigliate in q_uesli ultimi giorni. l Sindacalmente, il fatt-0 stabilisce che Per parlare con co1w-scenza di causa .{ le- Corporazioni non sono .riconosciute di cris1'.o di rimpasto bisogna ca.nascere dalle organizzazioni operaie di Euro- a fondo il pensiero del Presidente del pa, che· starino sul terreno di classe e Consialio, il quale ndn è abituato ad essono· f.ra di loro rette dal vincolo in- sire troppa loqUace in faccende di questo ( ternazionale. Ciò, del resto, è ovvio. !fi~~~l~~;nJ r1:;c~fe~;~es1~e~~:egJ~~n~o~~! ' Le Corporazfon'l sono nazionali e ma- gl'i.o, che disprez:.a i colpi ai scena, se · gari nazionaliste. Esse non ,possono le- ne è venuf.o f1t,oci con qualche nome cui gaooi, per 'loro is~ituto, per i loro fini ,nessuno av,rna pemsato. Il caso Cdrbino e per la. loro strett.a dipendenza dal è sfato uno dei più tipici. partito fasci'sia e dal Governo, co~ O!- . Che poi Garbino abbia dato prova di ganizzazioni estere, autonome, mdl- euere quel formidabile uomo che si anpendenti ed operanti Sul campo inter- nunziava, {[1.1.estaè un'altra faccenda. nazionale del mercato di lavoro. Ma D'aura par:.e tutte le previsioni intorno per ciò stesso è di un'assurdità che al rlm,pasto tro\vano un altro ostacolo nel uguaglia la prepotenza, la loro prelesa fatto che lo stesso on.. Mussolini non sa di sedere nella Conferenza che per il forse nemmeno lui dove deve andare nel Trattato fondatore è internazionale e si f::?i~~~~~~mentare e q1t,aliuomini vuoraCCQglie tra le organizzazioni internaziona!'i di classe. InfaLti, come queste 1:,~y .~• 1 :;::i~oai,'.'t~ t/~;i~~)quiu~~~: organizzazioni potrebbero impegnare olcuni uomini politici. In uenerale si sa alla disciplina della loro azione le Cor- come vanno queste cose: una frase, mia porazioni che rispondono ad una finali- 1Jarola, un occenno, bastano ayli uomini tà propria, e quindi, ad u~a disciplina che han parlato coi Presidente per contutta diversa? vincerli di essere stati certo presceUi e Resti dunque il comm. Rossoni dele- di tenersi pront-i. Allora quella frase o gato alla Conferenza oer riconoscimen- quell'accenno si versano con{i4.èn:.ialto dei funzionari de.i governi e delle mente neil'orecchio dell'amico con la organizzazioni padronali. I lavoratori raccomanda:;io11e cli non dire niente, ma ~~i!IT!~n1r: . ~~tonn~~ s1 !~;~i; ~~~::~?fig~~:.t:iff.t:n;;•~~{;:i::,:.· ::: che per intanto si Slringono intorno al- pd la 1·isoluzione della crisi interna del la Confederazione del Lavoro, resteran- fascismo con la sdagezione dei ra.s e con no senza rappre,entanza. l'abolizione di fatto deUa Direzione del Ossia, no. Essi saranno in qualche partito, ha le mani libe1·e e può muomodo rappresentati <lalle consorelle versi a suo aaio nella ricomposizione del organizza.zioni operaie estere che di- Ministero. f.endeFa.nno glì interessi della grande Q·uesla ricomposizione è senza dub.bio Assente, la Confederazione del Lavoro una necessità uraente. Egli. ha bisogno così come l'hanno difesa ieri l'altro nsl di aUri uomi1ii; ma intendiamoci bene, giudizio del ricorso circa l'arbitrari-età di altri 11,omini; e -non di altri partili. della delegazione del comm. Rossoni Prima condizione pe1· entrare nel Minicontro le congiunte schiere d~lle rap- f ~e1 ~ ~i 1~rl~\bs~:·.~r1e~~~{:es~~~itis:i;~~~ presentaf!ze governati-ve e delle classi di partito, a meno che ndn si do,nini un padronali. partito come è il caso dell'on. Di Cesarò. L'incid-ent-e si chiude con un segg:io Ciò 1isolve anche quei problema che da fatf.? v_a-cante ?alla parte delle org:am.