la Libertà - anno V - n. 38 - 17 settembre 1931

ANNO V - N° 38 Un Numero , 0.50 lo chiamo eroi quelli che aacrilicano sè agli altri, non già quelli che ,acrificano gli altri a aè. D'AZEGUO la Li be rtà Nel suo discorso a Ginevra il ministro Grandi Bi è ,tudio– samente preoccupato di non nominare nè di fare alcuna allu,ione al larcismo. Saggez– uz. F cucismo momentanea .. mente in soffitta. GIORNALE DELLA CONCENTRAZIONE ANTIFASCISTA fF=================......,.==.=--=== .... ==, .. =,======= (LA LIBERTE - PARA.IT LE JEUDI) ABBONAMENTI l ~=: :: ::::::::::::::: !~~: Per Ile a:ie:.i••••••..•..••.. 5 ft. 40 h. 20 r,. 10 f,. PARIGI 17 SETTEMBRE 1931 DIREZIONE E AMMINISTRAZIONE 103, Faubourg Saint-Deni, - PARIS (10') - 7dejono. 'Pro>ence96-98 IL GIORNALE SI PUBBLICA IL GIOVEDI IL FASCISMO E IL DISARMO Il discorso Grandi e il mondo scettico li discor.:50 del Minislro Grandi a Ginevra sarelfue un bel discorso, se non ne trasparisse il calcolo e l'impostura da tuUe le parole. Le proposizioni prese per sè sono il nec plus ultra della democrazia. Messe in rapporlo a-gli atti del Go– verno, per conto del quale erano pronunziate, !-anno pena. L'esordio è una specie di inno alla Società. delle Nazioni - ma in :~1~ ~:ci~ !i s:ri:a \~~~i~~: che ha rapporto con l'Istituto Gi– nevrino, ha un senso corrente di scherno e di disprezzo. Quanto al corpo dell'argomentazione, esso consiste in questa tesi, che di5ar– mo ed arbitrato debbono essere la base su cui si fonda il senso nuovo della sicurezza europea. Benissi– mo. Niente da oppon-e. Tri'bunale Arbitrale dell'Aja non ~a r'{:]:r~ p~~1f~fi~:~e ~r:~~~ ~oc~l~dica~: 6 indi~~ ttau:~~~ o... è la. guerra? ... Sa.Iute all'a.rbi– trato ! Insomma, non sono le cose C'he contano; è lo spirito delle cose. Lo spiriio del fa3cismo è fon•damen– talmente guerriero. Il suo culto è la forza.. Esso non crede in alt-ro. Nè uno Stato puo' sdoppiarsi. Se un :regime è di forza. e di dittatura all'interno, tale sarà. all'estero. Chi è cosi' fondamentale aut.i.parla– mentarista in Italia non puo', al– l'estero, essere verace amico della Società delle Nazioni, che non è che l'abbozzo di un parlamen– lo di Sta.t.i, e sarà fecondo solo in quanto guadag nerà un'anima de– mocratica che og.gi non ha. L'Europa ha già veduto all'opera l'impostura dei regimi ~i dispoti– smo e di assolut.ismo in guerra di– chi&l'ata permanente contro la pa– ce e la libertà dei loro popoli, ap– plicarsi con molto pathos alla pa- ce, al disarmo, all'arbilrato ... per gli altri. Ricordiamo che la prima Conferenza Internazionale della Pace tra gli Stati fu indetta dal– lo... Czar. E, nello stesso ordine - o analogo - di idee, la prima. Conferenza per la legislazione so– ciale è st.af.a una trovala di... Gu– glielmo II. m:i5g~ f~tndd~ll•e~Pe:f :ltit~uf! e perfino scettico.Quell'inglese :che alla Conferenza di Ginevra. si di– ceva. d'accordo con Grandi ma ag– giungeva che sentiva il bisogno di prote5tare contro « certe grandi manovre aeree» dipingeva uno sta– to d'animo, .un momento della co– scienza universale. Cio' che solo ha virtù di convin– cere è l'unità dello spirito; la con– cordanza delle parole e degli atti in tutte le strinsecazioni della vita. E la mente si è singolarmente af– finata nel percepire quando c'è i quando non c'è tale unità, che for– ma la sincerità. In altri tempi un discorso, come quello di Grandi, detto in nome dell'ltalia 1 avrebbe sollevato l'appassionata. adesione di tutte le democrazie. Questo in– vece non ha suscitato che una cu– riosità stupita e beffarda. Neppure l'opinione americana, a cui visi– bilmente in modo ,particolare il discorso era diretto, non ha mo– stralo di prenderlo mollo sul se– rio. li mondo si è fatto furbo ed è pieno di sfiducia sul conto del fa– scismo e della sua volontà reale di pace, di disarmo e di arbitralo. Ma il Ministro Grandi veniva Oa, quella rassegna di 50.000 avan– guardisti passata a Roma dal Du– oe, di eui tutli i giornali hanno da– to l'illustrazione spirituale. Tutta la gioventù italiana armata. Una leva a getto continuo che prende fin .gli infanti per mettere loro nelle mani un moschetto. Ecco lo spirito autentico del disarmo fa– scista. E le recenti gran'di mano– vre aeree sono state celebrale, epi– logando sulla ncessilà di ra!forza- ·---- -- ·------------- - - ----- - ---- . ----------- . , ~l: Ft:afJ!:! 