la Libertà - anno V - n. 37 - 10 settembre 1931

=• le Il NapolJ, d.oll'landando U t1la.sclo dl un prigioniero, certo Otto Thlen;chwald, perrh~ pole&!e recarsi a Roma e met– :en;:I a d1t1.pcl6lz1one del signor Bianchi ebe avrebbe lrO'\·ato all'Albergo Dragonl. Ora, Bianchi era Il nome d'occae!one del Oum;nJ, e l'Albergo 0:-agoni fu, li giorno del delitto, Il quartiere generale di Du– mJnJ e del 5uo! complici. E tu appunto questo Thlenchwahi meeso In libertà Il 2 g1ugno e arrivato a Roma li &, che fu locarlcato dal Dum!nl di sorvegliare -'lat– ~e otU e d i etudiare le sue a.blludlnl. La. :1: -ttcra.di Ma.rtnelUal direttore del Car– cer e costi tuisce Indiscutibilmente la pro– va decisiva detta 6Ua partecipazione alla preparazione del deiltt.o. Quclia di Rossi appare me.no oert.a. <:on!:-odi lui ad ogni mod o lrta.nn o I i;e– guenll fatti: ll08>i pronunzio' !n6Ullle minacce con– tro lblleoltl nel giorni che precedettero Il delillo; Plltppe\11, direttore del quotidiano fa.– t-clsla Il Corrkrc Jtalfano, che presto· a Duminl l'automòblle nella quale ru as– té-Ueina.to '.'-latteot!J.arferma~nel suo me– rr.ortale del f i giugno 192..f. e nel euol lnterrogatoril del JS gtugno e del 6 di– cembre 1~1: • che Dumlni gli a'"eva dichiarato di agire per ordine di Ro91!51 e :'>larinclh; che RoS&iIn persona gli ave– va conrea;alo che lui e Merlnelli av,r. vano dalo gli ordini a Dumlnl. AccerlatJ. o meno la parte cipaz ione di– rt'll:t d('J J\~I alla organ !r.uz !oM del delitto. bla di fallo che dop o ra ssasslnio di :itattcottl, cg}i syolse una \ntensa o– pera prr C\'itare l'arresto del colpevoli e per soffocare lo scandalo. :-:cl giorni che seguirono l1 delllto, Flnr.l, che era allora solt06egret:irlo .igll Interni, a!– rermo' cho ~lussolln1 durante la dtecus– slone alta Clmcra dell'Indirizzo di rl- 1>pci6lal discorso della Corona (dal 3 al 7 g:ugoo) a\·e,·a ordinalo al eapl della • ceka ,, R0&sl o Marino.lii, di r;ba.rar.- 1.arlo del capi dell'opposizione, comin– ciando da '.',tatteoUI. QuCbla clrcoslanr.a dlm06lra che Ro561 o ~arlnelll ricevet– tero l'ordine (Il mandato) personalmen– le da '.',(US6olfol.L'automobile nella qua– le ~latteotll era elato caricato apparte– neva ad un go.rage pubbllco. Ftllppelll l'a\·eva a!flllJta e prestala. a Dumlnl. ~lentre '.',fatleolli 61 dlbatle'\"a e grlda\'a Rl socc orso, uno degli aesasslol lo ridu– ceva al sllen:r.lo con una pugnalala nel petto. Questo bru sco epilogo non faceva parte del piano originate. L'Idea di Du– mlnl er:z quelfo di condurre ).falteotll IO qualche luogo solllarlo de-Ila campagna romana. di ucc!derlo, di abbandonare 11 c.:td!l\'C:-t,di conllnuare Il viaggio con I 11uolcomplici, cope per una gita di pla– éere, e d1 ritornare a Roma per restllul– re al garage raulomoblle. Il detlllo es– sendo stato consumato ne\l'automob!Te Il plano preordinato rl&ultava scoo,•olto. Gli a8Sa65lnl61 trov;1vano con una auto– mobile Insanguinala, da reslllulre al ga.