la Libertà - anno VI - n. 18 - 5 maggio 1932
ANNO VI - N° 18 Giammai la storia scio– glierà gli uomini dall' obbli. go dell'ardimento indiuidua– e della nobiltà personale. Il livello morale della società comuttUta di domani sarà dato dall'altezza morale del– le coscienze dei militanti. la Libertà Un Numero : O.ISO Altro aucceuo imperiale del fa,cim,o Anti-italia. Do– po Malta, è il Brasile che pi. glia un " provvedim'!"to '11!· tipatico » contro la lingua •· taliana. JAURES GIORNALE DELLA CONCENTRAZIONE ANTIFASCISTA .UBONAJIXKTI Un &1!00 St.1 tnMl Fl'ti:Dci& e Colon!o --- 20 tr. !O tr. Allr1 P&e:Sl ---··•---- 40 tr. 20 tt. PO'llBLJCITA.' Pour wu~ !a pubUeité, s'adresser a e La B.epr61entat1on Pllllllellalre ,. 4, rne de la Mlcbocllere • PARIS {!r) Téll:;>tlone : Louvre 33-21 ei 33-22.• (LA UBERTE - PAR-UT LE JEUDI) PARIGI 5 MAGGIO 1932 ~ DIREZIONE E AMMINISTRAZIONE 103, Faubourg Saint-Denis - PARIS(10') • Tdejooo. 'Proo,nce96-98 IL GIORNALE SI PUBBLICA IL QIOVEDI Hitler in carlinga nelcielo diRoma A Roma ci sono a migliaia cl>lo– ro che giurano di aver visto l'ae– roplano di Adolfo Hitler librato su la Città Eterna, e venuto, se cosi' si puo' dire, a. batter cassa presso il Duce. Le elezioni sono imprese che costano care e non si !anno con le pere cotte. La generOSità del Duce. coi quattrini dell'Italia, a quei signori della croce unc\nata, è ant.ica. Si ricorda che nell'otto– bre 1923, tre settimane avanti il « putsch ))Adolfo Hitler, il caP,ita– no Migliorati, « atta.ché » militare de'll'ambasciata italiana, ando' a ~o~!~~J~ ~:rfu~ / ~ic!bg/~~! intervista con Hitler, con un pri– mo sborso di 10.000marchi-oro. Si calcola che il colpo fallito di Hitler allora non costo' all'era– rio italiano che-.. 50.000 marchi– oro. Cio' è risultato giudiziaria– rore per quello che essi chiamano il tradimento di Hitler alla causa tirolese. Ma l'Italia fascista non se ne preoccupa. Essa confida che la fratellanza fascistica tedesco-ita– liana saprà a suo tempo Superare le difficoltà, opponendo la brutali– tà. del potere conquistato ad ogni lagnanza democratica, che sarà sempre facile di strangolare secon– do il brevettato modo italiano. L'I– talia fascista insegna !... Infine, e questa è una osservazione tutta « nostra », quando al modo italia– no trionferà il fascismo in Germa– nia, quale differenza politica farà per quelli dell'Alto Adige, essere italiani o tedeschi ? La risposta a questa domanda la possono dare gli italiani 1< redenti » dal bastone tedesco e caduti sotto il manganel– lo fascista. Insomma 11a.lleanzafascisto-hit– leriana è una cosa di natura. e, quasi diremmo, di ragione : nodo della Santa .Allleanza paruta in crociala contro la democrazia del mondo, senza escludere, ben inte– so, la democrazia francese. Contro di essa non c'è che da augurare il costituirsi di un 'alt.ra Santa Alle– anza, l'internazionale delle demo– crazie a difesa della pace e della libertà dei popoli. Finchè cio' non si intende e i paesi democratici preferiscono rarsi le corna tra lo– ro e patteggiare a questo fine col fascismo di Roma, con la scusa che la politica estera nulla ha da fare con i sentimenti e le istitu– zioni politiche interne degli Stati, esse lavoreranno per i loro nemici mortali. Il bell'Adolfo in carlinga nel bel cielo di Roma, pronto ad atterrare per battere alla cassa littoria, se anche non fosse vero come fatto, è vero come simbolo. Chl non Io in– tende? t ILPROCESSO GONTRO GLI STUDENTI DI «GIUSTIZIA ELIBERTA'» Il contagno coraggioso efermo di tutti Ql'imputati l'a,-r, Andreis e il doff.Scala condannali 8 annidi reclusione Giovedl' 28 ap~e sono comparsi davanti al Tribuiille speciale : do~~b~at,11~;~~:.~otto~!l~~~g= ge; Paolo Sabbio~e,dl Torin~, stu– dente del terzo anno di giurispru– denza; Luigi Scali di Forli', domici– liato a Torino, dottore in .wtenzena– turall; Renzo Oiuh nato a Milano e domiciliato a Tortno, studente del terzo corso llceal1; Gian Domenico ~:ro 0 ' a~J'~~~~~~~n!e;l ~= versità. Spirito genero.so ,disgustato della condiscendenza dell'ambiente che lo circondava ad uno stato so– ciale e politico che egli sentiva in– tollerabile, cerco' a lungo i mezzi e le possibilità di lotta contro di esso. L'unità rivoluzionaria reallzzata da e G. e L. , lo vide dedicarsi attiva– mente a dei compiti di organizzazio– ne che gli e uomini pratici> aveva– no in troppo gran numero abbarido– nat.o. Il suo contegno