0 ~!1:n~1:o;ea:a~d~ ufficiale, alla cui testa si mette ii M aresciallo B adoglio. Ecco la ~ prepa:ra.zione ,. con cui si va a Gi n evra ad invocare II disarmo ed arbitrato». Le volpi ginevrine sen– tono la contraddizione, capiscono a vo lo il trucco ed il ricatto. Mai u.oa propaganda, obbielth~men~ più g iusla, ha suscitato una piu giu5la diffidenza. I più indulgen– ti hanno sorriso : - E' un'adula– zione aàlo SLimS{)n; è la solit.a li– sciaUna a Hoover. Questione di pre5liti sperati. Il fascismo li ot– terrà? Cio' che chiede il Temps L.I TREGU! DEGLI !RMIME~TI anche p r i Balilla e le lvangnanlie Noi non abbiamo da entrare nella politica partieolare di nes.suno Sta– to e, ancora meno, della Francia. Dobbiamo pero· preodere ~tto delle constatarioni da qualunqu~ parte ~ci~5:ieo•c~~ 1iu~~~~trino da con- Percio' non possiamo sottrarre ai ~~~ii~:d~enr:d~ieT~~7:~i~Djo~f~ mano esattamente con queUo che la Lib)!rtà ha detto tante voile ed anco– ra scrive in questo stesso numero _a proposito del discorso Grandi a Gi– nevra. 11 corrispondente pi'glia le Eppure il Ministro Grandi 'ra- mosse dal fatto che la propaganda ra- • ,bene. E' verissimo che sotto .@"Cista per iJ disarmo si uoi.ecesem~ra } lllegHarma.men.li.ogni pae;- con Ja dithiarazi'one della necess1fà 911 per la sua sicurezza. E, te.. ~~.au!1iai:e~e ~~ 1 1~l~!u~ì ;!: m per 1a SU& sicurezza, non zione continentale più armata, cioè solo .si arma •••di armi; ma si ar- la Francia. In oe-0asionedel soggibr– ma ... di dogane. Ogni paese, quan- no a Roma di Stimson, ~ussolini a– to puo', vuole bastare eC<?DO~ica: vrebbo, secondo il corrispondente, mente a sè stesso, nella fiducia d1 Jatto la seguente d'ichi'araziooe ai trovare in sè stesso, se la guerra giornalisti : lf l'Iialia accetterà an– scoppi, tuUo cio' ohe gli fa bisogno, che i0.000 rueili, salvo il caso ohe in guisa dà essere indipendente un'allra nazione ne abbia di più, per- dallo straniero. E' un calcolo pue- :: !l 1b~lt!!s!~~~r;~b~1g:ee e~~ rìle. La Natura non ha :voluto che tro un avversario armato di revol– nessun pae5e basti a se stesso; la ver ... :t~~of~i~1:;f,°~~i~~i ~o~:dc!~ Siamo dunque sempre alla teJi lo Sca mbio·, ha imposto di scam- deUa parità, oosia una. tesi che con– cepisce il di~armo e-0meun aumento biare le cose, perchè essa non ha della propria potenza rispetA.ivamen– dotafo nessun paese di tutte le co- te a queHa deg.l.ialtrt 1 rn... Pero' è verissimo che cotesto Sul cb'e il corrispondenle osserva calcolo -puerile - ed economica- che c'è un disarmo materiale, e o'è mente suicida - osses.;iona in un disarmo morale. Oggi l'armamen- ii~~~o td~qt~tii ip~r:~io:i~:o~ ~ewir~:e t~~ 1 l'~n 1 i!1tti SSfji~r: J~ Grandi ha assolutamente ragione. partito fascista - ~sso SC!'we 7' co- Ma qual è quel paese, qual è quel ~u~~i~~ ~~~iip~~~~~ridre~o~i~i fi~~it~ll~rpee~fe°;-'~? i1ur8~s~f !:!~ ~~i,~iz,~at;a5i-~:àtif~11~~=;en~~co;~ è l'Italia mussoliniana. Basti ri- teriale la SU' J)eriorità .vien~ subito oordare tutta la gonfia retorica con data d3 quello mora.le. « Que&f.'anno cui si è la.n'Ciata la « battaglia del un cenlinaio di migliaia di giovinet- 6.1'ano ,, nel proposito appunto c'he .mti,e11i'nle llueogoo-odi.,apcaanss_:r,•hlarnannoqufialllalo- 11 suOlo italiano dia (lane per lullt I, . y ...... gli italiani, senza. riceverne dal- un periodo di vero servizio milita– l'estero. Via. via anda.ndo ci si è re ognuno, secondo il Mcssanero, accorti che con la battaglia per il a'J)prendendo persino il funziona.– grano, mentre non ci si rendeva mento delle mitragliatrici. C'è per• tanto facilmente indiipendenti dai cio' da chiedersi se l'opera dei ba– cereali est.eri, si diventava in via 1.Ua, delle avanguardie e delle mi- crescente dipendentissimi dallo ~~p~~a d~:rr:~~=al:f,f~r:s~~ straniero per •••la carne. Il campo liana. Perohè se la tregua degli ar– sostìtuiva il ,Prato e l'allevamenlo mamenti è acoellala, essa deve esse– degli animah declin-ava. Ira di Dio re generale. Essa non puo' ilrresitar- f~~~~g~f~ ~efi g~~~!g!v~e:~~: si davanti alle milizie armate. 