la Libertà - anno VII - n. 15 - 13 aprile 1933

ANNO VII - N° 15 Un Numero : 0,50 La biue economica del mo– vimento nazi ( come del fa. xma) è un· colouale ullicio di collocamento. In un paue di allamati e di di,occupati, Hitler.appare come il grande di,pen,atore di grazie e di po,ti. ELLEN WILKINSON la Libert a ( Per il /a,ci,mo, ognuno che ,i duole del mal di ca– po aderisce al boia decapita– tore. Chirurgia radicale. GIORNALE DELLA CONCENTRAZIONE ANTIFASCISTA rr===========•===== UN ANNO ABBONAMENTI ~ F,-enc1e e Cotoni•., .............. 25 fr. l Altri peesl........... .. . . . . . . . . . . . . . 50 fr, SEI MESI 12.50 25 fr. (LA LIBERTE - PARAJT LE JEUDI) PARIGI 13 APRILE 1933 Il DIREZIONE E AMMINISTRAZIONE 103, Faubourg Saint-Denis- PARIS (10') • 1,/ejono. 'Provence96-98 IL GIORNALE SI PUBBLICA IL GJOVEDl Parola d'ordine per la Pasqua dirisurrezione si profilo', a suo tempo, in alcuni Al • ·1 d" ca ambienti stnd.acali-socìaltsti di e• Clffll ero I nnes sfrema destra, una certa simpatia Un " piatto dilenticchie ,, pc, quel movimento, e perfino, col e A d I tt " Esperienze Invito a comprendere Dunque t sindacati tedescht mcht· ::r:~~j:foe: 0 ffl!li~. 0 c"f.:•d~'q~':z dove • men oa"aspe a L·attcggiamenlo di Leipart e di d l J tt t d ll \à\"elsdi fronte al fenomeno rasci- ~!~tgsb!rbaanc~ cg:;,Pj:.Sgts~o ah~g:: 7!:i~~~"d:;~~~ 0 1 }:~:i 1 ~n! 1 s/uus':,v~~zi;r~~ Preceùula da Emile lfohu ~egre- sta tedesco - co;:i' diverso dall'at- Quesla domenica prossima - do- proclamiamo che il proletariato ha nano sono gia pronti alla« collabo- testo un salvacondotto che esso non tarao generale della Lega france~c e leggiameùto che !<1 democrazia so– po i Consigli della Internazionale il primo inlE}ressealla rivoluzione razione > Gmstanmete l'Operaio I tiene' ptu, che non vaie' ,:,tu, che i rl- lla Campolongh1 una folta :i( !11cl'a eiale russa e gli allri elementi rivo– Socialista e della Internazionale perchè è ad esso che spetta di al- tallano ncorda che « tn Italia la gollani stessi lo npudtano, sotto il I dl legh1:,l1e d1 itahan1 ,enuli da !11.r,ionaridello stesso paese tenne– Sindacale, vedrà il Congresso del Luare la democrazia più vasta e so- Confederazione Generale del Lavoro, I peso delle delusioni tremende che \Jculonc. :\lonaco, V11lafranca, i\1z- ro di fronte allo zarismo; cosi' di– ~- S. I. Non abbiamo· bisogno di stanziale, insorgiamo contro un as- ~~tJ;r~g~~~;:c1i~1aL~~f[:n1/u:i:z:~ quf~lagg~;rne;te/~J:tia :i~~f.u)[t':~~rafg_ z,a 18 •_C 1 amnen.c,Ju\laa 11 ~dlcesl~epu 11 •?.ras__ \s,c 1 • 11 Sble:_~ verso da quello delle Sinistre ita– d1re con che ansia seguiamo questi surdo monopolio rivoluzionario _ d t 1 > 1 l d I L d .-. - ., liane prima e dopo la.<' marcia su lavori e con quali auguri in cuore. e, del resto, impotente - ostraciz- c:~ 10 :ft~~a d\sl::ii:;:;~nl~ a~n~;;;;; jf 1\~~~ 0 d~iig~[:b~;:U~rti~olo ~~:ono~ Cagnes. St-Raphacl ecc..s1e I eeala Homn » - puo· tanto suggerire degl.i Socialismo e siudacalismo sono la zanle per gelosia di formule il ri- dell'esilio ptuttosto che riconoscere il si presta a dubbi m materuz. Da tale - domemcay - a depor1e f1or1sul- apprezzamenti sulle persone,quan– nosfra f~de perchè sono le vie alla voluzionarismo di ogni gruppo e fatto compiuto e rinnnciare alle t· articolo redatto con lo stile che l'op- la tomba d1 G. Amendola, Presero to sulla qualità del temperamento libertà. E la libertà. quali che siano diremmo quasi di ogni uomo libero, dealit<i..alle quali avevano ispirato la portunitiL impone in Ital_i<i, tirtamo la parola. Kahn e CampolonghL Sel nazionale. E dopo aver dovuto t-Ol– le istituzioni in .cui si concreterà., deciso a combattere intrepido per loro esiSl~nza. > . . questa c.: senten~a > che e suf!i.cien- prossimo uumero riferiremo i di- lerare la. mormorazione _ da parte da. idea iJI fatto, vuol dire((. demo- la difesa o la conquista o il-ricon- ebt~ :t:~i::re:::~~~~ast~;;;:~ce~~ temente categonca s~orsi, che ci giungo~o troppo far- mia sempre repressa e qualche vol– cra.zi ,a. ». Se socialismo e sindacali- quisto di una libertà, di una•demo- te hanno dichiarato le « supreme « L'antimarixsmo puo' bene in- d1 per urovar posto ,n questo nu- ta aspramente rintuzzata - che smo nel tempo passai-o ebbero al- crazia. gerarchie > sindacali in Germania tendersi come il prevalere dell'anti- mero. 1( certe cose non possono accadere leggiamenti di antidemocrazia, cio' Un uomo non sospetto di facili che la missione dei sindacati e con- democrazia, in quanto lascia al pro- ,v,.,,,.,. 