la Libertà - anno V - n. 52 - 24 dicembre 1931

2 LA MANO D'OPERA STRANIERA IN FRANCIA La priorità per i rifugiati politici sancita nel testo della nuova legge mmm,11wu11111111m11mummm11111u1111111111111111111unnunuuu Il"dieci per cento" Tutta questa discussione a propo– sit~ della mano d'opera straniera, sl e svolta su un grosso equivoco : l'esistenza, cioè, di una legge ( o di una~ circolare>) cll.egià limitereb– be al «-dieci per cento :1 l'occupazio– ne dei lavoratori stranieri; legge Co « circolare >) che dovrebbe oggi essere rigidamente e generalmente appllcata a causa della crisi. Anche l socialisti, quando nel loro àlsegno di legge parlano di vietare l'assun– zione dl nuova mano d'opera stra– niera alle. imprese che già. ne occu– pano più del 10 per cento, dànno come acquisita una norma che non esiste. Nella legislazione francese non e reperibile alcuna disposizione che limiti, per tutte le industrie, la assunzione deglt operai stranieri en– lratt regolarmente 1n Francia, onde le restrizioni che si stanno a.ppll– cando sono, allo stato dei fatti, as– solutamente arbitrarie. La disciplina della mano d'opera strariJera secondo la leggedel 1926 L'ultima legge che regola l'entra– ta in 1'"1·ancla.degli stranieri e la loro assunzione al lavoro, è quella dell'll agosto 1926,con la. quale so– no stati modlticatl gll articoli. 64- 64a.-64b-64cdeila Sezione 4 Capitolo 5 Titolo t del Libro II del Codice del Lavoro e ciella Previdenza Sociale. st;a!;e;~e~o~ ~~~1~~!n~·Jt1\:1à~ regola a Parigi almeno due volte al– l'anno ::>. « L'eguaglianza di tratta– mento (art. 8) In materia di inden– nità per gll infortuni sul lavoro e confermata e si applicherà. all'even– t,uale sviluppo della legislazione. Gll stessi prlnclpil verranno estesi, nel– !e condl~lon1 che saranno precisate m accordi speciali, a tutte le leggi di assicurazione sociale, contro i di– ver.si rischi, come malattie, +nvali– dita, disoccupazione, che potranno essere ulteriormente promulgate ~. e I cittadini di ciascuna delle due parti contraenti, godranno, nel ter– ritorio dell'altra, della eguaglianza di trattamento coi connazionall per tutto quello che sl riferisce alla ap– pl1caz1one delle leggi che regolano le co1uii.doni di lavoro. Questa egua– glianza di trattamento sarà estesa anche a tutte le disposizioni che tn questa materia potranno essere pro– mulgate !n avvenire nei due paesi. :o> Ora, in base allo spirito e alla let– tera. di questo Trattato, ò fuori di dubbio il diritto degli operai ita– liani, entrati in Francia. e regolar– mene > - e dopo il vaglio di quella Comml88lone - (ricordiamo sempre che per gli emigrati politici e gli <: Irregolari ~ per forza, valgono altri criteri che esulano completamente da ogni considerazione di ordine é– conomlco e di regolamentazione bu– rocratica) dt restarvi anche duran– te la crisi, tanto è vero che per essi è prevista l'ammissione al sussidio di disoccupazione. Ed altrettanto in– discutibile dovrebbe essexe il loro diritto al collocamento, alla par! col francesi, se l'« eguaglianza di trat– tamento per tutto quello che si ri– ferisce alla applicazione delle leggi che regolano le condizioni di lavo– ro > prevista dal Trattato, non vuol essere una formula vuota di senso e di efficacia. fissata per decreto. L'agricoltura e esclusa, per il momento almeno, da ogni restrlzoine. La stampa fascista si dichiara soddisfaLta. Ha una sola riserva da fare, e questa riguarda il trattamen– to preferenziale che sarebbe riser– vato ai rifugiati politici. Persino il mlnistro del Lavoro ha dichiarato mercoledi' scorso alla Camera che e bisogna anche considerare che fra gli stranieri vi sono dei rifugiati po– litici che non potrebbero ritornare ai loro paesi ed ai qualf conviene dare asilo sul nostro territorio >. Dare e asilo e lavoro >, come pro– pone la Commissione parlamentare. Certi fascisti masticano ama– ro. Questa preferenza e sarebbe un atto di aperta inimicizia verso le nazioni da cui gli esiliati provengo– no >. Ma.la voce della torca non sa– rà ascoltata. I comunisti, dal canto loro, non eann ouscire dal gioco demagogico nel quale si sono cacciati, e per con– tinuarlo debbono anche Inventare che noi avremmo trascurato di chie– dere l'estensione del sussidio ai di– soccupaU stranieri ! E' vero, invece, che nel discorso pronunciato