1n una vittoria della introduzione de- ~~~ c~~;;a;~~i/ 1 m~iS::'~;r:e~~; fi\iu:ro~~\; ~~i~asi!~f~~~vi:a'n~~ ~t~i~~:eogt'ilhfou~~c~~ al~;:: ancora fatto mutare sistema al fa- it.aliane 8 condizione che la Francia scisma, il qu.ile - nazionalismo non ne abbia di più. In buona logiea integrale - è tipica.1nente milita- e in nome della stessa p-arilà essodo– rismo e protezioni~mo. Le obiur- vrà separarsi dai balilla, dalle avan– gazioni dell'on. Grandi si volgono guardile, dalla milizia, perchè la contro il sistema della Gasa. Medi- Francia non ne possiede. » ce, ctlra teipsum. E il corrispondente conclude : "E' L'idea più con.creta dcll'on. assai curioso vedere come il rasci– Grandi è che « Mvremo t.'enire smo che all'inlemo si appoggia sul– /in d'ora ad una vera, e propria la forza delle baionette. reclami sul tregua de_qli armamenti da durare terreno della _politica estera il di– almeno fiM a che la Confcren:;a sarmo generale e totale. Ohe signif► (del disarmo) compirti il suo la- ca questa differenza e quale giuoco i:oro ». EccelleRle idea. Come si vuol dis:.imulare? "· rr~:t~tci11f i!1i E~~~~zf :it 1 ~~ ~'~:~~~~}~nl~~~--~~~~f Ji~~Po~ venlù? Come si concilia. con lo coutro il regime della conqu~ta mi– Sfato fa-:cista che ci viene ogni litare che sehiac.cia il nostro paese, giorno descritto come uuo Slato-e- La stampa conservatrice ci ha .!!Cm– serC:ito; meglio. come uno Stato- prc poco O punto a.scollato. I! fa;:ci– partifo, che è une esercito ? Tutta smo è uda faccenda interna degli ita– la II sociologia » del fa5cismo vi liani, dice\·a. e non na:$COndeva la ripugna totalitariamente. Per dare sua ammirazione pPr la maniera ::anziane pratica al diiarmo,sccon- forte di :\lu~olihi. '.\la ade:,so que– do la formula di Grandi a Giue- sta maniNa forte di )fu:,solini ha i vra. lo Stato fa!-ci.:;ta dO\TCbbe suoi contraccolpi sulla forza mililare smobilitare radicalmente. italiana confro reslero e contro la E che credito dare al binomio di Franeia. Il Tcmp.s dà !'allarme. E Grandi « arbitrato-disarmo ,,, an- noi senza volf're minimamenle pooe– r11e ,..e suffraiato dalla solenne I Lrarf'nella politica estera del Tcmps dicòiaraziono di ade-sione all'allo e nelle sue intenz~'Oni, dobbiamo dar– generale per il regolamento paci- gli alto dei suoi riconoscimenti che ficn delle controi:crsic inlrrna.:io- se sono tardivi sono sempre più che nali, quando il delegato italiano al mai aHuali. S. M. l'Arbitrio Si poten creder_eche l'usurpazio– ne costituzOOnale del fascismo sui diritti del1a nazione rosse compiuta con le leggi (?) che attribufrono al potere esec.ut.ivo il diritto di fare lutti i decreti che gli piacci!ono, e che cr~a11>no la figura del Primo Mi– nistro, despota onnopot.ente. Ma non sembra. Nella pratica c'è sempre, pare, ancora qua1che cosa che slride. Il potere personale, S. M. l'Arbitrio dispotico, sembra trovi nel meccanismo Jegi5lativo delle res~ stenze, for;se burocrati'obe. li perohè non si finisce mai di tormentare fin nella sua oassa mor– tuaria la fu costituzione. Nell'.ullimo Consiglio dei Ministri teoutosi il giorno J2 tra un dilaia.re spaventoso di altri decreti se ne è aùotLato uno • ohe approva il Testo Unico delle disposizi-0ni 1egil51ative riguardanti la promulgazione e pub– blicazione delle leirgi e dei regi de– creti. • E' un altro iiro di vite. La spiegazione che vi!ene data di questo decreto, è Ja seguenlc : "Con l'ari. 3 della legge 15 dicem– bre 1930, n. 1696, riguardaote la promulgazione delle leggi di carat– tere costituzionale, si è data. autoriz– zazione al Governo di coordinare e riunire in testo unico tutte le dispo– shìoni atlinentj alla promulgazione e pubblicazione delle leggi anche, all' occorren:;a, modificandQlc ( ! 