la Libertà - anno V - n. 46 - 12 novembre 1931

=z LETTERA APERTA Al signor Commissario peciale diChambéry ... salute e bombe CIie -~bflfJlio avete fatto, siynor Commi;isario, [a famosn sera del!11 bomba ! Jlentrc, per ortcniarvi cir– ca. L'rndiri;zo da iniprimcrc aU'in– chu:stQ, contr11iplr11;ale k macerie fuma11ti con la :rperawza di souoprir- 1 _·l un ind1;:;io -ru;elato,·e, eccoti che i,'. sig11or Toma;,•i sbuca da urw fra– •1orosa limou~ine e, armata manu, st wccipila verso voi, slavo per dire cmitro voi. Che cosa voleva r1u.esto Tomo,'fi;, Volcm [or.<1c,per far onore al suo nome. e ctoi• pc,· c1·edel'1:alla bt.1mha,fir,cfLrci il 111uo ( Troppo tar– di, chè la bomba era (Jià scoppiota. Chambéry, tranne la pol'tùiaia del ConJolt:zto, la quale aveva soltanto mutalo di fiaru;o, continuando a r11.ssarc come un. tcuso, an.::i com.e una tossa. .Ila ,w: lo scopo della 1:isita del ~ianor To,na~i, co1,solc fa-Scisla a ChambCry, era ,m altro; e nou tar– daron-0 od accorgersene coloro che ebbero la bontà, o la curiosità, di prestaroli orecchio. - Via tutH di qua I - .tbraitaca nel 1 1 oma~i, _punt..,ndo la rivoltella con.tra... i(Jnott - Via tutti di qu'a ! Se è vero quel che ci ha raccontato il nostro Campolonghi (e deve esser vero, perchè nessuno piit di me è in fjrado di a.r.ticurare ch'egli è incapa– ce di mentire) voi, 1i9no1· Commis– .tario, avreste 1·isposto, calmo, ma Q~~.lu:ra~n;;- i;;'o/r~;//1/~~gr:,~s~l:~ cui qui' comando io. E nessuno, ùi quel momento, a– t--rebbepotuto darvi torlo. Jla il con– ~olc sapeva d'aver più ra(Jione di voi. Infatti, meiitre a 'VOi, li' per li', era venuto in menitc che la bomba fosse stata lanciata dalla strada con– tro il consolato del signor Jlu..ssoU– n.i, dalla criminale ma,10 di 1m an– -versario del Regime Fa8Cista, quel– l'ottimo Toma.si invece sapeva evi– dentemente che finfernalc ordi{jno era scoppiato daH'mtcn10 deUa ca– sa consolare dove l'aveva collocato a sttpif!nte ed amica mano. Se no, pe1v:lti: avrebbe 9ridato : - Qui' co– m1111do io f ... Pero', mentre 1:oi, pensando, ii111 7Terfetla buona fede, che il delitto fosse avveu ,u.to in Jeri-itorio fran– ce,e, rivendicavate, con oneslo pa– triotti..tmo, il diritto di aprire e di– -rigere le indagini per scuoprire il colpevole, il signl)r Con.Jole, che do– ·veva esser certo del contrario, invo– cava a principio della eztraterl"ito– rialità e urlava: - Qui' comando io! Ah. perchè. siy11or Commis.Jario, non vi siete i11chinato? Quante noie -vi sareate risparmiate e quante nJJ avreste evitato alla uendarmeria, ai giudici, alla Prefettura e al Parquet/ E' vero che 110n è 1n.ai lardi per ravvederai e che eia' che non fu fatto ieri potrà easer fatto domani. .\scottate, dunque, 1:c ne pre(Jo, il consiQlio di un viandan.te che, cam– minando, vede, oaserva e, qualcM 1-·olta. imJ]Jt:rramolte cose. Andate dal Camole e ditegli : - Signor Console. vi chie9go mil– le .teuse, ma, la sera della famosa bomba, non -vi ho capito. Reclaman– do, per voi, il diritto esclusivo di occuparvi deU'iP.chicsta. voi inten– devate dire che, essendo la bomba $Coppiat4 neU'interno del Consolato, e ciac: iJi territorio italiano, la 9iu– ,,,ti..::iafrauce;Je non aveva, con quel f:.