la Libertà - anno VIII - n. 4 - 25 gennaio 1934

ANNO Vili - N' 4 Il 25 mano il (< collegio unico ruaionale » dovrà « eleggere » i depulati nominati dal Gran Con. dglio. EleROni non per il Par– lamento, ma contro il Pm·lamen– to. Commedia ancor più stupida che 1inUtra. la Libertà GIORNALE DELLA CONCENTRAZIONE ANTIFASCISTA Un Numero : 0.50 ---==----'------, Le fablxiche di bombe per i terroristi croati funzionano in Ita– lia. Il faacimw puni.M;e in Ttalia con la morte cio' che aùrcne in– coraggia ed eaalta. (F=====================;;====== (LA LIBERTE - PARUT LE .IEUDI) ===========================;, !I Direttore (dalla fondazione al 10 gingno 1933): CLAUDIO TREVES Il DIR EZIO NE E A MM IN I STRAZI ON E ] ABBONAMENTI Frenc1e e Colonie. Altrf peesl. UN ANNO SEI MESI 26 fr. 12.50 50 fr-, 25 fr-. LE ORE TORBIDE D'EUROPA IO'l, FaubomgSaint-Den~ - PARIS (10') - 7defono. 'Pro>ence96-98 PARIGI 25 GENNAIO 1934 IL GIORNALE SI PUBBLICA IL GIOVEDI Trion!i òel~resli~io !aliano Lezioni al "duce" Glintrighi edi complotti hi lero-fascisti Gli giungono da opposti poli mo- pubblicazioni clandestine. Di tanto ral1.e da diversi continenti. La pri- In tanto poi, in cambio di un gros– nia gliel'ha Impartita l'Olanda che, sis'.simo < chèque >, abbandona le dopo il Belgio, in una nota indlriz- sue più intime confidenze di politl– zata a Ginevra, si è decisamente ca inerplanetaria, alle cure di una sch!erata contro ogni riforma che agenzia appartenente a quel losco non rispetti l'eguaglianza. di diritti ::i.vventurlero germano-americano degli Stati aderenti alla Lega delle che risponde al nome di Hearst. C.On molla calma e u: ncgati,·a cordi_alilà » il go,·e,,no del Reich ha n5poslo con motisali rifiuti a luUe !e proposi" dei u: memoran– dum » france.:e del L gc-nnaio. Il f~llo er~ preveduto e non ha quin– di su5c1lalo sorpre:;a. IJ modo, in– nce, cioè restrcrua cortesia del fono, destinata e,·idenlcme,nle a prolungare . il più possibile una conversazione amabìle, Ila pro- dolio qualche diversa.. impressio– ne: gli ottimisti vi hanno trovalo la riprova della possibilità reale e \iiCina di un accordo -soddisfacente tra_ i 9ue m:3g-6'iC?ri an"e_rsari eu!'O– pc1; 1 pes::1m1.:;t1. un :;mlomo m– fa!libile della fallica hitleriana per gua~a;Snar tempo, pro~eguire e in– tons1f1car~ gli armaim('lnti, prepa– rare l'aggressione o la finta guer– ra difen5iva. Al. punto-a cui son giunte le co– 'Se c1 pare inutile soffermarci sui d~.ti tecnici della que:;tione: non è ptu un problema di oumeri, ma di slati d'animo. I france5i - quasi tulli, a qualunque. partilo appar– tengano - ha ,n.no la sensazione a-n– go.:ciosa e profonda che la Germa– nia fascista vuole la ri,,incita e p_ersegue lo scopo ben stabilito di ridurre la Francia all"impotenza, per poter poi s,·olgere liberamente il suo programma nell'Europa CMlrale e orientale. Se Hitler e i suoi consiglieri fos– sero ::oltanto dei ciarlatani, avreb– bero seguilo il ,metodo di .lfussoli– ni che p~r an111i ha a,nnunzialo J!impero - ,s,enza conquislp.re nep– pure un cenlimotr..o..di terrifo.riP, e ha _m~_l?,,a_cC:Wlo la' guerra· a tulti i suoi ,i!!'m1, conlentando;;i poi d~ }~!n~~~fifr~i e~~}~~re dìl~i~!n1 del Hcich faschla ::ono im·ece mol– lo più ,·ic1ni a ~fachia,·elli del no– stro f.imido e< duce » milla,nfalorc. Ricordano che i discor:;i u: delle pokeri asciulle », i ,·iaggi a Tan– geri,e rim·io clamoroso della nPan– l-her •. a Agadir, non han sortito buona fortuna: preferiscono fare, ainzichè parlare; costruire armi, produrre munizioni, fabbricare ae– roplani e gas, allenare uomi-ni. ap– prestare appron·igionamemti di o– gni qualila, anzichè ::crh,ere frasi da oratoria comiziale 11cllenote di– plomaliche. Le a11egerarchie hit– leriane sanno che - senza ecce– dere per non e::sere troppo furbi ...conYiene rassicurare il più pos– sibile J"anersario. con concessioni di forma che non coslano 111.uJla e s-ervcmo anzi a facilif.are il libero sv~i~ft~~:~g,er~z~ft~-f 1::!~~ta~t la laiUca che )lussolini ha adolla– ia solo negli ullimissimi anni, am– maestralo dagli insuccessi e da qualche dura lezione. Essi 5a,u,no che il tempo la,•ora per loro: cioè che ogini giorno che passa rappre– senfa u.na diminuzione sempre più raP.ida della differenza di potenza mliii.are tra il Reich e gli a,,,,er::a– ri che lo circondano. Sperano, an– zi, di poter presto cominciare a misurare dalla parità i,n su. Le trattative, opportunamente eterniz– zale, serYOOO inlanlo a maschera– r~ il sistematico sYihtppo dei fatti. Non è dello che la Francia igino– ri tu_tto quello che an-iene, o a– speth passivamente Jo svolgersi di certe manovre: i discorsi di Paul– Boncour e di Chautemps al Sena– to 1110n sono sfati nè ameni nè ol– f-imislici riS'petto alla situazione ,sul Reno; un fatto, inolt.re , più elo– qucnle di quelle dichiarazioni - la de,nu:ncia del trattato di commcr– eio con la Germania, e::freinamen– le farnrevole agJi inleres::i tede– schi - dimoslra, più di molte note ~r!