~· ,tanto è affacciato, ma che è da ritenersi zaz1om opera,1,e e con un voto di PIU inesistente:• cioè l'on. Mussorin.i andrà di cui si arricchisce 1-a parte del pa- a sinistra o a destra? Ci vuore ndn molto tronato e dei governi davanti alla Con- a capire che il Ctlpo del Governo trova ferenza ginevrina. disdice11ole alla sua personCLlità preoccuDa ciò vedremo prossimamente ti· parsi di mis:rie simili. Des,t.rn ~ sin·istra rarsi qualche ar9omento di più ,a di· 1ii:cc~°d-,,~~t;~.entequando c e lui che abmostr8:re ?ha .... 11 mo nd o va 8: dest~a. )nulile dire, però, che non sono di .~a 11 signor comm. Rossom a. gm: questa opinione quei tali uomini po!it-lci d1z1O delle rappresentanze o:peraie di che hanno dato corpo a parole che pure Europa non. rappres~nf.a. a q-mev-!a la si ripM.ono da quando ti fasci;smo è al classe operaia organizzata d1 I.talla. E potere, trann.e pdi ad essere smentite dai allora che ·rappresenta? fatti e dai aiscorsi pubblici alle Camicie ... nere. Il Popolo dei popola~i per difendere Prima i pieni poteri la triste legge del Ministro Gentile non Sui!'epoca de! cosidetto rimpa,to, abha trovato miglior argomento che que- biamo pure ovulo ed abbiamo ogni spesto: l'attacco alla riforma viene dai cie dl informatori. Si è 11rima detto che massoni! Noi questo ignoriamo. Sap- subilo dopd il superamento della crisi si piamo che l'attacco venne per prima sarebbe av·ufo qualche novità; poi abbia• da. noi, che non siamo ma-ssoni, e non mo avuto il rinvio a dopo le feste odierne attendemmo che i ragazz.i fossero per ma prima della riapertura della Camela. strada e le scuole ermeti-cament,e ra; adesso si parla di rimpasto da esechiuse a. muoverlo .... come tanti altri U'llirsi dopo che la Camera avrà acco,·- sollevati dalla sollevazione della stra- dato di niwvo i pieni pdleri. da. Venne da noi appena scorgemmo Non vogliam°' dare alcun carattere mache il fondo della Riforma era di fare ~ii~~ ~b6i:~:u~!~~. r1i:~~io,di~~/e~-~':;,~ della istruzione un privilegio dei rie- certo il rimpasto se ndn quando lo vechi. Lo Stat-0 che riduceva i posti e le diamo, sia pel'chè .il Governo attuale non classi; e le scuole private che ... aumen- ha Msogno di tare, troppi (fiochi parla• tavano i prezzi, in ragione della loro mentari arn che, in possesso rlella leyge stessa insufficienza a, contenere tutti i elettorale, ha la Camera per H collo.. BibliotecaGino Bianco Ma certo la questidne del ri1npasto non sarà e,slranea aUa unanimità o quasi dei. costituzionali per l'a.pprov.az-ione dei nuovi poteri. Quale sarà quel gnlppo, quale sa1·à queH'uom,o polil'icd che vorra mettersi fuori del girone ministeriale proprio alla vigilia del nuovo indirfa::o semiparlamentau, che vorrà prendere il Go. verno, provrio quando ci si avvìa verso una specie di legalità? l liberali, ad onta che sian-o alquanfr;. maltrattali in q-uesti gionti, saranno in una maniera. ancor più ostinata ai piedi del Governo, appunto per imped'ire che q·uestd. volga a si.nislra. Si dice in questi giorni che certi accostamenti. del Governo servano a dare colpi di bacchetta sul; le dita dei liberali e convincerli che non sono es3i strettamente necessari. Solo quindi un nuovo allo di devo::ione, d'ispiaccia o no al prof. Glovannini, può rimettere in piedi la partita. Quanto ai democratici, hanno sempre davanti agi.i occhi la soppressione