~ ~o~~~ r:~t!t~1~1/::i/tlzt:ui~air:-1;= gio e.tempio della vostra porlinata. Jla, anche ammelle11do che il prin– cipio della extraterritorialità fosse invocato o-pportu:namente (il che, trattandosi di un cO?Wolato, è dub- LA RIVOLTA bio com,, potevo io i11tmagi11orceh.e ta bomba fosse $r'r1ppint11rii dc,1/ro e non di f1UJ1•i i' DfL (JU•!sla conclu– sione io dovevo ,9tm· la11to pii, lnutn- 110, dopo che. alla mia domarlda, se avevate sospl'.'lli $U quafr1ow, i:ot <L· vcvate 1>nntaml'nte (fi,~ t,w,po !) risposto, mtJttr11.domi srilto il 11~so la ti3la dei proscri(li. Ora, SÌCCIJIIIC l 1,ro-scrifti nmi 1·mrn() nd crmwlali, è 11aturofc che io fr,ssi più rli'>posfo a trnrr l'ordiyn.o infemak fuori dol eQ11solato,pi,rllosfo c/;e a mcttr>rv<'– lo rientro . .l!a. Vi.:ilO che i 1·1s11llati. ddlfl pl!l'i;;ia lecllil"fl roudr,tftt d,i f,-,! ufficiali francesi. del qcniò e rldl'ar– lt!Jli"ria (e confermali, sembra, da 1.111'allm perizia compiuta ,la un uf– ficiale bclaa, vo.Hro amico. il quale co11squisito senso di cai:allcria, ltfl acconsentito a controllare l'opera dr.i $110icolle'Jhi frr ,ncc.ti ) han rlotn ra– gion!! a voi, accertand(.I che 111 bom– ba era stata colloCflta nell'interno del consolalo, dove u trovuva co.ti ' male che .t'~ poi decisa a itscir /110- ri, io vi dichiaro ben volcuticri: I) che, in oma(J(Jio al veridico dello che il Jlussolini non si .tba9lia e e/te pero' tutti i vicfldi drl Jlu.Jsolini nel mo11doso110infallibili, riconosco che il consola.In fascista è terl'itoi-io fa– .teista; 2) che, essemlo la bomba sçQp– piata in territorio fascista, la giusti– :ia frances1 ·non ha il diritto di apri– re e di cumltin·e i1tchie$lc su. detto ,cappio, dal cui rumore fa popola– ::ione di Chambéry, capitale della zona. delle Due Savoic, vi chiede 1t– niil.mc11le -,c1tS(1 di essere stata ,vc- r,~~~~'~ ~h?1;,e;~~:r~ :,~::a cft~~~~i dovuto fare fin da prnvipio: mc 11e lavo le mani; o, come dite voi. 11~lla gentil lingua del Petrarca: 111(; 11c frego. Se voi vorrete seguire il 11ifo co11- .Jiglio, vedrete, signor Co»imissarw, che tutto ei accomoderà. So bene che t! d:ot~~ 0 ct~ ~~::tfo a:;r~it:c;i~Ì colpevole ha sempre sul 11zayis/1'f1lo, che deve scoprirlo e convini:e1·lo i-eo, una incontestabile 1t1,periorità,: egli sol(, sa con certe:;:a ... chi è l'autore del delitto sul Qllafo si sta indagando. Gradite, signor Co-mmissario, i. ri– spetto.ti .taltiti PEDO~E P.S. - Se il si91wr Tomv.si, nono– .stante la 1;ostra rcmissirità, co11,ti– nuasse a farvi il viso dell'ar-mi, cer– cate, .Ji91wr Ccnnmissario, di rabbo– nirlo, dandogli quakhc coMi(flio. Di– tegli, per esempio. che qualche cam– pione. non e$C'Tltplare,della 9iment1ì. frueisla di Chambéry, quando -vuol oiuslifV:are una troppo lun(Ja a1JSen– .::aserale dalla casp,paterna, dice ili famialia: - Que,ta sera, tor,wro' tardi. pcrchè lai:oro al Consolato. - CMpita ! Se scoppia, come C acca– duto, una bomba negli uffici drl si- ~~li[nt 0 :f/t8~il.J;~to:i t;~~~ct;a ~1~ lembo di gioven,tù fascista, che cosa diranno i• babbi indulgenti e le cre– dule Mamme f... C'è da gettai' lo scompiglio in più d'una famiglia o - e questo è piu difficile. - il di-10110- re sul con.Jolato. Persuadete dunque a sigi)()r con– sole a pubblicare uno di qwisti due Decreti: Articolo unico : Il lavoro notturno al consolato è proibito. Artìcolo unico : A comirtciare dn1J.,a data dd presente decreto, non vi sa– ran più. n,elconsolato, bombe interne. Questi decreti non hanno /or=a retroatti-va. IL PEDO.VE DI GIBARA Violenze ed orrori dun altro fascismo ~~-afl~1 "~:::;;0°~olt~~cc:-~r;~~enr~c~c~= \a rivoluzione cobunn, che po'.rà. fi– nalmente, annullnnrl~ l'ollra~io Uel– la Iiranni~,.. ni:icha1l.s-la, avv1:ll'c Cu– b:i -,ulla via dello. civiltlL e del pro– gre.