Lo Stato - anno I - n. 1 - 20 dicembre 1960

Lo Stato 13 IL REGIMEPROVVISORIO La riforma cositituzionale che ha ,?ortato la Francia ad avere oggi la Quinta Repubblica è stata originata da due fattori permanenti del sistema democratico, definito cor– rentemente «francese»: la partitocrazia da un lato ed i grandi commessi (gli alti funzionari cioè) dall'akro. Quanto poi al mctivo che ha « provocato » tale riforma lo si può agevolmente identificare nella «crisi» a1lgeri!Ila,ma in so– ~tanza·· il «motivo» abbraccia un campo molto più vasto ed i,l suo carattè.re verrebbe mini,m-izzato se lo si riducesse al solo quadTo dei tre dipartimenti franèesi del nord-Africa. Si tratta, infatti, di ll:11 movimento « in fieri», pro.fond-a– mente rivoluzionar.io , che, accoppiato ad altre istanze di carattere particolare o locale, è riuscito a manifestarsi pcr la prima volta_ in maniera conc.reta, anche se non sufficoo– temente efficace per poter catalizzare e, più tardi, determi– nare le forze che lo attorn:iavano al momento dell'insurre– zione del 13 m~ggio 1958. In modo riassuntivo si può sostenere che al momento della forimulazione della nuova Costituzione non manca– rono le buone i:ntenzi01I1i,ma_ malauguTatamente, quando venne effettuata la sua steSIU["a, prevalsero le opinioni di chi parl.a una << lingua desueta»; men.tre chi aveva compreso, intuitivamente o •per esperienza dei fatti, il· « moderno linguaggio » dell'azione fu messo . bellamente alla · porta, _sicchéla « grande r.ifo.rm •a »· si ritrovò svuotata di contoouto. . -.A detei"_minare questo· stato di cose ha indubbiamoote collaborato il carattere del generale De Gaulle, il quale .è riusc_ito ad imprimere i,l suo particolare rn{aTchioallo spi– rito dell'attuale Costituzione. De Gaulle, at~avcrso· i suoi scritti, con le sue. conversazioni, con i siuoi discorsi, ha mostrato chiaTamènte quale fosse il suo pens·iero e quali le sue as·pi,razion.i. In przmo luogo egH vuole esser~ un rifor~ matore: per pr~cipio· eg,li sostiene che quel. che « es,iste» in un dato momento della Storia, non va bene. In secondò luog~, egli im,posta ·il corolla•ri delle sue tesi sullo Stato al di fuori. del tempo e dello spaz.iio,quale fattore ideale per– manente. Questa non •è una osservazione gratuiit:a, poiché il pensiero di [)e Gaulle non è_ quello dello statista, legato quindi « anche » ai motivi contingenti, ma quello del .fi– losofo, che tende a situare la sua dottr.i,na nella realtà quotidiana senza dotar,la di mezzi efficaci per affrontM'e e vincere la prova, senza forgiare cioè gli strumenti dello bibl1otecag1no 1anco Stato» agisce come De Gaulle - .filosofo di uno Stato conflitto «ideologie?» che sconvolge il nostro mondo. Ne consegue, quindi, che De Gaulle - « Capo deHo Stato» agisce come_ De Gaulle - .filosofo di uoo Stato in quanto fattore ideale a sé stante, e no:n 1,n veste di sta– tista c01I1sapevoledella contingenza dello Stato stesso, da concepirsi, al contrario, come elemento funzionale di una dottrina, di una ideologia, di una religione. De Gaulle si cairatterizza, peTta,nto, per _una de.Ile tante .filiaz-ioni del liberalesiino, quando, anche se nM lo sostiene a chiare lettere, rinchiude in una « formula » di Stato ·tutte le aspi– razioni della natura umana, costr·ingendo m essa e per essa lo -spirituale ed il mater,iale dell'uomo. Con quest,i presupposti era fin troppo evidente che la Qui,rita Costituzione francese non pOiteva es.primcre final– mente. quegli elementi « nuovi », che tanti si attendevano. Non poteva contenere, dunque, l'ele·mento «dinamico» che ·I?ancava in quelle passate; nM poteva avere l'elem~nto « ideologico» che permettesse di lobta;re contro ideologie più concretamente organizzate su questo terreno; non po~ tevà ammettere l'elemento « s,pirituale » che ridonasse un motivo ·di fede o di convinzione a chi lo ceircava. La «·riforma» si è limitata, dunque, a de.fini!e pura– mente e ,semplicemente gli attr,ibuti-_ degli organi statali, nella più fir:edda e più squallida temperanza del giurista educato · a trattare l'astratto. E così facendo la V Repu~blica di– spone ora .di una Cost•ituzione che « potrebbe » modifì.q.re gli errori del passato,' ma t!lon J:i modifica per una assenza di im~ls,i; che · «·potrebbe» diventare uno strumento di innovazione per l,a.Francia, ma non lo è, nella realtà, per– ché è satura di « de.ficenze originali »; che « potrebbe » diventare un modçllo per altri Stati europei, ma che non lo diventerà pcrché non ha nella sua essenza ispiratrice gli strumenti necessari al genere di lotta dei tempi nostri. E' insomma la Cos,tituzione delle possibilità mancaite. L'attuale Costituzione contempla un esecutivo ·forte ed un legislativo che legifera (stando almeno al linguaggio degli esegeti). Un presidente de11,aRepubblica che detiene un potere quasi ilLimitato, non essendo soggetto al con– trollo effettivo de.I Parlamento, dato che quest'ukimo può essere sciolto a pi~imento del Ca,po ddlo Stato, e grazie

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