1J per metterle in armonia con i prin'Cipii informatori dell'ult.irna legge del 1930 sopra ricordata. Si è, pertanto, provveduto a compilare quee:to te– SLounito. » P-rescindendo dalle altre partico– larilà della a ri-forma • - poi-chèsi tralla (ed è coo!es.sato) di una ri– forma - rile\·iamo questa, seguendo le stesse motivazioni ufficiali : « Per il caso che i'lMì'nistroGuar– dasigilli incontri qualche dificollà, riguardo alla forma esteriore di una legge o al tenore di un detreto, le disposizioni ora vigenti. dispoogono che il ll'ioistro sospende il suo « vi– sto M e riferi~e della eosa al Consi– glio dei llinislr?. Tenuto conto, pero', deUa pOJi;r,ione costitu:ionalc assun– ta dal Capo del Governo in virtù d~l– la legge 24 dicembre 1925 ·col .testo propwto si .stabilisce eh.e il Guarda– sigilli ne(. sospen{lere a « visto », fa relazione al Capo del Governo, il qua1.c'decuie, sentito il Consiglin dei Ministri. 11 Si', avete letto eEattamente. Dove prima decideva il Consiglio dei ~i– nislri adesso decide ili Primo Mini– stro. L"opinione del Consiglio non lo impegna per nulla. La forma esterio– re delle leggi o il tenore lli un. decre– to è un affare assolutamente priva– to del Duce. Crediamo che neanche nei regimi d~ll'assolutismo czarilsta si sia mai arrivati 1anlo ollrB nel– l'Arbitrio personale. In compenso, Io schema del decre– to ci dà una bella soddisfazione, e cioè: " Si fa rl.orno per lutte le leggi alla formula tradizionale, ormai sto– rica, di promulgazione. formula che era stata modificata dall:i. suddetla legge del i5 dicembre 1930,dove al– l'inciso " Rac,eoltaufficiale delle leg– gi e dciidecreti del Reginod'Italia ,. era stato sostrtuito qu1>llodi .. Rac– colta degli atti del Governo •· Dunque. eilladini dell'Italia fa– scista, esultate : le leggi invece di es– sere rubrieate nella « Raecolta degli alti del Governo • tornano ad esse– re rubricate sotto la formula lradi– zionale « ormai storica • - oh ! sr. passata cio~ alla storia - .. Raccolta urticiale delle leggi e dei decreti del Regno 'Italia "· Anche il re, poverello, ne sarà contento. Torna a comparire Ieiisla– th·amente ...il rr:9110d'Italia, dove non c·era più che... la Raccolta degli atti di Benito 1• ed t'nico. LA ~ANCA 'I' A "~AR..CIA" SU VIENNA Un colpo diStato fasci sta inAustria miseramente falli o ✓ La truppa, la gendarmeria e lo ·' Sèhutzbund ", fedeli al regime repubblicano restano disciplinati agli ordini del governo Lacrime fasciste La mùcrabile fine deU' avventu.ra delle heimwehren, fra.cassata come un vaso buttato dalla finestra, strap– pa guaiti di dolore alla stampa fa– scista italiana : « UTlllgrande idea - esclama un corrispondente al colmo della dcsola:ionc - che per anni aveva i11fUSoa molti austriaci la spe– ran:a in una rinascita morale e.Lia Patria, è stata ieri miseramente e ilzie011scie11tcmcnte .sepolta ! » /..a « gnnule idea » era di attendere sul– la s/rada maes,ra la. diligcn::.a demo– cral'ica dello Stato au.slriaco e ad u– ho svolto deUa strada buttarcisi so– pra coi tromboni e con le bombe, im– po.sses~·arsence .s_valigiare i viaggia– tori dcUe loro robe : it briga11lay9io del col{l(J di Stato_ cume la Marcia su Roma o l'impresa famosa del b'l'i– gante Pauatore su Rimini . .. E' andata male; le comtpli.cilà 11,on fun:.ionaro110; 1w,1 c'era un r~ e/te pf!'I• gelosia del cu9ino avventuriero lo sopravanzasse 114l tradimento; ,wn c'emnp ca1·abi11icri a rinforzo dei briganti, nè 1lll0 Stato Maggiore che desse asSiste11:a tecnica. C'era (o sembra) degli ufficiali « nemici "• de(jli ufficiali ungheresi che davanp di spalla se la presa ed il sacco di Vienna si /ouero profilati con fa– cilità. Il fascismo italiano piange, più o meno ,egretamenlc, come per una sciagura di famiglia. Piange la « irande idea. " fallita &Uo Stato icic::o.sJJ~mv: 0 1i/'::'x~th1u:r~vt verso. Erik Suckert detto Malaparte ag- ff::zn~e;:c,~~a c;:r:;:;p:s;:nst:r: .~ 1 ~ Lo Slato democratico, difeso dallo Scbutzbund dei tavuratori repubbli– can,i, si è salvato. E non occorse nep– pure ver.sar sa,igue. 1l briganta(fgio non è feroce che sugli inermi; se trova re,sUten:a,si scioglie dolcemen– te, ammiccan(io : - Uno scher:.o ! Una .raga:.ata. Gli Upiratori si af– frettano a sciogliere ogni respon~·a– bili{à. Un prindpe si lascia arresta– re e l'in,ça,•icato eapo-briga11te ripa– ra ftdmi11eamentc di bi dai monti, lt!'Ja-ndo per la Jugo.slauia di rog– giM1l{lere l'Italia bella ed o.rpitale, tra i confra(elli in eamida nrra, Tutti si accordano a dire : Operetta. Già! Operetta se il colpo faUisce --1Joichè lo Stato democratico è co– si' mit~ n~l difendersi. Jfa tragedia, féroci.ssima tragedia di spoglio e di (t.8sa,.s.si11io se riesce. Un popolo in cate11c, la libertà, come U11'1 prosti– htta, data ai mercenari. e il sacchcrJ- :f ov/de i~w::e ~~il:·!J~l:t:rea w:!t?, 11 !