vener– dl' scorso alla Camera dal loro Cla– mamus - Il quale si è occupato par• ticolarmente dei sussidi! dl disoccu– pazione - si cerca invano un solo accenno ai lavoratori stranieri. Per conto nosLro dichiariamo che il progetto della Commlssione parla– mentare del Lavoro - nel suo com– plesso - non cl soddisfa. Ripetiamo ancora una volta che la sola soluzio– ne equa di questo problema consi– ste nel mettere su un piede di egua– glianza - per quanto riguarda il col– locamento - la mano d'opera stra– niera e la mano d'opera nazionale. LA L!BERTA 4 ti dl priorità per alcune categorie di stranieri. « Ogni straniero che desi– deri entrare in Francia per lavora– re dovrà essere munito di una auto– rlzzazlone minlsterlalc speciale che sarà. accordata dopo avere consul– tati 1servizi pUbbhcl di collocamen– to. Anche lo straniero che si trova già in 'Francia non potrà lavorare senza avere ottenuto la detta auto· rlzzazlonc. Non sar.mno considerati come stranieri : l) i rifugiati politici; 2) gli ex combattenti degli eser– citi alleati; 3) gli stranieri che hanno sposata una francese, purcnè questa abota mantenuta o ripres,, la nazionalità francese; 4) gli stranlerl padri dl figli fran– cesi; 5) gH infortunati del lavoro tito– lari di una rendita in virtù della legge del 1898 >. Questo articolo - nel testo defini– tivo che abbiamo riprodotto - è stato approvato in seguito all'Inter– vento del deputato socialista Rama• dier, il quale aveva chiesto che f « rifugiati politici potessero essere ammessi al lavoro senza l'autorizza– zione ministeriale ~- Notiamo che l'ammissione al la• voro dei profughi politicl senza -1: speciali autorizzazioni > C una ri– vendicazione che noi e le nostre or– gan!z.::azioni abbiamo calorosamen– te propugnata durante questa cam– pagna in difesa della mano d'opera straniera. Su questo punto la legge approvata dal Parlamento francese ci dà piena soddisfazione assimilan– do i lavoratori rifugiati politici alla mano d'opera nazionale. Vogliamo, percio', esprimere la nostra gratitu– dine particolarmente agli amici del Gruppo Parlamentare Socialista, al Segretario della Lega francese dei Dirittl dell'Uomo, on. Guernut, che tanto efficacemente si sono resi in– terpreti, durante il dibattito svolto– si alla Camerà, del bisogni della no– stra emigrazione e dei sentimenti della solidarietà. politica e umana. Nodi al pettine Il Congresso dei rappresentanti ha ratificato la proposta Hoover per la moratoria aUa Germania. Ma ha vrecisato che non sta ripetuto e che l'America non rinunzia né ia tutto nè in parte at suoi crediti verso i Governi di Europa. La prima riserva è quella della tesi di Laval. La seconda e nel piit. spiccato con– trasto con quella dt Mussolini : la congiunzione delle riparazioni e dei debiti tra gli alleati. L'A1nerica vuole essere pagata e si infischia delle riparazioni che non la riguardano. Ecco il risultato positivo del viag– gio di Grandt in America, che la stampa fascista ebbe la sfacciatag– gine dt proclamare come un trionfo; anzi ptu, come un'alleanza concreta dell'Italia e dell'America in faceta all'Europa. Le menzogne hanno le gambe cor– te, nei pae:it dove esiste il con– trollo parlamentare e della stampa. I debiti verso l'America e tra i governi alleati restano· dunque da pagare. E dire che Mussolini con formida– bile tngenuttà rinunzio' all'annulla– mento che Bonar Law offriva per conto dell'Inghilterra all'Italia alla Conferenza dt Parlgt (gennaio 1923) ove avesse rinunziato alla politica odiosa det pegnt per l'esecuzione dei Trattatt. Allora Mussolini non aveva anco• ra escogitato la ... revisione dei trat– tati per tnnestarvt la santa alleanza dei fascismi europei contro la pace e la Ubertà dei popolt. I nodt vengono al pettine. Il fa• scisma st affanna a sostenere che la crtst economica in cui langue l'l– talta non è che la crisi generale. Storie! La crisi italiana si chia– ma fasctsmo e data dall'ottobre 1922, come una conseguenza inesorabile della politica estera e interna, mt– utare ed economica del regime. LA CATENA Un 24 DICE~fBRE 19.3r UOMINI E PAESI ~:__---- = contradittorio immaginario e un Congresso vivo PEROUGES, dicembre / ml udite, io vi dic~ che siete un be1- Per fortuna che, l'altro di', a Pé· l'or,i,gina;r ! Perc~r~U:~~~s~r~~~~df~ roug~s, non c'era. uno di quel vecchi ~~ali~ ~a.qu :n:;• cadrà il Fascismo ? routter:1 del giornalismo, 1 quall u- T ti 1 1 Egli è uomo dl sano accostarsi a quel gen:rc di. Jet- ;~~ 1~;:g~o~~ ~asta. cultura, dt ~~r:teu~~• i;~n!