Linea d'ombra - anno VI - n. 30 - settembre 1988

Mosca '88 (foto di Roberto Koch/ Contrasto/ Grazia Neri). STORIE/MAKANIN ,Dasen'ka non era più solo una giovane donna affabile, capace di smussare delle difficoltà. Era già un'idea. Era qualcosa che apparteneva alla sfera delle metafore: DASEN'KA. Come il verde delle foglie. Come la primavera, che per la gente non è solo la primavera e non è solo una stagione dell'anno. Come la pioggia, che per la gente non è solo la pioggia. Dasen'ka telefonò a Mosca alla sua nuova amica Galja, domandandole di passare a fare una capatina da Andrej: aveva funzionato la solitudine e aveva imparato, finalmente a · tacere? La lezione.era servita? ... Dasen'ka dubitava che avesse veramente imparato a fare la kasa ed era convinta che non fosse tutto rose e fiori per lui, in quel momento, ma il problema era: tutto questo era stato sufficiente per una rieducazione? Sembrava di sì. L'amica Galja era andata a trovarlo ed era rimasta impressionata. Non soltanto Andrej era catastroficamente magro, era anche inselvatichito. Tutti quei giorni non era uscito di casa neanche una volta. Si era disabituato. Già da tempo Dasen'ka lo aveva disavvezzato alla strada. Era diventato completamente casalingo. Vagava per l'appartamento sgranocchiando un maccherone secco, barcol\ando per la fame. A dire il vero, il suo cervello continuava egregiamente a funzionare, il tavolo era zeppo di fogli pieni di cifre e di formulare appena vergate. Galja disse: - Ma lei è un selvaggio ... - Eh? - Ma come si fa a vivere in questo modo? Lei è sul punto di tirare le cuoia... , Andrej tacera. Sorrideva solo, docilmente. Ora poteva tacere senza sforzo per un'ora, due, tre ... Galja gli diede un consiglio: - Faccia un salto al negozio, si compri del cibo. Pane. · Burro. Formaggio. Salumi. E ci sono anche delle minestre in busta, se non è capace di cucinarsele da solo. - E tutto questo si compra? - Ma certo. Che esistessero delle cose chiamate "negozi" Andrej se lo ricordava, ma se lo ricordava in maniera confusa. Da troppi giorni non mangiava. - E si può comprare anche il pane? - Andrej cominciò ad avere l'acquolina in bocca. - Se uno ha i soldi, certo che può. - Allora io gli do i soldi e quelli mi danno in cambio il pane? - Ma certo. Galja se ne andò, Dasen'ka in seguito la sgridò severissimamente: nessuno le aveva detto di aiutare l'inselvatichito e abbandonato marito. Solo andarlo a trovare. Quella telefonò immediatamente a Dasen'ka per riferirle in quale terrificante stato si trovava suo marito. - E con la chiacchiera a che punto sta? - In che senso? 43

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