– raqe pubb11co. Quando si fOEscappreso l'ass366inlo di )fatteotll, Il proprietario del {la.rage avrebbe· cerhmente stabilita un:i relu lone tra l'Jutomob!le lnsangul- 111l.i.ed n delllto. DI fronte 1. questa rompllcu ione lmprevi6ta, gli assa5slnl ~1preoccuparono dl rll:it'dare Il più pos– &!blle la scoperta drl cadavert. Eeel lo M·pp('lllrono come polerono, non avendo JZ"li strumenti necresarl per ecavare una r Sl proro:ida. Poi rientrarono a Ro– mo, e condussero dapprima la vettura nel corU\e d!'.'lVimlnale, po! nel oa.rooe del reJattorr c3po del giornale di Fl– llp{'!>lll,che 11b1ta,·auna villetta, alla Cli– i.\ s~rdlno, p~~.1to l'.\nlene. L:i. m1Ulna. del ffi('rcoledl' 11 giugno. tre pen.one almeno, • vlclnilislme • a ,,~ollnl. erano Informate del delitto : J.',asdolo,,iegrel:\tlo parlleolare del • du– ce •. che era stolo, la notte precedente, ln1'ormato direttamente da Dumlnl e da Putata;. Mtrlne\11 che, al suo ritorno da ~~la~~• .,:_~;;·adi"l~~~~~I: d'nc!:tn:~~e~ chi', nella matunaln, era. blat.o Informalo rii tutto dòJ.Fai;elolo, Putato, Marloelll e f1llpJlf'III: quul'ulUmo rra !lato Infor– mai<> fin dalla 8era precedente da Du– m!nl. magistratura era t..oppo Impregnata di mJSsoneria per prestan:,I ad un diversivo. Durante questo t4'mpo, Dumlol rlmet.- 1.eva I! pat=:~3.porto e altre carte lro..-ate sui cadavere di '.',latteoltl a Fasc!olo, In– caricandolo di Coo6egnarle a ~h.lE-60linl. Clo' che fu fallo oeJl':etante el.eE:lso he Rossi lascln·a li • duce •· Quando )IUEsoUnl apprese ehe anche Fasclolo era al corrente del delitto, gri– do' : - • '.',fa tutti hanno. dunque, par– lalo I Roma tutta è giA Informata I " E domandn' a. Fa!cloio chi lo a'\"e56eInfor– malo. Quando Fa60iolo gll consegno' !I paa;aporto e le altre carte, egli non el mootro• sorprtso di que6lo e.traoo depo– sito, ma es-presse r;ollaoto dolla preoocu– paziooe. E mormoro' : - • ~on è pri.1~ dente di l116clarecircolare ancora quC6lc cose •. Poi domando' del puticolari, e .si preoccupo' sopratutto di sapere 6e il cadanre era 6lalo 6epolto bene, In modo da non e!'l6ere scoperto. Fasclolo rlce– \'elt.e l'impree;ione che Il • duce • S'J)e– rava di poter circondare il de!ltlo di mistero. Entra in scena De Bono 'Impressione di f'u;clolo era e6a.Ua. Dopo la aua abituale Wiila. del matUno a )lUEsollnl, De Bono fece trasmettere un te.Jegramma alla elazJone..fronllera di POElumla, domandando 6e MalleoUI ave– va transitato per quella i,1a.t.lonediretto In .A,us!.l'la.Egli lenlava 005!' di 11tomsre verso.. \'leona l'Inchiesta della poUt.la e l'altenzlone pubblica. ~la Yen!!OIl tocco, un ruoziooarto di pUbbllca 6icureua, rlu,ci' a conoscere 11 numero dell'automobile nella quale Mat– teotti era &lato AS!a&.Slnato. Il porllere di una casa pt'0661maa quella di :itat.