la Libertà - anno V - n. 18 - 30 aprile 1931

ANNO V - N" 18 Un Ntnnero : 0.-50 l' Maggio : Questa data « ...,; potete scomunicarla, n1>attezzarla connomenon suo, potete insidiar– la e combatterla; ma essa.è giunta a fissani in una data universale; ed è fusa comeil destinon. la Libertà L'affare Mo,dm: « La. Tetiti è che nessunoha fede nella Jim· Ima imperantenelrltalia fascista.., E' la nera storia del tribunalespe• ciale e la condottadella polizia di lnqnisizioneche provoca la pro• testa. n GIOVANNI BOVIO. GIORNALE DELLA CONCENTRAZIONE ANTIFASCISTA EL SOL, di Madiid. OlDIM.WO E ) Pet un &IIDO •••• , • , • • • • • • • • • • 20 h. ABBONAMENTl Pei 1ei mc:ai . . . .••.. . . .. .•••• IO fr. ESTERO : IL DOPPIO SOSTDil'J'OU 50 ft. 25 fr. (L-\ LIBERTE - PAR.4.IT LE JEUDI) PARIGI 30 APRILE 1931 Il DIREZIONE AMMINISTRAZIONE 103, Faubou'iSaint-Denis - PARIS (10') • 1elefono. 'Provence96-98 IL ClORNALE SI PUBBLICA. IL CIOVEDI 1° MAGGIO DI FEDE, DI CORAGGIO, DI SERENA PROMESSA PER L'AVVENIRE L'esempio della giovane Repubblica di Spagna indicai lavoratori italiani che la virtù di unpopolo pno' spezzare l catene della dittatura e della monarchi PER LA REPUBBLICA EPER L SPAGNA Matt.coUi non sono tollerali che allo staio di cadaveri. Gli uomini alti per carattere e reUitudine, per ingegno alacre e coltura indipen– dente, non hanno, in regime fa– scista, che la scelta fra il plotone di .esecuzione, le isole e il bagno penale. Fortunali se l'esilio ne sal– \"i taluni. Cosi la nera tirannide del crim ine trionfato condanna un pae.se alla fatale sparizione. che il l-Oro monarcato, la l-Orono– biltà e la loro Chiesa ufficiale {prot.eslante) non rappresentino un pericolo. Alla Camera dei Comu– ni ferve animata e incalzanJe la ditcus::ione affinchè si decida .iC il saba domenicale puritano con– senta che i cinematografi restino aperti la domenica, la quale, come si sa, è destinala unicamente ad onorare il Signore ... Ma la ri\'Olu– zione liberale presso i popoli Ia– lini non puo' essere che radicale, cioè-fa ta.bula rasa del :\fedio-E\"o, ed instaura. le condizioni per la organi:z-azkme" i ,:raie di. una civillà rtuo,;a .e wilta alle noYità. La Spagna, allra\"erso la separa– zione dello Stato dalia Chiesa, con il ricònoscimento delle autonomie locali, con la forza che attribuisce al Sindacalismo .operaio, spalan– cando una porta su tulle le espe– rienze dei tempi; conquista un posto di avanguardia nella. storie!. contemporanea, e di,•ienc un membro alli\'O della civiltà euro– pea. in \·ia di formazione. OTTO ANNI DICOSPIRAZIO La rivoluzJone spagnuola è un avvenimento, la cui importanza storica non puo' essere abbastan– za. esaltata. L'opinione del Man– chester Guardian J.fleekly (17 apri– le) che essa non sia destinata ad esercitare « considere,ole influen– ~a sulla situazione generale euro– pea .,, deve essere posta in rap– porto co n quel fondo di islinliva antipal.ia che una. ?arte d~ll'opi– nione p ubblica dei vaesi setten– trionali non manca mai di mo– strare per i casi dei paesi latini. Una considerazione anche super– ficiale del fatto consiglia un giu– dizio di gran lunga diverso. Innanzi tutto essa segna la fine di un periodo. La marcia ascen– dente della reazione - i cui due punti est.remi sono la tealrale caL~ tùra del potere da parte dei fa– scisti di lingua italiana nell'otto– bre del iQ22 e la recente vittoria degli hitleriani nelle elezio~i te– desche - è finalmente argmala. In Europa, oramai, e fortunata– mente, tutto