dal momento dell'arresto fu splendido e fermissi– mo, nonostante la debole costituzio– ne fisica. Le " Voci di Officina » e VOCI DI OFFicrnA > consona alle esigenze del momento attuale - cui non rispondono più le voci som– messe ed incerte, i fogli saltuari e dispersi - ha da essere la voce fran– ca e sicura, U foglio cootinuo e dif– fuso che da officina a officina, da rione a rione della città raggiunge tutti 1 nostri compagni lavoratori. Esso intende: portando periodicamente a cono– scenza ed illustrando gli avvenimen– ti e 1 fatti principali di politica. in– terna. ed estera che la stampa fasci– sta tace e travisa; mente in pubblici processi. Ugual- I,,.,,,..,_,"'"'""'"''"'"''-""'"'''"'"'"._,,....,,.,,~,.,,,_,_,,_,.,,,..,.,, .. .., ,...,. ,.. ,.. . ,,,.,,..,,.,,,.., menté, il fascismo di Roma ba a– iutato il maggiore Pabst, il co– mandmnte Reschny ed altri cam– pioni senza valore del fascismo au– stro-tedesco .. Falliti i tentativi putschisti, gli aiuti fraterni conti– nuarono, come si puo' capire dal frequente viaggio alla Mecca del .Teveu dei capi hitleriani, per i berta Perelli, ne.~ a Cerrlna (Ales– sandria) e domlelliatoa Cuneo, stu– dente del secon\lp anno di lettere; Vindice Cavaller~ nato a Genova e domlclllato a Salùzzo,studente del secondo anno d1 1eg.ge; Leone Pie– tro Migliardi dr Varazze (Savona), domiciliato a 'lblino. Un nono 1In– putato, Aldo Tommaso Garoscl, la– titante. Come diciamo più sopra, agli im~ putati di questo processo e special· mente all'Andreis è stata contestata l'accusa - che sarà elevata anche contro gli operai arrestati nello stes– so periodo, e li cul processo non si sa ancora quando si svolgerà.- di a– ver redatto il bollettino di fabbrica ! e Vocidi Officina >. svolgendo e trattando problemi e questioni relative alla organizzazio– ne ed all'azione attuale operaia; dando corso ad una regolare e svi– luppata corrispondenza di officina; precisare e contenere sul terreno della lotta di classe 1 termini e le di– rettive della lotta contro il fascismo; Aspetti della crisieconomica Come è noto,1tCC1tro il gruppo era stata elevata l'~usa del delitto pre– visto e punito -dall'articolo 305 del Codice penale, In relazione agll ar– ticoli 302 e 2&1 dtUo stesso Codice, per avere dato ~estone e attività ad una associazione segreta aderente al movimento itvoluzionario e Giu• stizia e Libertà.>, avente lo scopo di commettere aUl diretti a mutare violentemente la Costituzione dello Stato e la tor&a d1 govemo. An– dreis e Tommaill Garosei - nel con– fronti del qua~è stato stralciato U ~J~~i c6~t ':i"uf:~~ui~g!~1o 0 if bisogno, il bell'Adolfo sia montato sopra una carlinga. e via per il bel cielo di Roma, in cerca di lire soprav~ut &f.ec . E nulla è pij,. legittimo detla gio– ia sfrenata, che nella sua fraterni– tà fascista, ba palesato la stampa italiana ~r il successo del « ca– merata :i> • tedesco, il bell'A"tlolfo Hitler, ne)le elezioni prussiane. cjpq:1~1:afo 0 cfrn:;:er:t~tito~ig! r.~:ti=!~foe 1 ~a:::r~:lr ! 1~ l~ftf!n::11:::~~ !e~z~at!f ~~~ riserbo, ha salutato con, la più schietta soddisfa.z:ioné la vittoria di Hitler ed ha pre:visto che il suc– cesso del 24 aprile spianerà defini– tivamente a1 vttloroso Capo delle Camicie Brune la via al potere ». v C'.osi'la torinese « Gazzetta del Popolo n che ci tiene a· spiegare a,ici,e I molivi di tanta • schie!ta - fJUh•i di lina.,,'Ctta delta " Oro alla Patria " La Gazzetta del Papolo del 1• maggio 1932 annuncia che e La Banca d'Italia ha autorizzato le sue flgllaH ad accettare al prezzo corren– te tutto l'oro, purchè di sicuro Utolo, che viene offerto, sia esso costituito da monete attuali di corso legale, sia esso rappresentato da vecchie monete fuori corso, ed anche dete– riorate, e da oggetti o rottami di me– tallo autentico. > Nessun documento pt'U dt questo rivela la preoccupazione che si nu– tre in alto loco per la progressiva ri– duzione deUa riserva d.'oro o di divtse equiparate della Banca d'Italia (5 milardt e trecento milioni di dimi– nuzione fn quattro anni 311, 12 mi– liardi e mezzo di rnerva all'indomani della &tabilfazazione.) Siamo tornati ai bet tempi della guerra, al date oro alla patria ! Il comunicato ufficioso vorrebbe dare a credere che si tratta di una mi– sura molto importante e ricorda che il movimento di offerta dell'oro è gtà in corso ln lnghuterra dove st calcola di. disse-ppellire e riversare nella Banca da ... 