~so, LA LIBERTA' CAMPJONI DELL'ITALIA FASCISTA Mario Appelius, bancarottiere - propagandista del fascismo inArgentina BUE.\"0SAIRES,ottobre - J'. campo co– lonla!e !a-scl6ta è a rumore. t,;na bomba è scopr,!ala, rd Ila colpito In pieno pet– tv li direttore del • .\!attino d'lalla •, quotidiano utfìcia!r, della -malavita fa– sc:e.Lane!la. Hr•pubblica.\rgentina . I! !) di ottobre, !i YCCChio e diffUEIO giorna!,3 • La Patria degli Italiani ,. {le cui " l'!vohlzlonl ,. dal rascl6mo all'antl– fa:;chmo P. v!cevcua non ci lnteret:isano, in questo momento), dopo aYer condotto una lunga campagn ;i.di minacce e di 8.8- :;,llll contro Il libello rasc:eta, pubbllca– Ya Ja copia fotografica t.11 una !entenza. de! 'fri!.iuna!,,: '.\f!slo Correzlonal'<l di A– lt'€sandrh d'Egitto In data del 2 gen– naio Jni, ncHa quale !"accusalo venh-o. condannato ., alla delcn::fone per ael me,1 per fl reato dl ban.caroll4 ,emplicc e tre mmi per I! reato di bancarotta fra1,– dolcnta, cosi' cvmc alle speac, con la co. &tri::io11e curporal.c kt cui durata sor~ calcolala tecondo k= dtspo,i::ioni leya/1 d! Clll sopra. .. Chi era dunque l'accusato ? Chi era il IJancarott:erc? Era .\/ario .-ippt:llu&, ~x redattore del • Popolo d'rtalLa .., ex direttore di un togllacc!o- raecista In Egitto, urnc1are dell.ì. :'>fil/ziallUorla, ckus c;r; ma.:-hlna del giornalismo (?) fascista Jn Argenti– na, direttore del • '.\fatlino d'lt.illa ,. ! Pi-oprlo lui : que5l0 mlserab!t.e coso, senza cultur.t e senza. morale, che arri– vo' su que61e sponde, inviato da! suo • duce ,., a 6C0nq118.e6are -ed a d!epcr-de- ~'.!~~ f! 1 cre:1~•:u:;[t~5:i~n;,~pl~to11~tlr;~~ bliea argentina, pc!"prendere nel ferreo pugno le sorti delle Colonie Italiane de!• h Repubblica, La pubbllcaz:ioncdella sentenza - che ha suscitato una enorme lmpre661one nell'opinione pubblica Italo-argentina e ohe ha sollevato 6Cllndalonel campo fa– scista, do\·e l'Appellll6 aveva !atto cre– dere ohe 6{ trattava delle • 60llte calun– nie " dellanUtasc!smo e che la senten– za non sarebbe stata mal pubblicata - coglie l'ero'! dl '.\[US5ollnl In un momen– tn per lui dellcatl!-!!lmo,oloè proprio mentre egli 61a tacendo un • giro di propaganda • ne! vari! centri argentini, allo scopo di raC<COgllere quattrini ed ab– bonamenti per li libello fascista di Bue– na&_a\tres.Questo • giro • era accompa– goto da baneheUi, dlscon;:1,Inni, rlcHl– mentl, telegrammi, ecc. Ora puo' dan;t che, In qualcuna delle sue .. tappe glo– riose •, I! 61gnorAppel!U6si senta chie– dere eohlar!mentl a propo!lto delle !ue vlclasltudlnl egiziane. La eentenza della Corte di Ales-Mndrla è detinlUva, 9Chlacolante, • Jnequlvoca– !