Lo Stato - anno II - n. 20 - 20 luglio 1961
di dover parlare all'on. Fanfani e al suo governo: « Sostenere che la nostra critica delle con– vergenze è sbagliata perché in verità non offri– remmo alla DC soltanto una diversa convergen– za, vuol dire cercare in un distinguo una eva– sione alla realtà delle cose e dei problemi. Se non si riesce a ottenere un impegno su alcune cose relativamente modeste, come si può porre ob– biettivo più vasto e più ampio, come quello che sembrò echeggiare ieri sera in alcune delle preoc– cupazioni dell'on. Moro? ». L'on. Nenni ha ben capito qual è la pro– spettiva offerta dall'on. Moro e si limita a ri– cordare al segretario d.c. l'esigenza della con– cretezza e del gradualismo. Se dunque l'on. Nenni intendeva rilanciare il problema socialista, di là della convergenza, egli ha segnato due punti al suo attivo. Per un lato, egli ha potenziato le esigenze laicistiche, legando il loro portavoce più conseguente, il partito repubblicano ad un impegno di crisi là dove esse non vengano rispettate o dal governo o anche dalla sola DC. Lo stralcio del finanzia– mento della scuola pubblica e l'attuazione delle Regioni sono stati posti pubblicamente, in sede parlamentare, come condizioni dal PRI alla con– vergenza. Dall'altro, non sul piano immediato, del– l'apertura della crisi, ma sul piano di quella della prospettiva di fondo, egli ha agganciato, alle spalle dell'on. Fanfani, un dialogo impe– gnativo con l'on. Moro. L'on. Fanfani, limitando la sua replica alla attività passata del governo, senza aprire .alcuna prospettiva politica, ha con– fermato al riguardo il risl,lltato ottenuto dal segretario del ·PSI. 6 bibliotecaginobianco Il punto determinante è indubbiamente il dialogo ( e più che il dialogo, ormai) dell 'on. Nenni e dell'on. Moro. Taluni prestano all'on. Moro intenzioni machiavelliche e spiegano con puri tatticismi i suoi atti, poJitici : il suo dialogo con i socialisti sarebbe un modo per garantire la convergenza o la direzione unitaria d.c .... Che l'on. Moro possa ricorrere tatticamente anche a spiegazioni di' questo genere non ci sorprende. Quel che im– porta notare che egli non ha mancato mai al dovere- di dire con chiarezza in pubblico la sua linea politica. Ricordo che si diceva, prima del congresso di Firenze, che le sue concessioni al– l'on. Fanfani, allora capo della sinistra d.c., ·era– no puri tatticismi. Si è visto. che non era vero: l'on. Moro c,redeva alle cose che diceva. Ieri come oggi. Che poi l'on., Moro, nel suo dialogo con· l'on. Nenni, intenda far subire al leader auto– nomista, un analogo processo di scolorimento, come quello ·fatto subire all'on. Fanfani, è cosa possibile. Ma resta il fatto che la linea dell'on. Moro è ben più che una semplice « socialdemocratiz- • zazione » dell;on. Nenni. E', come egli ha detto, un mut.amento di sistema politico. Si può dire che essa impegna il dialogo con tutto il PSI ( e si sa bene che altra forza questo implica) e non solo con il gruppo autonomista. Quella dell'on. Moro è una prospettiva politica organica. Il meno che possiamo dire, a termine di articolo di semplice esegesi della situazione politica, è che essa solleva più pmblemi, e molto più gravi, di quanti ne risolva. G. BAGET-BOZZO a>
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=