poeti italiani fiori e fronde le misurate imprendibili alte piòte di verde ornamento di leggeri bastioni sospese. Splendevoli figli di Re messi di Gloria a passettini risospinti nel botro di stèrpi e d' acciughe salse e di teglie in rame insalatine miste olio cotto e dragoncello asparagi stampi quando si celebrava a Cerere nei campi con matasse di fuochi al lèvigato Efebo i primi omaggi serti odorosi giovenche di latte portandosi via da cantilene in sonno cavalli di Frigia. Di quel poderoso muro c'è chi intravede la fine ma solo per ricostituirsi altrove e la sua ombra confondersi con gli avvoltoi nazi-pluralisti a passettini col tempo imbonitori. Dietro il pf4no orizzonte a festa finita dai vostri confortevoli amici il calcio nei denti immancabile saldo de l'accidia aspettatevi. Da me troppo solo per essere eroico le tristi praterie e i recinti confinano . ma vivo còce lo scandalo che mi avete affibbiato dal bersaglio a l'arco teso sui tiepidi vola la freccia del Miserere. * * * Anco da varie parti tremola azioni leggere raggranella briga ostile fiata ammacca rivanga mescalina in certi punti a le contrade morte Gallo Spadaf orte l'Orso di resina spicca in tricioli stramazza dunque a San Martino la Vipera in piedi dipetto il Leone di noi magnifica leggenda grazia dolcissima concedi regina infinita advocata senensium rivela e straporta grandiosa una querce il tuo Amore a la nave a lo spazzo de' marmi a la nicchia vòta dei Bregno né cresce né muore più se ora di luce la zuppi col tuo sorriso già sollievo d 'ombre in mezzogiorno di calure Massimo Lippi - 201
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