si tiene. La repubbli– ca spa.gnuola è un elemento della re.pubblicani:;:;a:;ione progre~si'V!" dçll'Europa sulla base dei prmc1- pii affermali dalle rirnluzionari li– berali del 18 e del i9 secolo. Che il losco tormentatore Rocco, per es– trema vergogna degli italianil an– cora ministro della giustizia nella pjcaresca compagine <fascista, ~e– nunzi, in\"ece, nella. repubblica spaa-miola, un fenomeno d.i deca– òenzà, ~ perfPJtamente. n~ural da r,rle stra. In ques_to can?alu~ rale invertimento dei nlor1 no1 constatiamo unà. "\-Ollaancora la perversione interna dello Sl)irilo fasci:;ta, la bestiale alienazione del fa'3cismo dalla ci\"iltà europea. la sua fosca malizia e l'intima sua inclinazione a1la frode gros– selana. Invece la repubblica spa– gnuola è un felice· presa.gio e un ntJbili<:a;imo esempio, una prO\·a luminosa della possente vitalita di un grande popolo, che quando vuol ritrovare le vie della salute, le rin\·iene nelle istituzioni della hbertà e nei segni della Repubbli– ca. In questi dodici anni - fra il 1919 e li 1931 - si sono scontrate e affrontale sull'arena politica eu– ropea tutte le forze del passato e tolte le forze dell"av\"enire, lakol– ta consapevolmente, più spesso incontape,·olmente. La caduta delle tre grandi monarchie militari ave\"a liberato un mondo e lasciato sguarnito di tutela ~n altro ~on– do. Chiesa, plutocrazia, agrarismo, in!Pllettualila parassitaria inetta ~d adaltar.:i alle nuove esigenze, :sgominate· un istante! tentarono la ri... cos.:a cd orgamzzarono la rivincita. Le forze nuo,·e, proleta– riato e- popolo ruinato, cJa5r..icolte_ anelanti nuove espressioni e nuo,·1 sentimenti, non disposti alla lotta armata. impari, per la novila in– eo;pcttata degli an-enimenti, alla comple~sa strategia delle lolle no– velle, qua e là :::i la:::ciarono tra– volgere. II posto un giorno tenuto dalle monarchie di diritto divino e dalle chiese tradizionali fu preso iiilprov,;isamente da altre fo_rze; ed in nome del nazionalismo, del– la de,·ozione allo « Staio ». del– L\ulorità di un corpo; la. demo– crazia operaia e la repubblica del laYoro furono contenute e ro\"e– sciate. Chiesa, plutocrazia ed agrari ripresero fiato. li fa.:cismo - col suo grolle5co contorno di formule rubacchiale a ca.::accio - par,•e incarnasse la \"itloriosa con– troff en::i,·a del prfrilcgio e della ricchezza. Do\"e le monarchie erano so– pro\"issule all'assalto rinno,·a_to_re: esse - quali ne fo5.5ero le or1grn1 - si buttarono ardentemente a soslenere la nuo,·a reazione. ~la cole'-Lire son danero la più spre– ge,·ole gPnte eh" il no;ti:o p~r:odo conosca. Come Jl(',_;unod1e,.s, a,·e– va :;apulo morire •ul campo ~on 1~ spada alla mano. nc~,.~no d! e::::1 seppe mo,.lrar" nP!l:t. d!s~r:1z1~di– gnità ed onore. _Tutti !"a:-;~<'m1gla– no a colc:::lo m1:-ere\"ole .\!fon:::_o, che, mc:-:.::ii quallrini a po:-lo 111 un suo primo daa:io a Loudra. non si preoccupaYa n<'l :::ct·ondo pbe di pi·olP!!f<'l'Cla pf'll<':_ e_.r~:::– ~icurato;:i di ,.~,.a c;,m I 1~1en1ca fD:ga, ritro,-1 !~. p:-t'.1J:q;;n 11'' 1 i.tmmenhu-i dr,_ dv·ith_ ,1111:tnfo quaod(, .la, P alca "'C'd•g.-- mi stranieri gli restituisce un po' di fiato ; de·gno in tutto del suo cugino italiano. che, spergiuro per timore, divien servo del fa– sci.