0 ,.,,.,..,.,.., ,... ,.. 0 ,.,.,.,. se non in Italia», oggi questori- fu soltanto perchè q\l,ella democ"ra- eHusìoni sentimentali universali- siste semplicemente n-el far conosce- letarlato il piatto di lenticchie del- lìevo puo' benissimo da noi essere zia. era poca, ambigua, sempre mi- ste, un gigante che lott.o' con pro- re ai governi ed agli organi legisla- la legislazione-assiSt.enz~-~'tevà1en~a « Sostenendo e favorendo le accettato. nel confronto, come un ~aoci-ata <li tivocazione; era la de- digiosa energia p~r Ja rivoluzione tivi i voti legittimi dei lavoratori in sociale ma gli toglie il ~ 1 0 • pr - 1 elogio. - L'« Aventino n, postremo moç.ra- zia.borghese o capitalistica. integrale comunista, il Trotzki, ben materia sociale ed economica>, e nel mogenitura dell'autono a di orga- dittature in "Germania e in ta• tentativo di difendere con le armi Che, a.n-cora oggi, certi-« ultrari- lo intese, comecchè fosse ormai ;/~~~i;:e!~:o;odf::;s7i~!~ ~;; ~~: ni~:::::: !~~t: 1 :~~:.Ca1e di pri- lia, e mettendosi in questi due morali una posizione che non po– voluzionari }), abusando del !in- ta•rdi; quando precipitavano le sor- verno e del Parlamento >. mogenitura è l'autonomia, Fuori di paesi a servizio dei partili na• le\·a difendersi con le armi mate- f;!p~~~ 0 ~eir:.iJ~ic~:~~:iuli;~fbe~~ i~::~~: i:~i~~J~~~ te;rià~n~~~· ~~~ t~·t!t~~~i~e~~ir:t1riio;o~~~::; g~ft~o dJ~~~t 0 ~v:dosf~è g,~ut::; zionali~ti, il Vaticano li invita f~~~i ad~tLm~~~:e~~~:i~~~iSl:;ofl~: ta, quasi si trattasse di idee o di è« conformismo» (il conformismo, del e sindacato·unico > che ha pre- compartimento speciale deU'ammi- ad unirsi. Sono queste le tradi- Reno, un valore di gloria. istituzioni antiproletarie, che si in sensò assoluto, è negazione di :;:i::;;i~~::d!i~':::sfi ti~futngbc~ ~!~~a:~e s1~t~o':oe.//!::nC::zi~:in~~~ zioni della Chiesa? E' cosi' che )la questo è un aspetto dellaque– debbano travolgere .nell'a-ulorilari:. libertà); unità, messa in comune ormai da ogni vincolo con le orga- i sindacati e i soci de! sindacati. So- i suoi dirigenti comprendono stionc - sviluppabile in altra. sede ~o ·dittaioriale.di classe, cio'. non .degli sior,zi rivoluzionari per la f lt d tt d. i • u i h l /ferma e degno di essere esaminalo _ che è che un'altra prova della. poienza s-a:lve~zadelle posizioni di libertà 1/1:ztci:eis~~ires~;n·f-•ill~o~e e;J:e c'i, /o~= noNo!l~~/~o{ cke on~n ne a.J:giamo l'idea cristiana di fraternità e di non puo' considerarsi come il più. del pregiudizio polemico, ossia del immediate, senza alcun ripudio se qualcosa da fare col sindacalismo bisogno. Ma per queUt I&sù, di far pace? )) interessante, nel momento attuale. fanatismo di posizioni mentali as- ~elle maggiori che sono prelimina- del regi1ne fascista. Germania, clì,e pretendessero dt far- Piuttosto esso rappresenta il ponte sunte sopra rapport-i di. idee e di ri a tutte le giustizie ideali dell'av- Lo ricordiamo perchè, in Germania si fortt della loro esperienza penosa. L'ERE NOUVELLE (11 aprile) di passaggio al problema che io faU.i·non rettamente.intesi. venire. ..... ,mnmnnmnnnmunmmn11mn1111111m111111u111mmu11111111111111111u11111u1t11111111um1111m:unuu111uum111111111m1.11111111111111111m111111111111u1111mm1muu11111111111u111u. non voglio - nè posso - qui' tratta.- Per somma sciagura. di tutt.i, in- Ecco un insegna.mento! Meglio, " FORZA,, E "CONSENSO ,, re, ma che desidero semplicemen- ·calzano i trionfi .del fascismo in I- ecco una esperienza, e di quale tra- te proporre, sulle cause che rendo- t!lia. e nell'Europa centrale, i qua- gica grandezza! no cosi' fragile la difesa dellè isti- li già ~vrebbero dovuto ·sgombrare Questa pasqua, che vede racco- I f tuzioni democratiche nel tempo no- i cervelli 'dalle né~bie delPequivo- gliersi cosi' importanti consulta- La V I I eva asc1· eta stro, e sui mezzi che le minoranze co formatosi in altre contingenze zioni politiche, sar.