300 miltont ad un mili.arde dt sterline di oro tesauri~- - • ne~_. ... _i .quali sono t çbe s'è _ asse1111a1.<> il ìno- • vunento,hitleriano, trovano il con- un secolo una larghissima circola.– senso.Jiell'ltalia ii; 2. u la natura zione aurea e l'abito della tesauriz– fascisìa. del movimento hitleriano zaztone che 'Viceversa tn Italia difet– non puo' che ra,ccogliere la massi- tarano quasi del tutto. Sapete quan– ma simpatia da parte: dell'Italia to 010 .ti raccolse in Italia nei quat– fascista.. » tro anni dt guerra attraver&o le o/- E' sufficientemente categorico? /erte dei privati? Neppure 10 milio– Non c'è che il sig. P. Dominique ;;, :f!ifrti a 20-.30 milioni dt Zi- 0.ella ·uRépublique » i1 quale ritie- Non è con questi pannicelli caldi n~ che le affinità. politiche non ab- che a regtme rimedierà, se è ancora biano a:lcuna influenza nell'orien- in teTnpo, alla crisi monetaria. La tare le relazioni internazionali, crisi monetami italiana è per nove per cui egli è sempre pronto ad decimi conseguenza della criminosa essere ad un tempo buon repub- politica di spese del fascismo. Lo b1icano e buon fascista.. I fascisti Stato fasctsta continua allegramen– ita.Jiani ci tengono a.cl essere fasci- te a spendere 20 e più miliardi al– sìi anche al-l'estero e a non diven- l'anno, imponendo un carico tri- tare repubblica-ni, per compi~ere ~{:'::'m~~/~1 ~:~:t;e~tg_alE il signor Dominique. ognt anno aumenta dt 2-3 mjiliardi La nota della " Gazzetta. del Po- il debito pubblico, per coprire il de– polo :i> di Torino non è che ripro- Jicit ormai crontco del bilancio. duiione di quella. del « Giornale Cht lo dtce e Mortara, in una &e– d'llalia. "· L'Italia fascista fa suoi rie dt impressionanti commenti nel– gli. int1?ressi del pangermanesimo le Prospettive Economiche 1932 u– (l'Italia. fascista è l'Antit-alia) e cio' scite in questi gi-Ornt. Glt fa eco De per 1a natura fascista del movi- Stefani, tn un arttcolo tutto contor– menfu hit1e,riano che suscita tutta ;;:ags;: 0 , cgreie!~ d~!cese;:ra1:; 0 1 ; la solida.le simpatia del foglio ro- nascondere la verità. mano. La verità è che la crisi finanziaria Non lutti i giornila stampa fa- è grat>!;>ìma. o rldurr, ,ub!lo lt spe– scista parla con questa. franchezza.. !'tz:i:::for1:.u~;~t 0 ~~o s°ai!:'1-::.! ~a~C:f n~~icto~gii ~~r~ ~~~ep~~ non intervenga a tempo l'atteso il signor Dominique). Essi coinci- 1~i{;!:::ft:/~.';;~:::,i:;o cl'ier J~;~e g dono generalmente con quelli del- tasso di. stabilizzazione. Ma anche Ja. bolletta del tesoro romano. Oggi qut' st sa di deve si parte, non st sa è giorno di festa per la vittoria e dove ci si fermeriL. perchè si sono incassati quattro miliardi di buoni del tesoro. Nes– suna ,necessità dunque di intinger– si. Il momento è favorevole allo sbottonamento. Le ragioni di stupore di qualche giornale estero a cagione della e schietta soddisrazione » del fa– scismo per la vittoria del " revan– cbismo-lt tedesco procedono da una candida. sconoscenza di cio' che -è il fascismo. Si dice inratti : 11 re– vanchismo tedesco non minaccia j,~:~~~i,1fto« i:~~\ 'l;1~ »g::~= ralmente, il trionfo del nazionali– smo germanico non porta virtual– mente in sè quelle coartazioni al– l'espansione italiana, per cui l'Ita– lia, dopo trenta anni di Triplice Alleanza, dovette passare in anni al campo dell'Intesa ? Cio' è vero, ma il fascismo - che è PAntitalia - se ne-f.... Perchè ? Perchè presume che l'alleanza con la Germania hit– leriana ove questa trionfi, sia de– stinata a rinforzare il suo usurpa– to dominio all'interno. Contro la rivo1uzione italiana il fascismo confida di solle,·are anche le n compagnie di assalto » dell'hit– Jerismo... Non disse a Roma il Gmbbels, luogotenente di Hitler, che egli, in Italia, coi fascisti, si sentiva più tedesco che con un te– desco liberale? Ogni nazionalismo non è, in fondo. il conlrario della nazione? ... Eppoi bisogna ricorda– re che Hitler - per quel che Yale la sua parola - avrebbe promesso di non inquietare l'Italia per la cau– sa dei po,·eri tirolesi. E' Yero che questo impegno non è staio ratifi– cato da tutti i nazionalsocialisli e -che a Innsb.tuck i teàeschissi,m~ .nazionali irredentisti sono in fu- Chebollein pentola? Mario Mazzucchelll,11notissimo e in!ormatlssimo redattore delle cro– nache flnanziarie mensili della e Ri– vista Bancaria >, nella sua analisi dl aprile lancia un grido dl allarme sotto 11titolo : e Il troppo tardi di Lloyd Geor~ ge > (o di Mussolini). Non si capl.scebene che cosa pa– venti lo scrittore ufficioso, ma dalla sua prosa apparirebbe come grave– mente compromessa la situazione monetaria. L'Italia si troverebbe ad– dirittura e all'orlo dello scoglio, la cui parete strapiomba >. Quale sco– glio e quale strapiombo ? La lira ? Forse. Ma preferiamo lasciar la pa– rola all'ufficioso. e Le divise detenute dalla Banca d'Italia decrescono con una regola– rità che consentirebbe un non an– cora tempestivo, ma oramai rapido studio per frenare la discesa; me– glio se si raggiungesse l'arresto ed ancor meglio se l'indirizzo si tramu– tasse in relativa riascesa. Nè puo' essere trascurato, al ri– guardo delle divise, il fatto che sul– la attuale consistenza di à1visegra– va il risconto, ammontante, al 31 dicembre 1931, a cento milloni di franchi svizzeri (367.800.000 lire) del portafoglio del Consorzio Sovven– zioni su valori industriali presso la Banca dei Regolamenti internazio– nali, risconto che dev'essere estinto in divise o in oro dal riscontante o dai debitori italiani. Apparirebbe per questo ancor più pensabile un esame pronto della questione. Norma dei popoli, come dei diri– genti, è il giungere a decisioni effi– cienti ed anche risolutive, al mo– mento scabroso, all'orlo dello sco– glio la cui parete strapiomba. La circolazione.èJn continui;, up– pur rallenta\• discesa• E' stato già detto e ripetuto qui' ed altrove che la circolazione è sur– rogata nei suol ef!etti creditizi dagli altri mezzi di cui la Banca di Emls,– sione (e, quindi, in Italia, la Banca d'Italia) dispone. I depositi di Stato e non di Stato, qualsiasi nome ch'essi portino : di depositi, di conti corren– ti vincolati, parzialmente di credi– tori diversi, sono uno di tali mezzi. Un altro lo sono i vaglia cambiari, ed un terzo le altre partite del passi– vo della situazione della Banca. Da altro lato, alcune d!minuzione del– l'attivo - la riserva in primo luogo - torniscono, senza che la quantità di circolazione c'entri, mezzi anche copiosi per l'azione creditizia della Banca di Emissione. Ora, cio' che vale non f! tanto, né solo, il numero dei biglletti d1 ban– ca, quanto lo è 11 volume totale del credito che la Banca concede sia con biglietti sia con contlgiro, sia con ognl altro mezzo o fòrma. Mentre la circola..tjone det biglietti diminuisce, il volume del credito cresce, e cresce insieme una specie di quella open market policy cosi' messa 1n rilievo dagli anglo-sassoni. I titoli di Stato in possesso della Banca sono aumentati infatti di 109 mllloni dalla fine di febbraio 1930 alla JJne febbraio 1931e di 210millo– ni da ta:Iedata alla fine di febbraio 932.----~---- Anche questa è una torma. di cre– dito tornita al mercato, pur con con– temporanea dise8:3a. della circola– zione. D'altro canto la circolazione, per avere un'influenza deflativa, dovreb– be scendere sotto il volume e sotto il valore del commercio. Ora, tra vo– lume e va'1oredel commercio, si puo' affermare che oggi si sia !nferior1 di un buon 50 per cento alla media del biennio 1928-1929,mentre la cir– colazione è appena discesa, non dal– la media, ma dal mas.simoragg~unto nel 1928-1929 che fu di 17.476 milioni (30 settembre 1928),d1 3.538 mlllonl, cioè dl ppena una piccola frazione oltre 1120 per cento. Cinquanta per cento meno da una parte, venti per ee1:1tomeno dall'al– tra parte : dove e, anche con la stretta teoria quantitativa del puri biglietti, la dimostrazione di un e1- tetto defiativo, e di un lnfiusso cor– relativo sui prezzi nel senso, benin– teso, di provocare la discesa? >. Le ~zioni francesi processo - dov o rispondere pu- re di essere s organizzatori del~ l'associazione e climlnosa ,. Il rea– to tu commes50 a. Torino e altrove, nella seconda -ti, del 1931. Il .primonumero dl e Vocidi Otfi– clna >, che porta la data del 15 set– tembre 1931- e she, sotto U titolo : e Giustizia e Llbertà > reca Il motto: e Insorgere - Risorgere > e le parole di Matteotti morente : e Voiuccide– te me, ma l'idea che è 1n me è lm• mortale > - riassume come segue le ragioni e gll scopi della pubblicazio– ne: studiare e perseguire le esigenze tattiche e le necessità 'Pratiche d1 u– na collaborazione con tutte le forze antifasciste non proletarie senza mal perdere di vista e travisare il contenuto della lotta contro il fasci~ smo che è lotta contro lo Stato bor– ghese