Ma il caso non lo chiami come un cagnolino. Il caso ha il suo tempio nella casa da gioco. Non descriverò l'eccitazione degli occhi Arrossati, delle labbra riarse, delle fronti Sfumate di morte. Al grido rauco del croupier Ho passato notti e notti, Mi sembrava di sedere sommerso Il panno verde mi ricordava La verde regione oltre il vapore azzurro ... Non cercavo ricordi, Li evitavo anzi con cura. Ma aspettavo il caso. Una volta, Mi si avvicinò un uomo Con spesse lenti e mi disse: Si vede Che lei non è un giocatore, ma un dilettante, O, meglio anc.ora, un cercatore di sensazioni. Ma di fatto qui è una noia terribile, Monotona senza interesse. Non è ancora tardi. Forse Non rifiuterete di venire con me A guardare una piccola raccolta Di curiosità? Ho viaggiato per tutta Europa, Fin dalla gioventù: fui perfino in Egitto. Ho formato un piccolo museo - Fra le cianfrusaglie ci sono cosette interessanti. E io, come tutti i collezionisti, Ci tengo all'attenzione: se non si spartisce Questa passione, come tutte le altre, è morta. Acconsentii senza indugi, sebbene, a dire Il vero, non mi piacesse il tipo: Sembrava appiccicoso e sciocco. Ma era solo l'una meno un quarto E proprio non sapevo che fare. Certo, a ben guardarlo, questo caso Era una povera avventura! Passammo tre isolati, il solito ingresso Un banale appartamentuccio borghese I soliti scarabei finti Archibugi, telescopi rotti, Parrucche rose dalle tarme E bambole meccaniche senza chiave. Sul cervello mi calò una ragnatela Un che di stomachevole, mi girava la testa, Già mi preparavo a uscire ... Il padrone, appena interdetto, mi disse: Non vi piace, a quanto pare. Certo, Non è roba da intenditori. Ma ho ancora una cosa curiosa Anche se non del tutto compiuta. Sto ancora cercando la seconda metà. Spero di sistemare tutto in pochi giorni. Ci date un'occhiata? È un gemello. Un gemello? Un gemello. Spaiato? Spaiato. Entrammo in uno stanzino, al centro POUIA/KUZMIN C'era un acquario coperto in cima Da una lastra di vetro azzurrino come ghiaccio. Nell'acqua una trota si avvolgeva melanconica E melodiosamente batteva sul vetro. - Spaccherà il vetro, non dubitatene. Allora dov'è il vostro gemello? Un momento. Calma. Con un sorrisino affettato aprì un armadio a muro E si ritrasse dallo sportello. Là, su una sedia, Su un fondo di calicò verde, Stava una creatura lacerata. (In un lampo mi balenò: Caligari!) La pelle trasluceva verde I riccioli fulvi erano attaccati alla fronte. Una vena pulsava sulla tempia disseccata. lo con attesa e disgusto Guardavo, guardavo senza poter distogliere gli occhi... E il pesce batteva piano sul vetro ... Il crepitio leggero, il riverbero blu si fusero ·Il cappotto americano e la cravatta ... Il berretto di tenero color rosa champagne. Si batté il petto e urlò eccitato: Oh, Dio mio, vi conoscete già? E perfino ... forse ... non credo alla fortuna! "Apri, apri gli occhi verdi! Non importa come t'abbia Restituito a me la verde regione! lo - tuo fratello di sangue. Ricordi, i Carpazi? Non hai ancora finito di leggere Shakespeare." E le parole si rifrangono nell'arcobaleno Vergogna estrema e beatitudine piena! E il pesce batte, batte, batte e batte. 59
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