à veramente« di ...::, di avanguardia potrebbero ancora per quel fatale fenomeno di cristal- risurrezione » se ispirerà ancora utilizzare, qualora. il sentimento liz~az;ionedelle formule,quando n'è più nit-idamente che la lotta del degli estremi per.icoli della sit.ua - già mutato i1 contenuto... Ogni tempo no st ro - essenzialmente ri- zione generale fosse per loro ur- princiP,io di libertà.. e di democra- vO:luzionaria - si pone tra fascismo e Il Foglio d'ordini del Partito ci italiano a e Inquadrarsi >, se vuole che sono appunto le« rivoluzioni>, gente ed imperioso._ Io credo che zia, fosS'epure un ,1, atomo i> solo, è e antifascismo: Ant-ifascismo, rivo- comunica le cifTe della prossima le- vivere: cioè .studiare, fz:equentare le il fascismo perda quella forza. E al- questa. duplice indagine sia, non per· sè ti.voluzionario -'.e per esso ltJzione integrale, come il fascismo va fascista. E' un movimento di cir- ·scuole, viaggiare, scrivere, far dello lora s'inabisserà come s'inabissarono solo per i partiti del proletariato, v.ale la pena di combattere tutta la è'~inle~rale reazione. La. Concen- ca quattrocentomila giovani, che a· spo t, e, sopratutto, lav?rare e gua- le società. autoritarie che ha fatto ma.per tutte le minoranze politiche vita. e di morire. E' al fascismo che tr·azione Antifascista col suo nome vrà luogo nelle organizzazioni del d_a,gnarsil pane~ seguire, purches- rivivere dal cimiterf del passatq, per od etniche (- vedere il caso degli dobbiamo ·di averci· rivelato che stesso dice la sua posizione, pro- Partito il giorno 21 aprlle. Sono 120 sia, una carriera ... , Dall'operaio che farsene degli esempi d'avvenire. Se «ebrei»!-) la sola questione inte– nessun 1,, principio >i di libertà e fondamenle, intimament-e rirnlu- mila Balilla, della classe del 1919che per trov3:re occupazione ha da esse- è destino che l'uomo si 4: Inquadri >, ressanle nel periodo presente, la di democrazia si puo' dire mai co- zionaria ed unitaria. passeranno nelle file degli Avan- re nel sindacatot all'universitario vorrà sempre scegliere il modo del sola _ pili. che il sofisU-care sui si' connaturato nella \'ita. e nella Essa. è « democrazia. >, perchè guardistl e oltre 100mila Avanguar- che,ha dov,utogiurare, aWimpiegato suo inquadramento. Lo spirito della ,<programmi ,, 0 l'« .interpretare >> storia che non possa essere richia- fonde il binomio socialismo e li- dlstl della classe del 1915,che passe- delle.poste o insegnant-enelle scuole, libertà è una dinS.mite che,S.coppla, delle fasi storiche_ che dovrebbe, maio in attualità appassionala di bertà. e chiama le genti, nazional- ranno nelie' file del Partito e altri che debbono prendere la te.ssera del quando meno sl aspetta, nella-con- nonchè attirare, ma assorbire e battaglia e di rivoluzione. Chi si mente· e internazionalmente, alla 150 mila circa fra Universitari.i- e partito per poter adire i concor:sl, fricazione delle circostanze. monopolizzare l'attenzione di cole- qredeva ~i nostri tempi che il mon- lott.a CO'f!lro il danno, la vergogna, Gz.ovam fascisttr che andranno an- non c'è attività umana che il f_ascf- ·+· sle plinoranze; e non già per com- do avrebbe ,rivisto le guerre di re- Io sfryUamento, la S?h_iavitl!mo- che_essiad alimentare dell.a loro gio- smo non controlli... Ma è veramente Appunto tornando al P\1-Pto di pilare ,\llre profonde relazioni, ma ligioae? Ebbene, la.,Germa.ni4, lei; rr~le •.~nt~lel~uaJe, _pohttca ed.ef 0 - vanile linfa le legU,ni della MU12ia stupida la; e Tribuna. "I: su1.al1do seri- paTtenza, q\lella, fo~ specifica che per _giungere ad un par~ilo prati- terra ér R'a.-rrt- e-di Hag,el,_·!o-1:to il- .n.--.11'~,_ca.,-.;; i~ •' • ~U}5-:!XJ 0 vuo}~ -1m- .:: f ;-c.:.ght-·dc:l Part!to.~-;. vt: :: Dc-poc!o•~ :;,~~1t~ c.!!:- la l'YIIlfala, essenziale al re_glme;ncn ccrda ..:doH-are-eporfitre al f-ct.t{o. taUone di HiUet cacoia Israele. co- P?rr_e al mondo. ~utte le -r,volu- Cosi' cl informano i fogH Uttoril surdo continuare a discorrere~ in è gfà:compromessa:al soffio dJ qùel- me la.Francia di Carlo I;< cacciava ZI0!)