Lo Stato - anno II - n. 14 - 20 maggio 1961
Clamore saragattiano Ci risiamo. Il paese è caduto- un'altra volta nel consueto peccato: non ha votato per Sa.ragat. Il perché poi? Perché l'on. Saragat non dispone che di un quotidiano, « La Giustizia », e quindi il paese non è ben informato delle attività del partito sa– ragattiano. Quanto è ingrato, l'on. Saragat! Si capisce poi che tl destino dopo tanto spreco di buona sorte, vendichi sul suo partito gli uomini tanto ingiusta– mente calunniati. Ma se Saragat è l'enfant gatè di tutto il centro destra ed ii centro sinistra italiano! Per lui votano i poliziotti, per lui la RAI-TV non ha che parole di lode. Tutto l'apparato statale sa che niente è da preferirsi ai saragattiani. La stampa di informazioni riferisce ogni suo discorso, ne valo– rizza ogni intervento. I suoi articoli su « La Giu– stizia » vengono sempre elogiati e commentati. Che più? La DC, partito di governo, o•rmai per bocca del Presidente del Consiglio, del Segretario del partito e del Ministro degli interni invita a votare per Saragat. Ma gli italiani, no: non votano per Saragat. Que– sto popolo conserva ancora qualche virtù. Detesta le posizioni scipite e il moralismo quacchero. Insomma, l'on. Saragat prima si lancia sul « cen– tro sinistra o il nulla », vuole le giunte con i socia– listi, minaccia la crisi di governo se tali giunte non vengono prontamente concesse. Poi scopre che il PSI è di nuovo immaturo, si dà alla convergenza e teorizza il governo della lunga emergenza. Nella definizione dell'on. Saragat, si definisce di emer– genza quella situazione politica in cui il PSDI non ha almeno trenta deputati. E si vuole che tl paese non reagisca a questa commedia? Si vuole che questa piccola rappresentazione venga vista da un paese così smagato altro che come un piccolo proscenio, che copre un gioco di grossi interessi dietro le quinte? L'abituale scetti– cismo nazionale, dinanzi a una tale situazione, di– venta quasi « materialismo storico »: si spiega tutto con il danaro. L'umorismo rasenta il vertice poi con la risposta a Saragat de!l'on. Fanfani che è una pagina che parrebbe scritta da un grande umorista e la cui singolare ed impagabile ironia sta invece nel fatto che è stata scritta come una cosa seria. Dopo aver detto che la dichiarazione dell'ono– revole Saragat, che aveva criticato il governo e la IL COM mento dell'amministrazione pubblica e della buro– crazia è giunta proprio oggi con la notizia diffusa sulle relazioni presentate dai vari ministri al Pre– sidente del Consiglio, relative al cumulo deg:i in– carichi, notizie che varranno a dissolvere un certo scetticismo con cui era stata accolta l'iniziativa del presidente del consiglio anche da chi ne so.ttoli– neava l'opportunità». Dunque, secondo Fanfani, l'on. Saragat dovrebbe prendere i voti, informando l'elettorato che l'ono– revole Fanfani ha ricevuto dai ministri delle re– lazioni sulle incom.patibilità degli incarichi. Nulla si sa ancora di queste relazioni è vero, né dei prov– vedimenti che seguiranno. Se l'on. Saragat facesse un simile discorso poli– tico che è testualmente l'atout offertogli dall'ono– revole Fanfani non sarebbe quel distinto statista che la stampa di informazioni sa, ma un Kamikaza. Chissà che davvero Fanfani a Ravenna non abbia tirato troppo la corda. Il comunismo avanza D·o•poRimini, Aosta. Le indicazioni del corpo elettorale non potrebbero essere più chi:are, costanti ed impegnative. Il. co– munismo si rafforza sul piano elettorale: l'eletto– rato socialista o di sinistra si muove v·erso il PCI. I socialisti compensano talvolta con l'emorragia dell'elettorato di centro sinistra i voti persi a si– nistra, talvolta no. La DC è passata in Aosta dal 48 3 per cento del 1948 al 35 8 per cento nel 1961 con un decre– mento pressoché co,stante. E questo nonostante che le destre abbiano subìto un egual processo di as– sottigliamento: il PLI è sceso, ad esempio, dal 3,7 del 1956 al 2,2 del 1961 ed il MSI dal 5,3 del 1958 e dal 4,4 del 1956 al 3 per oento (compresa la fra– zione dissidente) del 1961. Costante invece l'incremento de 7 le sinistre, e sopratutto, l'incremento del PCI. che ha concen– trato attorno a se frazioni sempre più importanti dell'elettorato dell'Unton Valdotaine, la versione aostana dei cristiano sociali. Nella col'aborazione con il comunismo è sempre il collaboratore che ci rimette le penne. I comunisti salgono dalla percen– foale del 38.2 del 1956 a quella del 39,83 per cento del 1961. Il PSI passa dal 6,5 del 1956 al 6,3 del 1961. L'Union Valdotaine passa dal 9,3 del 1956 al 7,5 del 1961. sua inefficienza sui ma.ggiori problemi nazionali, Ora si badi: dal 1958 in avanti (e anche da valorizza l'appello che l'on. Fanfani rivolse da Ra- prima) è in atto una politica che intende allar- venna ai partiti democratici (questa. volta Ravenna gare l'area democratica a sinistra mediante la po- rischia di ripetere il ruolo d,ella fata! Novara. N:d.r.l, litica della mano tesa (sia pure per esperimento affinché presentassero i risultati dell'azione gover- al PSI) con lo scopo così di aumentare la sua in- nativa quale frutto della loro responsabile decisione fiuenza politica a d anno d el PCI assum,endo che (Saragat aveva detto che è l'appoggiare il governo il PSI sia una forza qua.si democratica. ! che indebolisce i partiti democratici), l'on. Fanfani Il risultato di questa politica; ae~ta aa Nenni prosegue: di apertura a sinistra, da Fanafani e Moro di (< Quanto alle attese dell'opinione pubblica, cui centro sinistra, è uno solo: ridurre la base ! accenna l'on. Saragat, si fa notare che un'altra elettorale del PSI e delle forze vicine al PSI (tipo risposta immediata circa un più ordinato anda- appunto l'Union Valdotaine) a beneficio del PCI. -.-...._ ••._•••.• .,..... .,............ ...,......... ...._ •••••••• -.-.•.r.r.-.•.-••••••••-••••••••••••_.._-. r.•.w.r ...... •.•••• .. •••• .. •••••••.r.-.-.-. ... -.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.- .. -.•.-- 16 bibliotecaginobianco
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