del Minilstero tleUe Poste e Telegro(t, con relativa sorte del!'on, Di Cesarò, e quindi non è da dubitare sul loro conto. Nè è a dfre che il rimpasto ndn sia di grande interesse per i popolari. Giorni or sono essi dicevano, in seguito ad un coUoquia Mussolini-Cava:::.oni, che solo con ì partiti di massa il Governd potev-a intendersi anzichè con l'infido libaralismo, e questo loro discorso si capiva dove andava a parlare. D'altra parte, anche se non sperano in una immissione di nuovo sangue popdlare nel Governo, essi sono molto interessati ad una grossa partita che li ri~ guarda: quella di mantenere alla PubbliC{L Istruzione l'ineffabile ministro Gentile che ha loro nyalato tante belle cose, partita grossa in quanto j}roprid i' on. Gentile è i.l ministro maggiormente pe1:icolante,._ \ Informatissimi Ma come abbiamo detto, no11ti se ne fanno sempre, e il varo dei ministri è sempre all'o•·dine del riorno. Qualche µiornale serio ha dato ra ndti:ia della 1ù:nlrata del senat'Jre Tl'ofi,/o Rossi nel Governo per destinare atl'Economia Nazionale un uomo che si intenda di industrie; ed ef/eflivamenfe il 1·itorna deU'on. Rossi al Gdverno è un.a necessi• tà. L'ex sindaco di Torino di,ninuisce notevolmente d·i peso e non si dà pace. Per consolarlo, un gruppo di am1hiratori si è reso promotore di. un grande banchetto da offrire all'egregio uomo l' 11 novembre a Roma. La quota è un po' salCLta, 80 lire, ma bisogna tener conto che si tralla di ravvivare ... l'economia nzio?tale. .4nche ali amici deWon. Hnrico FerrJ dànno come cosa fatta la nomina del deputato m.antovdno a ministro di Grazia e Giu,st·izia. C'è poi un oiornale, Il Popolo, che tranquillamente dà no-ti:.ie che più precise non le darebbe lo stesso on. Musso· lini. State a sentire: • L'on. De St.efani andrebbe alla Ban-ca d'Itali~ l'on. Ca,rnazza. al Tesoro e Finan• ze, l'on. COrbino all'Istruzione ,e al suo po· slo l'on. Cabrini: Enrico Ferri alla Gi'l!Sti· zia~ Oviglio a.gli Interni. .... Si paria pure di soppressione delle Colo· nie. Federzoni passerà all'istruzione, Cor· bino a.i UL. PP. A questi si destinerà pw·e l'-0n. Ciano con due sottosegretnrt n. Cosi si scrive per scrivere, pur sapendo che non c'è 1denle di concreto. ln ltalia ciò basta per alimentare i pettegolez::i e per distrarre un po'. Noi ci permetlia• mo di dar prova di benissinio informati confessando che non sappiamo niente. Mai com.e ,all'attuale Governo' bisogna andare guardinghi nelle 1Jrevisioni. E per quanto riguarda il rimpasto sarà bene ricordare la fama-sa frase di l!iscontiVenosta -a proposito di possibilità di auerra: u Può darsi che ci sia e può dar. si che non c1 sia, ma non fate sa.pere che ve. l'ho · detto io >1, astinterangigravano l situQzione tedss nsegnamenti tedeschi Pochi giorni fa, quando fu annunziata la fine della resistenza passiva sulla Ruhr, i turiferari del fascismo presero nuova occasione per esaltare il lungimirante capo del Governo italiaino, che aveva ade1·it-0 moralmente alla :Lnvasione francese con l'invio degli ingegneri, e elle aveva rjpetuta sempre alla Germania l'imposizione pregiudiziale di abba~- donaire ogni 1,esisten2ia. E a noi - belanti pacifisti, che avevamo deprecata l'azione francese, che av:evamo deplorata la rottura franco-inglese nelle precedenti Confierenze di Pa~·igi e di Londra ass-ist.ite dalla inerzia e dall'insipienza rlf'J rappresentante italiano, che avevamo tentato perfino di tracciare le basi finanziarie