-=moper salvare la casselta, e si ra5se.gna, miserevolmente, a fare l'impiegato di ~{u5soJini purch_è gli pagbino (con i dO\•uliaumenh) 1a lista eh-ile... La Spagna, riscattando i popoli mediterranei da un ingiusta 5en– tenza. fa di essi j collaboratori. at– tivi di un opera. comune. Ogg i talune forme inwcchiat-e - la.mo – narchia, la Chiesa uffici ale, l e specie cultuali della vita pubblica, i privilegi nobiliari, etc. - si ris– conlrano piuttosto presso le razie e i popoli seUentrionali d'Europa; che, avendo prima. compiuta la ri– voluzione Iiberale 1 l'hanno anche fatla. non completa, e s'illudono Tale avviala è un plebiscito ~torico sul fascismo, che la Spa– gna \"ince in casa propria, mos– trando che esso sorge da una de– composizione ed è suprafallo da una rinascita. I pavidi gaudenti della di,,orazione fa::cisla, incapaci di comprendere, affettano serenità e iilosofia. La Repubblica Spa– gnuola: è il fascismo italiano s,•er– gognafo e deriso; è la sua essenza ant.islorica ed ant.i-umana ri\"elata edimoslrata. Oramai tutto quello che gli resta da dire è che esso esiste e che dura. Ma esso esiste e dura come la pestilenza, la fol– Ha, il crimine e la. prostituzione. li processo . del risanamento ne determina la morie. ARTURO LABRIOLA. ~i primi del 1923. nella salelta mcnle faceYa :;onit.lere di commi... buia, a!Jgu64_a,. del telcgraf~ dell~ ~erazione i bl'~ndibaccalari, i ,, bene ~oraa _d1Par1g!- che I~ cap,ilale dt 1r_1fo:1mal~ ~•,~li occhi d'aquila uffi– Francia, c~n e:.agerato ~isp.eL,od.ell_ec1ah, ufflc,os, o aQpiranti a di\·en– co:::evecchie, aceorda a1 ~1ornahst1, tarlo, per i quali parlare di rr-pub– p~r ricordar loro in qu?li con~izio: blica rn lspao'Tla costituiva il più n, lavorava l~ ::::t.a1~pa cmquanLanru grande rea1o contro la u realtà ,, eh~ fa - COr.!Obb1 uu g10Yane~pagnuolo. oinuno vede,-a atlraverso J comuni- ~:~rid~rj~P~':~e~~~rf .sepf;a~·~t;rot1t ri1ic:i 1 laco~~~~:t:::t:r-.. esi 1 ~al1f.é~;d;ò l·oce Rcpubbltcana ~ am~ed~e raJ?- e c~1e rnolli g,-,m<li haccalari. il 16 P'.esenlavamo du~ g1orr_1ah d1 « _op1- april!3 1931. banno modificato re.., ~~e;r;o 'f°~~td~~j 1 »~.r~;~~~:r~ ti1? 11 ~::~~i t~t~ia,f~ol~~~d~%all/; servJZJ Jelefom~1 r1dothss1m1 eh~ quPI.~ Repubblica spagnuola che con scompar1va~o d_,~ronte. alle ore d! s1;1fflc1en.z:a. stima,·auo jmpoi'sibile H ?~Damenti ?e1.g_1ornahche n_ons1 giorno p'rima. quando sentenziavano c~,a~ano « d opmtone » perche, or- che il ~bci·edilf.1cornpleto ac-eompa– dm!lr~amenle.r_1one hanno una ben gna,·a i " pod11 ,, agilalori di ,:inis– d~fm1la e stalJ1le.Car!os Espia, cor- tra spainuoli. .\I.i quesla è un·aui-a. rispo~dente de El Ltbc__ral, e:!"a. re- storia .. \nchf'>il ,:.;-iorno iu cui il po– P!,Jbblic_ano, _e~arlava d1 m~·~menlo to_lo il_tlli:moproc/ami;!ra Ja Repub- [;J,Yft~=o r~~~~fif~·c/~!rig:t= s!~1~z~~~:d~;~Ji;~ m:::J~~lDp~fNfcJr~i repub~li_caninuovi. citi! g.i_urrrauno.,. 11Papa, il Re, il Banchiere e H Propri~fario si erano trovali tuUi d'accordo per resistere alle nuove correnti e impedire il lrionfo delle nuove isfituzjoni. Ma quando il Papa e il Re vengono meno, Je ore del Banchiere e del Proprietario sono coniale. Più darsi che tutto crolli in una ,·olta, come è acca– duto nella rivoluz-ione russa; puo' dar~i che non tutto sia tra,·olto con essi. )fa quella rovina non è de:;- tinala a rimanare- solitaria. Se so- Il •t d Il Jilaria rimanga, la responsabilità mani es to e a non tocca all'episodio. Alt.re cir– costanze avranno presentato un impedimento, e tutta,·ia. è bene che quel precipizio si sia av,·erato. Toccherà agli uomini che incar– neranno la nuova situazione sa– perla sfruttare sino alla tram'a. Non c'è bisogno d"arrivare al co– munismo o di sperimentare la de– mocratica socializzaz iol)e dei m ez– zi di produzione per debella.re l'o– ;:curo polere del plut ocrate o d ella. Chiesa. L'essenziale è impedire che essi nuocciano. t:na vigorosa. democrazia, capc1ce· di suscital'e l'entusiasmo delle masse, puo' perieflamente immunizzar.e. il ve– leno delle- vecchie classi e dare ai Ja,·oratori tutta la "@ll:!sliziache m:ie.i!'11!1buona fedP, di a,•f'>rcoo- concentrazl • one Ant1"fasc1°sta :;.