declina il verbo obbediema in luce materia creato perché così sfiorerai la cruna del tempo che ci è stato dato ascolta il verso del vento la luce dei passi ascolta il respiro degli alberi e taci al silenzio che impone presenze e parole che il cervello mira come onde dentro un lago che trae tronca tralascia corrente corsa al fondo. * * * questa sera o spazio che mi lega ad altre affinità al tempo che verrà di te non ho sembianze perché sei già sostama e essema di calore o forse sei già amore ma ora la parola è metanoia o nenia che il capo compone per darsi una ragione e il tempo spazio è luce e verso che trasluce. * * * Passato passo il tempio conto anelli nell'acqua faccio fuga parlo se parla il vento scrivo se scrive il vento silenzio se è ragione pena crocefissione Passato pianta forse che cresce Passato chiudo gli occhi dimentico dormo quieta in notte che già adombra la starna di persone quelle che un giorno furono chiodo e punizione. poeti italiani SilviaBatisti - 211
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