~ tri.LJo il suo ftù.gore. E sono salame– lecchi vili, pro..sternazioni di servi, corru:ione di do1111e ~ di giovinetti, :;r~rr:::oeri f:r;ira~~ti/lir!:~~ ed il botlino. Mah. I Per questa volta è ondata male. Pian90110 le Veneri e. i Cu.pidi fa.scisti. La.sciamol.i pia,igere e lavoriamo perchè prc.Jto abbiano più alta e pro– pria raJ]ionc di pianto : la restituzio– ne del mal tolto con la riuscita im– preia di Roma. Il lenlalivo ~irlriemer Il tentativo dei fascisti au.:iit.riaci e!s~~;r; ~aJ~~utb1~~enen~;~y;~~~ un f;Overno dittatoriale è fallito. Il mov1mPntonon è riu.soifo a varcare i confini provinciali della Stiria, ed il suo capo - il dol.l. Pfrremer - ~~~j/f:~;p~6;l~~b1ic~e~~~ h~li:!~ri~ damente ammaic.ata la bandiera del– la rivolta e si è ritiralo sulle « po– sizioni precedentemente stabilite » verso la frontiera jugoslava,per sot– trarsi al mandato di- cattura. Nelle mani dolla polizia sono rimaste delle ~a~~i ~elt:1 c~;ran:~lj ;;u~Me p:: ~~~;~:~a~e1 3~f!Io~e~d~'i·1t!~i e delle munizioni a'bbandonate dai fascisti al primo avvicinarsi dei gen– darmi, e numerosi pri-gionieri che non era-no riu,..citi sull'esempio del loro a duce » a " squagliar~i » in ~~~rci·e ~~a cg_~~~!f~iii/:~a ggi~~lu 0 ~ sione dPlla 11 marcia "• anpunciava che ~'ordine era ri~labilito ovunque. Una delle cause della mancata d\~~~:a d~~1 ~~fp~ Sl ~=i~ e° p:~; ~f~~ltsit~l~a&T1clf:tfre~v~·~~~~ va ricercai.a nella II cavalletta • per f!~[~f!e Jat~~tt Pr~~~~.~i i~o~t~•~ fir::i 1 !i,o\ 0 ;0,T~~hi~l~r:-S~:L~~\\1~t= ti, slabilil.o che le operazioni u bel– liche» dovessero iniziar5i contem– poraneamente nella notte della do– menica ml lune<li'.nelle d~versepro– vince..\la il doll. Pfriemer, per as.:i– curarsi un anticipo, dette alle sue forze !"ordine di ,. marciare ,. ven– tiquattr'ore prima e delle. contem– poraneamente, ai reparti degli « at– tacchini! • J"or~ine ~i affiggere il ~. 0 /~°f~m~a~~~f~~!~i;f:•u~d;;: por-edi finissima comicità. Il manifesto del.. dittatore Dice, infalli, il manife~to : « :\'el momento deireslrema cnla– mità il pepalo austriaco mi ha chia- 1n2to per la sua salvezza e per la tutela de~ suoi diritti. Sc!>podella mia missione è l'armonioso sviluppo delle ricche forze vilali del popolo austriaco in una comunillà fondala su basi sicure. L'attività dei partiti politici, che ora è frammentaria ma non fu mai costruttiva, ha suscitato il pericolo diiuna rovina della nostra economia. li sistema attuale si è di– mostrato iocapace di salvare il Pae– se. Considerando illegali la Coslibl– zione e il regime, lo Heimatscbutz ~iir~edin~~t!~i~r~~ a[~pf:~. i~~:~ si impadronisce, in conformità dei suoi principi i, del potere dello Stato: Per assicur~ il raggiungimento d1 questo scopo cbi:ama alle armi tulle le associazioni di difesa fedeli alla Patria. Fino alla decisione del popo- 10 au&lriaeo sulla Costituzione def~ nitiva verrà emanal-a una Costitu- ~J~~eatr~i'~a~f~· Je~l:a;Git~ 11 ! s:ic:; Costituzione, libero l'esercito federa– le, la polizia. la gendarmeria e tutti i pu,bblici b.mzionari dal vincolo del giuramento che prestarono sotto fal– sa prome-ssa e liiprendo al servizio del nuovo potere instaurato per ri– stabilire l'ordine legale, impegnan– do1i con giuramento a collaborare fedelmente alla cauisa dell'ordine, ella pace, e dell'indisturbato prose– guimento dell'altivttà economiea. • li Governo tiene fermo I reparti delle Heimw~hren, agli ordi'ni del dott. Pfriemer, armati' di fucili e di mitrag1iaLrici, mirarono in un primo tempo a:d occupare le Capi-lanerie distrettuali di Briick an der Mur, Leoben, Kapfenberg e di altre località importanL~ dal P.Unto di visla strategieo, perchè situate sulla linea. delle ferrovie meridio– nali. Ma questo successo, dovulo prin– cipalmente all'~ffetto della