-1 eh~ hanno tr,o_nrat~ µel pas- con· articoll giubtlantL C'è df che. confronto del fascismo, cli consenso le correnti ael disarmo'1ch'e il !asci• Dico che una delle circostanze gli Ugcinotli... LibeI"fadi c~5scienza, ~e,111vahdate.e qu~s-1.ferite a mor- Fissiamo per il momento soltanto e di forza, secondo le vecchie formu- smo deve o contrastare o seconda- che potrebbero maggiormente con– libertà di pen~iero' attualizzano la t~, tutte le r1volyz1on1che _vorran- quei 150'm11acirca tra universitarii le. Ci vuol.altro 'che .manifestazioni re? ·Ammesso che il fascismo possa lTibuire a gettare come un senso gloria del martirio degli eresiarchi salo,- e che oggi ~ono stor1c~m,e_n-e Giovani fascisti che entrano nelle suffragiste e parate elettorali a pa· per molto tempo lavorare di gluochi di :;gomenlo e di rassegnazione in come Giordano Bruno. Sembrano, n? e ~ovranno. trionfar.e n~ll a, ,,e- legioni della Milizia reggìare le manifestazioni di con- e di finzioni diplomatiche, Caredella seno alle minoranze forse ancora questi.temi da accademja- e risu- ~ire rn u~a rm~?vata pr1ma~'et'.a E chiediamo: ma· il progetto (57" senso che ogni gior-novengono libe- demagogia o del machiavellismo, a.tte ad una ripresa, è la scarsa at– scitano impeti di battaglia che, J?er idea,!~ dell uma~1~a redenta, S) r1- della serie) .di Mac Donald per il ài- ram.ente espresse dal popolo italiano questo non· lo salverà àd un certo tenzione che al duplice problema, quei temi noi credevamo non con 0 rnngono spmtualmeute, s1 al- d i' 1, if' al Regi-me!>.Quel« liberamente > momento, dal trovar§i a questa e della dappochezza. nel difendersi fosse • Or~ai più. posto nella leano, fanno blocco cont.ro la va- sarmo, compren e,.s. o no, -un 1: me.tte una chlazia d'ironia e di stretta: o scoprirsi, rifiutando, dopo degli istituti democratici e d0lla •UO\'a <:LoriaE' le più giovani li- langa·che 'tende a· travolgerle tut- ca:zlonedegl_leffett1;1, e, conseguen scherno sulla linea lirica del ragio- tante audacie pacifico-disarmiste, il tattica a valere per una o riconqui– ~ t· ~!Tcl;e della. slampa della le Il cuore· di 4ue!-to blocco è n- temente, include, si o no, ~utte ~e namento Non discutiamo più cli disarmo e il relativo.controno - at- sta o ritrasmutazione dei vecchi er a_p . 1 1 .• _. ' taiia antifiscista ia grande pro- istituzioni pretpilitari e param!lita- • valori (e quest'ultima cosa mi sem- as~oc,aza~ne, del .-:,mdacalo, dello celiaria del destino. Pers~guitata, ri? E Mussolinl ha, si: 0 no, dichiara- e consenso > e di e forza > e non tirandosi cosi' quelle avversiOni e bra la più. esalta, ma. ne laccio :c1oper, della t-~1bunt parlamen- percos<.::~CJI.CCiala in e<:ilio a,·en- ta la sua adesione completa al pia- 'fPP?.n~amo ~e~ mtnifest~f.i~ni ~uf- !~~!~~~ n:1ll\:~t:g~re:ri;ch~ps~:::. qui') della co;;.ci,.nzaliberalo e de- c~~et'e;!a~i~~~.~~;;~!r1~e~;e~os~~~~ ~i 0 \as;~~!~s!l~l:tt~ad~-; 11~~r~~I~;~ ~:nf:~~;:!d:!°fa~ec~~~~~=~l~~~ t~~!~ di~e~s~à~: l~:C~~à· dt: 0 01~~~prigioniero delle proprie mlllanrerie ~~~ 1 g:~liti tiiortijf~}}~i~~ 1 :re 1)!: !e - p1u la pena d1esse, e rnoluz10- 1 . . . . .. . 9 fascista ~ nss·ata per 11 21 aprile _ Tutto cio' è sprofondato dal si~te- e delle ri.percussloni formaresl su di nariam~nle difese -quando sono muss~ rn1aneh I suoi pl1ue:01c1c?m- natalizio di Roma e Festa del Lavoro ma. Ma resta rempre a considerare esse, acconciarsi ad una delle demo- same. - Lo ,Jouhaux ha detto qual– dappeMuUo Teazionariamente· at- pagm, essa a un so o onore - ma i d. ? se il sistema, proprio a cagi"onedi lizioni più delicate dei suoi e appa- che cosa. ed è ancora qualche co– taccate? Tutte le libertà, quelle del i!1disconos.cib.ile,m_aful9en~?.