>11,e •, direbbe Il • duce •- Come e! tlltende !'Appellue ? Sl difen– de riproducendo una quanto mal dubbia redine. penale • pullla • rlla&ciatagll- In vl6ta della pubblicazionedella senten– za. egiziana - dal oomplaeente Tribunale di Arezz.o,la cui • Indipendenza • dl fronte alle autorità del partito tecl!te. non ha, mturalmente, bi~ogno di CEser~ ~~m::;r:~~ '~o~u~~~!l~edl;:;ul!. 6~~~e~; senten7.a e-,iste, o nemmeno l'Appellus 06a smentirla. SI ,•erJeche la condanna è t1!ala caocellaL1dal caseJl.ario giudi– ziario dell'Appelius (come è avvenuto per migliaia di swl • camerati •, I quo.– Il, da fior di preglucUcat!, 6CDO dl\'enijtl di colpo " Incensurati ») ln consldera– ;.lone del suol " rnerlt! nazionali •. A meno che 1o. 1,1::ntenza si 1,lasmarrita da– to che era emessa a!l'E:61ero, In un Paei,:e - per giunta.- che ha arnottà e rappo1·!i di colpevole amicizia col raec!6mo !ta– llano. Registriamo - perohè cerll u campioni dell'era nuova • rr.crltano di essere pre– sentati • la manlrestazione di pul.Jbllea soJtdarletà col baocarottler~ Appel!us, ratta da un tale Ingegnere \"lttorio \'a!– danl, pres!d.ente della Società Editrice del fMclsta " '.\fatt!nod'Italia •. Il \"al– da.nlè • t>O!ldalc • con Appdlus. E' que– stione dl arnnltà e di [6linto. Ciaijcuno si 1:>ceglle, secondo I propri gusti, le pro– prie amlclz!e, Sotto, a chi tocca ! llllan!o, la polemica tra rorgano della malavl!a fllbelsta e la Patria dtg/1 Ila,. llonL - che ama defininsl • ata6clst:i • e monarchica - continua violenta e pic– cante. Voci abbastanza accreditate aS61cura• no eh,:,,grazie ad uno stratagemma o.bba.– staoZd abile, la Pa.lrla è riuscila. ad aYe– re n t.eistodella sentenza 6enza i:,borsare un soldo, mentre li bancarottiere Appe– llus non è r!UEcltoa.togliere Il documen– to dalla circolazione,nonostante ohe ab– bia speso fior di quaUrlnl. Dicono ohe 11 bruciore per que!ta doppia fregatura non sia ancora passato al baldo ed ln– lrep!do rappresentante di 1Iu&.otlol a Buenos A1re6. Ora, la Colonia.Italiana è tutta 1. rumo– re, Non i;! parla che di 6tandall di r!– oattl, di marcio che esce da tulle '1e par– ti. Una vera atmosfera • !aech1ta• che, se non ra onore a.I buon nome del no– stro paese, tspr!me perfettamente - con un campionarlo di • gaPan~uomlni" del eal!bro di ~farlo Appetl\16- la nuova era littoria. L'llite rucl&ta a Buenos AlrCl!I è Jn. ta.ttl di prlm!66!maquaUl.à.. lerl li con– sole Capanni, già. commerciante clande– etlno di rotograf!e pornogranche e con– trabbandiere con ,la valigia dlplomatl– oa; poi quel capllano {T) Censi, che per le Y!edl Buer:.osAlree s! prende a caz– zotti con gU agenti di polizia; poi quel– l'lmp!egato del Consolatoe redattore del Nattlno !aeclsta.arTe&tatoper schlo.mazzl e violenze ln un po!trlbolo. Oggi, ~farlo AppeJ!U8,!alllto, ba.noa– rottlere, direttore del giornale della • J. talla nuova •, metis!adei Verbo mueso-– lln1ano, Inviato ad evangel!uare gli 1n• fedeli del Sud America ... Chi earà Investito dal p1'0!!6hno ecan– da\o? Sotto, a ch1 tooca I ro 8t.at ~ altrettanto stupide quanto 1o sp~ne. )lo. nè Bassanesi nè Lanto meno le assooiazioni antìfasci'stedei luoghi dove il Ftanchettl evoluiva 'd?rmivano, e oio' è un fatto, perchè 81 deve alla L.I.D.U. di Berna se la spia cadde e fu espulsa. Ormai è t)rovato che a Berna, sede della principale rap'presentanza di– plomatica fascista - si dà con\·egno e fa capo l'esercito del macabri fi– guri assoldati quali spi.e da Musso– lini. sa Il~!Fcb! ~~~~~b ~;!!;~ -~g~l:m~ riferito, perohè