sorpresa, fu di corta durata, perchè - con– trariamente alle speranze - la po– lizia, la gcodarmeria e )e trll'J)pe re– golari! fecero il loro dovere. Il Governo federale, appena avuta notizia del colpo di mano, si riuni' a Vienna sotto la presidenza del Can– ce-Jliere Buresch, prendendo le mi– sure per soffocarlo. DaHa capitale e da Klagenfurt furono mandali a rin– forzare le truppe di guamigione nel– la provincia stitriana due battaglioni di fanteria. Altri reparti con mitra– gliatrici partivano più {ardi. In tut– ta la zona mioacciala furono mobili– tate fa gendarmeria e la polizia che eseguirono fedelmente gli ordini ri– ée,uti. All'arrivo dei so!daii la gen– darmeria aveva già preso posseSlio di alcune sedi di capilanerfe distret- 4uala liberando il capo di quella di J<irchdorf, che era stato falto pri– gioniero dei fascisti. Le Heimweh– Ten non opposero resi,stenza. Invece n Kapfenberg, vicino a Bnrck an der òfur, es5e april'ono il fuoco con le -mitragliatrici contro la Camera del Lavoro, uocidendo un mi!lite dello Schubbund. Altre tre S(jCialisti ri– masero feriti gravemente. Nel rrat- ~~~?, [~~nf;;~~r!~~n1~~! 0 1~a~lt Durante quest'azione sette membri delle Heimwehr~n riportarono ferite gravi. V ienna rima se tranquilla. La città non perdei.te il suo aspetto testi vo, ma gli edifici pubblie~ e le stazioni ferroviarie furano fortemente pre– -sidiati dalla polizia. Lasocial*democrazia dom nda al governo loscioglimento il disarmo della Heimwehr fuA~~i;ilWa~~ri\~b~~d;ic~~~~adne1 ~~n:ifa~a~~i~ ~~i~~~a.~~; c1~:.1 1 H t~~~~~~o sm!~~::: d \~~~~l:~~l~i d:~ ~f)~c3e71~ :;1\z,i 0 e~3:~~~al~~ai? i:o~ d~~n~i:~j.r: si~~!i!(~ gb\~~o I fJ';!:} tf~:aJr~e~ro d~eln ~~er~~l:e~~t~ al Camelliere Buresch di procedere che, 11creaso, non è un Re. Senza con ogni ooergia alla repressione carabmieri, i fa-scisti non sanno far dol tentativo fascista e alla puniziooe t~iorrtare le loro ri\"_Oluzioni ! In Au– dei colpevoli. Il Cancelliere rispose stria come in Italia. Ecco un ioteres– - e le sue parole trovarono confer- sante motivo per un capitolo supple– ma in uu manifesto pubblicato in se- meniare che Curzio Suckert, dello guito, e che raccolse lo approvazioni Malaparte, ipotrà aggiungere al suo della gl'Mde maggioranza della po- (< studio ,, sul modo come siieonqui– polazionC - che il potere cenlralc dalla· le7,ione au;:lriaca, potrà rica– :ive\·a impegnate tutto le !orze a sua sla e come si difende uno Stalo. Egli, disposizione, vare una conclusione., che puo· L'appello del governo ai cittadini anche essere un i11.segnamento.E dice\'a che in un"ora grave per la cioè, cho anche in retghne di doo10- Patria, persone spro\Vislé di ogni ~~:~~ is~ 0 ;~o~i ~~~~~~e;:a~3o ~ila:~ ::~~zadia~~~~~s~~:~tje,fu~eo~~a 1:: un ·governo conscio dei suoi doveri, fi~r~~l~ s\~~~az\~:~~~al:i~~~/a;.~~~ :1u;:i:m~~f~ t rea~zrtc;l)~I ros~ftui~ ~~fiot>~~f~o ;::c~~e i ri~\~!i~~ree:~; zio~~ri~~~.è ~~~~! ~:~~~rlieri, nl~te quanto per i rappor,(B dell'Austria ri\loluzibni fasciste I con l'estero. Il Gove-rnocoslituziooa- Tulle le.notizie - comprese quel– Jp awva i1 dovere di opporsi a simili le raccolte dalla non sogpetta stampa tentativi con ogni rnez7,olera!e e con ~~~iti:a - coneordano su quesll i~~~1: s(ill:~~·\:l~~ sao11td~rftfo~r ; Primo: di fronte aila resistenza .i.nche per garantire che simm ali.i della .polizia, dei gendarmi, e delle di allo tradimento non ros:'leroripe- truppe regolari, i !ascisU 'Si sono ri– tuti nell"avvenire. Il Governo fede- tirali ~nza combattere: ~~~i~~~·:;·a1·~~:r~no;u1':5ltofl~r~:i:: su:~s~d?1 :" ~=~ ~r~l~~~tr}u~t i~~~:~er~~slitt'ìfo r~~~ s ';1:Ji1e~~(~ ~ 0 c~~nil 1 c~~a~d~t~im 5 rWt:r~~rtt;~ri~ f 1 ~~~~f:~e de~<:1~r:r 0 5~fE!iieon~'.~u~;:'. 0 a 1 1~r~r~~~~ ..- n:~ ~:~d~ 0 àt~ Anche le ferrovie, le ,po&l.e, i telegra- so molto tempo l)er fuggire in disor– fi e i telefoni ave-vanoadempito pie- dine, abbandonando armi. muaiLio– namenle ililoro dovere. Il manifesto ni - e a!cuni perfino runifomle. constatava il fallimento dell'azione Niente di diwrso sarebbe accaduto òPlle Heimwe1H'f'ne dichiarava che in flalia se il « nulro fMucia " Fac– il Governo procederà coo grande ri- la si ro.