~~ti f~~ a~t~~a~ 1 if 1 1 ~Jl1 i_ infinita. esperienza politica e poti:eb.. bisaccia delle fra'.sl fatte e del tuo- be contendervi Il potere e insediar .. ghi comuni. se no avremmo senza si o insediare i suoi al Governo, per dubbio letto' in quaiche giornale che rappresentarvi la vile socialdemo– domenica e fin dalle prime ore del crazia, notoriamente alleata de.Ila. matuno Pérouges presentava un a- polizia e del capitalismo internaz10- spetto insolitamente animato es• nale. Ma lo sono un povero dlavol~. sendosi la popolazione riversat~ nel- Sono stato da ragazzo nella polit1- gra.ditl e cioè 1rappresentanti delle ca, e vi son ritornato perche con• le strade per accogliere gli ospitl dottovi per mano dalle mani insan– Sezioni delle Alpi e del centro al gulnate del mio amico Aro.endola e Congresso interfederale della L.I.D.U ~ra~c:~orocs~:~~Fs~::!~~t:,lg~f~f: Invece,. non abbiamo letto nulla di lavoratori assassinati, e non per– di simile, ed è meglio, perchè il ero• chè sognassi porpore ed ennel11nl 1 nlsta che avesse cominciata cosl' la bastandomi, per coprire il mio or– sua corrispondenza avrebbe fatto gogllo, il paletot dalle fodere sdru– gravisslma offesa alla verità. scite che vedete appeso a. guell'at- Infatti, domenica mattina, alle 10, taccapannf. Tutto il mio antifascl– Pérouges dormiva ancora, sul colle smo è qui' : nella mia coscienza di spoglio, fra 1 ceppl scheletfict del cittadino, calpestata, di amico e di vigneti che la circondano; e, d'al- compagno, insanguinata, di uomo, tronde, se anche tutta la cittadinan- lacerata. Di tutti i vostri sistemi so– za sl fosse riversata davvero nelle ctali io so ben poco. Le formule dei sue vie strette e petrose, non ci sa• programmi e le ci!re delle statlsti– rebbero state ad accogl1eré gli II o- che scivolano sulla mia Jntelllgenza. spiti graditi '$ più. di 60 persone, come l'acqua sul marmo, Io voglio compresi i ragazzi ed esclusi i gatti. soltanto che gli Italiani sleno liberi Quando io apersi le finestre della e spero in una, Umanità in cui gll mia casa,fu molto se ml fu dato scor- uomini sleno uomini e non agnelll gere, come segno di vita, sulla plaz- e lupi, e cioè sfruttati e sfruttatori. za, un passero che saltellava fra i E, quando le. prima. parte di questo ~~mJe11r°i.~~e~la~~y;~i~t~.d~~·~ 1 brt programma sarà verificata, lo ml ti .. cordo da chJ, nel 1792. rero' in disparte, aspettando che co.. Soltanto più tardi, vidi sbucar da loro J quali sanno o credono di sa .. Ident1ta di lavoratore. Quando la C. di I. viene 1·ilasclata.per la prima volta., deve portare la. indicazione e la data del contratto di lavoro. > e E' vietato occupare {art. 64a) in un'altra professione l'operalo stra– niero che abbia ottenuta la C. di I. per una professione determinata; a meno che un anno sia trascorso dal rilcucto della Carta stessa. > Gli imprenditoridi lavori pubblici contro )a limitazione Questo prlnclplo è stato vigoro– samente difeso alla Camera dal no– stro amico Salengro a nome del Gruppo Parlamenta1·e Socialista Francese. Egli ha, tra l'altro, dichia– rato : e Se noi siamo pronti a votare questa proposta di legge come il minore dei mali, non intendiamo tuttavia rinunciare ad emendai·la. Bruno Buozzi, segretarlo della C.G.T. italiana, indirizzava il 23 novembre e. Léon Blum, presidente del nostro gruppo parlamentare ed a Léon Jouhaux, segretarlo delle C.G.T., u– na lettera nella quale attirava l'at• tenzione sugli operai sti-anierl resi– denti in Francia da più di un anno. Egli scriveva : "' Vogliate conside– re,rc che questi lavoratori hanno pagato i contributi alle assicurazio– ni sociali ed hanno perclo' acquisito del diritti che perderebbero se fos– sero costretti a lasciare la Francia. Considerate ancora che un gran nu– mero di questi lavoratori hanno troncato ogni rapporto col loro pae• se di ortgtne, nvendo trasferito in Francia la loro famiglia :i-. Io do– mando al governo di esaminare que• sta situazione col più largo spirito di solidarietà. >. Ed ha. concluso : e Noi ci rifiutiamo di mettere gli o– perai gli uni contro gli altri, perchè essi formano insieme una stessa classe. E tacciamo nostro l'appello Una