~~~:,~ 0 ;~p: 1,1,·,ì~;',~/::;~• ;~i:,/~ avc,·ano c,·cdulo fino alla v;gilia. per essi è possibile. Ma è necessario che in una ·si– luu:ione J)iù equilibrata. del con– tinente europeo, nemmeno le ege– monie nazionali o le pre,·alenze etniche prendano il posto delle ,,ecchie iniquità. Bisogna salutare la rh•oluzione spagnuola per quel lanto d'ini:ziati,·a che essa. trasfe– risce ai popoli mediterranei. Gli ultimi centocinquaota anni di sto- ~idet~~~s!: !~~~i:d::~~edie~i~!~~,1~ LAYOR.4TORI ITALIA.~·1 ! Jt r,oslro Primo Maggio non è mçrto. Esso come una reUgione-'di atle&ae di speran:;a vive nei vostri cuori, che tendono oUre le frontiere 11eU'aMlito .di confondersi in que.sto giorno con lutti i cuori dei laoo– ralori del monde ! Che vale·l'oUraggio di un« Ventun.o Aprile" celebranti i $indcu;aii di sarveglian:a._ e di spionaggio, in ciii il fascismo vi ha irreggimen– tati come un armct1ttr? E' un insultc sotto il quale le co.scien;e vostre st erigono più .salde.che mai nell'insopprimibile aspira.zione alla libertà del sindacato e di ogni libertà. LAVORA-TOR/ ITALIANI! I novecento-mila dis.occupa.t. iche, in Italia., languono ·O.ifa:me con l~ loro donne e i lo~o figliuoli, a. .ccu.sa ~o il [asc ismo. La crisi ifaUana -non.~ una.-4,eriwslone ilelila cr.isi ..mond ial.e; l.a cri.si iuuiartllj l'ha pre_– cedula. E.ssa ,da.la daJ.l~a:rrioodet fa.scisma al po lert. L e ru.e ca.u.se ·irt– falli &iriauu m~M ncUa dilla.tura 'eh.edilapida tulle le rUo r&enas io– nali, che imprigiona tutte le libere energie, che favori«e tuJli i profit– tatori. Il regime rhe aveva promesso il bene.ssere in cambio della libàtJ, ha uccisa la libertà e con cio' ha ucciso il bene.ssere. Il {U$cismo, che è reasione inleg~le, vi ha iMchiavito al capi– talismo. ]!(on è vero che ve ne abbia difeso, perché non poteva difendervi, .servo egli stes,o delie proprie neces.sit{J.Il corporaJivisnw {as.ci.sfa e una macchiMsa costru;;ione burocra-iica, faUa per controllare fino il vostro respiro/ è anche un neo-{eudala.simo_di gra...~se sinecure per i favoriti.del lillorio. ltfa non e un si.sterna nuovo : è l'esa.sperazionc·del sistema sociale antico, contro il quale da un secolo lotta il s_ocialismo per l'emancipazione della vostra classe. LA FORATORI ITALIA.Yl ! 1l vostro Primo ~faggio è la sintesi lumincsa di lutte le !!rand.i speranze umane. Alle masse dei lat-'Oratoriche in libertà fiera e com– baUiva lo ·celebrano in lutto il mondo, in mille e mille comi.:::;i, la lnler– naztona.le Socialista ha quest'anno daln per moUo : ({Pac e, disarmo, libert-à,guerra atta guerra e guerra al fascismo. » La Concenlra:;ione Antifascista, s(rctta lra esuli .sociaUsti, sinda– calisti, repubblicani e democratici, fa sua quella divi.ia. Es.sa pure Carlo,: Espia. ,Junque. crPde,-a nel !923. all"inelu:Habile a, ,·cn:o d"lla invoca l.a pace., il disarmo e grida guerra alla guerra in faccia al ;~fi~~~~ti·a~/i~-~ug:fa~-~a/:i~f'S~ed1 fascismo $obiUatore di avventure imperialiste - al fascism.o eh.e E.:;lellaa .