di uh accordo su\Le ri'I?arazioni col consenso dei soc-ialist.i di tutte· le nazidni interess.:1.t.e •- a noi tu i-ipetuto. a,ncora una volta, che solo la d'orza e il nazionalismo più ~-cceso sono destinati al fa•ionfo. Ma. oggimai la vioJ,enza f.ranc'ese sta dando i suoi frutti. La Germam.ia minac eia di sfasciarsi, e .riappaiono gli antichi Staterelli; cade cioè la Germania capace di 1·hsorgere economicamente e di assumere un qualsiasi debito per le riparazioni, e sorgono i successori che, imitando gli Stati successori dell'Austria, e appoggiandosi poli licamente a dest.ra o a sinistra, alla Francia, alla Russia o... al fascismo, pensano di sottrarsi ad ognt obbligazione. una volta ai s,enzapatrja e ai malnutriti, di Asquisgrnna, di \Vie--5baden e di altTi siti, di difen-dere l'unità della Patria; non quella di cui si profitta o in cui si s!ruttp., ma quella che avvince in una sola sorte tutti i lavoratori di una. stessa terra, rovinati dal nazfonaiismo interno che li spinse alla guerra, oppressi dal nazionalismo straniero che li ha vinti, insidiati ancor una volta da-I caipitali-smo interno che vuole unicaa:nente salva1·e sè stesso TigeLtando tutto il danno sui ceti in(eriort. Quanto é e la resistenza passiva BERLIKO, 30. Nel fascicolo testè usc(to del Sozi.ali.sl"ische Monatsh.e/te, Lodovico Quessel fa. un bilan· ci.o di quel che è costata Ja. resistenza pas• siva nella Ruhr, ~ l'Ultimo att-0de-1dramma della politica. de.1la inadempienza.•. Anzitutto, afterma il Quessel, quando sarahno pagate tutte le spese di 11q-uidazione della guerra della Ruhr, non rimarrà pii.I nulla del tesoro aureo della Reichsbank. Ai due miliardi di marehi-0ro sborsati dalla Banca dell'Impero bis.ognera aggiungei-e gli altri millardi-o-ro suochiatl, mediante la pompa a.spi-ranie dell'inflaiz.ione, dalle. vene dei medi ceti e delle classi la.voràtrk:L Si può calca,Iare che, fino a settembre, l'in.flazione d-0vuta alla resist~nza passiva abbia pom,palo un miliardo e mezzo di marchi-oro. Nel m;ese di set.tembre, poi, le spese sono salile a 47 bilioni (w1 bilione equivale a miHe miliardi) di marchi-carta, che in cifra tonda corrispondono a. un altro miliardo di marchi-oro. Pel mese di ottobre non si han· no ancora dati a.ttendibi..lii, ma si -sa che le spese sono state più che doppie in confronto del preicedoote mese. In complesso, durante gli otto mesi della resistenza passiva, si può calcolare che le pure spese fi,nan.zia.· rie siano state di almeno otto miliardi d1 ~~~~rtJ~yfi~e~la;~pti!~l~~~~. tz;:: plega1i, piccoli commercianti~ piccoli pro-- prieta.d ecc.). Ma qui non finisce il costo della politica della inadempienza. Alle spese fi,WJ,n,:;i,arie~ vanno aggiunte quelle di Uquiàazinn.e, le quali ammontano almeno ad altri cLn~• miliardi di marchi-oro. In cotastie spese so-- no comprese.quelle occorrenti per riattiva .. re ·linee ferroviarie, ,canali, stazioni, ponti, ecc. Si pub dire che tutto il meccanismo dei trasporti è in di-sordine ne1 bacino, e d18-' vono essere rLparati tutti i danni causati atti dl sabota.ggio od altro. ne; bi.sogna tener presente tuttL 1 da.uni sati a.Ila produzione da.11.'ozio !orzato ante otto mesi. Da questo punto di vista, la guerra. della Rul1r è stata come un immenso sciopero generale, coml)'I'endente ben 10 milioni di larvoratori. Non si esagera certamente fissando a. 10 miliardi di marchi-oro la perdita. deri•vante dltlla man-oan~ dt prod.uzionc. E un altro J}aio di miliardi a.Imeno si devono mettere nella passività per la diminuii.a. capacUà di lav<Jro, in tutti questi milioni di uomini, ohe per lungo tempo si sono disabituati a. compiere lo Sforzo quo.. tidlano di produrre. Sono, quindi, soco.ndo ii. Quessel, ben ventlci:n..quemiliardi di marchi·oro che com.. plessivamente è costata la resistenza- pa..