giornata m gra lTribunale Speciale un vicolo due signorine, ed erano le ~:~~e 1 ;ui,htro~::.:n;: s~~c~~~~~~~~:: :~~~7cn:a ~~~s~~i~~~ : i~~scti~i~ facciano 11 resto. Attraversar la stra- U,;a di compagni ce c'erano Rossi di da a qualcuno, io ?... Andiamo ! se Bellegarde e cardls di Losanna) 1 voi ml conosceste, sapreste che, nel .. quali sl guarda.van dattorno stupiti la. m1a vita, io mi son sempre tirato e come timorosi, quasi temessero che in disparte per lasciar passare gll dietro le decrepite e silenziose mu- altri, senza attraversar la. strada a ra della. città, si appiattasse una nessuno. Nato di famiglle. piccolo– popolazione pronta ad aggredirli. borghese, ml son tirato in disparte : e E' vietato a!l'lmprendltore (art. 64b) d! assume1·eun lavoratore stra– niero, prima che sia spirato 11 ter– mine del contratto con l'Impresa per la. quale è venuto in Fl'ancia. Tale divieto non sarà applicato : 1) al– lorchè l'operaio possa dimostrare di avei· rescisso il contratto d'accordo con l'Impresa che lo ha chiamato; 2) allorchè sìa trascorso un anno dalla sua venuta in Fraucta. > Dei quattro disegni di legge depo– sita.t.l agli uffici della Camera fran– cese, la « Commissione del Lavoro> ne ha fatto suo uno solo, del quale è relatore l'on. Louls Dumat, depu– tato della Senna, appartenente alla Unione Repubblicana. Democratica. Secondo H testo Dumat, il governo francese, quando 11 numero del di– soccupati soccorsi superi i 50 mila, Appena15 anni e 7 mesidi reclusione in otto processi <i:: Ogni Imprenditore (art. 64c) che assume mano d'opera straniera è tenuto ad iscrivere i nomi di cia– scun operaio, entro 24 ore, in un ari• posito reglsLro. > Non si L.rova. in queste disposlzlonl alcuna limitazione per l'assunzione al lavoro degli stranieri; le sole con– dizioni poste sono : ll possesso della Cnrta. d1 ldentltil come lavoratore cd il vlnco1o a. restare presso la dlt• 1..aassuntrice per la durata del con– t.ra.tto di lavoro. Tale vincolo cessa dopo un anno di rcs\denza in Fran• eia, trascor.so U quale l'operalo stra– niero ha. anche il dlrltto di cambia• re1~ott'16lone. Vale a di~ .che1·la. lt'&a:e._ Jlopo \Ul anno,., non esercitd vt4,Jllwn, co11,tr0Uo :,uUa atrant~ro in t~ 0 :t~ ;:r 0 riiiit:lo 0 i~T r:J~:t e~; l'operalo francese. Non a caso noi f'd i nostri amici della Confederazio– ne del La.varo abbia.mo chiesto, nel• la memoria. pre&entata a.1G.P.S.F., che tuttl gli stranleri entrati In Francia prima del luglio 1930 fos– sero cqu1para.t.l,agll effetti del col– locamento, ai lavoratori nazionaU. E' que5to, oltre tutto, un diritto 1·1- conosctuto da.Ila legl.slazlone france– se vigente. Perqualiindu,trie souo previ,te alcuneliJ1titazioni Vediamo ora dove e quando co• mlnoiano le llmitazioni. Esiste un Deoreto legge del 10 agosto 1899 11 quale ~tablUsce, por i contratti pasw 1:1atl a nome dolio Stato, le condizioni che lo imprese appaltatrici devono ~servaro. Tali condizioni sono fis– sate llf'i ,1: cahter/5 dc chargcs 11 o ~~i1:~~:~e P:fn;if.~it~fi°;~: a!h ~~: plegatl un giorno di rlposo alla. set– timana; 2) nel non occupare operai strantert ohe in uncz certa proporzio– ne, che sarà. fissata dall'Amminl– straiione secondo la natura. dei la– v9d e la regione dovç verranno ese– guiti; 3) nel pagare agli opera! un solarloegualenl tassoapplicatonel• la ies:lone; 4) nel limitare la durata del lnvo1·0 secondo Puso della re• glone. Quc1tte co11dlzionl sono previsLc anche per l i contra.ttl pas,;atl a no- lllt:e\~fta.~%n~:nL~~r dei',a~~~r~;~ d~lla. ma.110çl'opera straniera rlguar~ ~1~ 1 o1~m~h s3i1i~:t~~~~~~ 0 J~ifou~~~= t6, dalle amministrazioni d,iparLl– mentaJ1 e comunaU. Fu in base a. questo Decreto legge del 1899 che la. e Ville de Paris ,, crediamo alla ti.ne del 1926,per la crlst di disoccupazione provocat11 dalla. rivalutazione del franco, im– pose, nel e cahiers de eharg~ >, alle Imprese appalta.lrlct di non a6sume– re pU1 di « un decimo di lavoratori stranieri ,, prescrivendo elle i con– tr.ivvontol;'i a questft.nonna. sarebbe– ro statt « passlblll di una ammenda da 10 a 50 franchi per giorno e per ~fÙ 1 d~fl~a~~r~t:i~rJ:r~i~~~~i~_ato Jn Ripetiamo, quindi, cho, oggi, è as– solutamente arbitrarla l'applicazio– ne estcpalva, la generallzzazione di questa dl:.poslzlono del « dieci per cento ~ che riguarda i;oltanto 1 la- ~~fJ~~~lclafl;i~~o~ ~ìllen~:i!t:ffsti fra.nooal, cho Ja tçgge xenofoPa da. loro so)lecitata venga approvata ! Il Trattato di lavoro italo-france:se ~g}:i::: 1:~ ~!k)e~ cci1~1 ~~~~o~t ca >. Dl conséguenza verranno chiu– se le frontiere alla immigrazione o– peraia e sarà detertnh1ata, per pro– fessione e per dipartimento. la pro– porzione della mano d'opera stra- 11lera che potrà. essere utilizzata in ciascuna Impresa. Verrà istituita U· na tassa sulla mano d'opera stra– niera. Se lo stato dl crisi economica non è proclamato, l'imposta che lo imprenditore- dovrò. pagare sarà di 15 centesimi per giorno la\'orativo e per ogni operaio straniero occupato; se invece lo stato di crisi economica è già proclamato, tale tassa aumen– terit. in ragione dello sviluppo della disoccupazione fino a 2 franchi il glòrno per ogni operaio straniero occupato. (E' il ca.so attuale.) Noi llcenz1amerttI gn lmpremtttorl clO· vra11nodare la precedenza alla ma- noo~ 0 f~~~e~Jf~~irdi lavori pubbli- ci sono stati I prlm1 a prendere po– sizione contro il disegno di legge della e Commissione del Lavoro •· Nell'ultimo :fascicolo degli « Anna~ les du Syndlcat Professlonnel des Entrepreneurs de Travaux Publlcs de France » si possono leg&:erele os– servazlonl che qui' ria6sum1amo : La limitazione per l'occupazione della mano d'opera straniera deve essere respinta: non v'ò dubbio che la percentuale autorizzata i;ara in– feriore al bisogni dell'Industria. Si tenga poi presente che si mettei-eb– be e bruscamente alla porta degli ir:tti 1 S~~;:1~tfrec~~Criiaa~~p~;; ~~ 1 ~i tratti o no di speclallstl >. La prece– denza nel Iicenziamentl per la mano d'opera straniera C e contraria alla regola della eguaglianza dl tro.tta– mento fra la.vol'atori francesi e la– voratori stranieri stabilita nelle con– venzioni internazionali ~- La tassa sulla mano d'opera straniera f ~ic11!f v~~ial~~ ~?~: fe)~~ 1 ;o eg~r~~~ so manifesto : C' Lavoratori dl tutti l paesi, unitevi ! >. p. r. Illesto della legge approvata Il progetto di legge della Commis– sione parlamentare sulla mano d'o– pera straniera ò stato approvat,o dal– la grande maggioranza della Came– ra con alcuni emendamenti propo– :;;U dai socia11stl. Tuttavi::t i nostri Llmicisi sono astenuti dal voto, es– sendo stato respinto un emenda.– mento dlfe~o da Salengro col quale 15i tendeva ad obbligare le imprese 3. pagare agli operai stranieri, e per ogni categoria e per ogni professio– ne, un salario normale eguale al tas– so correntemente applicato nella cit– tà o nella regione dove 11 lavoro vlc– lle eseguito». Esamineremo nel prossimo nume– ro l'lne:ieme della legge approvata. Ci limitiamo ora a riprodurre l'ar• ticolo terzo, che stab1llscc dei dMt- Il casellante ferroviario Sante Tom– petrini dl Targuinla era imputato di a– vere il 29 maggio.sulla.linea.ferrovia– ria.Roma-Pisa, nel tratto fra. Tarquinia e Montalto dl Castro, fatto l'apologia dell'anarchico Michele Schtrru. Il Tompetrinl si è protestato lnnocen~ te ed il Tribunale Speciale, presieduto dal gen. Tringall Casanova- accogl!en– do le richieste del P.M. comm. Isgro' e del di!ensorc avv. Codurrl - ha assolto l'imputato per insuftlcenza.dl prove. Il meccanicoPasqualeDell'l1cquaera Imputato di appartenenza al partito co– munista.e dJ propaganda sovver5iva.. Lo Imputato sl protesto' innocente, ma. n Tribunale su conlorml conclusioni del P.M. lo condannava a due annl di re– clusione. Pietro Gabriell di Veneziaera impu– tato di offeseal Cepodel Governo. Il Tribunale - 5Cguendole conclu– sionidel difensore avv. Gigliucci- Ioha assolto per insufficienzadi prove. + ❖ ·I- VirginioBarbierl, Giuseppe Torelli o ArnaldoFabbi erano imputati dJ appar– tenenza. al partito comunista. o dl pro– paga.rutasovversiva. Il Tribunale ha ordinato lo &tralcio del processo del Barbieri per l'abbina– mento ad un altro In corso contro di lui, cd ha condannato 11 Tore111 a due nni ed ha asi;olto 11 Fabbl pei· Lnsu!fi– clem;a, di prove. +++ AmedeoPassarella di Padova era im– putato d1 o.verepronunziato parole ol• traggio&cal Capo del Governo. L'imputato - aifcso dall'avv. Falcssl - si è protest.atoInnocente cd il Tribu– nale lo ha assolto per Insufficienza di prove. +++ Vincenzo Gariglla, meccanico,domi– ciliato n. San Benedetto del Ma.rsl,ora. imputato di avere con scritto eseguito nella palazzine.del Comandodell'Aero• porto cll Ccntocello,offeso Il Capo del Governo, Su richiesta del P.M.comm.Isgro', 11 ~ua::r;~a !