Lo Stato - anno II - n. 13 - 10 maggio 1961

grande protettore della cultura « pro- p Q Es J À gressista », i letterati spagnoli della nou- velle vague libertaria si sono recati a Majorca per rassicurare i colleghi delle altre nazioni europee e degli Stati Uni- ti che anche in Ispagna la cultura è C b 1 · orientata a sinistra e « partecipa alla ere r a I s mo lotta contro il fascismo e<l il clericali- smo». Tra gli spagnoli era presente an– che quel Juan Goytisolo che vive a Pa– rigi facendo il « consigliere » di Ga!li– mard e che recentemente è venuto in Italia per fare comizi contro la « ditta– tura franchista ». In realtà la «dittatura» del Caudillo i suoi nemici da anni non li trova più a sinistra, ma, anzi, nella nazione ibe– rica sono proprio gli uomini di sinistra ad essere avvicinati e ad essere consi– derati le pecorelle smarrite da rintrac– ciare e da salvare. Così, tra i cattolici spagnoli, le preferenze vengono date ai democristiani ed a quei dirigenti del- 1'Azione Cattolica che subiscono l'in– fluenza dei « teorici » del cristianesimo progressista francese. In tal modo, il laicista e filocomunista Goytisolo ha potuto rientrare tranquillamente in lspa– gna e partecipare al convegno di Cap– Formentor. Anche il « premio degli editori », as– segnato al termine della manifestazione majorchina, non può andare esente da un commento. I due premiati - l'ispa– no-americano Yorge Luis Borges e l'ir– landese Samuel Beckett - rappresentano i due aspetti - diversi ma convergen– ti - del nihilismo contemporaneo usa– to dal marxismo come strumento di rottura. Da Majorca, quindi, dall'andamento del dibattito e dalla relazione-giustifica– toria del premio a Borges ed a Beckett è venuta la diagnosi di un male che ha colpito non soltanto la poesia e l'arte, ma lo stesso costume. Il « parlamento letterario » riunito a Cap Formentor, ha lanciato il suo pro– clama nihilista. La « crociata democra– tica in difesa dell'occidente» continua: con il tacito consenso di Franco e con gli applausi dei comunisti. FAUSTO BELFIORI Non verrà data risposta a lettere che accompagnino articoli inviati per essere pubblicati su « Lo Stato» quando gli stessi non siano stati richiesti dalla dire- zione. Lo STATO bibliotecaginobianco dei • • All'amore per i superlativi ormai non sfuggono più neppure i raffinati rappre– sentanti delle estetiche contemporanee, sicché abbiamo anche i « novissimi », che sono cir.que poeti e, al tempo stes– so, indagatori delle moderne manife– stazioni intorno al significato dell'arte e dei suoi problemi. A parte gli scherzi, diremo che la Casa editrice Rusconi e Paolazzi di Milano ha pubblicato nella sua Collana di poesie del « Verri » un volume intitolato / novissimi, poesie a cura di Alfredo Giuliani, che il compi– latore ha definito « la voce violenta del– la nuovissima poesia •italiana ». Gli au– tori sono cinque: Elio Pagliarini, Edoar– do Sanguineti, Nanni Balestrini, Anto– nio Porta, e lo stesso curatore del vo- 1ume, Alfredo Giuliani. La raccolta del– le poesie è preceduta da una prefazione e seguita da brevi saggi nei quali cia– scuno degli autori intende chiarire i rrincipi ed .i valori dei propri orient~– menti estetici, e quindi della propria ooesia. Infine, le liriche sono corredate da note orientatrici e, in un certo senso, chiarificatrici del Giuliani, compilate sulla scorta dei suggerimenti da lui avu– ti dagli stessi autori. I cinque nuovi, anzi novissimi, poe– ti sono tutti giovani fra i venticinque e i trent'anni che già avevo avuto occa– sione di notare, sia per i versi pubbli– cati in riviste letterarie o in volume, sia per il loro lavoro di traduttori e di cri– tici: il Pagliarani, per esempio, ha tra– dotto per Bompiani poco tempo fa Sul– la poesia e sui poeti di T. S. Eliot, e il Sanguineti curò con Giovanni Getto, nel 1957, un'antologia su Il Sonetto. Si trat– ta dunque di giovani seri e preparati, c:he si son fatte le ossa sulle esperienze estetiche e poetiche del mondo moderno con un'esigenza di indipendenza e di novità che li ha posti necessariamente in posizione critica e polemica di fronte alla poesia nostra contemporanea. Sostie– ne il Giuliani nella prefazione: « Ciò che molta poesia di questi anni ha fini– to col proporci non è altro che una for- e a1nbjguità • • • "nov1ss1m1" ma di neocrepuscolarismo, una ricaduta nella "realtà matrigna" cui si tenta di sfuggire mediante schemi di un razio– nalismo parenetico e velleitario, con la sociologia, magari col carduccianesimo. F. secondo me, si tratta di un atteggia– mento sbagliato per un'operazione dubbia». I « novissimi » rigettano tutto questo (e per molta parte hanno ragione di farlo), e superano i lirici nuovi della ge– nerazione immediatamente passata che già Luciano Anceschi ebbe a presen– tare, perché fatti apposta per piacere a vent'anni: preziosi, ariosi, antieloquenti, pudicamente patetici; un'esper·ienza poe– tica che poteva aver avuti i suoi motivi validi, ma che ormai per loro va consi– derata vuota di significati: « Bisogna aver percepito la tradizione moderna de– clinare rapidamente alle proprie spalle per capire lo sgomento e infine la deci– sione del no5tro esordio di contempo– ranei ». Dunque reazione completa e violen– ta ad ogni forma di neo-crepuscolarismo, di contenutismo; adattamento della for– ma poetica allo spirito del tempo, ma solo in quanto espressione di una ori– ginaria capacità di sentire e di espri– mersi; urto violento contro la. poesia tradizionale e conformista, per una poe– sia nuova; intendendo per poesia vecchia quella del 1959 e per poesia nuova quel– la che comincia con il 1960. Dunque un fatto strettamente legato alla loro ope– ra e al loro libro-manifesto. I « novis– simi » sono contro la ingenuità rumo– rosa dei futuristi; ma il richiamo di un avvenimento così lontano nel tempo un certo suo valore, una sua ragione deve pure averli. E in realtà, malgrado che questi ultimi poeti tengano ad avere e a darsi tutti i crismi di una critica colta e meditata, di una certa prosopopea espressiva, (se è così possibile dire sen– za alcuna volontà di sminuirne la sin– cerità) tuttavia la loro perentorietà, e la prepotenza con cui si presentano in 29

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