-c:si~ va. cloè soltanto un miliardo m meno di quello che ora la Francia si ~oontentereb· be di ,ricevere in conto ri1)arazioni. La politica della inadempienza - conclude il Quesse1 - ba ,gettato la Germania sull'orlo della voragine, ha splnto le masse a.ila: di· spera-zione, ha cre.at-0una sl densa atmOG!era di odiO, di menzogna, di corruzione Che non si sa quando l'orizzonte torn.era' a. ri~ schiararsl. La Germania può conservare la sua. unità soltanto con una politica dir a.• dempimento, con una maggiore prestazione di lavoro, con una. radicale riforma flnan· ztaria, che im.ponga alle c1assi p-ossi'dentl il pagament.o di quei tributi cui flno-ra sono riusoHe a sottrwrei. Se ne aiccargono perfino i naz.ional-fascisti italiani e gli estremi conservatori inglesi, che dopo avere attl'l:za,t-0 il fuoco antitedesco, vi vedono bruciare dentro anche tutt.e le loro aspettative; e non resta che il gr-uppetto dei naziona,listi francesi, felid di avere sacrificari-0 anche le case e i territori da ricostruire, se possono portare ancora inna:ozi i confini d-el!a Francia più grande, sottomettervi il coke della d-ffit.ra col ferro della sinistra del Reno, e mM1tenervi l'esercito più nurnero!-io e minaccioso che mai l'EU· ro-pa abbia visto in tempo di pace •. IL CONFLITTO TRA BERLINO E CRESCA I socialicsotni t,o i comunisti sasson ... Ai Gove-mi di Germania democratici o socia'l...cJ.emocrati-ci,che tentarono le vie cl,elJ'accO'Mo, che si assunsero la g-rave responsabilità. di firmare a V-eTSailles o di ord..i'nare la fine della resistenza passiva, i Governi dell'Jnte.sa non lascia,rono mai tregua; nessuna umiliazione parve rnaì sufficiente. Dopo avere affermato, come .vagione prin-ciipale della guerra europea, l'abbattimento delfirnperia.lismo prussiano, tutti gli ·Sta,ti vincitori si sono comportati il~ modo da togJ.jere ogni ri&Qr:sa e ogni credito al m10vo regime democraUoo- -pa· àficatore, e da avvalora.re la risorta pro-. paganda •lei Ludendorf, dei militaristi, dei revanch-isti tedeschi e le speranze di una dittatura. imperiailista. I giqrnali fascisti italiani, a dimostrazione di un assai più pericoloso interna.- zionali-smo di tutti i capitalismi e na:iionalismi, .sono perfino, arrivati a.Ila balorda apologia di HitJer, il M'l.tssolin1 del1'a Baviera 1 il quale dO\olI"ebbericostituire in Germania l'abbattuto regime della forza e delle ba.ionette, e riconquistare gli antichi confirii... eccettuato naturalmente il Brennero, come lo stesso Hitler.ha assicurato agli stessi acutissimi giornalisti. ... I pat.riottt siedono naturalment,e soli tanto a. destra. Quando si tratta di inizim•e e d1 preparaTe una guerra, o di prnvocarla, SO'llo gli elementi di dest,ra che si fanno avanti, gli Hohenzollern 1n Gennania, gli Absburgo in Austria, ecc. Ma quando si tratta di chiamare tutta la Na:iione ai maggiori sacrrifid di una guerra che si prolunga e grava su tutti i cittadini, allora si fa posto volentieri a qualche ministro socialista, magari sen~ porta.foglio. ti.fa sopra.tutto quando si tratta d1 rtp-rendere uno Stato sconfitto, di subire un trattato di pace, di