e capitalista; evitare la dispersione delle forze proletarie richiamandole e compo– nendole sul terreno pratico dell'a– zione ad unità. in vista dello scopo comune della conquista del potere politico. > Il valore di un episodio Insieme con l'A.ndrels e con lo Scala, e per lo stesso reato, furono arrestati, come la e Libertà > ha rl- Il processo contro gli intellettuali le nel nome di e Giustizia e Lbertà >. ferito, alcuni opera! torinesi, che a- e gli_studenti torinesi accmati dt ap- Tutti i &egretari del partito Jasci!ta, vrebbero dovuto ~mpariie, lo stesso partenere a e Giustizia e Libertà > da Farinacct a Turati Augustolo, da giorno, dinanzi alTribunale specia- st è svolta nella notte dal 28 al 29 a- Giurlati a Stara.ce, hanno proclama– le. Ma, per conaHerazloni rpolltiche prile. J giornali fascisti riproducono to che il regime accenfra le su.e cure rare 11 gruppo degU operai da quello un brevts.rlmo comuntcato ufficiale, - le su.e manovre di adescamento - evidenti, 11 gavc:ao ha. voluto sepa- che non dei alcun particolare del di- e tutte le &ue speranze nella gioven– degll intellettuall. battimento e aggiunge alle dieci ri- tù studentesca. I fatti dimostrano Il Tribunale ~ra pr86ieduto dal ghe del resoconto la cronaca dt un che il calcolo è vano: che gli !fu– con.sole gene=omm. Tringall- altro processo, celebrato nella stessa denti e gli intellettuali vanno, con Casanova; gi relatore il comm. udienza contro un gruppo dt antifa- gli operai., a e Giustizia e Libertà >, Presti; pubb tera, 11 comm. scisti emiliani. sulle orme luminose dei Ros.rl, dei Fallace. La ricerca della notte, dell'ombra, Bauer, dei FanceUO': dt coloro che n processo, ciato nel pome- ha la !Ua ragione. E' la steua ragto- l'Italia calpestata venera in silenzio riggio del 28, concluso 11mat- ne çhe ha fatto e fa ,separare con; e .che non hanno soltanto accettato !!~~~• e ~t ~%. accurqtezia i ,procedimenti contro gli la rivolta come rivolta, ma hanno Scal!l sa•babto8 nallllle e II iua per '•~ut-1'1~ i::f,~:: ~af CU::~~ 1 = -~~a!':~:~~ J.U.J con Andreis e Scala, per le rtuso na guida ed un esem_pto. cienza di prove e ll Cosmo, 11P.erelll, e delitto >, son tuttora in prigione. La stampa ha fatto la congiura del 11Cavaliera e 11}dlgtlardiper noil' a- che n'è dt loro-? Che n'è di Fenoutl? silenzio intorno al processo; ma nez– ver commesso U reato. Alla nostra apprensione per chi, con l'Italia muta e imbavagliata la ve- Difendevano gli fmputatl gli av- 0 senza prete&tt, è nelle mani della rìtd trova ancora la sua strada. La vocat1 Angeluccl, Plttaluga, Cocola, < giustlzla , fa3eista, fa mcontro la stam,pa clandestina continua a cir– Liuzzi,Ferrara, D'Angelantonio, Cri- loro paura. colare. Le notizte pa3sano di bocca to• e Bersani. La paura: e&SO il aentimento da- in bocca. Non è un itaUano il corri- I giornali fa.scisti si sono llmltatl minante dell'c,ppre&&ore. Il silenzio spandente del Temps,· ma è un gtor– all'annuncio della sentenza, senza det giornali - dt cui molti han taciu- naltsta, e, come tale, abbastanza, nessuno di quel particolari, dl cul to persino il nome di e Giustizia e sensibile per cogliere l'importanza. sogliono compiacersi quando _posso- Libertà > - la sommaria brevità del dell'avvenimento. Eglt è andato al no speculare sulla debolezzadi qual- processo, la stessa assoluzione dt sei proce&so; ed ha telefonato al suo che imputato, sfinito dalle softeren- fra gli otto imputati, tutto .st spiega. giornale : ze fisiche e morali cui Uregime sot- La dittatura non vuole che si di/fon- e Glt accusati,, che appartengono topone i detenuti :politici. da la cono.,cenza, e quindi la capaci- tu.tti a buone famiglie della borghe- Ma chi ha assistito all'udienza é tà dt attrazwne, di un movimento. .sta di Torino, hanno tenuto un con– stato ammlrato e comm08S0 dallo già cosi' vasto ed attivo, nel cut no- tegno de.gno e cc,raggioso. Set dt loro spettacolo di serenità, di fermezza, me si riassumono le utgenze fondar sono stati rilasciati per ine.rlstenza di coraggio che 11gruppo degli im- mentaU della battaglia antifascista; di reato o mancanza di prove, due J)uati - di cul il più vecchio ha 25 non vuole che la serena fierezza op- altri &ono stati condannati a 8 anni anni e il più giovane 17 - ha dato. posta da giovani men che ventenni dfreclu.!ione. > Tutti hanno mantenuto un atteggia- alle torture degli aguzzf.nt e alle mt- Per a lettore