~it~ c~~:ii~~:t: ~Po~rit~h rcclu&lone, + ❖ •r' AugustoLilli, carrettiere dJ Udine,e– ra Imputatodl avere istigato un soldato SI approfitterebbe della crisi per lstttuJre una tassa permanente sul– la mano d'opera straniera. Pe1· la ,ola lnòuatrl• òei laYorlpubblici e del e bl\tlment >, calcolat1do a 120.000,c1oèun quinto degli effetti– vt, il numero degli stranieri occu– pati, 11 montante della tassa ::sarebbe di 72 milioni all'anno. Per l'insieme delle industrie • calcolando n 800.000 gli stranieri occupatl - la tassa. sallrebbe a 480 mlUonl all'an– no. e Cosi' - commenta la rivl3ta dea:Uimprenditori • il miglior rime- PARTITO SOCIALISTA ITALIANO dio cho i nostri parlamentari sanno -= trovare alla crlsl é di colpire la pro• rJ duzlone nazionale d.t un supplcmen• 1.--– to di carichi tutt'altro che lieve >. :popo aver rllevato che l'introdu– zione dc)la mano d'opel'a straniera in Francia por le industrie è già. stata ridotta nell'anno in coi·sa del- 1'80 per cento in confronto del 1930, la. rivista conclude : e No! cl travia- i rno, dunque, di frnnte a del progetti I dettati dallo spirito di demagogia e dalle preoccupazioni clettorall ~. E ~~i~:A~1 ~u~s~bt~rggr!~llp~là~~t~1~i I ~a~1~VJ\~~e~~ ~ii~~:~~~~l~~i;:;it;o~~ I potranno sostituire coi francesi; as- § ooggettamento dell'industria a nuo- i :lntir;:n1 fisco.Il estremamente pe- f pr:~~toc;i~~\ìa~~ st ~~gi~~ 0 g~r:b:l:~~ I ste osservazioni. I PALLANT~ RUGGINENTI P.S.• Aggiungo una nota a que– sto art1colo che c~·astato scritto per il numero de!ln .scorsa settimana. Il " i (Sezione di Parigi) 26 DICEMBRE 1931 SA\LA DEJL GRA\ND:E ORJIJENTJE (16, Rue Cadet) PRO AVANTI! E AZIONE ANTIFASCISTA JPROGRAMMA 1" - ({Credo in un Dio crudo!... i, opera. <t O!cllo )> (Vrrdi) - Bari– tono Pclicc Leone. 2• - « Il rt'rovalorc " (Vc!'di) • D uetlo :-ignora ,lfa,·fr~ Leone-bari- tono F. Leone j• - « Si:hoon Ro:--marin ,1 ~l\l'c11:lcr) - Fl'cddric Slarl. -i" - ,1 =--:ir:;Bohémi<!ns ,1 (Sarosatc}- Virltwso violi,1ista 5• - .,< La Bcihòmo n (Puccini) i 6° - v Angclu5 cle la :O.!rr 11 (Guu blièrc) .11ariae· 1-'rlill· l1•01t~ 7• - •e Barbiere di Si\'iglia >) (Ho ~~ini) i I Ma ci sono poi le convenzioni in- d,lsegno di legge presentato dalla tcrnazlon~ll, che accordano alla ma- « Commissione del Lavoro > stabi– no (t'opera stranlera di taluni paesi llsce che nel lavori pubblici la ma– det diritti contl'O i qualt non puo' no d'opera straniera non potra es– essere oc~epit.a.alcuna seria ragione sere occupata in propon:lone mag- 6 eq~~ 1 tgef~~I g~;~~~s~~::.e~~\~: fi~~Wa~~~; 1 ~Jn"terj~~c~ed~li~~~t~~ I ~-l~o~ d~~z~o!~J~~~1~~1. n pr!nciplo r;~~;t~uaJ': ~:~~:~tò.d~\locg~;;.~s~\I!~; --~ s•. « Sérénade ,> {Glnzounov) / .Jlllo J,.m·eur: Pcuu·, o•. « Plainlc Cnix ,, (Jiol'velois ( Yiolonccllblc iO"- (e Ave, 1Iaria 1i (Schubert) Frédéric Stark Nel Trattato di lavoro italo-fran~ alla Francia la mano d'opera stra- "" ce-Se !irma.to a RQmJ U 30 settembre niera e sul dovere di rispettare le ~ 1919 è stabilito che «e i governi dei convenzioni internazionali. La limi- ~ ~rn~1ftis~etf!~!ia;~~: 1 ~h~n~t~~;n~ !r~~":u: ~~tg~~~~r~~1l·1~~~sjt~;:r~ti I ~~f~\1f!o ~=~tt~bbt~ 1 :r~~~ 1 ie~:'~i ~~~,r~!~~ :~1~f~1t~J~~::~11cf1~;r:1~: f a.Jlo $VJluppo eccmomloo Q1 uno d.e1 dltorl c:U lavori pubblici. :g .\I Pinno: :i.1. llc111·y Boud,,/ 1 Dircft.01'e d'Orchc:.ll'a del C~~ino di :i.tonll'carlo lngres:sc,: Uomini;') franchi - Denno 3 franchi ATTRAZIONI - LOTTERIE BALLO SINO AL MATTINO i:s?~~sx }1:1:~j~~;'~ls~r°t~ltli~n':;~~ pr::~· i';f'vna~e h~~~l~~ll~~~v:i~r~: 1 i°n~~: i uua commissione che sl c. numra ctl-titriall, Ja--perçent4ale (mo,inle) .sarà ~~.~u .. :.1. 1 ~:11ILti~111'.! ,u.JU~ .~i,~J:c:Jiill!:!il!itill!!lli!:illllllillll!ll111lllliPJillllllilltifflll!tllihlllmrJlli~llllll::ll~IUB!111lltUIU:llilllui!ll'J![ a. violare 1 dover!della dl&clpllnamlll– tare. Il Tribunal.c - seguendo le richieste - ha assolto 11 Lilli per non aver com– ~e;ss~lflln~ftQ.avv. De Sanct1s~Mangelll +++ va~\1'~;i~:t:,u~o~~~ci b°a~f~~ 51 eGAt naldo Fogllanl di Parlova, Imputati di appartenenza al partito comunista e di propaganda sovversiva.Il Tribunale ha condannato lo Zerbetto a 5 anni di re– clusione e gli altri due a tre anni cla– scuno. L'Ufficio stampa del P.C.I., a propo– sito della.lettera pubblicata nella e Li– bertà , del lO dicembre,a flrma.di e Un Fiumano > amico di Leo Welczencon– dannato recentemente a 12 anni o 7 mesi dal Tribunale Sp~lale, dirama un comunicatonel quale afferma che que– sti era iscritto da circa tre anni al Par– tito Comuni:,ta. Il comunicato aggiunge che durante 11 processo il Welczcnrivendico' con or– gogHo la sua !ede comunista.e rimpro– vera a e Libertà ::,.di non esserseneac– corta. < Llbcrt..