cessare una resi• c;tenza divenuta impossibile, di riparare le devastazioni e le disillusioni di una guerra, al1ora largo, ]argo posto ai lavoratori, o.i socialisti. Cosi in Germania, e così anche a1trovei per superare la tempesta prima, e per avere più tn.rdi 1a comodità di confon• rle-Tele cose e far dimenticare al popolo sofferente, che la causa prima di iutte le sofferenze è stata proprio la guerra e la poli_tica bellicosa dei nazionalist.i. Se la Germania. geme sott.o l'oppressione francese, se la denutrizione aumenta, se il marco- pr~cipit-a, 111colpa non è di chi ha voluta J; guerra, ma - dicono ... in naviera - dei marxisti che si sono sobbarcati a reggere lo Stato vinto ed oppresso, o che l'hanno comunque soste. nuto. Cosi in Germania come in qualche al• tra nazione, do,,e l'aumento dei prezzi, il caro-vita, la svalOTizzazione de.Ila lira, l'insistenza dei disavanzi, ecc. furono allegramente rappresentati come una colpa dei socialisti a.1l'oppo.sizione anzichè r·nme le cor.seguenze di unn guarra 1un• ~a, penosa e non sempre ben condotta. ... B.ElRLINO, 30. Do.po a.vere desUbulito 1'l Governo di Dresda, il Coimmi-sLSa.risotraord+nario, rlotf.t. 'Heinz.e, coll'appoggio della. .Reich6w-ehr ha allon.tana1o dal IPala.zzo ministeriaùe i membri del Gahinetto soc1al-comun1sta sassone, iha rnvocato J'ord·ine di convo-caz10ne della Dìeia. e 1 ha fatto O'Ccuparemilitairmen• te il Parlamento. Prese' queste misure di 5lourezza, l'onor. Heinze ha f.ait.toqua.lette tentativo per cos'bitui,re un nuovo Gabinetto, ma 'finora ,non è approdato arl alcun ristùtato. Intanto, egri compie la sua funzione di governatore a.iutato da sempHci funzionari. In un procl•a.. ma. diretto al-la.ipo-polaZ'ione gli -s.pìegache coone la sua mi66ione principale · conQiste nel iriUrnire tutte Je toriie cooti,tuzionali e ne1 fòrm·are oh nuo,vo Governo su ibase Dar. lamentare. Da. p~rt~ sua., dl go.vemo centrale per giustificare la sua azione <:antro la 'Sassonia. dichiara •di M'er a.gii-0per l'assoluta nece5S-itàdi di,fender.e l'ordd.ne e l'esist.enza del popolo 6assone, •mlnaociato· dall'att.eggiamento dei comunLstii.che, Gon un violénto arppello distribuito in •tutto lo Stai.o, invlfa.vano le masse alia rivolta.. L'applicazione de1le misure prese dal Governo non poteva essere ni~a,rdata. Nelle s,fere ufficiali si res:pi•nge l'afferma• zlone che il Governo abbia adoUato due pesi e due misure nei riguard1 dt Dresda e Mc>na>eo.Diverso è .n carattere dei due graNi con-tlitM. Nella Baviera '"l'oNline non è mln~ciato, la violenza non cerca di imporsi a.11aproprietà e la vita dei <:ittadln! non corr.e alcun pericol~ .Si tratta di un conflit.to ,che si muove emi terreno della Costituzione, di COJ1te.ste.ziondi ordine giunldico. Il conflitto con Monaco non pub essere sfruttato a. fa.vora di <30mblnazioni politiche interne. I socialistsii staccandoal comunisti sembra che i comunisti di Sassonia, a.p• pogglat-i da quelli di Berlino, non siano decisi ad abbandonare la lo1t~ nonostante la impoooibilità in cui si trovamo di far fronte a~li av-versari, tra li quali stanno ora anche l 5ocia.li'&ti.La Direzione del partito soeialista ha, infatti. pienamenta sconf-c,ssato .il . parta.o comunista sassone colla seguente mozione: • La Direzione de.I partito sociali.sta., esaminata la sua pooizione di fronte al con• t.egno del Cancelliere n.ella questione della Sassonia, gludi-ca che l'azfone dei comuni• &ti di Dre,sda è