straniero, probabtl– mento dignitoso e tlero, rivendican- nacce degli scherani in fumtone di mente, la frase del corrispondente: do, senza debolezze e senza iattan- giudici, eserciti -una- forza di sugge- e ils ont eu une crttitude dtgne et ze, la loro tede nella libertà, le ra- sttone e di tncttamento sulle co&cien- courageuse > non oltrepasserà la gioni ideali, politiche e sociali della ze che la schiavitù e la paura non portata di una nota di cronaca, qua– lora opposizione alla tirannide. An- hanno corrotte; non vuole che la at di colc,re. Ma per not / Per glt tta– drels e Scala hanno preso su sè tut- comunanza di intellettuali e dt ope- ltant / socchiudendo glt occhi, ci par te le responsab!_lltà,scagionando 1 rai in uno stesso processo attesti a- di. vedere l'aula del tribunale, la compagni, che, a loro volta, sl sono glt italiani ed al mondo - attraverso gabbia di ferro, il ritratto del duce, Non abbiamo da entrare nell'esito mostrati degnlssiml di tali capi. la rivendicazione dt dtritti e dt valo- il luccichio de.lle divise mtlitari; e delle elezioni francesi. Il nostro rt- Qualche corrispondente estero che ri di cui uomini di tutte le dottrine sentiamo tl lugubre tintinni-O delle serbo non è pero' indif/ertn2a. Al assisteva al processo è stato profon- e dt tutte le categorie intendono e- armt delle camicie nere. Dt fronte contrario. E' con un intimo senso di damente impressionato dall 'att.eg - gualmente la necessità e la bellezza ai loro e nemici>, questi gtovant, di gioia che vediamo esercitarsi in un giamento degli imputati - come ri- - una tnfrangibtle unità di fronte. cui due appena dictcttenn!, riaffer– grande paese la democr~, facendo sulta dalle note •apparse sul Temps Il grande significato del proceMo mano, coraggiosamente, la loro fede, atto di cosciente sovrantta popolart. e su altri giornali francesi e sul si riassume appunto nella tripltce pur valutando il TUlchio a cui si e- Constatiamo il progres&o se vuolst e Times >. affenriazlone della concentraztone spongono. lento ma dectso verso le idealitd che attiva delle forze antifcuctste, ape- Ma tl coraggio è sempre una for- animano il movimento antifascista : I due condannati raie ed inteUettualt, &otto il segno za; e tl governo si preoccupa della. la J'gte~~~':it':fs':!.ati='f:·di in- A Torino, i nomi del due condan- dì < Giustizia e Libertà>, del pro- reazione che la condanna di tutto il uidia e di ·ammirazione che questo natl sono universalmente noti e va- i~f~~~:,t/!,~:Zfa.si gt~z:nif~':a~= !iilz~ :;:g~ 1f:a~e~f,!,rj 0 r1:}Z: q':e: vigoroso atto dt vita susciterei in tut- lutatl per clo' che significano. La sa, del coraggio morale con cut i :sta paura spiegano l'a3soluzione det gli italiani - in Italia. Essi oramai < Stampa della Sera > ha intitolato combattenti riaffermano le loro re- sei. sono gli schiavi, senza diritto, cui Il brevissimo resoconto del proces- sponsabilità e la lc,ro fede. E nell'ombra dell'aula consacrata 1:J. r;;;f ;:: h~~gr;:u°fJJi 0 ~~Jt ::;~1.5 \ ~al-r:1!~d~n~tf~ 1 ~tio ~= Annt dt oppresstone politica e di o.lle vendette del Tribu'IUUe speciale Ce! Perché non hanno piU volontei da nì di reclusione >. Titolo che natu- falsalleduLcazionelit":1ondihadanno servittoo nl'lolt "z~dl.amdo sorgere un'altra Italia: ralmente è .scomparso nell'edizione a nu a. a po K.Ca escamen a ia e egna e coraggio&a > che esrr;::~'mo tuttavia non manca dt del mattino. ;:; ~o::Jezto;e~' ~~ il~a:~~t:;~~ ~=::nt~rg~eràe dts;~s:::ei ~~f::: e sorvegliare > t ludi elettorali degli Mario Andreis è ventlqua.ttrenne, imponenti, nella scuola e nel dopo- cubo doloroso di tutto un popolo. altri. Nelle elezioni francesi la stam- dottore in legge. Rimasto orfano 1n scuola, nel lavoro e nel dopo-lavoro, Questa Italia e 3 ce dalle officine, dal– pa 1.taltana con le sue previsioni au- giovane età, fu educato dalla !ami- deve confessare il proprio falUmen- le scuole, dalle prigioni : prende no– spicava lo schiacciamento dei repub- glia, mode 3 t& di cond izione ma tor- to. Studenti e lavoratori si ritrova- me dall'azione, dal sacrificio, dalla bUcani e dei socialisti. (Chi. ha detto temente conservatrice, nella ere- no, confondono la loro fede nella It- libertà. all'CEuvre l'assurda cosa contraria?) denza cattolica. Attraverso a uno bertà, nell'autonomta del movimen- Noi sapptamo che la liberazione Rispetto alle elezioni francesi, la sforzo cosciente, giunse a una con- to operaio, nella giustizia sociale, dell'Italia non puo' essere che tl :!