– teoUI, notando Il lungo i,ta.z1onamento della maochln3, e eoepeltando che gli oc-. cupanU fos~,o di ladri, ave\·a notato Jt oumcro. Con 1'1iuto di questo numero la pollr.la ldentJfico' Il • garage • e I s" Epeltt si porta\-aoo 9u nllppelll e eu Duminl. \'creo le -l, della ~operta !u avvertito Dc Bono eh'! oe Informo' sub!lo lt • duce •· ){uS60lln!. benchè f0€E-ea conooeenza di tutti I fa.lii, pronunzio', tre o.e dopo, alla Camera, qu~te d!chlarazlool : • Io penso che la Camera 6arà ansiosa di avere delle notizie dell'on. )lalt'!ottl, che è lmpron-isament.e 6COmparsoma.rie-– di' dopo mei=wgiorno. In circostanze d! lempo e di luogo che oon 6ono 6tate an– cora precisate, ma che giustificano l'I– potesi di un delitto. Se un tal delitto è etato comme~o. e6SO non potrà che eu– sollare l'indignazione del governo e del Parlamento. lo poSt 'ioaesicura.re h. Ca– mera che, dal mome nto In cui la polizia è stata avvertita dell'assenza prolungata dell'on. '.\Ial!PotU, io stl"El-oho clal.o or• dtnl p"r"ntorl pen:.hè le rlcer.:he ven\s.5{'– ro lnteD:ii!1catca Roma, fuori di Roma, e n~lle stazioni di r,onttrra. La polizia è già sulle Lracce di elementi S06petll. Ei;– &a non trascurtrà nulla per !are la luce su quei,to areare; arrestare I colpe'\"Ol!e cnnsegnarli alla glust!r.!a. Io auguro che l'on. )fatteoUI po&u. ben presto ripren– dere il suo posto alla Camera •. Mu5Eollol continuava a. mostrare ohe eiçll credeva. Matteottl ,·tvo e all'Nilero, _nellaeperanza di poter ancora nasoon– di>re Il delilto. )fa Il suo contegno lm– barau.a\o, incerto e turbato, fecero una cattiva Impressione. Il deputato r,pub– bllcano, on. Chiesa, grido' : - Il governo è complico ! Le. sensazione che provoco· questo gt'i– do del deputato repubblicano CO!llr!Me li governo a prendere del proYvedlmenll per ~vlare I eospeUI. Le responsabilità del favoreggiatore De Bono Le conclusioni della Commissione d'inchiestadel Senato LA LIBERTA' Un incidente all'Esposizione Coloniale Unpupazzo della milizia a gambe all'aria Dopo il ricevhnento ufficiale del ge– nerale Dc Bono, un Incidente 61. è pro– dotto nel padigllone Italiano deHE6poe!– zlone Coloniale. )lenlre l l'iS1tator!, aHollava.Clole sa.J,e del padiglione. tre uomini, gridando • abbasso li fascismo I •, morie agli ae– ~a~ln\ di :-.ratte(ltti 1,.t, • ,·!\'a la li– bertà I ~ TO\'esclanno- « rterra, mandan– dolo a ~amb~ all'aria, un • mannequln • rappreiseolan!e un m!Ut,efiIBClsta. Le grida del Ire antlfasclstl, e Il fra– ca.sso del • mannequlo • che nu::zola\'a A terra, produssero un leggero panico tra la rolla del Yw;!tatori,alcuni del qua– li tentarono di guadagnal"8 di corsa. l'U6c!la, pa\·ent.anJo ctù& quali... uHe– rlor! S\'lluppl del:'atteolato a! milite di caMòJ. pesta. Contemporaneamente del manlfestl lllus~ranll I-a figura del enera!e De Bono e la. parte da lui avuta nel delltt! del • regime furonn gettati dal Ire antifa– scisti. Anche Il lancio dei ma.nife.siicon– tribui' ad