inconciliabile cogli interessi della Re1rnbblica. Il ,pa,rtJto <:omunista ha, col 6UO modo di agire, rovinato - completamente la base sulla quale si •_potevaintraprendere il tentativo di un comune Governo rra socialisti e coniunl5N. La Direzione del partito ritiene che, dopo la sommossa di Amburgo e gli avvenimenti di Sassonia, sia imp056ibile la permanenza dei c'omunisti al Gov.erno. La. Direzione si augura quanto prima un miglioramento clei rapporti. fra Il Governo cenrale e la Sassonia! Domani sJ riunirà. la frailone parlamen• tare socialiBta, per flesa.re deilnit-iva1rnente il punto di vlsta ln pr()IJ)osllo"· I ,sociaHsH sassoni, coll'a-ppoggio an-che di qualche organizzazione e di alcuni gruppi sociaJisti, banno proclamato lo sciope-ro generale di protesta per la durata di tre giorni. Tutte quei.te manovre avranno ben poeti probabilità di succe66o, l)o-lchè· il Gov,erno Quelli che siedono a destra, sono tutti è ormai ~aòrone de-Ila situazione. patriotti. ~".ti. sl, vera.mente! Sono essi CO· Nel clrcoH po.llticl della ca;pitale si ha stretti a formare i Comitati di resistenlia fiducia che il dr. Heinze 5a,prà in breve inteTrla per manòare i concittadini in tempo riatt-ivare in Sassonia. le condizioni trincea; sono essi che devono denunciare normali senza ricorrere ad eccesisive ml-su. i disfattisti; sono essi clrn devono pradi- re di rigore, care 1a necessità di ogni sacrificio pur A :\tonaco il governo bavarese ha esami• di combattere e continuare lo. guerra. n-afa la Nota clel GO\·erno di Berlino senza D;~t~aqfed~~a sie ; ~\~ f f f~f~~~J: pr;~?~~e t1 1 c~~:n2:;!sig~:;eia6i delib~razio• J grandi industriali e gli agrari non val- ne, il' PI'OOidente von l\nilllng vuol conolero pagare. Stinnes era disposto perfino scere con t.utta precisione H carattere del· a trustarsi con i capitaJisti francesi, ma la Nota di Siresema.nn, vuole 68.pere se non a far5i decimare dalla Re.pubblica ordina di rtsta.bilire la situazione conifor• tedesca. memente •ai desiderata del Governo deJ E quando è venuta l'ora più grave, Relch, se deve essere considerata -come un l'ora più triste della Germania, allora la ultimatum, se lo stato d'a66edio deve e66e• Dest,ra, pa.triotf a sì, naz.ionalist.a sì; ma re soppresso e se von Kahr e il generale al diavolo la. disciplina nazionale, al dia. ,.Lossow devono e-ssere dest.ituiti dalle loro volo l'Impero! Fui- che si salvi la p•ro- funzioni. priet,à, rompiamo la grande patria, te. Il minisLro b&,.va.resesarà di ritorno a desca; viva f! separatismo, viva la· Ba· Monaco nella• giornata di giovedì e una viera. abOOc;sola Germania! decisione del Governo sa.rà. -cono6Ciu1a,solo E' toccato allora· e anco'ra una volta t•erso la .fine de11aset.Umano.. a.i disprezzati inlèrna:;ioncili-sli di salva. Inianto' a Manico ,si· dà Ìprova d-ella masre la nazione; è toccato allora e ancora s!Ina ·indifter.enza. nei rlgqardi del paScSo di Stresemann, al qua'le non si "7lole .ac.- cordare akuna importanza, malgrado ila minaccia di appli-cazione di sanzion,j ecouomiche~ Il Governo l{nil11ng è di.sposto a tra.tiare ma su un ipiede di ugua,.glianza .e i.enza 6Ubire «lmprelzioni• da Berlino~ Unproclam& del separatisti In Renania. 1 separaUstt, orma! St'ur1 del· l'appoggio delle !PU'Pp.e di occupazione, procedono con maggior violenza cootro 1 lo.ro aviversari. Essi ha.uno compi1J.to ieri atti gravi a Du!sburg provooando scontri con la popolazione che ebbe a. sof!Tire qualche perdita A Duren Je autorità repnb·1Jlicane hanno emesso una. valuta speciale che non viene i'iconos-cluta nè dalla popolamoae nè d:a.1· le autorità comllllali. .