Lo Stato - anno II - n. 14 - 20 maggio 1961
LA POLITICA NEGLI ATENEI IL f RORTISfflO URIUE:RSIT ARI Pochi COille numero ma tenaci, compatti ed attivi, i comunisti allargano sempre più la loro influenza nel mondo I congressi delle due magg1on asso– çia;zioni goliardiche italiane, l'Intesa, che raccoglie gli studenti cattolici, e l'U.G.I., alla quale aderiscono quelli « laici » e i socialcomunisti, hanno dato vita ad una situazione per molti aspetti del tutto nuova nel mondo universitario italiano. Nei due congressi, svoltisi en– trambi ai primi di maggio, posizioni po– litiche più chiare del solito sono infatti emerse. Come è noto• sia all'interno del- l'U.N.U.R.I., l'organismo •rappresentati– vo al quale aderiscono tutti gli studenti universitari italiani, che nei vari atenei·, l'accordo politico tra l'Intesa e l'U.G.I. è alla base del movimento studentesco. L'U.G.I., da qualche anno a questa par– te, ha subito un'involuzione a sinistra sempre più accentuata tanto che negli J>etffj DLLLA lRF.SiblNZA ML tON>IGU universitario ultimi tempi l'associazione è divenuta un autentico organismo fiancheggiatore del Partito Comunista. Guidata dal so– cialista-carrista Giacinto Militello, la U.G.I. si è sempre schierata sulle stesse posizioni sostenute dai marxisti, dalla lotta al' governo Tambroni alle manife– stazioni per l' « Algeria libera », dall'op– posizione a taluni articoli del piano de– cennale per la scuola (quelli che con– cedono finanziamenti di Stato alla scuola cattolica) ai più recenti disordini di piazza organizzati dal P.C.I. e dal P.S.I. In questa politica l'U.G.I. ha finito per trascinare anche l'Intesa. Il recente congresso dell'associazione studentesca cattolica ha però fatto registrare, dopo anrii di cedimento verso un'autentica politica marxista un certo risveglio nei ITALIA 1961: « Vogliomo tentare con i libri ovuti in dono dalla presidenza del consiglio? » 18 bibliotecaginobianco settori pm sensibili dell'associazione stessa. •Al congresso di Roma infatti, elementi quali Enrico Peyretti, presi– dente della Fuci, Paolo Picone, espo– nente delle Congr-egazioni Mariane, i delegati di base dell'Università Cattolica del Sacro Cuore e tutti i delegati delle università venete hanno chiaramente fatto capire di non voler segu;re più i dirigenti dell'Intesa in una politica di acquiescenza verso un'organizza~one chiaramente marxista come l'U.G.I. è appu.Q.todivenuta. Di fronte a questa precisa presa di posizione, Siro Bron– doni, segretario generale dell'Intesa, nel– la replica finale, ha dovuto forzatamen– te ricordare che l'alleanza con l'U.G.I., in sede nazionale e locale, andava quo– tidianamente verificata e doveva inoltre . . esser condizionata ad un preciso impe- . gno dell'U.G.I. a respingere qualsiasi tendenza di natura frontista. Indubbia– mente non è molto, sopratutto se si confronta questo pass~ della replica fi– nale di Brondoni con quella parte della mozione finale del congresso dove si ri– badisce la totale indipendenza dell'asso– ciazione da qualsiasi ingerenza delle ge- 1 archie cattoliche. Comunque la· presa di posizione dei delegati più sensibili, decisamente con– traria a qualsiasi tentativo frontista in campo universitario, è bastata a influen– zare in maniera notevolissima il con– gresso dell'U.G.I., svoltosi subito dopo quello dell'Intesa, a Venezia. Al congres– so dell'U.G.I. si è infatti determinato uno scontrò tra i democratici dell'U.G.I. e •i marxisti che ha messo in dubbio l'unità stessa dell'associazione. In altri tcrmini, il recente congresso di Venezia che nelle intenzioni dei suoi promotori
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