accrescere la confusione, del– la quale approflltarono gli autori del– l'Incidente per allontnnarei !rrdislurb:iU. Nel fuggi-fuggi ohe si prodll6se, due donne rimMero leggermente r-erlle. Cu– rato al ,·lclno pooto dt pronto soccoNio poterono, dopo, ritornare ai rl~petlhl d~ mieli!!. +++ Oltre al ge61o del gionne Ca\'allml alla. oare <k Luon., 11:-eal lancio di ma– nifesti anti!aeolsli e alla rottura del• pu– pan:o • rappresentante un m!llle raeel– sta (In dh'lba, camicia neni, moschetto, 'a.nc :o, lr'E6erocon lnler~e l'alto di ac– ,·usa cootro Dellono, t6prlmend o oplnlo– !'l! di coa15ensovuso ~:1 !~noti lancle.to – rl .-he non furono lodiYldu:ill. DI qucgta prote,:a nel massimo teat.ro pa.rlgtno, I giornali fascisll, natura lmen– lr, non hanno detto uns. parola. +++ I g!orn-1.llraecls11,d:i odo n otizia dello Incidente e,·01106\alla {la.re ck Lyon el– l'arrh·o del generale De Bo no, agglun– lZ'(lnCI - tanto pe:- • tar colpo ~ sul loro lettori - che IJ glol'ane antl!ascl6ta che ha !anelato contro H capo delh CeJ.:a la ;·~:~n:ar;~::: ~~ u~r 0 lfnc\~ 1 1~andoa11: fo~i11f!l'~rt~·\ù fJà,o. Per l'onor(' del !ranresl che aa.istevano - per caso, e i="nz.-t .it.:una ,·olont\ di • rendere orna-e· f!O • al collabora.tor,, d! Dumlnl è be– n!" .tffrrmare ohi:-neE.-Sunodel pubblico prei,,•n:e t,nto' d1 ~lp:re U ~;ovanc lla– !l&M. Il q1.1:ilenon oppo;_o;'! ms:z,.tenzaagli ~zPnll che lo trae\'ano In arresto. La ,·e– rità r eh" I prt'l-eoll - come del resto r.t.ul :a dal resoconti deJ!.astampa fran~ r/>So - rccero eco alla prote:-1:tdel gio- ::!1t1,i~ra!linill~~i;;~ 8 d~ch~':6ko~o,ts~ numcr~I • en·b·a • a Malteottl. Sarebbe troppo, pero' pretendere ohe ~af1~rn~~et~~e T}~~~~~. ~~!~~o e_bl~~! ,·olta rarrto, e speodalmrnte in tale ooca- slone - obbletth'I. - - - L'esiulsiooe aiEoiiio ~avalioi Apprendiamo ohe ]'311lorit..\ !rancesie ha preso contro !I giovane Ca,·al\lnl, cho a– pOt\lro!o' De Dono al suo arrh'o e. Pa– rigi, un provvedimento dl t'Spulslnne. d1,. Interrompe cOfll' ogni nlone glu– dl:r.larla. Il ca,·a111nl,ohe ablta,·a \o Belgio ed era venuto a Parigi t6Clus!nmente per • ricevere • Il ministro rasc!sta delle Colonie, ha Jaedato la Francia dopo al• cunl glornl di carcere. r~fi:~~e :eii-~~,:~~e)Co~~11fa~~~gl 10 ~: De Bono e' partito segnalare la manHtsta.zlone evoJtasl, la __ _ sera del 4 6eltembrt, al lt'atro ddl,Optra di Parigi. L 'ancuor.lo che Il generale De Bono ha Durante la rapprsentazlooe del R I• rlpt' ('SOIl tren o per l'.llalla è slalo accol– fJOktto, dalle gallerie det te atro, e.be ,era lo con un l'f~plrn d1 solllevo da.Ha J)O– gremlt!St.lmo, rurono 13.no! atl,I n tutto le mente a qu('IIO che si usa per I • µer– dlrer.lonl, aloune ml gllala d i manlfestlnl I b Onag gl utrk!all • pro\'enlenll da tutti mulllcolo?'l, redatti In rrancese, nel qua- li :r.la francCEe cho él.