\fadrid. il colpo della dit– aspetta dai-la guerra la solu:;ione disperata, delle difficoUiJ. in cui si latura regia. In l•pag:na. infatti. si dibatte. sapeva che il re borbonico cd ab'-- La Concentra:;ione Anlifa.scista, m questo Primo Maggio, rinrwva e~;;~crh~o~~equ:Iean~~~':i_\"a~o~';~:~ i~:~•:ri:e~li~t:~a~t.t,a, per la-liberta, rinnova. l'invito alla riscossa in jormenlo di re!"urrezione ,:pagnuo- ~ :r:~~~e/a~~~e EiTI'a1t~-~ 0 :~:i~,~: LAVORATORI ITALl.4Nl ! già designato il dittalore. Era questi In alto i cuori! Quant.o piU ardua la balta.glia, tanto più. è bella ~:rri~~~ra~;e~~c:\~1~fi~o~~d~~a. J~! la t-'ttlo-ria ! ceffoni sommioislraligli nei corri- Non credeteoi ,soli. I vostri_fra-leUi - i lo.voralo ri org ani;:;aJi in. ~i del. Senato _da Sanchez Guerra~ luUo il mondo - S01W co_nvoi. In aUo le speren:;e J In va.no il {U$cismo l;n as~ 1 ra 0 !e. d1ttato:e che ren~!) cer~a ~g~f~ in t:~ n.or" !.alil<J, eh~ consa.c:,i-d-efir~tivamenl-e il suo r lue .- sc;;:mJ~ ~u~ic(~/o~u:::o~ regime. Ci>nlrodi ess o all tnlerno-.sLleva fll{Janle il comune malcon-. ~ve.se i,reso due- schiaffi ueJ 1919, letti.o, ed aU/esltro l''Odtodei popoli: Euo reagisce inasprendo i,. suoi ! l fond :)(ore della e, nuon cirill& », m.e:;;;èdi torturo, riempiendo le carceri e le ~ole delle .JUevittime e a, m Italia. a\•rebbe un aH_rpnome.._.r sp~efo d~l/,aripr_ooozi~rwunit-"Cr.sale, proltm_g_a. di _cinque ~nni la t:ila al ~rf ~~o~~~}:~;~ fil:Jimlo/ir:: Tribunale Specwle . .'.;onole convulse rea:;iom dt un regnne che sente dere il poslo della scbiareggiato : la p1'0pria condanna storica e morale. era ge~erale,.era staio çompagno òi ~voral?ri, co_raggio J Se voi non_-polek:.soler~ni:;:;are_ qu.esl~ Primo ~ft~ 1 ·:~n~;~1~cCh~d a~-~~-anif,~~ n~i\;!~ Jla_ggw ~ltr11~1~nt! eh'! ~l segreto del t-~.sl,:icuon ~ ,~glt slrelft cont:e- oliare H -popolodi .,tadrid. 9nt d~glt am1c1 f1dal1, t_l _lempo_appros_sima eh~ t'<>i -v,potrete congiun- Tre mesi dopo, infatA.i. il ., loro .1ere ltberamente a lullt i vostri fratelli, lottanti, su tutta la faccia del-la Facla ». come dice\"aEspl;:iindican– lerra, per una migliora umanita dove il lavoro ,wn sia servo e non sia do Garcia Prieto, marchese d'Alhu– frodalo ~el s~w p,:o<!,-Ollo. Afa bisagno credere,_sper~,:e, lot.tare, con im- ~e~~~~hu~~;;;~ •ilal ~,0 ~~0 0 ft~~ 1 1~ mutala mesltngutbile fede. La nostra causa e la pw. beUa deUe cause ni », come di;;,seal re s&.voiardo.a per cui possono combattere gli uomini : la libertà. 1.,anostra villoria è R~ma ~ pri~1a.tdipa di.una poijlica ia pr~mcssa necessaria ~cr tut~e le altre conquiste di !JÙts~i:;ia umana t ~;bi~e~\i1u:,sastr1 - Alfonso e soc1alc. _Ecco : davanti _a n0;, splende, come un e.sc ~p~o, ~ome 1,n L·avvenlo ·dPlla !~(atura in I~pa- faro, la gwt;ane Repubbltca di Spagna. ~on superb a tn rlu di popolo, gna par\"e agli uomini di combatti– es$a ha $pezzato tulle le calen.e della dttlatura e dcUa mona.rchia e mento una pre5:sione che nxrebbc muove serena e forte verso l'avt;enire. avuto. involonlariamentc. ·un Ptilo ~vor~tori_ italiani! _Coraggioe fede. ~::.::if!~:.stg~~-: i1~~-~~t c~~t~~~t\~-icli~ Viva tl Pnmo .i\Iaqgw ! da quelle decadule e decad"IY. i di l'iva fo, vostra Repubblica! ~an~~c~~i d~rigce;,!_~u~~; b~~r;~jdi PARIGI,i9 .Ma@'gio 1931. ~1 feudalesimi! regio e clerkalo, ul- LA CONCE:vnt.AZIONE D'AZI01'~ Al\'TJFASCISTA. \~~- a\"anzod1 una Spagna trapa.:- eo~a o.ITerma\"ano i primi <"mli spagnuoli, cbe a Parigi si riunirono, La ConfederazioneGeneraledel Lavoroagli operai d'Italia !!