- es- it~~au:o~f:v~ee~e ~r:~ si tosto fatta quello .sprof9ndamento, I).OD rechl in rati di forza>, la Milizia - quella .a sa. ma ·che resta nei confini della passato,.e- quelle-delFavnnire a.cui s_anon ~a m~1 tradito. D1 (Jlll il su~ dovrebbe spa-rire.:. ' sè la sua condanna. Sistema rigido cui oggi Vanno tutti gli incensi, In letteratura dcploraliva; quanto al- tendiamo ansiosamente gli animi, lt!olo_a. !anciare per la Pa,squ~ d~ Qualcuno puo' chiedersi: - A che dl coercizione delle volontà, reggerà occasione della VIl leva fascista. lo scritto del l{aùlsky, esseisi muo- la liQettà. del la,·oro 1 del pane, non R_,s.uirez1~me U!1ap~rola d or~rne. giuoco si giuoca? fino a che la. sua forza non s1a in . una breccia aperta nel sistema. ve pur·troppo sul terreno della di- letaria, che per ora si ri::o!Ye in uno sconclusionatissimo e dispet– toso epistolario fra le due parti da. unire, è un rimedio al quale tulli sembrano attribuire mirifiche qua– lilti..~letti insieme comunisti e so– cialisti, e la<( reazione ))come non avrebbe mai - chi sa perchè! - o– sato nascere, cosi' si disperderebLc come nebbia al sole. Ora che l'unione dei socialisfi e dei comunisti sia cosa desiderabi ... le in sè, e perfett.amente legittima~ nessuno più di me lo pensa: per– chè proprio non so comprendere che quelli siano, in principio. due partili separali. Che si dispuliuo per sapere se abbia a essere rea– lizzata. o no una certa <•diUalura del proletariato » e se cotesta idea sia o no conforme alle dottrine. è il colmo del ridicolo in un perio.do in cui la sola dittatura che si rea– lizzi è quella macroscopica e schiacciante della« reazione». So– cialisli e comunisti son due par– titi « marxisti » cioè proletari e classisti, e vogliono tutti e due lo stesso, e riconoscono entrambi gli stessi metodi. La loro fusione sa– rebbe dunque perfettamente legit– tima; ma non aJ.l'ufficio di impedi– re il trionfo del fascismo, il quale li ha battuti separatamente, e li batterebbe insieme, probabilmente perchè in primo luogo il proleta– riato non è classe guerriera e non. ca.pisce l'iniziativa dell'azione ma– teriale, ed in secondo luogo perchè essendo essi partiti di <e massa », hanno dovuto farsi un'anima lega– litaria, ed atta a ben condurre sol– tanto razione fondata sull'esercizio della persuasione e sullo sfrutta– mento dei meccanismi foggiati nel– la. legalità. - Altro sarebbe se de– decidessero a non voler esser più. partiti (di organizzazione tenden– ziale) di tutta la massa. ma sem– plici strumenti della lotta politica, che, oggi, va sino all'attacco mate– riale e alla prepara;r,ione dell'as– salto armalo; e, naturalmente. si separassero dalle loro cooperative, dalle loro mutualità, dalle loro complesse amministrazioni. E que– sta considerazione mi conduce al secondo rilievo intorno alla natura del quesito che le presenti disa\r– v.cnt!Jre d~lla democraz.ia ci ve-n– gono proponendo. 'futti cOloro che avevano adde– stramento a cogliere gli « aspeLti fisionomici » della nuo,·a storia. politica in atto di costituirsi dopo la grande guerra. (- e probabil– mente perchè questa. non avendo concluso nulla, non delle luogo ad una <1pace », ma àd una 1, tre– gua -) sapernno, se nòn lo sape– vano gli altri. t:he la natura del conflitto politico. e i " metodi " stessi della politica. el'auo oramai interamente e radicalmente muta– li. - Come tutto era instabile. di adattamenti non era più il caso di parlare. La nuo,·a orga.nizzazioue politica del mondo sal'ebbe uscita dallo sforzo delle rnlonlà unilate– rali, cioè non dall'adattamento, ma dalla imposizione; e bisognava prepa.rarsi a saper imporre questa volontà. unilaterale. sono tutte intimamente solidali; l!mone r.ivolu:io~aria per la h~er:- grado.di tenere ferma la coercizione. Quando una breccia si apre, il di- fesa di ufficio. - Ed il problema: non si j}rcisuppOngonoesse le une la f ter. 11r5ociahsmo - tra tut.ti gli -+· Ma nulla esclude che, nell'ipotesi di lemma: e o forza o consenso> d.1- f~ 1 ~ 1?:~.~~r;!a d~ir: a~~~!cr::i~e1~~ pr~~~~~; 0 a~/~~oq~~if~ft~~~• 1 :d d~~ le aJlre e non derivano tu_fte:come an i asc1s ,. La e Tribuna>, pigliando lo spun- certi avvenimenti, sempre possibili, venta subito rutilante. •costituzione di una linea continua mocrazia non poteva più riprende- l'alberò (}al germe, dalla ,primor- to dalla Leva n" VII e commentando ___________ _, _____________ di Stalì « fascisti >> - e cioè non di re il ~uo,giuoco dep-liutili compro- d~ale libertà del pensieroL. Che B I J le grosse cifre del tesserati O inqua· m 5 1 d li . 