~c;e valso t.ieimezzi a di:-.posi– gore all'a,::.certameoto deHe respon- zione del Governo per oppor::i aHa sabililà e alla punizione dei colpe- « marcia su R9ma II e se il Re non voli. avesse ritirata all'ultimo momenlo, Le ragioni del fiasco ~~ ~i;Fc~ri!i1f~t~11di 1 1~~~~ :~~nst1~io, '.\fancato ai fasci~i uno de~li ele- li« duce• che attendeva a )filano, menli1principali su cui contavano_ nelle « trincee " del Popofo d'Italia la defezione della polizia e deHagen- - le ~>lesse « trincee " dalle quali, darmcria _ J'Illsuccesso dPI movi- ad ecf'czione di due o tre mesi pas– mento si delineo' rapidamente. E po- sali al front.e - a quello vero - a– chr ore dopo, le «truppe,. del dolt. veva combattuta tutta la guerra dal P.friemer erano in ritirala su tuUo '15 al '18 - l'e.~i1.o delle trattative il " fronte •· NPl!aserata l'avvenlu- pPr \'ince~ lo uilim~ resi<:(Pnzedel ra poteva considnarsi eonelusa. Il Re a tradire il giuramento alla Co– Governo, complefamentc padrone stitu7.ione. a\"1•·va pronta una potente della situazione, faceva arrestare I automobile per dirigersi oltre fron– princ.ipali capi del ~ovimooto, •aèi liP.ra, e porsi cm:i' in !-alvonel caso eccezione del dotL. Pfriemcr, che col Che. faLhlo le lratlal~\_.C condotte da suo... capo di Stato m~iore, ing. F('-{!nzonìe De Vecchi, il Re avesse Rauter, e del capo militare conle lasciata mano libera al governo per Lamberl, ave\·a prudentemente ta- il u ristabilimento dell'ordine», E le glia(a la corda dopo avere fatto an- « eroiche » camicie nere che, du- nunziare le 6UC dim!ssibni,,, da dil- ~~aW~\~···c~:\'~~~~~ ~o~oj~r~nj ~T~':i1J:hae~tea;,°;~a~ 0 ;::~gd~Jl~i?;; vigneti, si sarebbero <=bandate - la.I capo delle Heimwehreu, rod P:S.: mini- quale eome i loro coHeghi austriaci !"l~o d~ll'fnterno. e il grandi? pro- - non appena avessero capilo che I pru·lario rurale Co!=Plh.ti principe carabinieri rrano - per u,na volta ~tarhemberg aveva messo a disposi- la,~gn-;'èd:; 1 1 ;a~~i~a ~:~~~lid:ln~,~,~~eie ;i~; 1 ~i_o~:~ »ndtbn:f~~~~el;;?e~id~ 1~~-~~ scenette còmichP. che seguirono al- ta Au.~lria, arm 3 {i di ventiquattro l'annunzio deLla proclamazione dello mitraglia(rici. Camion:::, mitraglia- stato d':i<=sedio.rdinata dal Governo trici "··· fa!.-eisl~ ,;ooo stati presi dal- e .disdPHa poche ore dopo per il tra– la pC1"1izia. Grandi quantità di armi dmH'nlo ,Jel RP, A quell'annunzio I e munizioni 5000 sfate pure ~eque- fa~iS'ti r-i.. liquefecero - è la pa– slratc nPlle varie ,::ertidelle Hi>im- rola - come neve al ,-oJe : ia sede wehren, <'io' che conferma. fa v3'Sta de! fascio di piazza Barberini ei vuo- prPparazione del rolpo di mano. !?~1~W\r:;1t~;~~;g, ~a~Wj~te</11 Questa mancata marcib. ~u Yienna e moltP.cam:cie ncrf' furono dai ri- ehP.tuUi s·accordano a definire groL spetlivi proprieta • t· d t tcsca ed opcret.tistka. anche a causa gli a~goli recoudf{ialc~a~o~~~u1 ~= ~llin!u~~~~~a"d~l~?t~~-r~!f!LJoe;' ;:crel1, Df>lla fretta di disfarsi di un \rna!do. obc:)oe gras~o - richiama ~ 11 :rir~~e~1~o~iÈ~~~~~rcr~:f~~;~~;~~~ alla. nostra memf'lr:a la " mare1a -=u che, qpalche minuto dopo la diffu– Roma •;- :"Ullaqunl_e- come molte I sione della flolizia della deti!:s:ionc del ~r~t1 11 ~i~~ 1 1 ~;. 1 ~1~ 1 ~l1° 5 ~~~n~u~e~~; ~i':ni~7ng::~ap;:~~1~.all~~~~~"'d~i°'f~~ sono n:nut1 a mancare gli elementi ~ciosi ripopolo', ic camicie nere ru- rono... ricercate. negli angoli recon– diti dei portoni discreti, e dalla ,por– ta cl Pop.alo, coi pol,li infilati sulle baionette, coi grappoli d'uva nei ta– roapane, il « soklati della rivoluzio– ne 11 en-trarooo in Romil, mentre il .. duce ", !atta -ri,nlrare l'automobi– le in « garage •, partiva per Civi– tavecchia in vagone Je(to per meglio sognare. Con un po' meno di vigHaccheria da parte dle!Idefunto Facta, e. senza i'! tradimento del Re, con pochi caratiinieri e quale-be mitragliatrice !R~~r~~n!