La casa, farne una piantina precisa: l'ingresso, il corridoio, la cucina poeti italiani grande, con le mattonelle; naturalmente, antica. Il cortile.. Ahi, il cortile, le voci le canzoni .. Cercare il punto della mac;simatensione, il punto di rottura, il momento. Voglia di camminare, voglia di cantare. Voglia di godere, paura. Chiudere gli occhi, il rumore. Il mare, l'isola, il sole. Voglia di arrendersi, di lasciarsi andare, di riposare - di morire. Bisogna riempire le casse.. i libri, i vestiti. Bisogna raccogliere i giornali per fare pacchi. Bisogna legare i pacchi. Bisogna trovare le chiavi. In soffitta fa caldo. C'è un baule abbandonato e colmo. Eravamo tre davanti al mistero, tre destini segnati. Due occhi che ridevano più due occhi atterriti più due occhi che guardavano altrove. Ma così uniti. Poi, negli anni, a brandelli, a stracci, a pezzi, a cocci, l'anima fu divisa. La nonna ha la borsa da viaggio, il padre la cartella per le carte, la madre sorveglia i bagagli, conta. Bisogna portare le provviste, bisogna affrontare gli assedianti. Bisogna essere preparati. Vedere gli specchi senza paura, l'ombra sul muro .. la mia ombra .. Ma uno dei tre - l'atterrito - ha paura: l'ombra, il fantasma, il rumore dentro, che nasce dentro, il rombo .. . . - . . .. MarinaMariani - 209
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