1 8 1 . • 11· • l • 1t· ' uo Il a V or o '' generiche ((dittature», ma di dii- e s1; e non la e o I erns ern 10 1ae ques a, per c.u1mo 1, ,,mar- drati del Partito, si inardisce a toc- J U tt d• t • U t tf J I d • • l I d J reD:doSi-nella selvà dei principi i. • care un argomento scottante, da qua ro 1venano J re tature sostenute da un movimento e ie a<• emocraz1a e a scuo a e stimano che non valga la pena di ____ tempo mes-sofuori uso. e L'apparte- • ►·~ di consensi e di pa::sioni popolari compromesso »? \la ora non pote- • I • I • • --- - dal .\fediterraneo al Baltico e al \·a esserlo più.! Ecco l':;iwara. ve- agLrelPff ~ rro. ~z!One se no~ \ 0 Pasqua riunisce a Marsiglia le se- nenza - essa scrive - alle varie or- mare del i\·ord; questo formidabi- rità. 'l'utla la ma tria del compro- {u!n o. a rivo u~?n_errome f ~ - zioni del Partito Socialista Italia.no a ganizzazioni del Partito, istituzional- L'apoteosi è durata quanto dura Il fido Alberto De Stefanl nel le problema - il problema. centrale messo - una ricchezza relali,·a- a a pienezza e oms LCa.ma er1a- congresso. Salutiamo l'eve71-to, cui me"nteconsiderato come !orma d'in- al teatro. Il 4: patto a quattro> di 4: Corriere della Sera l> è chiamato in della storia politica e militare del mente ampia da distribuire fra le 1isla, ut'ilitaria della realizzazione saremo Pre.!enti, in corpo ed in spi- quadramento politico delia società. Mussolini ha già avuto il tempera- soccorso. Pronto egli imprende a nostro continente _ resta quieta- parti _ veniva. meno, dnl momeulo comunista'! ••• !\on è nella corsa al rito. Auguriamo ai Lavori del Con- nazionale... e un fatto volontari.o e mento di Mac Donald - niente fuori cli-mostrareche è molto più impor- mente da. parte. Certi pubblicisti che prima la, guerra. e dopo la. programma più ricco, più lussu• vresso di essere fecondi e chiari., co- non obbligatorio >. Oh! la « volon- del quadro della Società delle Na- tante la e politica > che l'« econo- 11 democraLici " francesi, poi, lan- grande crisi avevano enormemen– reggfanle di tulle le promesse, non me il-tempo reo di burrasche che o- tà > del e Balilla> e delle c.: Piccole zioni. Poi ha subito il !uoc·odel di- mia > - la Conferenza per l'equili- to per darci un'allra idea del loro te impoverito il mondo. Non ba::la ~i;de~J~:i~:~as;lti~~\i~?~1~ 0 zii~1rf~~ i;,~h;~(!flli.e~:.eifii~i!F;i~ !~~:~~:! 1~j~;~:1;aa/; 1~.~n~:~t :~[s~ia~~:~;{ 1:~:ii~:ed:1\ ~~t ;~i~m~~~o~~1~e~~[i 0 ~~el~~eri~a;:: famoso comprendonio, aggiungo- questo per constatare che ogni tat• ma. nella chiara volontà. e consape- snregiu.dicatezza rivoluzionaria. Il smo, perdono il loro slgnlficato? Per coli del Patto della Società delle Na- zioni della Conferenza economica no che noi antifascisti italiani sia- tica politica doveva essere cam- volezza in ogni mom.cnto di lottare éongresso esaminerà. ancora il pro- noi, e volontà ~ si di.Stlngue dalla zioni, con garanzia di sicurezza nel mondiale! E scrive: mo diventati << étrangers à.,\a nou- biata·t e di dare, occorrendo anche la ,·i- gramma del Partito, poichè il Par• « volizione > in quanto essa è un at- disarmo. e occhio alle cupidigie di « Quest'ultima non puo' dar luo- velie àmc italienne- n; e stiano at- li difello della democrazia - e ta, per rattuazione•di ogni liberta, tito dalla sua ricostituzione in unità to di volere libero e consapevole. E guerra che si avanzano sotto il ves- go a molte speranze. Nessun paese tenti, essi che persistono a dirsi credo di averlo detto anche qual– di ogni democrazia contingente. nel è vissuto della sola carta·dichiara- se l'inquadramento è una« necessi- sillo della pace. Punto incoraggiante vincolerà le proprie dogane, la pro- 1 ' democratici > 1 ,•che questa ,e nou- che altra ,·olla, ma occorrerà ripe– lucido presagio che le libertà e le ::tene della sua rifondazione. C'è chi tà >, che coercisce fin dall'asilo, e si per le fantasie clittatorie. pria politica monetaria, la sua. 11_ velle (?) àme" non abbia a diven- terio chi sa quante altre volte an– democrazie più perfette dell'av,•e- giudica essere su/fidente per le con- stende ad abbracciare og.ni forma Mussolini convoca a rinforzo 11 bertà bancaria in un'atmosfera di tare anche un poco francese! - E' cora - e consistito nel non com- nire esigono quel sacrifizio PC!' 11 - :/~":,.