à. > ha.ripetutamente - a. pro– posito dei resoconti dei processi avanti Il Tribunale Speciale • ricordato ai suoi lettori di non avere propri resocon– tisti a Roma o di eS&lre coatretta per– cio' a ricavare i resocontl dal glornall !asci!tl. QucsUpresentanocostantemen- ~ lt~c):p~t:l~;eon;~n d:~ic~~~::;:, d~ comunlstl. Soltanto quando per ln!or– m11.zlonl dirette o di amici e a conoecenza delle vere orlginl polltlchc degll Impu– tati correggee precisa. Co.si'è avvenu– to per Leo Welczen, Egli è comuni&ta - afferma Il comuni– cato del P.C.I. Egli ha. rivendicato con 01·goglio la sua fede comunista - precisa u comuni– cato del P.C.I. - e Libertà > ne dà atto, rle:pettoaa come è di tutto le oplnlonl onestamcn~ e coraggiosamenteprofes– saie. Ed ngglunge: Leo Welczen,comu– nista o concentrazlonlsta, è e rimane per e Libertà,:,,un avversarlodel fa.scl– smoche inerita ammirazionecometutti coloro che pagano di persona per una Idea nobilmenteprokssata. DALBELGIO Poli~ioui e tJf>Ì<' 3trcmieri SOTTOSCRIVETE par 1a Concentraziono Vennero, più. tardi, altre comitive dalla parte dei lavoratorl. Allora, il non molto più numerose nè molto Socialismo era agli albori. Più tardi, meno stranite quando è giunto il Fascismo, lo Come le comitive si furono fuse In ~:::ci~v:i~~nv~~:.~~l~~~r:~: 0 ° ~~cf~ una comitiva sOla - questa, guidata per non servir la. causa della tlran– dalla cravatta nera e svolaizante del nia. Mi son tirato in disparte : dal– compagno Cuccoll, segretario della la parte della. libertà. Poi, ml han Federazione delle Alpi, si diresse detto che non potevo più tornare 1n verso 1a Mairle, dove, sotto gli occhi Italia. Ed 10 ml son tirato da una. dell'accalappiacani, che rappresen- parte una volta di più: dalla parte tava 11 e servizio d'ordine >, si ten- degli Esuli. E volete che, domani, ne il Congresso interfederale delle quando il Fascismo rovinerà, io ven– Alpi e del Centro, fra molta cordla- ga ad attraversarvi la strada? Mat– litil. ed entusiasmo. to che siete ! Domani, io mi tirero• Pol, colazione nella vecchia Ostel• in disparte definitivamente, se lo lerie, 1·lccadi antichi mobili e rami permettete : dalla parte dei libri, e ferri e bronzi, fra le cui mura i delle l'lme e delle Innocenti chimere. proscritti del nostro secolo rinfre- Ordunque, perchè meditate la mio. scarono il ricordo di proscrizioni re- esecuzione ? E perche quella di Tu· mote, sepolte sotto la polvere di due rati ? Io non voglio tare insinuazio• millennli (giorno più, giorno meno). nl, ma mi sembra che, uccidendo Mallncontca evocazione fu quella, Tura.ii, val non servireste il comuni– che oppresse per molte ore gli spi• smo, 1 na soltanto 11 Fascismo. riti del convenutl, 1 quali, soltanto La mta. voce non giunse èeN&meìt• quando furono usciti dalfa cerchia te al mio illustre contraddittore, che ~:{1\~~r!h~r~1!!a~~ln' 2 2~• tt 1 ~;~o 1: st trovava a 200 chllometrl di di- orbite vuote e bianche del!~ fine- stanza, e che pero' non rispose. stre ogivali e delle bifore smangiate Allora io, lncoraggito e ritenendo .. dal tempo, e per una strada. sco- mi !n !stato di legittima dltesa, tl– scese. giunsero al plano, ritrovarono ral fuori la rivoltella e sparai. Pum ! e voce e voglia di cantare; onde, L'uomo che, 11 giorno prima, men .. sulla scolta dei gorgheggi che u- tre io ero a cento chilometri da lul, sclvan dalle tenere gole delle slgno- ~~ :i:::: 0 c~f:U~~~to a. morte, cad.. ~~~ !~~s~f: 1~ 0 bueio c:l~t:I~ia~~~; La mia palla aveva raggiunto lui, fino agli estremi limiti della valle nella stessa guisa che la sua. con.. I maschi inni della riscossa e le ar- da~ 1 ;~ 1~;~~:. ri~g~~~~ ~e~~lo non ~~teit~1:!~~t1 canzoni delle provln• conosce più le distanze ! Ma che duro risveglio! ... Lo credereste ? Per meritarmi la ~~u~ga~fa~ ~ilt~~!