~1fa 0 °1i::efi~~~e~~~~~,-~e~-d11/d~LJ~ germanici, e, più specialmente, degli anglo-:::as.soni. Essi coinci– dono con il ritrovamento e l'appli– cazione della grande industria meccanica, la. quale, arnto prin– cipio presso di essi, delle ad es.:i una decisi\"a superiorità nella gard dei popoli. Poscia gli anlropolo– gi,:ti - scambiando, seco ndo il solito, l'effeUo per la cau.sa - ci– calarono di una orga nica .:: uperio– rità degli anglo--sassoni; come se. nella storia non fosse accaduto che, ad un momenlo dato e per un périodopiù o menolungo,tutti i popoli, salvo pochissimi, non Jn occa~ione del i• maggio Ja retroguardia dei paesi oivili in quel pilali.smo scopre t.a sua intima dcbo– a,·essero avuto l'egemonia e costi- ConfederazÌone Generale del L.-n:oro ca.m.podel diritto in cui era. consi- le::a e dimostra di essere incopoce tuilo degli imperi unh·er~ali ! Ora ha fat(o distribuire, in Ilalia, il se- d.crata maestra; ha- prorogato l'c.tis- di armoni::orc I.a prod11:ion,, coi. questa prernlenza, affidata. ad un guenle rnanifeslo : tcn:;affcU'infa,.Jri:1wal~,p~cialc ~ri~~m:~ci;~à r;~~~ 0 ~::!{oh1,~/:~: dc1ti,ri. Sappiamo be11i1simoche, se i principi informatori dPll,adittatu– ra spagnuola erano quelli della dit– tatura fascista, altri, m-cnoinum.on/_ erano i m'!lodi con,c vi .sircygeva. Il fascismo ha il triste vanto di «vere superato Of!ni ima(Ji110:io11e 11,:U•.L roffinott:::;a d/.:Uc pressioni, dell'! persccu:ioìii e delle violcn:c. Jla altro e 011cheil passato del proleta– riato itali.a.no.Voi avete un pa,sato di lotte, di sacrifici' e di vittoriP. che 110ni puo' rimanere sc1t=11. ri.tcos– sa. Questo passato dà diritto a cre- giovane Spagna? La loro vi•ionc cr:\ neltà e J)r~eisa, la diagnosi del male franca. e sem.a pietose menzogne. Era vero che le forzP poliiiche della '"ecchia Spa~a erano decadulf' : i vecchi repubblicani 1radizionalisli si erano esauriti in atteg,ziameni.i estetici, oratori: in Prrori d1e lì al– lonlanav~no dalla battaglia; il gioco fattore di facile generalizzazione f.,AV0R.4.T0RI ITAU.4.."ll 1 f:~~h: ,;:~ ~t_. ~:Ssa\:'"sereat:i'!t;:; ba.si ca})acidi evitare per sempre le come l'industria meccanica, è in Calendimaggio di quest'armo t'l con gli onlifa.rcisti; ha 11 ,miliato la cri.ti e VJ. disorrupa:ionc. procinto di cedere. Jl vero ,·alore trova anr.orauna volta 11ottovo-1ti al cidhtra ponendo le as.socio:ioni de- .\"0 11 bastn. /...olotta per la. liherfà. delle grandi esperienze russe che t::~rl°!ttf't:t~,J':acsf~~~ifi ~;j~~t;~ ~}~ld%lnsa:;e1;,.rt"~!rat:rri~~i %= d~'::i~~r~i:i:fa~:;:,gc'ao::::~aq,rc~rc~: oggi si fanno, consi.ste nel mostra- no al vP.ntoi loro roni veu,Ui e sci.sta;ha soppresso qli uUimi ovon- rinnovato vi yore. Il p rolt>lorinto. re che, nella forma associativa, pos.san,o in ro.sscgno 1-e for:;r e li! .:;i di libertà di c 11 i godevano i di- istruito doUa doloro.sa e.spcriow:;a la grande industria meccanica ;r:i~cc~j~t~r:, 't;[!:!?;;i/~t"'~/,t ~f/;t/~\1f!ec~;~:;~t;~;~i}; 1 1t>~~~~~ 1 ;";;:•J,,?iiien°!i~~-!1}0 (:Jc;f~ui :~= puo' rapidamente essere impian- fo- triste porodia del t• mnggin - a.ssi,te11;;ialie/te avevano co.stituito 1triaco e germanico - noforfomen– lala in un paese, e con cio' canee!- i dirige11,ti dei sindacati {cuci.rii han- attraverso d.ecennJ.. di lotte e di sa.