Lo Stato - anno II - n. 11 - 20 aprile 1961

La questione dell'educazione I vescovi siciliani prima ed il Papa stesso poi hanno attirato l'attenzione dei nostri dirigenti poli– tici sul problema della scuola. La questione della scuola privata è soltanto un aspetto di tale questione. In realtà essa nasce pro– prio sul terreno della scuola pubblica. Quali sono i valori che l'educazione pubblica assume oggi come propri? Anche qui esiste la solita confusione na– zionale e tutto è lasciato all'iniziativa privata del singolo docente: dottrina pubblica sui valori da pro– porsi alle giovani generazioni non esiste. Se dovesse venire formulata, non andrebbe al di là di un certo generico umanesimo filantropico. In questo clima l'attacco comunista, che punta sui va– lori del positivismo, dello scientismo e di un socia– lismo generico, ha successo. I comunisti vanno allo attacco della scuola pubblica che lo Stato, gover– nato da cattolici « ufficiali », non difende più. Sono marxisti notori a dirigere convegni di aggiorna– mento per i professori di scuole medie, con la par– tecipazione del ministro della P.I. E' possibile che non si debba su questo punto aprire una vigorosa battaglia per i valori tradizio– nali nella scuola? Che si debba praticamente edu– care i giovani ,con i mede,sim1 criteri che presie– dono ai clamori della stampa quotidiana? Si mandano così questi giovani disarmati in– nanzi alla vita: e la verità, scopo di ogni uomo su questa terra, coronerà, se Dio vorrà, soltanto anni di inedia, di pena e di travaglio. L'indifferentismo del partito di governo di fron– te a questa questione capitale è incredibile. E' ne– cessario, per ben governare, ridurre tutto alle que– stioni materiali? E che bel successo poi, anche li... Gagarineide « Se il nome di Colombo che traversò l'Atlantico vive ancora nei secoli, cosa si potrà dire del nome di Gagarin? ». Così Krusciov, in occasione delle accoglienze mo– scovite all'uomo spaziale. Certo se l'eroismo di un'impresa si misurasse in termini materiali soltanto, Colombo sarebbe un anatroccolo già di fronte a Lindberg e quasi nulla di fronte al primo pilota di un jet. Eppure, nessuno di questi signori è abitualmente paragonato a Cristoforo Colombo. Tra qualche anno, chi anche nell'URSS, si ricorderà di Yuri Gagarin? Dante aveva già colto il significato vero di Co– lombo, facendo dire, con l'istinto semiprofetico dei poeti, al suo Ulisse: « non vogliate negar l'espe– rienza - diretto al sol del mondo senza gente. Fatti non foste a viver come bruti - ma per seguir vir- tude e conoscenza». · La grandezza di Colombo è qui: l'esperi>enza del– l'assoluta.mente i,gnoto, per il solo amore della co- ~ noscenza, a rischio della vita ». La grandezza del ~l buscar levante por lo ponente » colombiano sta nella altezza dell'intuizione e nel rischiare la vita sua e di altri per la fede nella verità che l'intuizione aveva rivelato. Per questo Colombo è un immortale eroe. Si puo IL o o l\lf dente e pieno d'am01·e, se non si sa che Egli è la luce infusa nel nostro cuore e nella nostra mente ... Per questo, come diceva Leone XIII « Colombus noster est ». Gagarin ha offerto alla scienza il contributo del suo coraggio: e di questo giustamente la sua patria lo loda, come un pilota coraggioso. Ma la scienza aveva tutto precostituito: non si aveva più a che fare con l'ignoto, ma soltanto con l'imponderabile. Mentre Piovene ci descriveva l'uomo solo nel co– smo con il suo grande cuore, l'Espresso e l'Unità ci ammonivano che questo cuore era stato scelto « perché il suo cuore batte molto lentamente (dalle 50 alle 60 pulsazioni al minuto)». Per questa ot– tima costituzione Gagarin è diventato il primo uomo del cosmo. Ma quanti nell'URSS erano disposti a fare lo stesso, s,e avessero avuto un cuore eguale? Mentre l'Europa del secolo XV non aveva molti Colombo... Ma si dirà, al di là della figura individuale, si vuol esaltare l'impresa cosmica. Veramente, la fan– tascienza ha sconvolto molti senni. Cosa si pensa che il cosmo apporti alla vita umana sulla terra? L'impresa cosmica sembra a molti la definitiva dimostrazione dell'inesistenza di Dio dello scuotimento del suo dominio dei cieli. Solo questa illusione, può far dimenticare la su– prema irrilevanza della conquista cosmica alla so– luzione dei problemi umani. Anche il galileismo può conoscere l'eccesso. Il costituire stazioni geofisiche nello spazio non consentirà la soluzione di nessun problema umano, di nessun problema civile. E' curioso che dopo tanta critica, sia idealista che marxista, dello scientismo, gli avversari del positivismo diano una così bella e spontanea rivincita al vecchio nemico con il loro abbandono fiducioso alla tecnica. In fondo che cosa ci ha detto il primo cosmo– nauta? Che il cosmo è di un buio impenetrabile e che la Terra appare inve,ce illuminata d'azzurro ... Ma gli uomini di auesto tempo hanno perso il senso del realismo e della veridicità del simbolo ... Il Papa e i cattolici secondo Mattei Secondo Enrico Mattei, il Papa nel suo discorso al Presidente del Consiglio italiano in visita di Stato in Vaticano, ha espresso la sua fiducia nel governo Fanfani Il Papa ha espresso « in modo diretto il suo ap– prezzamento pe,r l'opera di Fanfani»: così Mattet. Questo giudizio è inteso da Mattei come un giu– dizio positivo sulla « convergenza », tanto che ne deduce « se la conver_genza è una trappola, quando il povero Malagodi si troverà preso tra le sue sbar– re, gli sarà di sollievo e di giustificazione di tro– varsi a fianco, gabbato come lui, perfino il Vicario di Cristo :i>. Si guardino le arditezze e le risorse che con– sente uno stile vagamente libe.rtino! Per Enrico Mattei, dunque il Papa potrebbe esprimere giudizi politici ufficiali sulla convergenza, come Papa: e questi giudizi avrebbero un valore ob– bligante in coscienza per i cattolici. Ecco, ancora, la prosa di Mattei. Dopo il discorso del Papa, dice Mattei, « cade anche la favola del governo nato dalla sommossa I raggiungere questo eroismo senza Cristo? E' ben dif– ficile che l'uomo possa credere nelle proprie speranze se non si sa che il mondo è opera di un Dio provvi- ••••-•.-.•.-.•.•-••·•.._..•-------··•-.-.·.--•-··········•-·······•·•·•••-.·•·•·••.-.-.-.- ..... ~ ---------- ------·-· · - ------·---·-·- - · ·-· ·-· · 16 bibliotecaginobianco

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