~.;t':1;:~~~g~~~ Quando vivevo a Nérac, In un vec– chio castello, non mio, mi si tratta– va di Don Rodrigo : ora che ml son ritirato in questa vetusta clttà. di tessitori che sl vuole sta stata fon– data da una colonia di proscritti perugini al tempo delle guerre cl– vili di Roma e che nel Medio Evo sostenne molti assedi!, tanto da ~uadagnarsi 11 titolo dt ctttà tnespu.• gnabile (~Italo che, del resto, sl è dato da se) ora, dico, c'è chi pensa addirittura, di farmi la pelle. Questa orrenda novella. mi fu co– municata, Il di' seguente, dagli a– mici di Chambéry (Cambèr1o,dlreb- :for~~e;;~8;:!~~I, d~n 8 ~~~t~;~ c~:~•n/~ sta aveva. annunciato : primo, che alla vigilia. del ritorno in Italia l'on. Turati ed io, come esponenti (troppa grazia pel' me) dell'antifa– scismo democratico • se ostacollamo la marcia del proletariato verso le soluzioni 1·adical1 - saremo fucUatl senza. pietà, In territorio fnmcese; secondo, che, sotto !l regime comu– nista, i pseudo-lntellettuall (proba– bilmente come mc) saranno soppres– Si. Grazie! Nell'udir la sentenza che ml con– dannava a una. morte duplice non– chC succei;siva, io mi sontll rizzare tutti i capelli sulle. testa : pemal di dettar sublto il mio testamento : volli correre al telegrafo per consi– gliare Turati di fare altrettanto : in– somma, entra! ln uno stato di indi– cibile agltazlonc. Ma, pol, bevvi una tazza di camomilla : lndl tracannai un e Chambérr-tralse , e, tlnalmen– te1 ripresi animo o flato. - Ah ! - cslamal allora 1·ivolto all'amico De Luca, che sp~lancnva gli occhl su cH me e all'amico Zoldl che fremeva. nelle tolte sopraccigli~ - quel signore ha tenuto con mc un contraddittorio ... a distanza di cento chl!ometrl ?... Ebbene, lo ne terro' uno con lui a distanza di forse due– cento !... Ditemi anzi tutto com'è fatto, acclocchè lo riconosca se il vedo! --..E' dl media statura, paffutel– lo, roseo ed ha le mani gra.ssoccle • rispose U De Luca. - Benlssln,.o, lo vedo come se fos– se a due pai;si da me, mentre è a duecento chl!omctr! - esclamai; in– di crldal I - Ebbene, signor mio di media statura, paffutello, roseo e con le mani grassoccle, signor mio che non - Sciagurato - ml grido' il De Luca, afferrandomi per il braccio .. come farat, ora che l'hai ucciso, a chiedergli conto del}a seconda con~ danna. (morale, questa) che egli ha. pronu?clato contro di te, nella tua quallta di pseudo-Intellettuale? o non sai che, se, domani, gli am1c1dl costui vanno al potere, tu sarai co– stretto a vangar la terra o a battere il feno? Sorrisi, e, avendo chiesto alla zo1.. àl il cinquantesimo tlamml!ero, ur– lai al morto ammazzato : - Ritiro le paro!e, e cioè la.palla ! E allora si vide l'ometto risorgere dal suo medesimo sangue, mondo come se uscisse dal bagno turco. Cose che non accadono .se non a duecento chllomet1·i di distanza, e nel nostro secolo ! Ma cose, vedendo le quali, l'amico Zoldi che, come presidente della Fe– derazione delle Alpi, dirigeva. lo strano contraddittorio, comincio', scuotendo Il campanello : - La seduta continua. l - 1:u vuol uccidermi - ripresi .. perche io sono un pseudo-intellet– tuale, e, In regime comunista, non ci sai-anno (cosi' tu affermi, ma io non ci credo) non cl saran più pseu– do-intellettuali ? - SI' - rispose l'ometto, malgrado i duecento chllometrl dl distanza .. Al che io ribattei : - O lei, scusi, che cosa fa? Scri– ve, v:.1. attorno n. recitar conferenze e, se questo non è lavoro, e vuol dir~ che Lei non fatica e non suda ... Dunque, anche Lei deve morire. E_, sentendomi pei- la seconda vol– ta m lst::ito di legittima difesa, tspa.. rnl un secondo colpo, sempre a di– stan.za di duecento chilometri, con– tro 11mio avversarlo. Pum ! Ma oh! meraviglia! La palla, che l'aveva colpito in fzonte anche que– sta volta, questa volta rimbalzo' e si conficco' nel muro. LI' per li', noi non capimmo la raglone di quel miracolo - posto che i mir~coll abbiano una ragione - ma plu tardi fu chiaro a tutti che la mia palln, destlnaLa a un intel– lettuale, e cioè a una persona ca– pace di intendere e colta, non potew va. uccldere uno che parlava senza. sapere che cosa dicesse, E ~eve esser proprio cosi'. Perchè quell ometto paffutello O con le ma– ni grassoccia, continua a !ar con– cloni e a sostener contraddlttorU con avversarli assenti, nonehè ad ammRize.r gente che non c'è, LUIGI CAM,'OLONG!ll

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=