- te sovvcn:fonoti dol fa.sci.smoitalia– lace l"elemento di squilibrio che 110osato recarsi. .per la prima vnlta. cri/id; ha mandato in giro per il 110 - dopo ovcrc .sfiorato lfl vitto– .::i0.:sen·arn fra questi paesi e gli ~ ret~ercd ~logg,o 1 al_ 1J .rpcr9illro_mondo centinaia di migliaia di cmi- i::::~io/a~{ 1:Ue c7;~~~"à.,.i f!{~~rj~ altri. ? d:~o la~~ce~~;: ~l~ • {:s~~ ~-~~e~t gronti/f':W,/ont{itti di la~!)T°.,e,- un impeto irresi.ffibilc di volontà. La Spagna, stata semp1°? r~c~a muiono e del laco:o_. swmo 1icuri ~it~~ 1 ~i~l~~o~ ~~l ~~~~~';,i:~~,:;~~= 1itf:f:i°rl: :c:(J;~u~~:r~art~-~tr;;!'°ot:: di uomini, e non sempre mdmz- c~ft lafo-,;bot':di fcde~t c':':i;'ftota { cl;c, ti di lavoro solcnneme~tc ,lipul.nti / onni e. scn:a volgerr lo sgu.ardo od zat~ al ~ne, vivaio di. -~u~pi __ ~e- {te/nel~ r~os~~;'-c~e :f~snc~~/~cu ~ ~tt°::~~:-t!:. ; .~!:": s1:'::: !!a!'~~:~; al d" { h • h (I lez1onail secondo le. piu :::~~!::::ile J!a,sorc_ t_n r~s:gna i mufattr dt cui fcdr"alla foro firma; ha falcidiato i di~~~tu:!to;;;ede~ideraa:: i,~~). 1 ~~ attitudini alle iniziahve pohhche: rl fasc_1.1_11!0 s,. e reso colpevole colla vostri salnri, un:a mai con111ltorvi, costrucnd.o una (Jraml,e rrpubblico oggi dimo.~tra una fioritura urna- COLJ?~tC1ta. <!efsuo rn. l l' li. "tino a ridurli i piiJ ~assi d'Europa; ~e:':~f~!c~.hc c::s1~,,~;iri~'g,~~;~io~ na ~e~ più_ \"i\"Oi~ter<'s::e. Que::l! OnJ/: ~-rf:.s-c;;':;:· hfJU,~fio~;~t~ 1 l.~ ;~~e t/~iz~t:7;;,: 0 ;~::~ue:~:/;t:!1~ ne di tutto il mondo cit:ilc. uomm1. agiscono m. no~e de_ll~ sue 1!1111~,.~ per m "gllo sp,on · 1 e p~r- p'iccoli proprif'tarf, fittav_ili _e m"?-.. f.,AVORAT0RI JTALIA.YI t repubblica e della hbcrla, e ClOt! SC(J!t1tarv1, ha V ?P.f-1.a.to le cor~cn e ::;odri.riducendoft oberati di deb1t1 Questi esempi v i dicono clte 1IIJII essi ~n_ten_dono creare al ~o~lo ~~ tn~i~le dfeic~~:~~e/ ;~,:g i::~ 11 7;t J:r~~ e d\/f,~~e~~;,co, ·tremendo e oneora è lecito disperarr . .\"11Ua puo' rc,i11- cond1z1om del suo man1fe:::lar:::: 1 , cou.ta dello libertà; lta ,-mcmoto un Ùl~m lelo bosfa do. solo a dìmo- t~rc olio. t:Of?ntàpopo_fo~c ~omio_ chè. in definith·o, le forme e le Codice penale che pone l'Italia oUa strorcpr-he·il f0,$cismoè $jnonimo di Sia con.setadei suot dmttt e d.ctsuoi islitu;;ioni non servono 5e non sol- ••••••••••••••••·••••••·••• dct·ast,:,::;ione in tuffi i campi. Fuo-ri •·•••••••·•···•••••-······• tanlo a rendere possibile la piena d'Italia. per contro, trot:f'rcte etc- ~ u_tili_.z:zazione di lui~<:. le ~or~e ::o- :~~~~t i:J~i~i.e/:i~it::;t ~[;1[:~~;cp;':. @ c1ah ed umane e:::1:::t.enh ID u~ I.a libcro:;ionedel nostro pfJr$r. pae:::e. La condan~a ?elle fed~ LAVORATORI ITALIA.\"/ ! dommatiche, del d1spoh~mo. dei ...t chi t:i di1.·cche la crisi i: monr rP~imi autoritari, non è che ci diole. rispondete elle w•_i parsi_ lib_e- ~iÒno _f~di domm_aliche,. r~_gimi ;~/ej:\~b~~~~~j~i~ 111 Ji ~;~~t-t~:f:e ~~; de,-pc,tic1,o go,·ern1 autorilar!,. ~~ cause e dei modi di .superarla. Do-,;c dte e;~j rc~:ringono le pofs1b1hta 1 i ,indacoti sono libera e.sprcs.sione fra Je quali si operano le scelte .ll / <!,.~ila t:t?lontàdegli oper'!i- (foce .l:os- dcl pt'l::'onale dirig~nt~. La pot~_n- ~~~lr~=1:;, 1 g b~~: 0 c':m~ts7i~criaTi,~~n,i za dclia democrazia e che e:.:::a, proletariato discute, si difende e af- dO\"Pndo.:;;iri\"olgere a tutti. puo· tacco, cd il podr~mat~ d;t·r _fnrc i approfillarsi di tutto. Do,·e impe- conti colle orgo111::a.:aon1 d"t ~,:,~o-: :-:ino )f~s~olini e la banda a1:11a- __ ..._,_,_...._ ~~~~;~· 1~;7;;/{•dria~g:ea:: 0 d!"mg;;~~-ici 1~. ,·i ;_1 _puo'. .:oJo a,·\·~nl~eg-iare fest'!