\'e\'a - contrarla– li Il generale Dc Bono era sinteticamente gli al tri paee\ del mondo - dovul m o– descrlllo e prreentnto al • colto pub- bl\11:\rc rorze Importanti per tutelo.re la bllco • . persona del rapproorntante dell'It.a lla Gli spettatori, sorpre!I dall'lmproV\i&o !ucl6la. Orrenda esplosione a Genova UN TERRORISTA MUTILATO, LA MADREUCCISA L'ntrocità di Q/1",(IO fotto r di tut– ti 1/i analoghi ricade in, pic110 s1tl rer,im,,. rii ,w11g_11i.: r di .1·rr90f}lla che OJIIJrim,: l'llol1a. l.n t-lrfan1 ha a– sJJl'ttalo q1wra11/ol111orr, a dar11•· l'a,wuucio. Per quarantotto ore la :1~ 1 a~aoe'~: ::u~'!~lc i~P;fù ~~ 1 n;iii~ delle emnsioni. Pe,v:hi'? PrrcM bi10011a11a dare trmpo alll' ma,~ivolo:ioni poli:ie,chc chr_ ci (abbrica:ucro sopra WIO delll" ~~!:f:o 'f1/~,m}t,~~~~ff,~~~/;i >~o~;~';~ fo Co11rr11tra:ion,. 1\ntifdsci1ta, ro11- trn ra Franci,i d1e 11rrorda la ma o- 1pilalitò. ai ,wmici del rtqime, ecc. I.a ,/isllmmufri i/l"l si,tl"ma n.Qn .,i ,mrnti."•" 111ai . .\la il crimù1r (\ nrlla l".),,ri 1:11 .ttr~·'" <frl_ fn.,cis:mn, in r~o· rhl' rs.rn compir d1rrttamcntc. in cw' ehr ('SIO pro,"1cr e proi:oca come r– sasprr(l:ionr di 1111 pc>pofn vmto, af– cotr,wfn, ,r,i.:11 p<111r.scn:a. fibcr_((}, fnma,o, nr,prrs,n, 1mb11vaglialo, t11- .sr 11;;,1 ,·itn. /,'r.,rcrn:10111" dPf moudo ri,·ill' ,.111r(Jllr ,l fairi,mo, dai P!'O,– rf'Ui tipo .11011/11 olle bombr mIcI– dinli d, r.r,wrn. A che serve il 1indacalismo fascista :'\'r\ 1027 (11 ~tirulnta lra !" d.UI " F'f'drrn1,ioni ba11car1~ una conwni 10- 11r rhr ~o'hilivn un m,nimo di prr- Ò~Tf1',i:i~~~i ~ 1 / l;~~~'l~ 1 ~ca~~u~:~~ :~f 1 rc1,:1~1 1 g:1~~~" ~~ir~~~di~?;nie';~~ 0 n°ne~ mil"hc :i.ttua/i '.'OIIOmutale in eon– frr,nlr) di quPllr ""i-=lenli allon.·hè fu ~lipulnh la vf'Cc-hia Co1ncm:ionC'. A.I eh" i $indarati a,•rebbcro potu◄ o a– flP\'Olmcnt" ri!1)ondPre. non nrgando chP ,.fff"lltvamrntP dal f92i ad oggi Il rlima rconomico non ~ia più prr– rrttAmrnlP J() !-llf'""o, ma affermando rh" ill f.()11\'f'mionr bancaria n,.lla ~11:\ rl:i->l.'l'il:1. roo il normai" gh1oco ,1,-11111n1eriinrl1d. a,f'\:\ pr-rnH'""o 11 prorr,~1, di :-1,lnuamrnto ili eo'1~1· _a preui. pro1:r,' IO fPrO<'P.mP.nl"dPfint– !() ,h,11" ull.mr - " TP\' ,10111 11 ~rncra– li ,la !-II J)Pllcli f' ~nlar1. lnv('(P JP ~rrnroh1r ~i111larnli, i.<-ti– tu1ln prr cnmo<lt>d"I go,·rrno, " dei partrni!i, In conrron1o èl"i lavoralorl, "l l1m1lnno n. rnrromun<lar" ai mal– con•,.nli d1 rirorclar~i rii l'~"rre ,, fa– sci~, " prima dli' ,, !-mdacali'1tl " I (Pn \ero :--indarnh:--11 1 11lndaeatl fa;<1cl-LInon lo !-0110~tnt1 mai.) In COH~f'1l'UPOZ8, JlOtirm:a. rassc– pl87!001', l rnmo;'I\ • contrat~i di la– w,ro •• puhhllrat I pl'r ma~.giore ,o- !~~n11;,n/i~1,~t ~:=;:n~frr~Yl1: 1 ::':-v~ :i q11l"l1'11-=o.. dli" n,in ~1 d1('f' 10 SETTEMBRE 1931 = LA CAPITOLAZIONE DELLA DITTATURAJUGOSLAVI\ -- Il re Alessandro promulga una nuova Costituzione ~

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