~r;s~~tiladi~~~~:fg;~td;fv;~~= di attività dJ vita, cli carriera, di Gran Consiglio fascista, il quale di- reciproco sospetto e diffidenza. An· ~·1;; 0 i~!r~f 5 \~~rc 1~b)~~-ote;1~arll0 :~ n~!~~t~.c~i~~~t~h:~·iJ:t;!~: t~~~:: ha libertà e una democrazia piu li- tito che ritiene sacro l'impegno as- svago o di sport, cotesto e inquadra- chiara che gli elementi fondamentali che il regolamento dei debiti e delle formula che << la Fi•ance sera tou- la indiscutibile da tutti, ma che mitata, ma premessa inesorabile di sunto per comando dei congressi di mento> non si potrà mai chiamare del piano Mussolini debbono restare riparazioni dipende da una condi- jours la France ,>; ma badino che pure noq riesce mai a determinare tutte·le alt.re ... postulare un programma che « volontario >! La tessera. del pane integri.. Eh! cl vuol altro. Londra zione pregiudiziale: l'accordo politi· anche i signori tedeschi avevano un'azione reale corrispondente al- La rivt>It.1zione è un blocco inle- guardi alla rivoluzione nel suo con- è un atto di volere, quando la si diffida. Parigi si cautela. Berlino, co. La libertà commerciale tra I po- presa r-abitudine di dire che u ccr- la verità stessa: che altro è una f~:;To~oem, ~I~: ~~oc~~1~1~teg;lalfa!di~ ~u;i,n ~og~;~iv;~i'\~~ 1:ols~~f~ cg~/~dog\1:aogl:1 f:a~!t~! ~i :e~~~~ tcoosntolech'.eusse ••1trd";a\us:~I:::~aze~np~:: :~ct/ ;~~~t~!im~r;o:~~~~i~r~ii/~i te cose non poteYano accadere se organizzazione per la pace e altro mere la profonda simpatia con cui la non in Italia '>, cio' che in ultimo una organizzazione per la guerra ~~. 0 giCf~~~!i/,aa ~~is:ss1!fi~m~I~~~ concentrazione Antifascista guarda tà >, ossia di e spontaneità l>, ossia pacclo, accrescendo i sospetti e le :it~~d~g~f~ti~iitf:rc~o~~lr~i~~~~~i finisce con essere una lode e dell'I- e che la ,·ila politica attuale atira~ al Congresso, e l'intima fiducia che dl 4 libertà. >.Non c'è che il filosofo difficoltà... lalia e degl'italianì... versa una fa::iedi guerre violente menti di impotenza, r~tere primf- i vincoli unitari dell'antifa.scismo ri- Gentile il quale spiega che l'a.ggredi- A questo momento arriva Roose- pr.°bleml della ~c~struz~one econo· Come ho dett-o, io intendo, in e implacabili, sebbene la forma e- mente nel_l'a~er:e ? !t jr ques a voluzionari.o mUitante ne escano an- to, il quale sotto la comminatoria: velt. Si tratta di riprendere gli ac- m~a ~uropea e .e mon o. > queste righe, porre semplicemen- sleriore della vita politica stessa ovvia ,·erila •• 01 c, r1 e. 1amo a cora più. rinsaldati. Per noi la liber- e o la borsa o la vita> sceglie di da- cordl e<!onomicl con l'Europa in pre- ara, non sara. te il quesito, perchè altri lo mediti sembra non aver mutato. _ Ora co- !~a\!f 1 g 1 1 :neinfi:~ 1 e;i;~a ~ue~f~a:~1~~ f!eèr/t sQt/:J!s~~- 1l/~:i:;;,~Ji~~ ~:e~:ri~~r~~•c~~S:!~ar~ 1; 0 ~~~s~aci: parazione della Conferenza cli giu- ri~\:isao~~\:a:~~n1:;~~is>a dl;~: e se ne occupi; ne so se questa sia me nessun paese, anche neutrale. gure s1 tentano - , 1w1 da reaz1ona- da_ cui si ?Uardi, il f~cismo è il ne- zichè la vita. e coactus voluJt, ta- ~~~c~~v~Ioa:d:::ca ~~~~g~~n~~! sevelt, nell'interesre dell'attualità, davvero la sede migliore pe'. un e- PU?' conser:vare .nella guerra pro~ 11 borg_h_ ~s1 .. ,_uo1da -rnolu;~1onar1 ~::=._o,ecfaPv'otal,ae i,c,·c hee, la.si 1s~vnates',. 0 v 1 reraoclae men voluit > - diceva .11giurista ro- secondo tempo ed ln secondo plano ha già p:eso tutt,o il _postode~ 4: po- same di esso. Xe indico soltanto pria O degli altri, la medesima or- t :\ o ac ........, ~ 1 hl di litico cU Mussolini 11qual si sg n la natura con una negazione e con ganizzazione che es.sosi è clafo du- comm1J:,. 1 • • 01 1"1: 0 ~ sapr~mm. ~ di tutte le reazioni, a cui si appella mano; ma non s arnsc ava a • gli Inviti si estendono all'Italia ed . > '. . e O - l'attribuirgli una qualità. ranle la pa::e ed in servizio della cusare ne_}a (( nlt!1 )) .dei C8:PI•: ne .a capitalismo nella sua ahiurrL sto- r~: volle costretto, tuttavia volle... alla Germania, e, infine, a tutti quel- f1a come un porcellmo d1gomma e- l'enimmàhca paJ::s1nta delle mas- rlca dalla democrazia.. Il fascismo è liberamente. Una volta che le volon- 11 che cl vo llono artecipare. lastlca. . . La negazione consiste nel rifiu- pace; nessun parLito puo' conSer- se... .