~1:cf~t~~::e Bip!. c~:l~~~~~ ;:! ~::rc1!.~e n:~ rl~l~u~r;~~=~~~~!}- ravvivano, nei contatti, la volontd frutto di un vasto moto rivoluziona- ~➔h~~::z1~:i~~{f:Jf Y~~= l1t~t~r;~1rf :f~ ~:!t:1:f~~ r~ii~~~~~: :rf 1F~~:~f:~1= f Jlt:;;~~:gi&JZ~f pertutt9, nella misura che puo', l'o- e Voci di Officina >, l'espressione I giovani ansiosi di pensare e di sta convinto, con la sentenza del suo dio contro la democrazia e il sociali- effettiva, viva e autonoma degli 0 - credere cercano la verità e la con- tribunale e col silenzio della sua smo e rincalza dappertutto le cor- perai rivoluzionari torinesi. qutstano nell'offerta della propria stampa. renti nazionaliste, reazionarie. Per- Nonostante dovessevivere del pro- ltbertd fisica - che non ha significa- Prendiamone atto; con una co– cio' il deciso appoggiamento a Bini- prio - pesante e mal rimunerato - to senza quella spirituale - a una scienza sempre più fiduciosa e ope- ~;~~ t~l~~~;;a'!:::,a:h~a c::J~~l~~ ::v;~~~~aui~i~i~e~ic~ s~~~~o !set:~= idea. Mentre glt operai, sfidando lo rante del nostro dO'Vere. mascherare e non riuscir{L a nascon- te rimastogli llbero, era di carattere ~11,fg~~~~iiui;~:n;~~r: :J.rr ::-e1t.reeoitt (Vedere in seconda pagina il reso– dere. semplice, sereno e allegro, nonostan- cine, gli studenti moltiplcano i se- conto degll altri processi da.vanti al Questa Francia democratica è il te le tempeste e le delusioni che la gni della loro irriducibile avversione Tribunale speciale.) suo incubo! Il meccanismo della de- propaganda politica offre in quanti- al regime, della loro capacità rivolu- mocrazia e del Parlamento vi /un- tà. Profondamente rivoluzionario, zionaria, fatta al tempo stesso di ar– ziona in pieno senza che si possa gli ripugna la posa del sovversivo,e dore e dt meditazione, di slancio e dire che la tiri a rovina e che occor- scherza.vavolentieri suila condizione di severitil. Gli studenti torinesi ap– re un Duce salvatore. Sotto questa della gente onesta, obbligata in Ita- plaudono ai professori antifascfati e democrazia anzi gli estremismi si lia a vivere fuori della legge. resistono alle provocazioni dei Guf; smussano e la vita e più dolce che In prigione, dopo settimane di se- gU studenti milanesi solidarizzano in Dimostrazioni di proteeta RoMA, aprile in ogni altro paese, come l'economia gregazione e di battiture, attendeva piaz=a con Toscanini e, arrestati, SI hanno notiziedi manifestazionidi v! è meglio ordinata e i contraccolpi con certezza, sereno, una grave con- proclamano apertamente il loro an- malcontentoe di protesta avvenute ln della crisi generale più tollerabili. danna: compativa chi, meno forte tifa:;cismo; glt scolari di Ernesto alcunelocalità. A Lecceun corteod! di– Come nascondere questo agli iloti di lui, non aveva resistito a!le per- Rossi inviano al loro professore in soccupaUha at.traversat.o le strade della italiani'? Come controòattere la cosse e ayeva fatto il suo nome. carcere il loro riconoscente saluto città al gridod! e pane e lavoro>. An– proyaganda che emana dal fatto e LUigiSèala ha 25ann.i; ed è dotto- e alle minacce di Scorza rìspondpno che,.a Squinzano t disoccupatihanno che confuta - essa - trionfalmente i re in scienze naturali. Nonostante la ·rraffermando i vincoli della loro de- manifestato,dando l'as.sa.Jto al municl– pretesti e le menzogne del fa:;cEsmo.? malferma· salute, egli giunse non so- vozione all'eroico prigioniero della plq.éd agli uf!icldresattoria.che hanno Sotto tal punto di vista, le elezioni lo a. laurearsi brillantemente (la ma_- tirannide; Bruno Maffi, coimputato ~devastato ed incendiato.Patti analoghi francesi sono una mazzata per il fa- !attta Io aveva tenuto lontano dagli con; Albasini-Scrosati nel processo son'oavvenutia Mont.erooso In provin- s~iO'malumore e quindi legttthno. ;r~:a~:it':ìivg;t~~lg:1~~~~~1: :~~ ~l~ff:!ma'l ~~aa::~~~= [~~~~~~~ ~~ ~~~~v~~~~~ Dal l'apoteosi al dovere Si annunziano, dapperf.uUo, commemorazioni di Turati; « dap– pertutto », fra italiani, ma fuori d'Italia. - Di Turati gli italiani d'I– talia seppero solo che egli era. morto a Parigi i nemmeno che i suoi funerali furono un'apoteosi; un'apoteosi per l 'estjn.to, ma anche per la patria sua. ~sa consacrava la fedeltà. a un'idea, la nobiltà. con la quale fu servita, la linea nazio– nale della sua interpretazione, la. suprema