Linea d'ombra - anno VI - n. 24 - febbraio 1988

SAGGI/MAFFI trasferite sulla strip, dove la main street ha esalato l'ultimo respiro. Hanno un figlio che abita a qualche isolato di distanza e lavora anch'egli al mili. Hanno una figlia lontana sposata a un ingegnere. Hanno una casetta con l'ortogiardino, due televisori, tanti ninnoli e immagini sacre, un garage con due automobili. E una tomba già pronta. Non dubito che, a modo loro, siano contenti e credano nel "sogno americano". Non riesco però a guardarli senza vedere altre due vite spremute selvaggiamente negli anni migliori, e poi gettate sul mucchio del superfluo e dell'obsoleto, in quest'America tronfia e spietata che inneggia al rampante giovanilismo yuppie e intanto - dicono preoccupate le statistiche - diviene ogni anno più vecchia. · s tamane ho visitato la Wahl, la fabbrica dei rasoi e del "Miami Device". La salute è buona, il mercato tira, "Piccolo è bello!", gli operai sono soddisfatti e lavorano volentieri: almeno così ci ha assicurato uno dei responsabili, mostrando una serie di video promozionali. Poi, scopriamo che la Wahl non dispone nemmeno di una mensa: gli operai si siedono (volentieri?) ai tavolacci dal ripiano di fòrmica disposti in giro negli stanzoni saturi del puzzo di plastica fusa e delle scorie dei procedimenti di lavorazione, e lì mangiano. Molto post-industriale ... Veniamo anche a sapere che alla Wahl il sindacato non c'è. O meglio: non c'è più. Una quindicina d'anni or sono, ci fu uno sciopero lungo e deciso, che alla fine venne sconfitto. I lavoratori più combattivi scom- . parvero di fabbrica (mi piacerebbe sapere come), e da allora, ci spiega un caporeparto, "non c'è stato più bisogno del sindacato" ... Storie americane. E a proposito di storie americane. Fino a qualche tempo fa, non molto lontano di qui, a Rock Island, sorgeva l'impianto Farmall della International Harvester. Rock Island, Moline, East Moline (nell'Illinois) e Davenport (nell'Iowa) formano un quadrilatero industriale noto come "the Quad Cities" e fanno parte della cosiddetta "Rust Belt'', la Cintura della Ruggine. Da parte sua, la lnternational Harvester - erede diretta della McCormick Harvesting di Chicago, una delle prime grandi concentrazioni industriali dell'800 - è un colosso che produce attrezzature agricole: come la Caterpillar, la John Deere, la J.I.Case, e alcune altre. Un paio d'anni fa, la lnternational Harvesting chiude lo stabilimento di Rock lsland e lo vende alla Tenneco; lo stabilimento non vie- . ne più riaperto, e da un giorno all'altro qualcosa come quat- : tromila posti di lavoro vanno in fumo. Nuova disoccupazione ' s'aggiunge alla vecchia (nell'84 il tasso era dell' 11,4%), e s'ingrossano le file del precariato, del part-time, del lavoro sot- . topagato che tanto spesso sfugge alle cifre ufficiali e invece rappresenta la faccia nascosta di una disoccupazione stabile e anzi avanzante. Così, ironicamente e tragicamente, quel soprannome di "Cintura della Ruggine" diviene sempre più emblematico e attuale: la ruggine si diffonde davvero in questo Midwest colpito dalla crisi. Chiudono gli impianti, o vengono 72 Foto di Russell Lee (1936), trasferiti negli Stati del Sud dove la manodopera è più a buon mercato e meno sindacalizzata (e dunque superiore sono sfruttamento e profitti), famiglie intere abbandonano la regione, intere comunità industriali entrano in agonia ... Nel 1979, le "Quad Cities" avevano il 30% della propria manodopera nel settore manifatturiero: 52mila unità; nel giro di cinque anni, le cifre erano diventate rispettivamente 24% e 32mila. La ruggine avanza: la provincia si fa deserta e solitaria, e nel vuoto divengono angosciosi gli interrogativi. Leggo sulle pagine di In These Times, del maggio, giugno 1985, le parole di Jim Jacobsen, operaio della Caterpillar licenziato due anni prima, cinquantaquattrenne, una moglie che nel frattempo anch'essa perse il posto in ospedale, un figlio al college che per il momento rappresenta l'unica entrata familiare grazie al sussidio per figli a carico. Fra pochi mesi, quando il figlio si diplomerà, anche il sussidio verrà a mancare, e Jim Jacobsen dice: "Non sono nemmeno più considerato un disoccupato. Sono una non-persona. A giugno divento carne morta (dead meat)". E quel dead meat che evoca tanti mostri, tanti incubi, tante follie nelle lande della provincia made in USA e nelle main streets abbandonate delle "piccole città", quel dead meat così brutale e senza speranze, così crudo e disperato, mi sembra un epitaffio ben amaro sul "sogno americano" con tutte le sue speranze e illusioni. L'episodio della International Harvester e la situazione delle "Quad Cities" sono significativi. L'economia USA è molto meno sana di quel che si vuole far credere. Al di là degli alti e bassi congiunturali, la crisi che s'è aperta a livello mondiale a partire dalla metà degli anni '70 continua a strisciare e a torcersi dentro il paese; e tocca un po' tutti i settori: quello manifatturiero, quello agricolo, e quello dei servizi, tanto osannato dai teorici bla-bla del post-industriale. Prendiamo pure le industrie che producono attrezzature agricole. Vari fattori di crisi si sommano: ci sono le profonde difficoltà dell'agricoltura USA che gravano di debiti e ipoteche i piccoli e medi contadini impedendo l'acquisto di macchinari sofisticati e costosi; c'è il dollaro forte che deprime le esportazioni. E c'è la concorrenza spietata di ditte straniere, a volte europee, più spesso estremo-orientali: le quali poi, non di rado, proprio straniere non sono del tutto, bensìjoint ventures americane, o ditte impiantate anni fa da complessi americani per sfruttare le condizioni più favorevoli di certi paesi (perché è poi questo il segreto della tanto chiacchierata "de-industrializzazione": lo spostamento di pedine su uno scacchiere economico che, come già diceva qualcuno più d'un secolo fa, è mondiale). Così, il serpente si morde la coda ... È proprio in questi scenari illividiti che cade il Primo Maggio 1986. Non è semplice celebrarlo qui, nel Midwest d' America. So però che non lontano, a Chicago, si terrà una manifestazione per ricordare gli avvenimenti di un secolo fa: qualche centinaio di persone si riuniranno al cimitero di Waldheim, nel Radicals' Corner dove sorge il mo~umento ai "martiri di Chicago" e sono sepolti alcuni militanti della

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