(J(Jiaw, 911 , :''·fJ 1• Jl?-9(Jifl sr11:;_o. rii JJ11mrn1 n di Rl)CCO, d1 Gwnta oj - E' indisposto? iUu.rioni·di foc1~1conqu,str, 111p (1- - E' ammalato.? d' LJe \"!echi; ma Amendola e - La .. sp3-o~ola.,,lo fa soffrire ... denti M-ll'avvenire. E mentre rl ca- - E' l'influenza Spi!_gnola ••• f:;[o~:eP~<'ft:P~Ov'i~,~~ll~ ~c;c;~; 1 ; della (Jiusti:ia. LAVORATORI IT.4./.,JA."1 ! .A.pprofittolc di questo 1• Mo9gia per raffor:.arc la vostra atn:rrsfonc ol fascismo e contribuire olla for– ma:;ioncdi una deci$a t:ofontà rivo– lu;io11.aria.Chi calpesta la. libcrtiL, ~h~e~{{i~f:: sg;;J1~: 11~c~l faj..~~ sotto i colpi dclCcsecra:;ionepopolo– rc. Riunì.levi, orgoni:;::;atevi. 09itafc– t:i, preparalet•f alla riscoua libera– trice. flrclamatc l'a.11mC11to dl"i salort'. R•·clatnate l'aumento dei susidi' oi di1oec11pati. /lf'clamatc la libertà di orgrmi:;::;a– ;;ionP.. Rrrfamate tutte le libertà. .4.bbassoil fascismo ! Il Corniglio Diretti..-o d.eU- . Confe– ckra.rione Genera.le d.el La.-.oro d'Ita.lia.. Curiosa dimostrazione a Oneg:lia 0:-.EGLlA. - l di"0ccupaii - che a OnP;lia sono numcri:;;i.ssimie deb– bono recar;;,i per venti c!orni a fir– marf' un rpgi-tro, e dopo '""nli g:!01·– ni ollenere un "u-~sidio!Pmporane:> ~lu1o~jw:i~~n~ 1 d~i1~ 0 ~r~!~/;:/i':a~?o~; della Repubblica ~pagnuol.i una di– mo~trazione che ha ,u•citafo le ir,. dPlla milizia, la quale no n po tevJ. inten·enire : si •ono ri>< :o.ti ~ fir– mare (ulti in ab:<nfP•1.i,·o. inf!o r:lli. e dopo la firm:i - -nn rnr>••;_ :i. pa~– Sf'gg1are.:o tto il n;Hi d,., mi:,li, rna– oifestant.lo viva all,.-31·1a, ~~ 0 ~i~~:}~j~~eJ<a1J:,~~e! ~a~~{ic>~i~~~ cito ad attrarre. J>er disgregare e corrompe_re, tra-.formand o, le forze democral,che progrcs.si '.'.le,-"taccate dalla co rren te 1·cpu·b blicana;u11a partP del socfalb.mo che non aveva ancoJ'a r i\"i.~to le teorie a.slrat(e amava presentare un volto ag-nos1i– co, scettico anzi, di fronte al proble– ma politico; il :-indacali~morivolu– zionario, anarcoide. aveva un !"ubs– lralo di regionali::mo insurrezional~ ~enz.a.meta preci •.i . .\fa dalla é,'Uetra. m poi un ferm1>nlodi fon'! Yivo si. manifes-taYa: dai sindacàli di la,·o– ratori alle uni\"er.,;itàuna giovinez-– za rumpe\'a col pas.salo e sludia,•a. pensa\·a. operava, rivolta a!!';n \·e– nire. Quc:::lorjS\'i'glìo, che zii os– servatori superficiali :::i o""-ina,c1no a non vedere. fu Yi.SLo preci~amenle ~!naun;ocf1fi~f:'1 1 cec3:Je~!e b~~f,~~?~t Questo credette di polel'ia arrc~tarc con una ditlaLura, per riu~c!re poi. a chiuderla nella pri~iOn<' doJ'ala della collaborazione « eo;f.iluzion:i.– Je "; che sarebbe !'!ala ripresa f'> ::c– ceUata come una libera✓.ionr, dopo Ja pressione , iolcnla d<"ll":w•olutis– mi; e eorromp('r\a. tra,f-01,-nar!a, sgretola rla. li Borbone-:-Abccbur~o ha tenfa.lo. infalli, tutto il '-Uo ~ioco, ma egli è stato battulo <lall;imazni– fica linea intr.m.:i;Pnt~ e rivolm:io– naria. mantenuta fino al 1 i aprile del 1 31. J<.:01 è ammirevole qu,,~la , i•iom·, qur>~aco_,;cienza che i " f11or•1-·il i " ,.paé'TlUOlihanno manif<"-.lalo. d:il primo giorno di esilio. !'errni :mche di fronte all'inrompren:.ionP di cir– coli dcmocr11.liciinternadonali, ~"!– reni di fronte al!a coalizione reazio– n~ria inierm1zionalc, che cercan rli rnffocare. in Oeflipunto d"Europa, la co 0 pirazione. co~~!f1 1 inffa::a(ln~~lli, ic~~:• al~~;t;~ m. d'accordo eon gli amici che potv-. ,·ano rimanere in Ispag-na,preparc-~

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