dignità della sua espres– sione. Che cosa puo' maggiormen– te esaltare un paese ? Li' per la. gente italiana c'era uno specchio per riconoscersi meglio. Il rapporto fra un.a persona e la sua stirpe non si riscontra nella maturità del contenuto del pensie– ro o dell'azione, che furon proprie di quella. persona. Un tal contenu– to è d8.todalle occasioni e dallè vi– cende o del tempo o della persona.; ed è variabile. Il nesso fra la per– s·ona e la stirpe è dato dal caratte- ~~nt!':td.aQ~~;~;:sz;gn: ~~n1~:! stato con umanità, con grazia.. con variazione di modi e osservamento della sostanza, con esclusione di fanatica inflessibHifà, con la. pre– occupazione di procedere senzajn– frangere, di avanzare senza rom– pere sbranando, con eleganza di propositi e di forme; io dico a'llora. che si resta italiani. Ma chi si po– nesse a descrivere questo sistema e riuscisse a manifestarlo congrua– mente, non avrebbe fatto che darci il ritratto di Lui, del Maest.ro sen– za. dogmi, dell'osservante senza precetti, dell'officiante senza ri– ti, di quel Turati, che amammo o aspramente combattemmo in vita, perchè tanto amandolo, quanto combattendolo ci parve un ideale. Cioè a dire ci apparve il sociali– sta dentro ai fini propri ohe vo11e darsi nella vita, e nei quali tutto si immedesimo'; e l'italiano che, semplice, senza pompe, senza. po– se, nudo e schietto - secondo il ti• po creato da Dante e che arse con Giordano Bruno sul rogo di Rom8/ - consacra. la vita ad una fede, trionfa. con essa. se i A casi lo co– mandino, ma. la -segue nei triboli e si 1.11.sciA. ~tritolare ton ec;l!a, ~ ~ :!J 1 ~1fc~\r~fb:e d/,lrc:~affl teatrale di un destino, o come il simbolo sgargiante di una supre◄ ma necessità. L'apoteosi di Parigi fu, naklral◄ mente, l'incontro di varii senti– menti, che affiorarono diversamen• te nei compartecipi di essa; e chi venne a celebrare l'antifascista. le.. vatosi sdegnosamente· cont.ro la u.. rannide, chi il capo nazionctle di ~te g::env~eJo~~\~ Jr~~8fA1n!~Y quali comincia a provare difettQ, chi il razionalista estraneo alle fe– di mistiche che egli tutte rigettava. invocando il rogo, chi il carattere, chi l'eloquenza, chi lo scrittore- Ma, sommando le affezioni discordi e non contrastanti, le passioni diver– se e pur convergenti; si vedeva. come tutti in sostanza giungessero all'italiano schietto e pulito, che fu degno di tanti affetti e di una co– si' giusta valutazione, perehè le sue idee e le sue opere comprese come efflusso della sua stessa ani◄ ma nazionale, cioè perchè- egli ita◄ liana fu. - Quella apoteosi, dunque, di Turati,era specialmente l'apo, teosi del paese di lui. Del resto, o– gni cosa veramente pregevole, ap◄ partiene ad un tipo che essa con– duce all'esaltazi.one; ed è questo tipo che in realtà si celebra. Ma Turati non sarà celebrato in Italia, almeno per ora. -I soli ita– liani che hanno saputo e sapranno di lui, sono gli italiani di fuori, gli italiani che la tirannide non puo' ~ièt;~t~'1!~~in~è li 1 efa~ire~aY~~ tare questo !atto e di estrarne i molteplici insegna.mentit che esso comporta. Si vede che - almeno per ora - l'Italia sta fuori l'Italia. Fortuna– tamente questa Italia è numerosa. e innocente, composta come essa è di gente, in gran parte, povera e semplice, gente nella quale puo' rr:/;ifso; 0 ~!te::io~n~a ~i?i~~stn: ragionata o la considerazione ver– bale, materia prodigiosa per i più ricchi svolgimenti. Gran. fort!,JD&, ad ogni modo, per Pem1graz1one poMica, se essa non sia cond8:nna– ta a vivere sotto la campana pneu– matica della sua esclnsiva consi– stenza, ma sappia di f!:Vere intorno a sè un'atmosfera diffusa e ra– diante, che giunge sino ai poli e– stremi della t..erra.Jn questa essa puo' dilatarsi e accrescersi, vivere e sollevarsi, come se la patria - che è sostanza ideale e non un compatto agglomerato di ~ose ma– teriali - stesse ancora qui' e reg– gesse con le sue mani amorevoli i deboli sforzi degli stanchi figliuoli: - Allorchè leggo degli italiani d1 Ì\ew York, di quelli di Buenos Ai– res o <li quelli di Parigi, che si in– contrano in Turati c lo celebrano ~fe~t1th 1 i ie~~~rrrn~~lod~i~\~ ~~~ ancora in Italia, e rhe l'esilio e la nazione pacificata, cioè la nazione depurata di Caino. di Ciacco, dei concussori e dei· Jadroni. Ed in realtà GobeUi ed Amendola, Dona– ti e Chiesa, e questo nostro Filippo,
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