--\maramenle noi ridiamo il centro di irra.dia.ztone dell'oppres- tà sono vinte, disfatte, la loro fuga .~ P . . 1 I pellegrmagg1dei gro~slpapaveri lo della tesi che l'« unità >> prole- v~re in un 1 atmosfcra di guerra ci- {!Uando _quei disastri si vogliono .'.!lioneumana._che si deve abbattere prende l'imponenza di una valan- I Acci~enLi.!l « direttorio dei quat- voltano le spalle a Roma per {aria, cioè la fusione O l'accordo vile, le forme che esso si era dalo settariamente portare_ sono· il pro- per Uf salvez~a del mondo. E al ~ro~ ga. L'imitazione, lo spirito gregario tro > viene d1colpo messo in secon- Washington. E' una vera disdetta. dei due partili: socialista e comu- per lo sfruttamento dei vantao-a--j 'filo di una "ecchia superata anti- l~taruito, unito a ,tutte ?e formazioni - come dicono i tirance51_ fanno il da linea. SI d~segna un'altra ger~r- In una settimana la situazione si è nisla, esaurisca la. questione. Ve<lo della pace sociale. - Questo non ~a. !~.si__ di fi.losof_iascof_astica: mal~-- ~gzfu~~~~~~~:r::~!f~;~::ae ::t~: resto. I padri spingono la prole, sot- chia dJ S~atl, m cui l'Italia non sie-, rovesciata. cl_lCmolli s'inferrnrano al princi- pi_'la ~eqiocrazia: G!'ilaliani, espo– r1.al1:,rno•1de~l.1smo, tirandone pr,: l'onore dello sforzo più lungo e pode- to l'assillo del senso esasperato della de al pnmo banco. 1 E ~on s~ puo.' Ma i problemi tutti - disarmo, re- pio; ed accade sempre cosi' quan- st~ primi a subire un'esperienza dlche e monili da sermone domem- roso. propria responsabilità; nel timore e neppure, pro~ st are. LAmerica .~ visione .d_eltrattati, sicure~~ euro- do le cose vanno a male: si va alla triste, sarebbero i più <"•"iustificati cale. Accusiamo una incomprensio- Compagni ed amici, buon lavoro! nella lusinga trovano gli stimoli allJ. .sempre !America. Se vuole occupat pea, cns1 mondiale, debiti mteral- ri~erca dei rimedi arbitrari, sem- d~ll~essere stati _so_rp~e;i; eppure ne c.ciagurala che ha per precon esa in mas.sa. Cio' si è veduto; cio' s~ dell'Europa non. c'è che r1ngra- ! leat! - quelli restano. plicemente perchè si aHerte, che S!difesero. I fascisti dicono che es- cetli di scuola rollo il fascio dell; IIJIIIIIIJllllllllllllflllllllllllllllll si vede... non solo in Italia. z1arla, lnchlnan~os, profond~mente. Soltanto, che a inasprirli è venufo qualche cosa andrebbe, se non s1 ebbero tremila morti durante i re3istenze rivoluzi"onarie mentre Lire en Je page : E concio'? ~ 1 qu~ttro > d~ventano c.: 1 .tre ~- Hitler con l'espropriazione violenta follo, almeno proposto Si vuole d~e anni e mezzo della guerra so- più evjdenle era la necessità. del- ----'--"-- ·+-• - America, Inghilterra, ~ancia. ~: degli eQrel di Germania da ogni at- a\el Iaria (- 0 nutrire I illusione-) ~1ale. Quelli. che gius\ifi?o meno r T rirnluzionariac ci sia per poteoSi che stu ma proprio sul prn tlvità e con il boicottaggio dei pro- the 11rimedio cc, anzi eh' sotto :,Ono tedes~h1_ed austriaci. )la mi m~~~: di a,!;ii1ingere -• che conli= I T A L J A Co_ncio' _no~abbiamo nessu~a in· ~llo. Musso!!~!,eh.e non ama ,vlag- dotti tedeschi, per diretta ripercus- m8:no_;non si mo! coglierlo, per- par~ ..che ci' siano a_nc_he altri che n1.1a,menfre pilJ_e_,·idenfcnf"!('~raèl BULLETlND'INFORMATiONS tenz1one d1 disconoscere che il ca- giare per t~nt1 mot1v_l, non puo nep· sìone in tutto il mondo ",he ci ::on r·apric<:io intere::~i che ·:?11 rno al}onor~ ~1 figurare nel- e sarà la ne(·":-c~,tadella 11011 1 per polavoro del fascismo è stato pe1 pure, con la sua presenza, parare il I Quando ii fascismo si ·meUe a lm· ~ ostacQlano: ma. il l'imedio c'è, ed Il denco de, martin ra~seguati. la ril'ìm:ila riroJuzi•,naria. Se noi· 11111111111111111111111111111111111111II l'appunto que, to • dl ridurre ogni' colpo. porre l'ord ine!... e quello. - E queslo de!J'unilù. pro- ARTUROLABRIOLA

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