~ st ~ ~e~•~oir~1:::: ~~; si sarebbe davvero verificata - a– vr.ebbero anch~ sparato, della « mar– cia ,. su Roma, come di quella fallita di Vienna, -si avrebbe oggi il ricordo come di una avventura grotte!ca e dissennata, e H " duee • aVTebbe conservata e conS'Olidatala sua fa– ma di Na.poleonp,da villaggio e d-i Giulio Cesare da carnevale, con van- !;i~fiod~fa~g;t:1oe~~::.illà e della di- Complicità e tolleranza Lorniamo a11acrooaca. Il. ParLito sociaHsta austriaco, ha pltbblìeato un manifesto, in cui è detto: " Il co~o di SLato è fall•o : l'or– dine di arre5to è slato emanato con– tro i suoi aulorr. ~a oio' non basta. Noi domandiamo lo scioglimento del– le Heimwehren e H sequestro dellB loro armi. La direzione del Partito siede 00. permanenza. » • Queste richieste del partito socia– lfsta aust.riaco raccolgono largo con– seoso di approvazione. ;\fa si rasse– gnerà il governo a prendere i prov– vedimenti ne'cessari per la loro ese– cuzibne ? Molti ne dubitano. Percbè, pur riconoscendo che, di fronte al tentativo del colpo di Stato, il· go– verno abbia fatto tutto il suo dovere per impedirne il successo, non man– cano indizii che inducono al sospet– to - se non addirittura alla certez– za - di compli~ilò di alcuni dei suoi membri· nella preparazione del ten– ialiyo abortito. A questo. proposito,, « -~ ~ai-: ~•~\n r~l!~/ pitc~!ie~::::te~ « d'una vasta congiura, alla quale hanno preso parte Nonsignor Seipel, il cancellilereBuruch, il conte Bet.b– len ed altri. • Ed aggiung-e queste informazioni a sostegno del!a sua affermazrone : u Il cancelliere Buresch, ha al suo fianco nel ~overno, il ~linistro Vau.:. goin, a cui à affidalo il portaf~li della go.erra. Questo &lessoVaugom. membro delle lleimwehren, è stato presidente del Consiglio nei mesi di ottobre e novembre delloscorso anno. Egli aveva come ministro dello lnlerno, il principe Starhember. In– sieme prepal'arouo un colpo di Stato alla vJogilia de.Ile elczibni. Insieme tentarono di di-sarmare 10 .. SCbut.z– bund n nel tempo stesso in cui ildi– staccamenti della ,11 Hoimwehr •• co– mandati• da essi, si preparavano a marciare su Vienna. " La presenza del ministro Vau– gom. nel gabineLto Buresch, è suffi– cioote per far dubitare della buona volonlà del governo a mettere fine alla agitazione fascista. "Ma.Yi è di peggio. ll cancelliere Burcsch è personalmente co'mpro– mc...~onel movimento. « Nella prima quindicina del mese di a~osto. m(!0S •. Seipel sit tro:'a"~ ad ~nte:i:kdaTJ7ii. 1 'v:°~l:e~~er: 1 ~~~~~~ llin{elen, governatore deJla Stiria. r;t:~~~ 0 ~~p~adr~~~oidizà~~ 1 e~~~ ~[;f~~~iapias~1:c: 1 te\~~;;:::ne.: del Tirolo e... il cancelliere Bu– r~<=ch, in carne ed oc.sa.La riunione aveva per scopo di unificare il mo– vimenlo delle « tleimwebren n, ohB sii era frazionalo dopo l'insuccesso delle elezioni del 9 novembre, e so– pratutto di stabilire le basi dell'ac– cordo tra le « Heimwchren " della: SLiria e quelle del 'rlrolo. . « Si ns.sicura che mons. Seipel e d cancelliere Bureseh erano riusci– I i a rappacijfcare Steidle e Pfriemer. Risulta oa-gi che la ,r,:ce non ha i'l~:tga~i'19~11~e'!1p1~eim:~;~::i..t~t è manife~ala domenica. Steidle non ba marcialo, oppure Pfriemer per attribuirsi tulio il merito dell'av– ventura ha pre'Cipitato gH avvenil– mcnli, cio' cho non è piaciuto a Sleidlc ! Puo' anche darsi che vi sia s\;\d1eu~a1/:(vfr~~~eiI'/~1 erd~~"~t rolo sono in relazione stretta con Hitler e ne subiscono l'influenza. Al contrario. Pfriemer e le « Ht!imweh.. ren » della Stiria sono strettamente legate al fascismo italiano e sono al– l"avanguardia del fa;:eiEmo unghe– rese. " Come che sia, sfa di fallo ch1. due settimane dopo la riunione di fnn5bruck, un'altra riunione.non. me– no /mporlante, fu tenuta a Gratz. ~it~_iit~~epid~~ne !if1it{::~I~,~~\ ed!l! !a regione vi parteciparono, il t• e il 2 ;:ettembr....con il conte Bethlen, da poco spodestato dal go,·erno in ;/~~-~~~l~Q~~t~~:~,t~~ nf;!t:~~t ~~ n!!-t,ro_deglie~eri dell'Imporo, un le– g1tl1m1<=ta cs<1ltato,che aveva rap- r.;e~~~~~t:a~i~~faJ!f l~~r;;t~~U:c;~:l~ dai/o scor,;o anno, Ii g-enerale Elis– soo, capo militare delle « Hc,imweh– l'Pn " della Stiria, partecipo' anche alla riuni'one. I( lgno_riai:nocio' ohe fu deciso in ques~a riunione. ~la si apprende og-6 1 c~e 1I com.e Bethlen rientro' preci– P!l~~amPntc a Budape<=L s&balo, la ,·1g1ila clPI colpo di mano. A Suda-

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