Lo Stato - anno II - n. 15 - 30 maggio 1961

SOMMARIO e L'ON. MORO FA UN PASSO AVANTI Moro punta all'« apertura a sinistra», il governo Fanfani è il veicolo della sua politica e l'on. Malagodi ne è una componente essenziale. L'on. Nenni, a sua volta, pensa di poter condizionare in tutto la DC, e con essa la politica ,italiana,, una volta che questa si sia decisa al grande passo. Ma i calcoli dell'on. Moro e dell'on. Nenni potrebbero, in ogni momento, essere scon– volti dall'iniziativa comunista e dalla fine di quella apparente, anche se ostentata, indif– ferenza del popolo Italiano avanti olla politica di bassa lega che caratterizza la « con– vergenza ». e VALGONO ANCORA « PUNTI FERMI»? Si moltiplicano i casi di « apertura a sinistra » nei comuni Italiani, contro lo spirito e la forma di quei « punti fermi » con i quali la gerarchia aveva inteso indicare il limite di certe operazioni politiche che impegnavano marxisti e cattolici. Da tale constatazione derivano tre domande; e precisamente: Si sono toccati i limiti previsti per l'estensione di quelle operazioni? Oppure i limiti sono stati spostati? Oppure quei « punti fermi » devono essere considerati dai cattolici superati? e COLLOQUI DI KLAGENFURT I legami della « convergenza » hanno impedito al governo di tutelare con la dovuta dignità e fermezza, i diritti dell'Italia nella controversia con l'Austria per la questione Alto-Atesina. L'atteggiamento sin qui seguito dal governo Italiano giustifica l'intransigenza Austriaca che punta ad un intervento aperto dell'ONU in una questione interna del nostro paese. e COMUNISTI E CETO MEDIO Il PCI mostra di essere in fase di progresso elettorale in tutto il paese. Tale dato conferma, con altri elementi, che la sua « presa politica » si allarga a ceti tradizional– mente estranei alla tematica marxista ed in particolare al ceto medio. E' questo il risultato di 15 anni di politica DC priva di finalismo, che ha distrutto, senza sostituirli, i valori tradizionali attraverso i quali in passato s'era caratterizzata la presenza attiva del ceto medio in seno alla collettività nazionale. e UNA SCONFITTA DI CRISPI Nell'azione di Francesco Crispi, all'indomani della vittoria garibaldina sui Borboni, principii dello Stato unitario e dello Stato di diritto, non impedirono una giusta e obiettiva considerazione dei valori profondi che erano alla base degli atteggiamenti particolari assunti dalla classe dirigente meridionale avanti al processo di unificazione dell'Italia. Il fatto che Cavour ed i suoi successori non tennero in debita considerazione quei valori, deve considerarsi all'origine degli scompensi e del malessere che da allora hanno travagliato la vita del mezzogiorno d'Italia. e IL NIPOTINO DELL'INGEGNERE Il clima conformista che domina la cultura ufficiale in Italia, favorisce il vegetare di parassiti sociali, i quali tentano di mascherare la loro pochezza intellettuale con vuoti esercizi calligrafici, che riescono in quel clima a spacciare per « produzione ispirata ». Un campione di tale flora può considerarsi Alberto Arbasino. bibliotecaginobianco l

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