~!T~;:t~, 1 c!:gfl~. umori non si Xella risposta germanica, un so• lo punto è particolarmente curioso: quello in cui Hitler ammcUe il controllo iotermazionale ::ulle 5ue :formazioni para-militari, a pii.Ilo ch'esso si eserciti anche all-rove s:u organizzazioni con~imili. Il ,1 fOh– rer )I evidenlemen{e si diveJlte a meU.ere in imbarazzo ~fossolini, o è d'accordo con lui per un ri– tiulo ehe seppellisca la questione. Jnlanlo di disarmo - nono5"1a1r1tc i Iamenli e le assicurazioni lacri– m05e di Hcnderson - ,non .si parla più. In Inghilterra si Ja,·ora a raf– forzare rarmala aerea e narnle: do,·unque allron a .s:oprananzare 1a preparazione militare germa– nica. La crisi austriaca Su\'ich è stato im·ialo dal u: du– ce )I a Yienrna nel bel mezzo della crisi, quando le u: heimwehr~n », d'ispfrazion~. armamoofo e fman– iiamoofo~tal.iani. .!fannç, per lra,– dire il piccolo DoJl.fuss e l'indipen- Nazioni. Ultimamente l'incuto < duce >, li documento sostiene che i la- per lustrare un po' le scarpe a Roo– mentati insuccessi del!a Lega stes- sevelt. e ungere gli stivali a Litvi– sa non dipendono dalla irrequietezza noff, si è messo a fare 11 sopraccio' delle piccole nazioni, ma dalle di- a proposito dell'espansionismo gia!}– vergenze e rivalità delle maggiori pone.se, del pericolo giallo (oh! tra– potenze. Nessun direttorio, percio'. gicomica ombra de! Kaiser!), della nessun gran consiglio dittatoriale impenetrabilità della razza nippo– risolverebbe I gravi problemi euro- nlca, della necessità. di un'unione pel, cui solo puo' porre rimedio la bianca contro la minaccia orientale fiduciosa cooperazione delle libere e altre simili e stantie trivialità da democrazie, sinceramente interessa- osteria suburbana. te alla conservazione della pa:ce. li Giappone, che mentre Mussoli- QueSta Intervento inaspettato del nl vaneggiava In logomachie, con– governo del Paesi Bassi deve aver qulstava un secondo impero e si Infastidito non poco Berlino e Ro- adopera ora ad estenderlo smisura– ma, anche perchè l'Aja non ha esi- tamente 1n Mongolia, gli ha inviato tato a riaffermare la non scindibi- per via diplomatica (non a mezzo lita del < Covenant > dagli annessi d.l agenzie che i:;:agano bene) una. trattati. paterna tfratlna di orecchi. La seconda lezione, e più secca, L'ambasciatore del lontano reame arriva al -c duce > invitto dal lon- di super-pirati dl terra e di mare, tano Giappone, sotto forma di un deve aver avuto l'aria d.1 dirsi, rim– passo diplomatico, dell'ambasciato- proverando il fiero < duce >: < po– re a Roma Matsushlma, per ordine veretto, è ,pieno di buona volontà, del ministro degli Esteri Hirota, al questo dlttatorello di Predappio; fine di protestare energicamente ma manca di esperienza; è giovane contro gli apprezzamenti che a ca- e impacciato; vorrebbe, ma !lon r!co dell'Impero del Sol Levante il puo'; _oserebbe, ma teme; è una spe– glornallsta Mussolini diffonde per cle d1 Sani'Allto_nloeunuco_in_mez: le gazzette d'Europa e d'America. ~o~ !~~e~:J:e q~a°ntt~1~~~ rl!~ Il < duce >, nonostante il numero see a fare, ... scrive. E sceglie sem– conslderevol€ di ministeri che de- pre, per i suoi sfoghi laboriosi e sen– tlene per la ma.ggi.orfortuna d'lt.a- za costrutto, i destinatari più gracl– lia, ha troppo poco da fare: utillz- Il, o I più lontani... > za quind.l I ritagli di tempo, a pole- Quanti allori sul capo di Mussoli– mizzare nel < Popolo d'Italia > (ri- nl, nell'anno, o poco più, che ha prodotto su comando da tutti i gior. riafferrato il portafoglio della poli– nall della penisola) perfino con le tica. estera! Duminismoall'opera <( La libertà di stampa è una delle libertà cssenzia1i, a cui i re• pubblicani sono stati sempre in• flcEsibilmeute attaccati. L'eseut• pio delle nazioni, nelle quali que– sta libertà è soppressa, non po– trebbe che aumentare, se fosse necessario, tale nostro attac~a– mento. Gl'inconvenienti della li• bertà sono noti; e alcuni son for• se inevitabili. Ma essi son poca cosa di fronle ai vantaggi che la libertà assicura. » v..m...E BOREL <Ere Nouvelle - 19-I-'34)

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