il Francheitli rnede– 'simo lo el'la sovente nei suoi eoritt.l. Le lettere de'l Francheltl In n0- stre mani rendono Jncoofulabill Io nostre denunce ver,90 quest'altro fi– guro del fB!cismo e soui accoliti~ Spedizione punitiva A ~fllano la cassaforte della Cassa Edile, J'stltuzrone presteduta da un -~r.zztsFata 59 ~1~f:~:~:·~~\~ s ~ ~!i; di notte tempo. Lavoro' la sega cir– colare. Ma è notevole che tulle le serrature furono trovet.e il domatll– na pienamente !on ordine Gente do- mestica, adunque. • Il bottino è stnto di 337.000 lire· per i tempi che corrono, non o'è male'. 12NOVEMBRE 1931 La Spagna repubblicana e i fascisti italiani Cesco, Ciccio, Francesco Il .- vento del nord " ! Oh quanto l'invùM.odel " Corriere della Sera "• Tommaselli Cesco - " Cesco "• ça fait J)lus riche che Francesco o " Ciccio 1, - ha sperato in questo " vento del nord "· che consultava ~e~n(~ 0 ~ 1 ~~t 1 . 0 3~ia~r~ g:p~p~;!t:~~l= la ù marcia su :\[adrid " dei contadL!.. ni di .:"iav~rra e Vu~conla ! Come Lul- ~~t~fa':oo :_pe~~t? l~elR=p~1~1r;;i~rg~ avrà lunga vita. L'« anarchia » re– gna: la Catalogna avanza, i baschi affilano ili J?Ugnale a forma di oro– ee, per ferire nel nome di Dio e della _vergini ohe mostrano un im– pressionante aumento di verginilà eh~ appare ~ scompare su~ monti dei sanfedJ!st1 segu.,anl. E poi c'è la • mano di )losca n, !'cc occhio del– la )lassorneria inlernaziona!e ii, il r:ia~~~t l~~go:iJ'~ 1 tÌrhd~e~~~e:ad~f~ democrazi'.a... Oh I la Repuliol ica era morta; non si l~atlava che di sepel– llrla e di richiamare Alfonso e il dolt~r A..lbinana _ capo dei e!nqu~n– tamllo. fascisti armati dil cui ci par– lava .. Afl.Lieurops n - per ri!labilire l'" ordine n regio e fascista. E non avevano dimostrM:i. la mor– te_ la P!,l~refflzionAdi quosta Repu~ birea gli inviati speciali della cc Stam– pa n e della " Gazzetta del Popolo ,. ? li signor Giusso, della « Stampa n, è un letterato e .storico : sa che F'f. lippo TI era re, che Isabella era Cat– toli•ca; che drm José Orléga v Gas– set è un filosofo, che la " fm{da ,, è una locrunda, « burro n è un 3.sinfJ' che l'oleandro è odoroso l'arancelÒ è in fiore, l'euraliplus è'« tenero » e le donne audamsc hannr.i gli occhi neri. Con l'ai~to del lib:-clto della " Carmen n e della enr,ic'.opcd:a, ~i possono scrivere articoli di tre c·o– Jonne ciascuno e ridire lutti! fe be– stialità rima~itate da 'l:?co!i. Indie- f/e;~J~fic~:ng~~ J1~~r;},.0 5 t~t\1 ;~ 1 ~! quot1dinno è guadagnat1J, senza su– dor della fronte, perchè ili sigmor Giusso non scrive con la fronte. Il .::!gnor De zuani-, poi, era un mae– ~.tro di_B?rcellona, inviato per meri- ~ 1 fa.scisti, altrove, in tempo di pi'e– na l!Ltoria. Come 1, compelooza ,1 !o rimandano in Ispagna : arriva a .Barcellona e si precipila cla un si- f~c 0 ;i ~r~~~~~~ 0 df !~~~ic~u:nic~ !~~ dicazion_e sulla politica st,1agnuoia, perchè \O cion so nul!a - 11. Il si- tJe 0 1u:i1 1 ii ~7!~~7!~-~ì~~~;lrj1:igR~: -~ , :--:::- pubblica e la pnlitica spa~nuoh; la • u Ga7:~et,tadel _Popolo r, puhbU_cn i: Fiasco, sta br'11c. Jla bisogna essc- ~uo ~ r1tr,itt~, d:crndo che a.J_ ~1gn~,r I re fo(}ici .- è arie/te a {i.osco dei (< ra _ De Zuam s, debbono le. pagLne p.u porli intunazionali II col f«scism!. .. .

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