Lo Stato - anno II - n. 20 - 20 luglio 1961

SOHHA.RIO • DOPO LA MO·ZIONE' SOCIALISTA Il dibattito alla camera sulla mozione socialista non è servito tanto a chiarire - se an– cora ve ne fosse stato bisogno - la natura C'ontradditoria della attuale maggioranza « con– vergente»; quanto a delineare, sia pure in forma embrionale, le prospettive a venire che alla politica italiana offre il perdurante colloquio fra gli onorevolì Moro e Nenni. Pro– spettive che potrebbero meglio delineMsi ad autunno inoltrato, quando per -tutte le- forze politiche italiane sarà giunto il momento di assumere responsabilità senza che vi siano alternative di compromesso di alcun genere. • I RAPPORTI CINA-URSS Aumenta il numero di coloro i quali porgono orecchio con rinnovato intereresse alle voci di dissidi tra la Cina e l'URSS, e sulla base di tali voci avanzano proposte tendenti ad ammorbidire l'atteggiamento dell'occidente nei confronti della politica russa. Un tale, atteggi'amento non sembra giustificato da nessun elemento concreto, tenuto conto che i pretHi dissidii fra le due potenze comuniste, alla luce dei fatti, sembrano ridursi a sem– plici divergenze circa la via ed i modi attraverso i quali conseguire un obbiettivo comune alla Cina ed all'URSS: il trionfo del comun,ismo in tutto il mondo. • AGRICOLTURAE POLITICA La prima tornata d'ella conferenza nazionale dell'agricoltura si è chiusa con un bi– lancio nettamente negativo per l'agricoltura stessa. L'estrema politicizzazione imposta ai dibattiti dai rappresentanti comunisti e la incapacità degli altri partecipanti a svincolarsi dalla tematica e dalle prospetti,ve offerte dalle sinistre, hanno finito per fare passare net– tamente in seconda linea I veri problemi che pesano sull'agricoltura italiana. • LA RESPONSABILITA' DELL'«IN:TESA,. Una fitta rete di alleanze fra universitari che si dicono cattolici ed universitar~ che si gloriano del loro acceso laicismo e del loro credo marxista, s'è allargata in, rtalia· per vo– lontà del dirigenti della • l'ntesa, " universitaria cattolica. E' questo un altro sintomo di quei cedimenti progressivi di certi settori del mondo cattolico avanti ai marxisti, che ne– gli ultimi tempi sono sfati apertamen,te denunziati da autorevoli esponenti della Gerarchia. • BARUFFE INI FAMIGUA GII anni passano per il premio • Strega ,. ma nulla cambia nella cornice dorata e pur fradicia di una manifestazione ridotta al rango di numero da fiera paesana. La meschinità della manifestazione s'è risolta quest'anno in chiave di farsa al mo– mento che le appendici lako-radicali della cultura marxista hanno tentato il « colpo di mano ,. che voleva quasi significare affermazione di autonomia rispetto ai padroni, Ed i padroni, dopo qualche perpl&ssità hanno concesso di buon grado il contentino alle loro • appendici •, dopo essersi convinti che tale cosa rientrava pienamente nel loro gioco tradizionale di abili burattinai della cultura italiana. e MUSICA E IDEOLOGIA La musica, come ogni manifestazione dell'uomo, non sfugge alla ferrea legge della contrapposizione radicale di • prlncipli primi • che domina, come sempre, anche la sto– ria contemporanea. In questo senso la musica • seriale • - che rompe i limiti della tradizione classica « tonale ,. l'n nome di un·a « creatività • libera da leggi e da principii - esprime nel mon– do della musica la contrapposizione filosofica tra il principio della trascenc!enza e quello dell'immanenza, che trova Il suo modo più concreto nel marxismo. E come accade nella storia politica d~i popoli, un genere musicale che nel suo na- 1cere aveva affermato un .principio di libertà assoluta, finisce, a compimento del suo ci– clo logico, per Ksere lncantenato dal peso del tecnicisimo e della strumentalifà che ne annientano ogni forza autenticamente creativa. bib'liotecaginobianco l

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