· In parecchie località 1 separatisti hanno · saccheggiato i negCYtL La sede de-I Governo l)rovvisorio a Coblenza. è sonegliala da.Ile truppe francesL A nome di cotesto Governa, H dr. Dort1hen h.r pubbl?ca.to il seguente proclama: · • Il popolo renMl.oha assunto la d1rezi-0:ne dei suoi destini. • Il Governo provvisorio della Repuh-b-lica re11ana invia a tutte le Nazioni del mo.ndo il r.raterno saluto del po-polo renano e 'P:l'ç,clama solenne:rhente la volontà dei (renani di Vivere in pace e nell'ami-cizia G-ontutto l'u• niverso. E<sso condanna. l"'~ guerra. mon• diale, scatenata dalla Prussia e si dichiara disposto a paga.re la. ·sua parte di riparazioni. ~ Il popolo renano fa a[)pello a. tutte le . azioni, particolarmente a quelle che han· no lSofferto la guerra, -e le pi·ega. di .a.ssoi ciarsi lealmcinte e irancamente ai .suoi s!or-< {}i per dare all'Europa e al mondo intera un'era di pace e di concordia"· A B-erlino c0lesto appello è cons.J.derato come un gesto fanfa.ronesco che hscierà. il tero,po éhe trova. Si osserva, poi, che, men~ tre 1 separatisti proclamano di volere la pace pon tuito il mondo, cominciano a met~ tersi ln guerra col Rei-cli. ~ L'accordtora Krnppe i francesi Nella Ru11rla situaztone è un po' miglio• rata, La minacciata serrata generale d ·e miniere e degli sta.bHiimenfl non è av ~ nu.ta. Il fermo atte.g8'lamento degli opeT che ne1 g!orni scansi ·avevano minacciato(.:; occupare Je fabbriche e le miniere nel caso fosse sta.to a.pp-Hcai-0 il « lock-out •• ha in• dotto gli industriali a desistere dal lor.o proposito e a costringerli a concludere rapi.eia.mente gli accordi colla commissioneinteralleata di controllo. L'esempio è stato dato da Krupp. Egli si e sottoposto alle condl-zioni cbe le autor.it.à di occupazione hanno fissato e ha firmato una conveniione colla quale si impegna dì pagare le impòste arretrate sui carboni, metò. in natura e metà i-n valuta. I\Tupp assume inoltre l'obbligo di versar-4' ,:1.glal lleati il 20 per cento della. produzione delle sue mintere. Col grnndc Industriale di Essen hanno ced•uto al~ri numerosi possesso.ri delle ricchezze economiche della regione occupata -13 non si attende ormai che la resa. di Sti,nne.s la qua.le, secondo indizi, non dovrebbe essere lonfana.. Questi".accordt sono il preludio a.Ila.rlJ)I'eisa norma.le del laivoro. An-che il servizio ferroviarl-0 non tarderà. ad e.:ìSere riattivato perchè un numero considerevole di ferro· ,•ieri è stato riammesso in servizio.. L'lnchleslsaullacapacitàtedesca· alla Conferenza Imperiale LONDRA, 30. La Con ferenz.a imperiale ha ripreso stamane alle 11 la discussione. Durante la discussione Lord Curzon ha comunicato le Ii.spoote inviate dai Governi a,}leati isulle proposte .britanni .. ohe relative ad una nuova inchiesta.. sul problema delle- riparazioni. I lavodreil[laommiiiione delrleiparazio PARIGI, 30. La Commissione delle "Riparazìoni non prenderà oggi nessuna decisione ri.guar• do Ja nota tedesca. Gli Alleati negoziano tuttora con l 'lnghilt.en·a ner la designa~ zione dei :re1iti. I1 Daylv Skech dichiara che è quasi certo che Mnc Kem1a sarà scelto come rappresentante del Governo inglese nel Com_it3:tod~i pe,riti per ristabilire la potennahtà d1 pagamento della Germania ..

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